Ponte 8 Dicembre a Madrid

Lo scorso Ponte dei Santi abbiamo fatto una capatina a Madrid, giusto il tempo di assaporare la movida del periodo pre-natalizio. Arrivati il venerdì mattina all’aeroporto Barajas, con la linea 8 della metro e 2 cambi, in circa 40 minuti arriviamo al nostro Hostal, lo Chic & basic Colors, in C/ de las Huertas 14, 2° ext. Izda; ...
Scritto da: paola cresto
ponte 8 dicembre a madrid
Partenza il: 07/12/2007
Ritorno il: 09/12/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Lo scorso Ponte dei Santi abbiamo fatto una capatina a Madrid, giusto il tempo di assaporare la movida del periodo pre-natalizio.

Arrivati il venerdì mattina all’aeroporto Barajas, con la linea 8 della metro e 2 cambi, in circa 40 minuti arriviamo al nostro Hostal, lo Chic & basic Colors, in C/ de las Huertas 14, 2° ext. Izda; colors@chicandbasic.Com.

Situato in un palazzo d’epoca nella zona pedonale, a 100 mt dalla fermata della metro Antòn Martin, a pochi passi a piedi da P.Za de Santa Ana e P.Za del Angel, è grazioso, pulito e completamente ristrutturato Le camere sono ognuna di un colore differente ed anziché essere numerate si identificano con il colore dell’arredamento (la nostra era la Purple); sono piccole ma con tutto l’essenziale per soggiornarvi qualche giorno: arredamento minimal, TV flat screen, radio e bagno con doccia.

Nel prezzo del pernottamento è compresa la colazione a self-service: nel piccolo ingresso dell’hostal è situato un bancone bar e sono a disposizione degli ospiti la macchinetta per caffè espresso o té, il microonde, il tostapane, il frigo con latte, bevande, succhi di frutta, burro e marmellata ed una dispensa con pane da toast , cornflakes, muffin e croissant.

La nostra visita inizia subito con P.Za de Oriente (metro Opera), disegnata da Giuseppe Bonaparte per emulare gli Champs Elysée; purtroppo la temperatura proibitiva (3°C) ci impone un giro veloce giusto per qualche foto alla fontana adornata da leoni, sulla quale si erge il monumento equestre in bronzo a Filippo IV, quindi ci dirigiamo al Palacio Real dove visitiamo le Sale Reali affrescate dal Tiepolo, l’Armeria, la Régia Farmacia e la Corte Il monumentale palazzo ispirato alla Reggia di Versailles risale al 18° secolo ed è uno splendido esempio di barocco, frutto dell’opera dell’architetto Filippo Juvarra, noto sia per le sue opere a Torino, Lucca e Roma che a Madrid e Lisbona.

Terminata la visita siamo affamati e ci mettiamo in coda alla Taberna del Alabardero in C/ Felipe V con l’idea di un pranzo veloce al bancone, invece dopo qualche minuto di attesa ci possiamo sedere ad uno dei tre tavolini della taberna e mangiare comodi le nostre tapas: assaggi di paella, calamari fritti, croquetas, empanaditas, jamòn iberico ed ovviamente due birre.

Rifocillati e riscaldati torniamo in P.Za de las Armas per visitare la Catedral de la Almudena e poi proseguiamo per P.Za de las Descalzas, con la visita al Monasterio de la Descalzas Reales. Da qui gironzoliamo tra i negozi della pedonale C/ de Preciados , con tappa obbligata al Corte Inglés, Zara ed H&M Quindi dopo qualche ora tentiamo la carta della merenda dirigendoci alla Chocolaterìa San Ginés in Pasadizo de San Ginés 5 ma é impensabile attendere un posto per sedersi ai tavoli interni o nel dehors, quindi ripieghiamo sul bancone:sgomitando di qua e di là riusciamo a guadagnarne mezzo metro quadrato e possiamo finalmente degustare un’ottima cioccolata calda con churros.

Dopo una doccia ed un po’ di dovuto riposo in hostal, verso le 22.00 usciamo a piedi per la cena in zona Huertas, l’ora clou per gli Spagnoli.

Tentiamo di superare la coda alla Taberna Maceira in C/ Huertas 66 così come al Las Cuevas de Sesamo in C/ Principe 7, ma senza successo, quindi ci dirigiamo all’ Arrocerìa Gala, C/ Moratin 22 www.Paellas-gala.Com, dove pur senza aver prenotato troviamo posto senza problemi. Ottima paella con abbondante sangria.

Dopo la cena vaghiamo un po’ nella zona per una copa in P.Za de Santa Ana ed un giro al Villa Rosa, famoso per i suoi azulejos e per le scene dove Miguel Bosè canta in Tacchi a Spillo di Almodòvar.

Sabato mattina di buon ora, sfidando la nebbia bassa che avvolge la città, ci dirigiamo in metrò a P.Za de la Cibeles (metro Banco de Espana) poi lungo il Paseo del Prado fino al Museo Thyssen-Bornemisza, dove è esposta una delle collezioni più importanti di opere Europee dal XVIII al XX secolo.

In P.Za de las Cortes 7 , dove ha sede l’imponente palazzo del Congreso de los Diputados, facciamo uno stop and go da Starbucks per un frappuccino ed una fetta di torta di mele.

Una volta rifocillati siamo pronti per il Museo del Prado, ma la coda lunghissima ed il poco tempo a disposizione ci fanno desistere, quindi svoltiamo in C/ Felipe IV e ci addentriamo nel Parque del Buen Retiro.

Io ero già stata a Madrid d’estate e devo dire che l’atmosfera era ben diversa; invece in questi giorni di nebbia fitta tutto aveva un aspetto molto spettrale.

Entriamo nel Parque dalla Puerta de la Independencia e ci dirigiamo all’Estanque, l’enorme lago che al tempo di Filippo IV era usato per finte battaglie navali mentre oggi è pieno di barchette a remi che i turisti possono noleggiare al molo.

Alle sue spalle si erge il monumento ad Alfonso XII, un maestoso colonnato che ricorda vagamente l’Altare della Patria a Roma, al cui centro sorge un’imponente statua del Re a cavallo.

Proseguiamo quindi per il Palacio de Cristal, ispirato all’inglese Crystal Palace, che si specchia nelle acque di un laghetto.

Usciamo dal parco attraverso il Paseo de las Estatuas, con le effigi di re e regine di Spagna, oltre che dei governatori iberici e del capo azteco Montezuma.

Riprendiamo la metro a Banco de Espana e scendiamo a Puerta del Sol; è ora di pranzo e dopo una buona mezz’ora di attesa riusiamo ad ottenere un tavolino al Casa Labra, C/ Tetuan 12.

Qui assaporiamo le tapas della casa annaffiate da ottima birra: jamòn iberico, croquetas, uova con jamòn, patas fritas y queso fundido e insalata di polpo.

A questo punto ci dirigiamo in P.Za Mayor e qui veniamo travolti da una fiumana di persone che sta girovagando tre le oltre 100 bancarelle della Fiera del Presepe.

Nonostante il caos riusciamo a fare un po’ di foto alla piazza, alla statua di Filippo III , alle pitture murali della Casa de la Panaderia, all’Arco de Cuchilleros ed alle belle insegne stradali smaltate che indicano il mestiere dei loro abitanti, come C/ de los Botoneros (fabbricanti di bottoni).

Torniamo verso Puerta del Sol per una merenda alla Mallorquina ma non riusciamo nemmeno ad avvicinarci al bancone, quindi proseguiamo per C/del Carmen fino a Callao e ci fermiamo per un tour da FNAC ed altri negozi della piazza.

Dopo il consueto riposo in hostal, usciamo per cena alla Taberna Maceiras Pulperia, Calle Jesus 7; ovviamente non abbiamo prenotato, quindi si “apuntano” il nostro nome sul block notes e ci dicono di tornare dopo una mezz’ora. Al nostro ritorno il tavolo si è liberato e finalmente ceniamo in questa rustica taverna galiziana, con piatti a base di polpo, calamari, e frutti di mare.

La domenica riusciamo a fare colazione alla Mallorquina , paste di ogni tipo, ripiene di crema, di cioccolato, crostatine con caffè y leche.

E’ abbastanza presto, quindi non c’è il consueto affollamento che caratterizza la zona Sol, così facciamo due passi su C/ de Alcalà , ormai è quasi ora di andare all’aeroporto per il rientro quindi cerchiamo di assaporare ancora per qualche istante il profumo della movida!



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