Polonia fai da te: spunti & appunti di viaggio
POLONIA IN 4 TAPPE
* VARSAVIA (4 notti)
La prima città visitata è stata la capitale. Che dire, certamente è la meno attraente delle 4, però ha un suo perché e un suo carattere che sta lentamente conquistando. È la più grande, popolosa e la più “difficile” da visitare per le distanze. È, delle 4, la città in cui ritrovi ancora i segni della tragedia della IIa Guerra mondiale, non quelli fisici – quasi del tutto scomparsi e cancellati, ma nelle persone, nell’aria che si respira, nei visi, nel rispetto e nella sacralità laica della memoria. Qui ritrovi (nel bene e nel male) la gran parte degli stereotipi della Polonia (cibo, negozi di abbigliamento, etc): infatti, pur cercando di voler essere la più europea è, in realtà, quella per noi più polacca e nazionalista (nel senso buono del termine). È certamente la più cara (nei parametri di un paese low cost come la Polonia) e quella più dinamica nei cambiamenti (sta pian piano modificando il suo skyline con nuovi grattacieli, etc.). Altro aspetto curioso: i cittadini di Varsavia vanno pazzi per i monopattini elettrici. Molto comodi per le medie-lunghe distanze, ma anche molto “pericolosi” per i pedoni (infatti, non si sentono arrivare e scheggiano a tutta velocità anche sui marciapiedi!!!). Se avete tempo, Varsavia merita certamente 2/3 notti.
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* CRACOVIA (6 notti)
Città letteralmente invasa, mangiata e quasi soffocata dal turismo di massa (e da quello religioso). Possiamo definirla la Venezia o Firenze della Polonia. Nonostante ciò, è una città che ci è piaciuta moltissimo e di cui è facile innamorarsi (essendo anche un po’ “ruffiana”). Facilissima da girare (praticamente tutta o quasi a piedi), con bellezze architettoniche da lasciare a bocca aperta (anche perché in gran parte salvate dai bombardamenti), Cracovia vi conquisterà fin dal primo giorno. A noi è piaciuto molto il quartiere ebraico (dove consigliamo di alloggiare), giovane, pieno di vita, allegro e con bellissimi locali, meno quello del ghetto in cui manca un po’ di identità (fabbrica di Schindler a parte). A Cracovia quindi non vi annoierete mai e il numero di gg da dedicare potrebbe essere “infinito”. Noi consigliamo non meno di 5/6 notti (con escursioni A/R alle miniere e ai campi).
* BRESLAVIA/WROCLAW (2 notti)
Questa piccola città ci ha lasciato a bocca aperta. È in assoluto la città con la piazza del mercato (Rynek) più bella e affascinante (l’avremo percorsa decina di volte e ogni volta ci sorprendeva). Ma quello che più colpisce è la vivacità e la spensieratezza degli abitanti, in gran parte studenti universitari, che soprattutto nel we amano fare baldoria (non a caso, una delle città più richieste dagli studenti Erasmus!!!). Una città giovane e dinamica, che ricorda l’atmosfera che si può respirare a Budapest o Berlino. E poi il “gioco urbano” dei nani sparsi per tutta la città fa divertire, anche se come spesso accade nasconde dietro di sé una storia molto seria nel percorso verso la libertà (il movimento politico “Alternativa Arancione”, cui i sostenitori erano soliti fare propaganda scrivendo sui muri. Le loro scritte però venivano continuamente cancellate dalle autorità. Così iniziarono a disegnare immagini di gnomi, usate per mettere in ridicolo il governo). È la città che rientra in quella che gli economisti definiscono Polonia di fascia “B”; non a caso, in alcune parti è un po’ decadente e numerosi negozi (anche delle zone centrali) sono chiusi e abbandonati. Detto ciò, anche se spesso viene tagliata fuori, secondo noi merita almeno 2 se non 3 notti!
* DANZICA (5 notti)
Ovvero, la città più affascinante delle 4. Forse, anzi certamente, la meno “polacca” (e più nord europea). Sì, la più bella, la più originale, la più attraente nei suoi colori, nel suo cielo, nelle sue architetture, nel suo essere quasi totalmente pedonale, nella storia del suo porto e dei suoi cantieri navali, nel suo lungo fiume che la segna e la contraddistingue. Una città che possiede un fascino e una luce (soprattutto dopo il solito temporale del pomeriggio, per fortuna sempre brevissimo) che non troverete in nessun altra città della Polonia. È la città del movimento di Solidarnosc – guidato da Lech Walesa, storia di diritti e solidarietà, straordinario percorso verso la libertà. Anche qui il turismo è in aumento, ma ancora non così di massa come a Cracovia. Una città piccola e raccolta, che si gira tutta a piedi e che ti conquista fin dal primo giorno. Noi abbiamo avuto la fortuna di esserci durante la fiera di San Domenico con centinaia di bancarelle in cui troverete di tutto e, cosa + unica che rara, spesso prodotti di qualità, originali e un ottimo street food! Quindi, se andate in Polonia, almeno 4, meglio, 5 notti a Danzica non possono mancare!
I NOSTRI HOTEL
* Varsavia: IBIS STYLES WARSZAWA CITY. Di tutti gli hotel sperimentati in Polonia, questo Ibis si è rivelato il migliore. Struttura moderna e nuovissima, con arredamento originale e colorato. Camera molto grande, perfettamente arredata, con una parete completamente vetrata e quindi luminosissima. Bagno spazioso e ben strutturato, aria condizionata silenziosissima, wifi perfetto. Pulizia impeccabile, asciugamani bianchissimi e profumatissimi. Colazione abbondante e varia. Letti comodissimi. Camera perfettamente insonorizzata. Solo due piccole pecche: la reception potrebbe essere meno asettica e meno scontrosa; anche se servito molto bene da bus (fermata a 50 metri) e metro (circa 500 metri), per andare verso il centro si deve camminare molto o prendere due mezzi (un primo bus che ti lascia all’inizio della strada reale e poi da lì un altro per andare verso l’hotel bristol). Devo però segnalare che la zona verso il museo della insurrezione è molto bella e moderna e soprattutto piena di ristoranti e locali.
* Cracovia: EDEN. L’unico hotel di tutto il nostro viaggio non appartenente a una catena ha, come temevo, mostrato tutti i suoi limiti, che nel caso dell’Eden sono molti. Due le cose che indubbiamente meritano: la posizione, in pieno quartiere ebraico, il più bello, giovane e vivo della città; il prezzo, che grazie a una super offerta di agodà (sul sito web dell’hotel i prezzi sono altissimi) ci ha permesso di pagare 48 euro a notte con colazione compresa per una doppia! Detto ciò, la mediocrità dell’hotel è piuttosto elevata: arredi datati e di scarsa qualità, bagno vecchio con luce al neon e ventola che andava quando voleva, letti molli, lampadine bruciate, asciugamani puliti sì, ma quasi grigi e datati. Buona la wifi ma AC rumorosa. Acqua in camera, sì, ma solo il primo giorno (manco fosse un drink di benvenuto, ma?!). La colazione con sempre le solite cose e di qualità piuttosto bassa, con musica a tutto volume (una sorta di playlist con pezzi italiani anni ‘80 – da marcella bella, a ricchi e poveri, a pupo, a Cutugno etc). Inoltre in fase di prenotazione pur avendo chiesto un letto matrimoniale ci siamo trovati una camera con due letti (vecchi) singoli. Abbiamo chiesto se si potesse cambiare e la reception piuttosto scocciata ci ha detto di no perché l’hotel era pieno (vabbè!).
* Breslavia/Wroclaw: IBIS STYLES WROCLAW CENTRUM. Anche questo secondo Ibis si è rivelato un buon hotel. Struttura bella e nuovissima, con arredamento originale e molto colorato. Camera molto grande, con una parete completamente vetrata con una bellissima vista sulla stazione dei treni. Bagno spazioso e ben organizzato, aria condizionata silenziosissima, wifi perfetto. Letti comodissimi. Camera perfettamente insonorizzata. Buona la pulizia, ma con alcune pecche: ad esempio, i muri in alcuni angoli erano scrostati, gli asciugamani puliti sì, ma un po’ troppo datati. Inoltre, le prese elettriche erano presenti solo da un lato del letto matrimoniale (ma?). Colazione abbondante, varia ma non ai livelli di quella dell’Ibis di Varsavia. I ragazzi della reception molto carini e molto disponibili, con un’accoglienza e assistenza di gran lunga migliore rispetto a quella ricevuta all’Ibis di Varsavia. Ad esempio, avendo il treno molto presto per Danzica ci hanno preparato una colazione da asporto molto utile. La posizione è comodissima per andare e venire dalla stazione dei treni; meno comodo andare in centro, che cmq si raggiunge con una bella passeggiata di circa 25 minuti. Detto questo, un hotel che certamente merita soprattutto per il rapporto qualità/prezzo imbattibile (prenotate direttamente sul loro sito che ha sempre offerte interessanti).
* Danzica: HAMPTON BY HILTON GDANSK OLD TOWN. L’hotel scelto si è rivelato una ottima soluzione. Il top in assoluto per posizione: a 20 metri dalla chiesa di santa maria, in pienissimo centro, quindi comodissimo. Hotel nuovo, moderno e ben arredato. Una camera non grandissima, ma con un letto fantastico per comodità (il migliore trovato), bagno spazioso e ben strutturato, aria condizionata silenziosissima – anche se non molto potente, wifi perfetto. Ottima pulizia, asciugamani bianchissimi e profumatissimi. Camera perfettamente insonorizzata. Colazione buona, anche se non molto varia. Mancano cassaforte e frigobar ma c’è l’asse da stiro, ma?!? Segnalo tre aspetti da migliorare: 1.- la sala colazione si trova a fianco della reception e quindi è sempre molto caotica e sottostimata per il numero di clienti; 2.- in un hotel di questo livello, l’acqua di cortesia in camera dovrebbe esserci per tutta la durata del soggiorno e non solo il giorno di arrivo! (francamente imbarazzante come scelta di accoglienza da parte di un hotel by Hilton) 3.- il check-in previsto alle ore 15.00 è stato fatto dopo ben 45 minuti di attesa! Con il personale della reception che ci ha fatto aspettare senza darci nessun tipo di spiegazione e con per di più un atteggiamento poco cordiale.
SPUNTI e APPUNTI
– PAGAMENTI e CARTE di CREDITO. La Polonia possiamo definirla la New York dell’Europa. Tranne rarissime eccezioni, infatti, potete pagare ovunque e qualunque cosa con carta di credito! È il primo paese al mondo in cui ho visto un bagno pubblico dotato di POS per pagamenti pari a 1 zloty (neppure 25 centesimi). Non aggiungo altro. Noi abbiamo sempre usato una carta MC prepagata, che ha funzionato perfettamente ovunque. Abbiamo prelevato solo una volta presso un ATM per avere un po’ di cash per mance, street food, taxi, etc.
– Il clima ad AGOSTO? Devo dire che siamo stati molto fortunati. In pratica, a eccezione di una mezza giornata grigia e piovosa a Breslavia, abbiamo sempre avuto sole e caldo. Varsavia si è rivelata la città più freddina (soprattutto la mattina e quando andava via il sole), mentre Cracovia la più calda e umida. Danzica perfetta: dopo pranzo per circa mezz’ora si annuvolava tutto, tuoni e fulmini, due gocce e poi di nuovo sole e caldo “buono” (cioè non umido, essendo piuttosto ventilata).
– SPOSTAMENTI. Per i collegamenti tra le varie città abbiamo usato i comodissimi e economici treni. Purtroppo però quelli ad AV (molto belli, comodi, puliti, con l’opzione carrozza “silenzio”, con acqua di cortesia, etc) si muovono solo su poche tratte (es Varsavia-Cracovia). Quindi nelle altre dovete usare i treni IC che sono spesso super affollati, scomodi, caotici e più lenti. Con l’eccezione di Varsavia, che per le dimensioni deve essere visitata gioco forza anche usando i mezzi pubblici (è l’unica città dotata di metrò, ma poco utile avendo solo due linee), le altre possono essere tranquillamente visitate e vissute girando a piedi. I taxi sono molti e economici.
IL MEGLIO della POLONIA (secondo noi…)
– la città più Bella?
Senza ombra di dubbio, DANZICA!
– LA PIAZZA DEL MERCATO (RYNEK) PIÙ BELLA?
È una dura lotta con quella di Cracovia, ma alla fine per noi sale sul podio più alto quella di BRESLAVIA/WROCLAW!
– IL MIGLIOR MUSEO?
Il CENTRO EUROPEO DI SOLIDARNOŚĆ a Danzica. Partiamo dal fatto che pur non conoscendo nulla – o quasi – del movimento di Solidarnosc il museo ci ha fatto non solo capire perfettamente la storia, ma – cosa davvero inaspettata, ci ha fatto emozionare. Penso che un museo che riesce a raggiungere questo obiettivo vale da solo il viaggio! Molto dipende anche dall’audioguida (in italiano) strepitosa, che ti segue (gps) e ti indica come muoverti senza farti perdere neppure un angolo del museo. Un’architettura e un allestimento che lasciano senza fiato (non mancate di andare sul tetto per avere una bellissima vista sui cantieri navali, cantieri da visitare seguendo dei pannelli esplicativi molto chiari e ben fatti). Tutto è perfetto, approfondito e ben organizzato, dall’inizio alla fine. Il museo, prendendoti per mano, ti accompagna dentro la storia di diritti e solidarietà, facendoti emozionare per oltre 3 ore. Alla fine alcune persone che avevano vissuto questo straordinario percorso verso la libertà – guidato da Lech Walesa – avevano le lacrime agli occhi. Il centro europeo di Solidarnosc è un importante luogo della memoria, bellissimo, coinvolgente, emozionante e assolutamente da non perdere!
– LA CHIESA PIÙ BELLA?
La chiesa di SANTA MARIA a Cracovia, con le sue volte colorate che lasciano a bocca aperta.
– L’EDIFICO MODERNO PIÙ BELLO E ORIGINALE?
Il MUSEUM of the SECOND WORLD WAR a Danzica, un’architettura affascinante e molto originale, soprattutto con la luce del tramonto.
– I PIEROGI MIGLIORI?
Ne abbiamo mangiati tantissimi, in tutte le città visitate, ma quelli di Mr VINCENT a Cracovia vincono la medaglia d’oro! Anzitutto, sono veramente fatti in casa e non industriali (come il 90% di quelli che mangerete). Il loro menù ne presenta almeno una trentina con moltissime varianti. In assoluto quelli più buoni sono quelli siciliani, fantastici per gusto e sapore. Il locale è minuscolo, quindi dovete mettere in conto almeno una ventina di minuti di coda, se non di più negli orari di punta.
– Il MIGLIOR RISTORANTE ITALIANO E LA MIGLIOR PIZZA?
Senza ombra di dubbio, il NOLIO a Cracovia, dove potrete mangiare un’ottima cucina made in italy così come una pizza strepitosa. Locale molto bello, ben curato, arredamento bianco e nero con ermellino come tema dominante, una bella corte interna, un servizio molto professionale e attento. Abbiamo mangiato davvero bene dagli antipasti, ai primi alle fantastiche pizze (cotte in forno a legna). Ingredienti di primissima qualità, rigorosamente italiani. Prezzi adeguati ai piatti e cmq non alti. Indispensabile prenotare perché è frequentato più dai locali che dai turisti.
– IL MIGLIOR MILK BAR?
Il MLECZNY RUSALKA a Varsavia (quartiere Praga) è il milk bar più genuino avendo mantenuto il fascino di quelli nati 60 anni fa. Qui il tempo si è praticamente fermato, non c’è niente di turistico né di patinato. La stessa clientela è per il 90% locale e i turisti sono pochissimi. Del resto si deve venire qui a posta a meno che non vi interessi il vicino zoo. Dal menù si sceglie a caso o chiedendo i nomi delle pietanze ai clienti che stanno mangiando. È molto piccolo e con pochi tavoli, quindi c’è sempre un po’ di coda da fare. Che dire piatti buoni e gustosi a un prezzo che sfiora il nulla.
– IL GELATO ARTIGIANALE PIÙ BUONO?
In Polonia vanno matti per i gelati, quasi come da noi in Italia. Dei tantissimi provati, quello secondo noi più buono, gustoso e soprattutto artigianale al 100% è il “GOOD LOOD” a Cracovia. Non a caso, a tutte le ore del giorno (un po’ meno nel tardo dopo cena) c’è sempre una fila lunghissima. In Polonia vanno molto anche i gelati “a spirale” (alla vaniglia e/o cioccolato), che stranamente non sono superzuccherosi e pannosi e si mangiano sempre molto volentieri.
– la Miglior torta alle mele (Home made)?
Quella mangiata a Varsavia presso il ristorante PRODIZ WARSZAWSKI, l’unica veramente home made.
– LA MIGLIOR PAUSA CAFFÈ?
Al Cafè CAMELOT di Cracovia, a due passi dalla piazza del mercato. Il locale ha un’atmosfera molto rilassante e piacevole. Oltre all’ottimo caffè, cappuccini e torte, il menù permette di pranzare con piatti gustosi e ben fatti. D’estate è più bello mangiare fuori.
– IL MIGLIOR CAPPUCCINO?
Quello che proverete al RETRO CAFE di Danzica, uno dei rari caffè in cui potrete scegliere la dimensione, ovvero il cappuccino standard italiano e quello maxxxi (che in Polonia è il più diffuso, ma davvero troppo grande!). Da segnalare anche le ottime torte!
– LA DELUSIONE PIÙ GRANDE?
Con un viaggio in direzione Polonia, il MUSEO di AUSCHWITZ-BIRKENAU è/era una scelta imprescindibile, ma purtroppo tutto, o quasi, ci ha deluso (se possiamo usare questo termine per un luogo così “complesso”).
– La guida, che ci raccontava i luoghi senza nessun tipo di emozione né trasporto, con atteggiamento quasi svogliato e stanco, ripetendo spesso le stesse cose.
I luoghi di questa immensa tragedia poi meriterebbero maggior rispetto:
– si potrebbe, ad esempio, ridurre il numero di visitatori giornalieri evitando che una visita guidata prenotata (sul sito web del museo) per 15 persone diventi un tour con il doppio dei partecipanti;
– si potrebbe imporre un dress code e norme di comportamento più restrittive, creando luoghi dove mantenere silenzio e vietando selfie e fotografie;
– si poteva evitare di aprire un bar ristorante a 50 metri dal famoso cancello di ingresso al campo.
E così via.
Un po’ meglio invece la visita al campo di Birkenau dove, solo per la dimensione spropositata del luogo, il turista cialtrone e poco attento si disperde e un momento di intima riflessione è possibile (in questo caso, si può visitare e capire da soli).
Il luogo, per come lo abbiamo visitato – o meglio per come ti costringono a visitarlo (sempre in mezzo alla folla – manco fossimo in un outlet la domenica pomeriggio, con una guida che quasi correva per finire il prima possibile, con schiamazzi, code e brusio di fondo in tutti gli edifici visitati, etc) paradossalmente non ci ha trasmesso il tipo di emozione che ci aspettavamo, nonostante il nostro interesse a capire e conoscere.
QUALCHE ALTRA DRITTA PER MANGIARE BENE
* VARSAVIA
Prodiz Warszawski. Dei tanti ristoranti provati in quasi 20 gg questo si posiziona certamente sul podio. Un bel locale in una strada molto animata. Come spesso capita in Polonia il ristorante si trova sotto il livello stradale quindi c’è sempre l’effetto cantina. Arredato con gusto, molto pulito, i piatti – della cucina polacca – sono curati e molto gustosi. Servizio attento ma migliorabile.
Gospoda Kwiaty Polskie. È stato il nostro primo pranzo polacco e la nostra prima volta dei pierogi. Che dire, un bel locale, molto curato e pieno di fiori. Un menù piuttosto ampio con un servizio gentile e attento. Si trova a due passi dalla bella piazza del mercato e quindi molto comodo se siete da quelle parti. I prezzi sono certamente sopra la media. E poi pagare quasi 5 euro una bottiglietta d’acqua è un piccolo furto, anche se una costante soprattutto nei ristoranti di Varsavia, meno nelle altre città.
* CRACOVIA Introligatornia Smaku. Scelto per la nostra prima cena a Cracovia, possiamo dire che è uno dei migliori ristoranti provati nel nostro viaggio. Locale piccolo (indispensabile prenotare), ricavato in un’antica legatoria di libri, ha un menù molto raffinato e con varianti interessanti rispetto alla classica cucina polacca. Molto buoni soprattutto i piatti di carne. Servizio professionale, si distingue per un’atmosfera romantica e curata. Merita una cena o forse anche due! Prezzi più alti della media ma per la qualità proposta è giusto così. Molto apprezzato l’antipastino offerto prima dell’arrivo dei piatti.
Domowe Przysmaki. È uno dei posti perfetti per un pranzo buono e di qualità. Ci siamo trovati bene e infatti ci siamo stati due volte, mangiando pierogi gustosi e ben fatti. Porzioni giuste e prezzi corretti (siamo a due passi dalla piazza del mercato). Personale gentile e attento. Locale molto piccolo quindi c’è sempre il rischio coda. Peccato per i fiori finti.
Morskie Oko. Un ristorante davvero singolare e direi unico. Frequentatissimo dai turisti, ma anche da molti polacchi. Le porzioni sono abnormi! (provate e poi mi fate sapere). La qualità è notevole. Servizio giovane, molto veloce e efficace. Il locale ha anche un piano interrato con musica locale dal vivo. Si mangia molto bene – cucina tipica polacca – spendendo pochissimo. È obbligatorio prenotare almeno 2-3 gg prima altrimenti è impossibile trovare posto!
* BRESLAVIA
Restauracja Konspira. Per la nostra prima cena nella bellissima Breslavia abbiamo scelto questo ristorante. Ci è piaciuto tutto fin dal principio. Anzitutto la storia del ristorante molto particolare e ben spiegata in una brochure che comprende anche il menù. La stanza “segreta” (una sorta di piccolo museo) cui si accede da dietro un finto armadio racconta e fa capire molto bene il periodo di lotta per la libertà portato avanti dal movimento Solidarnosc. Cucina tipica polacca, molto buona e con porzioni come sempre abbondanti. Servizio cordiale (un po’ meno quello alla receptionist) in un ambiente un po’ troppo caotico. Bello anche lo spazio all’aperto. Locale sempre pienissimo quindi indispensabile prenotare almeno il giorno prima.
Pierogarnia Stary Mlyn. Locale centralissimo, nella piazza del mercato. Qui troverete i pierogi sia quelli classici (molto buoni) sia quelli cotti al forno (la loro specialità), davvero fantastici. Il locale è molto bello, grande e caratteristico. Si fa un po’ di fila ma merita l’attesa. Servizio giovane e veloce. Prezzi come sempre bassi per la qualità e la location.
* DANZICA
Rybka Na Wartkiej. Per la nostra prima cena nella meravigliosa Danzica abbiamo scelto questo locale. Molto bello soprattutto al tramonto, a due passi dal ponte pedonale che ogni tot. ore si alza per far passare le navi. Si tratta di un ristorante semplice con pietanze buone, tutte o quasi a base di pesce fresco, ben cucinato e molto saporito (ottimi la zuppa di pesce, le aringhe e l’halibut con patatine fritte perfette!). Servizio giovane e simpatico. Prezzi, come sempre, più che onesti.
Chef Food&Friends. Sulla centralissima e bellissima via pedonale, si tratta di un ristorante minuscolo (indispensabile prenotare) che merita soprattutto per i primi di pesce, davvero gustosi, ben cucinati e saporiti. Unica cosa che vi consigliamo è di evitare la pizza: si tratta infatti della classica pizza biscottata. I prezzi sono leggermente più alti della media, ma come detto i primi di pesce sono ottimi!
– (un po’) FUORI dai CIRCUITI TURISTICI, 2 CONSIGLI
1.- il quartiere di Zaspa a Danzica
Se amate come noi la street art, beh allora non potete non passare almeno un’ora nell’interessante quartiere operaio di Zaspa. Non troverete nessuna architettura straordinaria, ma l’atmosfera che si respira – circondati da bellissime e coloratissime opere di street art – fa di questo quartiere uno dei posti da visitare. Enormi casermoni di oltre 15 piani che hanno le due pareti cieche dipinte con magnifiche opere. Ci arrivate comodamente con il treno dalla stazione centrale di Danzica (binario treni urbani).
2.- IL TOUR “COMMUNISM DELUXE” a NOWA HUTA A CRACOVIA
Per fare una cosa un po’ diversa dai soliti circuiti turistici vi consigliano il tour “Communism Deluxe” per scoprire e capire il quartiere operaio di Nowa Huta a Cracovia. È vero, il tour è molto caro (quasi 50 euro a testa) e forse si potrebbe fare con più calma, ma alla fine ci è piaciuto moltissimo. Il deluxe comprende anche il pranzo in un vero Milk Bar, la visita in una casa museo di una famiglia operaia, con tutti i suoi cimeli storici, e una vodka nel ristorante storico di Nowa Huta. Il tutto girando su una mitica Trabant verde acido!
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Questo è tutto.
Per ogni altra info potete contattarmi via mail:
Un saluto a tutti gli amici di TxC. e…alla prossima!!!
Mp