Ponte dell’1 maggio a Parigi

A zonzo per la capitale francese
Scritto da: supergeig2
ponte dell'1 maggio a parigi
Partenza il: 28/04/2015
Ritorno il: 03/05/2015
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
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Come ogni anno sono qui a riportare il mio diario di viaggio, non solo per dare dei consigli a voi lettori ma soprattutto perché negli anni rimangono i più bei ricordi di quello che ho visitato.

Questo viaggio doveva essere fatto a dicembre per i miei 40 anni, poi per cause che non sto qui a spiegare lo abbiamo rinviato per il ponte del primo maggio. E’ il primo volo della mia dolce Svevina di appena 14 mesi, che in fin dei conti si è comportata bene durante tutto il viaggio.

28/04/15

Partiamo da Catania con volo diretto Easyjet alla volta di Parigi Charles de Gaulle, in 2 ore e mezza siamo già nella capitale francese. Il tempo di ritirare i bagagli e già il personale del SuperShuttle (comodissimo e straconsigliato) ci aspetta all’uscita degli arrivi per portarci in zona Opèra presso l’Hotel Etats Unis Operà. Un vero tre stelle a due passi dal teatro, quindi in zona centralissima, ottimo punto di partenza per chi vuole visitare Parigi ed avere ristoranti e negozi per lo shopping vicini. A Parigi i prezzi degli hotel sono abbastanza alti e la qualità dei tre stelle non è mai eccelsa… ma questo è stato un buon compromesso qualità/prezzo. Lasciati i bagagli in camera, usciamo subito. Giriamo intorno a Place de l’Opèra, percorriamo i Boulevard de Capucines, des Italiens, e la vicina Rue Pyramides dove ritiriamo la Paris Museum Pass di mia moglie (io avevo già ordinato la Paris Pass per 4 giorni, contenente la Paris Pass+Paris Museum+Paris Visite).

Compriamo lo stretto necessario per la bambina (avendo portato quasi tutto dall’Italia) al supermercato Monoprix, su Avenue de l’Opèra, e poi, ormai stanchi, decidiamo di cenare in un ristorante giapponese, il Tama Sushi, nei pressi dell’Hotel, dove in un ambiente tranquillo ci servono due ottime barche di Sushi e Sashimi. Le mie donne stanche decidono di ritirarsi in hotel, mentre io continuo a perlustrare la zona prendendomi una birra al pub irlandese O’Sullivans prima di rientrare anch’io in hotel.

29/04/15

Sveglia presto la mattina per tutta la famiglia, facciamo colazione al vicino Starbucks e prendiamo la metro alla stazione Chaussèe d’Antin/ La Fayette con direzione Trocadero. Da qui si ha una vista fantastica della Torre Eiffeil e degli Champ de Mars. Scendiamo dalla terrazza del Trocadero per dirigerci direttamente sotto la torre, perché alle 10:30 abbiamo l’ingresso prenotato per la salita all’osservatorio (consiglio di acquistare per tempo il biglietto così eviterete le lunghe code alla biglietteria). La torre è il simbolo di Parigi, costruita per l’esposizione universale del 1889, con i suoi 312 metri di altezza è stato l’edificio più alto del mondo fino a quando non fu superata nel 1931 dall’Empire State Building. Saliamo con l’ascensore al secondo livello (116 metri di altezza). Lì si può girare tranquillamente anche con il passeggino, lo spazio è ampio. Facciamo le normali foto di rito e poi continuo da solo la salita all’osservatorio, punto più alto della torre (276 metri di altezza). Da qui si ammira un panorama stupendo su tutta Parigi. Dopo aver visitato la Torre Eiffeil, continuiamo il nostro giro nei magnifici Champ de Mars… giardini creati per le parate che si estendono dalla torre all’Ecole Militaire. Ci dirigiamo verso l’Hòtel Invalides, edificio di quattro piani che si estende per 196 metri, fatto costruire da Luigi XIV tra il 1671 e il 1678 per ospitare i soldati feriti durante la guerra di fine seicento. L’edificio ospita il Museo delle Armi (che visitiamo con la Paris Museum) contenente una delle più grandi collezioni al mondo di oggetti militari e la tomba di Napoleone sotto la magnifica cupola dorata alta 107 metri fatta costruire sempre da Luigi XIV. Ormai ora di pranzo decidiamo di rientrare in hotel non prima di aver gustato una magnifica crepes salata e una baguette farcita.

Dopo pranzo, mentre le mie due donne si riposano, decido con la mia Paris Pass di visitare attraverso il tour compreso nella tessera l’Opèra National de Paris Garnier. Disegnato da Charles Garnier per Napoleone III nel 1862, lo sfarzoso teatro dell’opera fu terminato 13 anni più tardi. Comprende elementi in molti stili diversi, dal classico al barocco, fregi, colonne, statue e la verde cupola di rame, bellissima la scalinata in marmo. Avendo un po’ di tempo ancora a disposizione decido di visitare sempre con la Paris Pass il Museo Grèvin, copia in tono minore del ben più famoso Madame Tussaud’s di Londra. Le statue di cera sono basate per lo più sui personaggi francesi che non tutti noi italiani conosciamo e a parte i classici attori americani, quella che ho apprezzato di più è sicuramente la riproduzione dell’attaccante del PSG Ibrahimovic. Finito il tour al museo delle cere rientro in albergo, perché le mie donne sono pronte per uscire. Ci dirigiamo presso le Galleries La Fayette, perché si sa le donne amano lo shopping e bisogna pure accontentarle. Passeggiamo per Boulevard Haussman dove si trovano la maggior parte dei negozi e per Boulevard Montmatre dove ceniamo, come ormai di consuetudine per ogni viaggio all’estero, presso l’Hard Rock Cafè.

30/04/15

Oggi ci aspetta la visita dell’Ilè de la Citè. Su quest’isola della Senna nel 300 a.c. fu fondato il primo insediamento e nel corso dei secoli è rimasto il fulcro del potere religioso e politico, simboleggiati rispettivamente dalla grande cattedrale di Notre-Dame e dal tribunale del Palais de Justice che ne segnano il profilo. Questo fazzoletto di terra ha anche l’onore di essere il cuore geografico della città: infatti tutte le distanze francesi si misurano a partire dal “point zèro”, appena fuori da Notre Dame. Ci dirigiamo con la metro fino al Point Neuf (il ponte più antico di Parigi, lungo 275 metri, con 12 arcate, decorato con mascheroni scolpiti) e da lì attraversiamo tutta l’isola a piedi. La prima visita è sicuramente alla Sainte-Chapelle, capolavoro gotico fatto erigere da Luigi IX come santuario per le reliquie della Passione e finito nel 1248. Considerata da molti la più bella chiesa di Parigi per le 15 finestre istoriate alte 15 metri e il soffitto a volta coperto di stelle. Una vera e propria sorpresa da togliere il respiro, si entra dalla gradinata a spirale in questo arioso e luminoso spazio. Le finestre istoriate del XIII secolo, le più antiche ancora esistenti a Parigi, raffigurano scene bibliche dalla Genesi alla Crocifissione. Subito dopo ci dirigiamo accanto alla Sainte-Chapelle a visitare la Conciergerie, imponente palazzo gotico costruito da Filippo il Bello tra il 1301 e il 1315. Una parte fu convertita in prigione, controllata dal coincerge, ovvero il portiere del palazzo del re da cui prende appunto il nome. Furono migliaia i francesi imprigionati qui in attesa della ghigliottina. Oltre la sala delle guardie e la sala dei gendarmi si possono visitare le cucine medievali, la camera della tortura, la prigione e anche la cella dove fu tenuta la regina Maria Antonietta. Continuiamo il nostro tour sull’Ilè de la Citè, passando davanti al Palais de Justice e alla Prefecture de Police ci dirigiamo verso la cattedrale di Notre-Dame, cuore geografico e spirituale del paese. Papa Alessandro III vi pose la prima pietra nel 1163 ed un esercito di artigiani vi lavorò per 170 anni per portare a termine il progetto del vescovo Maurice de Sully. Magnifica la piazza dove si ergono le due torri alte 69 metri. Entriamo e ammiriamo questo capolavoro gotico reso celebre dal film il gobbo di Notre-Dame. Lasciate in hotel mia moglie e Sveva, io vado a visitare la Crypte Archèologique, contenente i resti risalenti all’epoca gallo-romana. La cripta conserva anche parte delle mura romane del III secolo. Finita la visita alla famosa isola decidiamo di oltrepassare il ponte Rue de la Citè per dirigerci al Museo di arte moderna Pompidou. Questa famosa architettura moderna aprì nel 1977 quando gli archietti Richard Rogers e Renzo Piano sorpresero il mondo con un edificio che sembrava rivolto “dentro-fuori” con la facciata piena di tubi dai colori accesi. Riusciamo solo ad ammirare il Centre Pompidou dall’esterno perché c’è una fila interminabile e ormai ora di pranzo e stanchi dalla lunga camminata decidiamo di non entrare, magari rimandando la visita ad un giorno successivo. Continuiamo la passeggiata su Rue de Rivoli per prendere la metro a Chatelet che ci riporterà in zona Opèra per tornare in hotel. Dopo pranzo, decido di vedere il Paris Story, un film interessantissimo sulla storia di Parigi, compreso nella mia Paris Pass e situato dietro l’Opèra Garnier. Avendo ancora tempo a disposizione decido di prendere la metro rossa con direzione Place Charles de Gaulle. Qui ammiro la maestosità dell’Arc de Triomphe, la cui costruzione iniziò nel 1806, ma si concluse solo nel 1836 dopo la caduta di Napoleone. Grazie alla mia Paris Pass riesco ad entrare, salgo i 284 gradini fino alla sommità dell’Arc de Triomphe, da qui si ha una splendida vista su tutta Parigi. Sotto l’arco al centro, brucia la fiamma del Milite Ignoto. Una vittima della prima guerra mondiale è stata sepolta qui l’11 novembre 1920. Ormai pomeriggio, decido di rientrare dalle mie donne per uscire un po’ con loro, non prima del famoso Happy Hour parigino delle 17:00 con pinta di birra e salatini a 5€. Passeggiamo sempre in zona Opèra e dopo aver visitato l’immensa Galleries La Fayette decidiamo di vedere l’altro grande magazzino… Printemps. Questo lungo giro di shopping ci occupa un paio di ore fino alla cena, dove decidiamo di mangiare in un locale tipico parigino, del quale avevo sentito parlare bene Le Bouillon Chartier. La sera prima ci siamo passati davanti e c’era fila fino a fuori… abbiamo pensato si mangerà bene. Invece delusione totale, il locale è carino, sembra un’antica stazione, ma i cibo non è un granchè. Io ordino 12 escargot e un piatto di 3 misere costolette di agnello con patate e mia moglie un piatto misto di formaggi e una specie di Hamburger (una via di mezzo tra una tartare e una polpetta)…delusi rientriamo ormai stanchi in hotel.

01/05/15

Oggi primo maggio, per fortuna al punto informazione ci avevano avvisati che tutti i musei sarebbero stati chiusi, come la maggior parte dei negozi, questo ci ha permesso qualche cambio di programma, mettendo in tale giorno le attrazioni aperte. Ci dirigiamo con la metro verso la zona di Montmartre e precisamente scendiamo alla stazione Anverse. Qui dopo una breve salita, prendiamo la funicolare che ci porta davanti alla basilica bianca del Sacro Cuore. Eretta come memoriale dedicato ai 58000 soldati caduti durante la guerra franco-prussiana fu completata nel 1923, dopo 46 anni. Da qui si gode un panorama mozzafiato su tutta Parigi. La visitiamo all’interno soffermandoci sul grande mosaico di Cristo in stile bizantino. Finita la visita alla basilica riscendiamo con la funicolare e ci dirigiamo a piedi attraverso il Boulevard De Rochechouart verso la zona Pigalle dominata dai locali sexy-show, fino ad arrivare al suo locale simbolo, il Moulin Rouge, la più celebre delle sale da ballo che scandalizzarono i benpensanti durante la Belle Epoque e attirando a Montmartre artisti e bohèmien. Ormai ora di pranzo decidiamo di rientrare in hotel non prima di aver consumato un fantastico sushi al locale Kim nei pressi del nostro albergo. Le mie donne vanno a riposarsi e io decido di effettuare un giro panoramico della città con il Big Bus Tour, compreso nella mia Paris Pass. Questo mi permette di ammirare la città passando attraverso i suoi luoghi più importanti. Partendo dalla fermata vicino all’hotel su Avenue de Opèra, passo davanti al famosissimo Museo del Louvre (che visiteremo l’indomani), attraversiamo il Point Neuf e costeggiamo l’Ile de la Citè fino alla Cattedrale di Notre-Dame, continuiamo il giro passando davanti al Museo D’Orsay (che mi ripropongo di visitare in un momento successivo), poi davanti all’Assemblèe Nationale (Il Parlamento), qui attraversiamo il ponte che ci porta nella grandissima e rinomata Place de La Concorde, continuiamo il giro attraversando tutti gli Champs Elysèes fino all’Arc de Triomphe. Qui giriamo intorno all’ Arco e riattraversiamo gli Champs Elysèe in senso opposto fino ad arrivare al Grand Palais e Petit Palais, oltrepassiamo il bellissimo ponte di Alexandre III e ci dirigiamo verso la terrazza del Trocadero da dove come già ho avuto modo di constatare si gode una vista mozzafiato della Torre Eiffeil e dei giardini di Champ de Mars, continuiamo il giro attraversando il Pont di Ièna e ci fermiamo davanti alla Torre Eiffel. Decido di effettuare un giro lungo la Senna con il Bateaux Parisiens Cruise (anch’esso compreso nella tessera Paris Pass). Partendo dal Port de la Bourdonnais attraverso per circa un’ora tutta la Senna fino ad oltre l’Ile de la Citè, ammirando la città dal fiume con tutti i suoi fantastici ponti. Rientrato al punto di partenza sotto la Torre Eiffeil, riprendo il Big Bus Tour che continuando il suo giro mi permette di rivedere gli Champ de Mars, l’Hotel des Invalides, Place de la Concorde e l’Eglise de la Madeleine fino ad arrivare alla piazza dell’Opèra dove scendo essendo a due passi dall’hotel. Ormai pomeriggio inoltrato passeggiamo lungo i Grand Boulevard, ammirando il Passage Couverts ed entrando nei tanti negozi presenti ad acquistare gli ultimi pensierini. Per la sera decidiamo di provare la famosa fonduta di formaggio, e il miglior posto è sicuramente Le Marivaux, specializzato in fondute di formaggi e di carne. Ormai sera inoltrata decidiamo di rientrare in hotel perché l’indomani ci aspetta l’ultimo giorno di tour the force.

02/05/15

Ultimo giorno a Parigi, oggi ci aspetta la visita del famosissimo Museo del Louvre, anche se non siamo dei veri appassionati d’arte, una visita a questo gigantesco museo ci sta. Di buon mattino decidiamo di entrare dall’ingresso principale, la famosa piramide rovesciata, ancor prima dell’apertura del museo, la fila è interminabile ma, per nostra fortuna, la presenza della bambina con il passeggino ci permette di saltare la fila e di entrare in pochi minuti al museo. Con la nostra Paris Museum Pass saltiamo anche la biglietteria e ci dirigiamo direttamente all’ingresso delle varie sezioni. Prima cosa da vedere è sicuramente la Gioconda di Leonardo da Vinci, bella, ma forse chiusa in quella teca di vetro e osservandola a distanza non la si ammira per come si dovrebbe. Molti invece sono i quadri degli artisti italiani e francesi che sono presenti in quella sezione, uno tra tutti che mi coglie di sorpresa è il famoso autoritratto di Antonello da Messina. Dopo la sezione dedicata alla pittura continuiamo il giro ammirando le sculture e in particolare la Venere di Milo, Afrodite e poi le Antichità Egizie con la famosa Sfinge e scendiamo nei fossati medievali scoperti durante gli scavi del 1980 che hanno portato alla luce i resti della fortezza medievale. La visita al museo ci occupa buona parte della mattinata anche a non appassionati di arte come noi. Dal Louvre decidiamo di andare direttamente sugli Champs Elysèes, con la metro arriviamo direttamente alla piazza di Franklin D. Roosevelt, da lì iniziano i negozi tanto amati da mia moglie. Pranziamo all’Hippopotamus (probabilemente uno dei migliori pranzi fatti a Parigi) carne tenerissima e cotta perfettamente oltre a una frittura mista buonissima.

Dopo pranzo continuiamo il giro sugli Champs Elysèes, continua lo shopping sfrenato di mia moglie che con la scusa della bambina entra in ogni tipo di negozio. Finito lo shopping e visti tutti i famosi Champs Elysèes con la metro da piazza Franklin D. Roosevelt rientriamo direttamente proprio dietro l’Opèra- fermata Chaussèe D’Antin/ La Fayette. Lascio le due donne in hotel a riposare e continuo il mio giro. Da buon amante dei grattacieli/torri non posso non salire all’osservatorio della Torre di Montparnasse, compreso anch’esso nella Paris Pass. Quindi con la metro verde arrivo proprio sotto il grattacielo, salgo con l’ascensore ultra veloce i 56 piani fino ad arrivare all’osservatorio al chiuso dove c’è anche un bar e da lì salgo gli ultimi 3 piani per arrivare a quello all’aperto al 59 piano. Da lì c’è una vista fantastica su tutta Parigi, è pur essendo all’aperto è circondato da pannelli di vetro che ne impediscono la pioggia e il vento. Faccio foto di tutta Parigi a 360 gradi, una visuale magnifica. Scendo dalla torre entusiasta e vendendo che ho ancora tempo a disposizione decido di visitare il Quartiere Latino. Con la metro arrivo alla fermata Saint-Germain des Près dove ammiro la famosissima chiesa e da lì a piedi lungo il Boulevard de Saint Germain passeggio all’interno del quartiere latino, famoso per i suoi localini, scendo dal Boulevard Saint-Michel fino ad arrivare al Pantheon dove entro ad ammirare il luogo di sepoltura dei personaggi illustri di Francia, come Emile Zola, Victor Hugo, Voltaire ecc.

Ormai pomeriggio inoltrato devo rientrare a riprendere Antonella e Sveva. Tutti assieme effettuiamo una lunga passeggiata, attraverso da Rue de la Paix ammiriamo la magnifica Place Vendome dove sorge l’Hotel Ritz (in ristrutturazione) come la colonna Vendome dedicata a Napoleone, da lì continuiamo verso i Jardines des Tuileries, passeggiamo per Rue de Rivoli e risaliamo da Rue Pyramides per ritornare il Place Opèra. Qui per l’ultima cena decidiamo di provare il Chèz Clement, prendiamo una Caesars Salad e un Admiral’s Plate (composto da mezzo granchio, scampi, gamberi, bocconi di mare, lumache di mare e vongole) buonissimo. Ormai sera inoltrata decidiamo di rientrare in hotel perché domani ci aspetta la sveglia alle 4:00 con il SuperShuttle che passerà a prenderci alle 5:00 per portarci in aeroporto. 03/05/15 La nostra vacanza volge al termine, il SuperShuttle è puntualissimo e alle 5:00 è sotto il nostro hotel, in poco meno di un’ora siamo al terminal 2 dell’aeroporto Charles De Gaulle, imbarchiamo i bagagli e alle 8:00 il nostro volo Easyjet lascia Parigi e in appena due ore e mezza siamo già a destinazione, felici per la splendida vacanza che abbiamo passato in terra parigina. Per il futuro magari, quando la bambina avrà 6/7 anni torneremo per una visita di 3 giorni all’Eurodisney.

Consigli: sicuramente la Paris Pass che vi permetterà di visitare tutte le attrazioni di Parigi e di muovervi illimitatamente con i mezzi pubblici con la Paris Visite, poi il biglietto della Torre Eiffel prenotato anticipatamente, con 15€ non starete in fila delle ore alla biglietteria, il SuperShuttle (utilissimo mezzo per raggiungere l’aeroporto), tra i ristoranti sicuramente l’Hippopotamus e l’ormai mitico Hard Rock Cafè. Consiglio anche l’Hotel Etats Unis Opèra, un ottimo tre stelle in pieno centro. Un ringraziamento alle mie due compagne di viaggio che mi hanno riportato a Parigi dopo 35 anni. Prossima meta, sicuramente un’altra grande capitale europea… Londra!



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