POLONIA – seconda parte

dopo Cracovia e le sue escursioni, è la volta di ZAKOPANE fra i bei monti Tatra e poi la bella città slesiana di BRESLAVIA, la polacca Wroclaw
polonia - seconda parte
Partenza il: 28/06/2010
Ritorno il: 13/07/2010
Viaggiatori: uno
Spesa: 1000 €
La Polonia è poco più grande dell’Italia ma ha 20 milioni di abitanti in meno. Inoltre è piatta, senza montagne tranne nella parte sud confinante con la Slovacchia e l’Ucraina. Ci sono vari parchi nazionali in Polonia, di cui uno interessante a nord sul Mar Baltico a sinistra di Danzica, dove le dune di sabbia arrivano al mare. Poi nel nord est la zona dei laghi e canali MASURI che sono una bellezza estrema del paese con centinaia di laghi circondati da boschi e molto frequentati dai turisti polacchi. Li vicino c’è un altro parco famoso perchè vi vive l’unico bisonte europeo sopravissuto. Invece i monti Tatra a sud di Cracovia sono per l’80% in Slovacchia, compresa la cima maggiore, il monte Lonmin di circa 2600 mt di altezza che sono andato a vedere con escursione giornaliera da Zakopane. Ma andiamo per ordine: Zakopane è la Cortina d’Ampezzo polacca, una cittadina di circa 30.000 abitanti mooooooolto bella, in una valle verdissima e longitudinale con i monti alti da una parte e più bassi dall’altra che salgono con comoda cabinovia. Si arriva dopo circa 20 minuti sulla cresta di questa catena bassa dove c’è un tripudio di bar, ristoranti e soprattutto venditori di pelli di pecora, colbacchi, pantoffole tradizionali, formaggi locali, più tutta una serie di attrazioni tipo il go-kart, impianti di salita su alti alberi e camminata in sospensione e varie altre attrazioni per spillare soldi ai turisti di passaggio che fanno la passeggiata su questa cresta montana che porta dopo una mezzora alla seggiovia che fa ridiscendere in valle. Il posto ha il pregio di essere molto panoramico sia in vetta, sia durante la discesa in seggiovia che passa fra i chalet di legno costruiti lungo le pendici montane. L’unica pecca è che quando si è giù bisogna prendersi una carrozza a cavallo a pagamento, aspettare i rari bus pubblici di passaggio o tornarsene a piedi, come ho fatto io, percorrendo la strada in circa 40 minuti.

ZAKOPANE ha una via centrale pedonale piena di ristoranti, bar e negozi dove si mangia molto bene ascoltando gruppi folclorici che eseguono musica tradizionale polacca molto carina. Cantano bene in coro e generalmente il gruppo è composto da un fisarmonicista, due violinist ed un contrabbasso. Si mangia molta carne di maiale alla brace, stinco o bracciole o ottime e saporite salsicce accompagnate da patate al forno e tanta verdura a base di capuccio, carote, pomodori e cetrioli. Naturalmente il tutto annaffiato da ottima birra locale a pinte di mezzo litro. Per un pranzo simile si spendono circa 8-12 euro, birra inclusa. A Zakopane c’è perfino un parco acquatico con piscine enormi di acqua termale e tre altissimi anelli per fare la discesa a siluro fino all’approdo nella medesima piscina. Mi sono divertito come un matto competendo con i sorpresi ragazzini polacchi, poco abituati a ritrovarsi un vecchietto tra i piedi.

Il viaggio tra Cracovia e Zakopane in ottimo pullman dura circa 4 ore e costa circa 10 euro. Ho alloggiato in un albergo chalet un po’ fuori dal centro e raggiungibile in 15 minuti di facile passeggiata, passando davanti ad una bella chiesetta in legno, un piccolo cimitero e tante belle ville con forme strane e bei giardini curati. Mi hanno dato un’ottima stanza molto curata con bagno personale, tv e frigo che mi costava 22 euro per notte, colazione inclusa ricca di marmellate artigianali fatte dalla padrona di casa simpaticissima che mi ha dato tutte le dritte per le escursioni locali. Si può anche andare ad un ramo del Danubio e fare una traversata del medesimo a bordo di zattera fino ad una cascata, oppure al più grande ACQUAPARK dell’Europa orientale, una specie di Gardaland acquatico. Io ho scelto invece l’escursione in Slovacchia al monte Lonmin e mi son fatto prestare gli scarponcini dalla gentile padrona di casa. Mi sono ritrovato in una allegra comitiva di giovani polacchi, con guida spiritosa anziana che parlava solo polacco ma che ad un certo punto sono andati da una altra parte a camminare in un parco mentre il resto del gruppo, una decina di persone, è stato sbarcato alla base di partenza di una funivia che porta ad un laghetto ead un’altra stazione. Da qui si poteva scegliere se salire con funivia in cima al monte Lonmin pagando la bellezza di 36 EURO!!!! dato che in Slovacchia è arrivato l’euro e tutto è più caro, ho preferito farmi il giro del laghetto molto carino con vari cartelli che illustrano la fauna e flora del parco e poi sono sceso al punto di partenza percorrendo un sentiero fra i boschi ,a volte interrotto da lavori in corso per la posa di enormi tubi sotterranei che salgono la montagna. La passeggiata è stata piacevole e panoramica e arrivato alla base ho chiaccherato amichevolmente con il titolare di un negozio sportivo moooolto caro ma sofisticato con tutti i marchi internazionali. Dopo un po’ è arrivato il gruppo insoddisfatto perchè dopo aver sborsato 36 euro a testa hanno patito il freddo e visto niente perchè la cima era circondata da nuvole che io avevo subito notato e che mi avevano fatto desistere, oltre che per il prezzo salato. Abbiamo poi preso un trenino elettrico e siamo arrivati in una graziosa cittadina slovacca, STARY SMOKOVEC, molto verde con un lussuoso albergone, tanti chalet con una architettura particolare ed un’altra cabinovia che porta ai monti circostanti. Durante l’attesa dato che pioveva, mi sono rifocillato con pannocchia abbrustolita di granoturco, un wurstel caldo ed un ottima birra, dopo aver comprato una bottiglietta di wodka slovacca e dei dolci locali nel negozio accanto. Insomma una bella gita conclusa all’arrivo a Zakopane con cantata in centro nella via pedonale con un gruppo di giovani polacchi con chitarra che intonavano belle canzoni di due loro divi degli anni ’80, Lady Punk e Perfect di cui ho dimenticato di comprare i CD Spero di beccarli su Youtube

BRESLAVIA-Wroclaw

questa bella città si trova a nord di Cracovia a circa 250 km percorsi con un lento e noioso treno in ben 5 ore al costo di 10 euro. In Polonia ci sono i treni Intercity, Eurocity e gli Interregio. Arrivano allo stesso tempo, cioè lenti, ma gli Interregio costano meno della metà solo perchè non riservano i posti ed hanno i sedili meno comodi e lussuosi. Buoni comunque e poi posto ce n’era a sufficienza, la conversazione purtroppo latitava perchè vicino a me c’era uno scemo ingegnere polacco con tre telefonini e Ipod che stava tutto il tempo a telefonare o scrivere sms o ascoltare musica, senza spiaccicare una parola d’inglese. Ecco l’effetto della scuola comunista, per fortuna sparita. Questo è rimasto senza giocattoli per tutta la giovinezza e adesso si scatena con questi aggeggi. Per fortuna poi è arrivato un ragazzo giovane, parlante ottimo inglese ed abbiamo conversato dei reciproci paesi. Arrivati a Breslavia mi ha accompagnato al vicino Hostel Avanguard che avevo prenotato in internet, ottimo con bella cameretta senza bagno privato ma in corridoio per 20 euro. Dopo le camminate chilometriche di Cracovia che mi avevano procurato le vesciche ai piedi, mi son fatto furbo ed ho deciso di noleggiare una bicicletta direttamente dall’ostello per soli 10 euro al giorno. Così mi son visto la bella città slesiana, fondata ed abitata per secoli dai tedeschi che dopo la guerra se ne sono andati in massa lasciando la città a polacchi arrivati da altre zone. BRESLAVIA, WROCLAW in polacco che si legge VROZUAF somiglia molto a Cracovia ed è altrettanto bella e affascinante. E’considerata la Venezia polacca perchè vi passa l’Oder ed inoltre tanti canali con ponti, soprattutto nella parte nord tra la grande Università e la Cattedrale circondata da tante chiese, monasteri e conventi. Breslavia possiede ancora più chiese di Cracovia, troppe a mio avviso e comunque tutte belle e maestose. Breslavia è una città giovane perchè universitaria, dunque piena di pub, ristorantini e discoteche. Il suo RYNEK, cioè la piazza mercato centrale è poco più piccola di quella di Cracovia e bella come questa. Anche qui palazzi maestosi con facciate mozzafiato, soprattutto quella del municipio alla cui base nel seminterrato c’è la più famosa birreria locale la SPIC, nella quale trascorrerò l’ultima e memorabile serata di cui vi dirò più avanti. La bicicletta mi ha permesso di vedere in poco tempo tutte le attrazioni della città: – il giardino botanico giapponese in un parco bellissimo con vicino lo zoo che io sempre boicotto perchè non voglio dare il mio contributo a chi tiene gli animali in prigione senza loro colpa – il forum che usano per spettacoli e concerti, con una bella fontana ed un parco curato – la zona universitaria con palazzi imponenti classici, statue e vari campus esterni con impianti sportivi che noi ce li sogniamo – PANORAMA ossia un enorme dipinto a 360° con effetti speciali 3D creato più di 100 anni orsono da un artista polacco che ha rappresentato la battaglia eroica di Raclawicka ma persa dai polacchi contro gli invasori russi e che comunque ha assunto un simbolo di riscatto e di dignità del popolo polacco nella lotta per l’indipendenza. Questo dipinto dopo varie vicissitudini è approdato finalmente in una degna sede, una bella costruzione circolare moderna all’interno di un parco con vicino un museo nazionale importante che purtroppo non ho potuto visitare causa la chiusura del lunedì che anche qui viene osservata. Ho passato una bella serata in una piazzetta attigua al Rynek dove la solita compagnia produttrice di birra, questa volta la TYZIE, aveva organizzato un concerto rock con gruppi di giovani, seguito da musica anni ’80 presentata da un simpatico disc jockey locale. Mi sono comperato anche un paio di sandali per stare più fresco e dare sollievo ai miei piedi sofferenti. Mi sono costati ben 30 euro e poi ho scoperto che erano italiani importati, altrimenti avrei potuto spendere 7-8 euro per prodotti polacchi che poi ho trovato in un mercatino qualche giorno dopo, ad acquisto già fatto!

Ho passato l’ultima serata, come già detto, alla birreria SPIC, tutta in legno decorato con tanti schermi digitali su tutte le pareti in quanto era in programma la semifinale di calcio Uruguay-Olanda. Al mio tavolo c’era una coppia di spagnoli di Bilbao di cui lei lavora a Breslavia, lui è venuto a trovarla e si beveva una birra dietro l’altra, ubriaco fradicio mentre lei ascoltava affranta le sue farneticazioni. Per fortuna se ne sono andati presto e poi sono arrivate sei allegre quarantenni polacche che non mi stavano molto simpatiche perchè mentre ero andato a ordinare la birra al banco mi avevano fregato il posto facendo sparire il mio cappello. Mi son fatto sentire per il loro gesto ed ho preteso il posto che mi avevano preso ma così è rimasta un po’di tensione finchè è arrivata una bella polacca, lei biondina molto sexy, ci siamo scambiati sguardi di gran intesa ed io stavo già considerando la conquista quando è arrivato il suo uomo alle prese con le birre. E’ andata buca, ma partiti questi sono arrivate due pazze mie coetanee, a significare che è tutta una questione generazionale, quella del ’68 o appresso. Erano tutte vestite di nero con tatuaggi sulle spalle abbrozantissime, cappelli neri strani ed un sacco di collane di dubbio gusto. Naturalmente abbiamo fatto subito amicizia, ‘abbiamo lasciato perdere la partita di calcio e ci siamo divertiti tra una birra e l’altra, ridendo come pazzi e conversando in tedesco che ogni tanto ritiro fuori dalle mie memorie scolastiche e che non finisce mai di sorprendermi per come lo parlo bene quando sono un po’ ciucco come in quella serata. La mattina successiva rientro a Cracovia per l’ultimo giorno polacco prima della partenza per Berlino



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