Polinesia. Si può fare!

Si può andare in Polinesia spendendo come per qualsiasi altro viaggio lungo. Basta star via non troppi giorni e accontentarsi di soluzioni un po spartane. Noi abbiamo fatto 7 notti e otto giorni e volato di notte quindi risparmiato due notti di albergo. (Però abbiamo fatto una sosta a Los Angeles sia all’andata che al ritorno per...
Scritto da: pialisa
polinesia. si può fare!
Partenza il: 16/08/2009
Ritorno il: 24/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Si può andare in Polinesia spendendo come per qualsiasi altro viaggio lungo. Basta star via non troppi giorni e accontentarsi di soluzioni un po spartane.

Noi abbiamo fatto 7 notti e otto giorni e volato di notte quindi risparmiato due notti di albergo. (Però abbiamo fatto una sosta a Los Angeles sia all’andata che al ritorno per riprenderci dopo le nottate in aereo e per visitare la città. ) Abbiamo dormito in pensioncine a volte molto modeste , a volte discrete.

Oltre ai voli e al dormire in mezza pensione, si spende solo per le escursioni (dai 70 euro ai 100 l’una ) Per i pranzi facevamo spese nei negozietti che ci sono in ogni atollo, spesso uno solo. Qualche volta abbiamo mangiato negli snack a prezzi generalmente buoni. Non ci sono altre spese perché non ci sono musei da vedere se non qualcuno a Tahiti né bar nè discoteche per chi non va negli alberghi di lusso. La vita in quei luoghi consiste nel fare vita di mare ed escursioni, e alla sera guardare le stelle e andare a letto presto perché le escursioni iniziano presto. Costi a testa :76 al giorno per dormire e mangiare;210 per due escursioni grosse e una immersione 344 per il pass per le isole; 1700 per il viaggio (il costo del viaggio varia a seconda del periodo e del momento in cui lo prenoti da 1400 a 2400 . Bisogna come al solito prenotarlo per tempo e così pure il pass )

Impressione generale Luoghi da sogno. Al di là delle aspettative. Temevamo che molti paesaggi visti nei depliant fossero solo frutto di artificio da bella cartolina e invece i paesaggi sono veramente i più belli che noi abbiamo mai visto (e abbiamo fatto moltissimi viaggi anche in zone simili come la Nuova Caledonia.) e poi il clima è delizioso, sempre ventilato. Siamo anche stati fortunati perché abbiamo trovato bel tempo. Siamo stati lì durante il loro inverno e nella stagione più secca. I polinesiani sono gentili e ci insegnano a vivere con calma. Sentono molto il legame parentale e di villaggio: abbiamo assistito in aeroporto a Papeete al saluto ad una ragazza che andava a studiare negli Stati uniti, da parte dell’intero gruppo di villaggio o di famiglia, circa 40 persone, con canti e balli . Viaggio Da Bologna a los Angeles attraverso Amsterdam e Minneapolis, per spendere meno. Attenzione al tipo di viaggio economico che abbiamo scelto noi, perché li fanno pagare poco perché il tempo per il cambio è molto scarso e si rischia di perdere la coincidenza. Al ritorno a Minneapolis abbiamo preso il volo per l’Europa per miracolo. All’andata avevamo optato per un volo che costava 100 euro in più ma prevedeva un tempo maggiore per il cambio e per fortuna! Ad Amsterdam il percorso per trovare il gate era lunghissimo Per fortuna avevamo speso i nostri 100 euro in più altrimenti non avremmo fatto in tempo . Per la prima volta abbiamo fatto il checkin online . Magnifico. Nessuna coda. Scopriamo durante il viaggio che basta far passare sotto il visore il codice a barre della copia che abbiamo stampato a casa. Tra l’altro come nostro solito viaggiamo solo con il bagaglio a mano e quindi non dobbiamo neppure fare l’imbarco dei bagagli.

Da Los angeles a Papeete con Qantas su volo Air Tahiti Nui..

Per gli spostamenti da un’isola all’altra bisogna fare un pass,che si può prenotare presso l’unica compagnia che gestisce i voli interni e cioè Air Tahiti. Si va nel sito http://www.Airtahiti.Com sotto la voce Fares e poi Air Tahiti Airpasses. È molto difficile scegliere fra le combinazioni che offrono: sembrano fatte apposta per abbinare due tipi di pass e quindi comportare un costo maggiore Ad esempio, se vuoi fare un pass che abbini isole montuose e atolli, il costo è più alto , poi non si può tornare due volte nella stessa isola o cose simili. Insomma la combinazione sembra un gioco di intelligenza, che noi abbiamo dovuto fare con schemini e varie ipotesi , ma alla fine ci si riesce. Noi abbiamo scelto il pass Lagons e siamo andati solo negli atolli ( tikehau, rangiroa,fakarawa oltre che tahiti inevitabilmente perché lì si arriva) perché ci piaceva quel tipo di paesaggio e perché ci permetteva di andare in atolli poco frequentati e fuori dal mondo come tikehau . Per il pass prima si fa la prenotazione: conviene prenotare molto per tempo perché per ogni tipo di collegamento tra due isole c’è un solo volo al giorno e noi in un certo giorno non abbiamo trovato posto e abbiamo dovuto cambiare le date di tutto l’itinerario. Abbiamo visto poi che i voli sono affollatissimi almeno nel mese di agosto .

Poi fatta la prenotazione, si paga almeno un mese prima del viaggio, però vi consigliamo di non aspettare l’ultimo minuto, perché air tahiti chiede di inviare il numero della carta di credito via fax ,ma noi siamo andati anche in posta per spedirlo, ma non si riesce a spedirlo.. Alla fine abbiamo spedito il numero della carta di credito via mail affrontando i rischi che può comportare lo spedire via mail una carta di credito. Comunque tutto ha funzionato alla perfezione, non c’è stato nessun disguido. Air tahiti è molto precisa ed efficiente. Anche se gli aereoporti sono costituiti da un solo capannone e non c’è torre di controllo, gli aerei sono belli, nuovi., grandi. Alcune info fondamentali Gli atolli sono formati da tante strisce di terra che si chiamano motu. Tra un motu e l’altro ci sono i pass cioè aperture attraverso le quali l’acqua dell’oceano penetra nella laguna. In generale in questi pass c’è una corrente fortissima verso l’interno che a volte, dicono, può essere pericolosa . In tutti i luoghi c’è l’isola rosa che ha una spiaggia bianchissima e rosa e poi l’isola degli uccelli e le escursioni si fanno in quei luoghi. Di solito in quelle zone si fa snorkeling. Poi è possibile fare le immersioni. Abbigliamento e attrezzature Abbigliamento estivo. Noi avevamo portato giacca impermeabile e golfino però non li abbiamo usati . Forse siamo stati fortunati, perché abbiamo avuto sempre bel tempo salvo qualche piccolo acquazzone che non disturbava affatto. Utili i berrettini. Indispensabili tutti i prodotti contro le zanzare, ma spruzzandosi bene e usando sempre zampironi o cose analoghe, i disagi dovuti alle zanzare sono minimi. Indispensabili le scarpette da mare. Non è vero quello che si dice nelle guide che le pensioni ti danno le maschere: per noi almeno non è stato così, quindi abbiamo dovuto comprarle con grosse difficoltà a reperirle in quei luoghi dove i negozi sono pochissimi e poco forniti. All’aeroporto di Tahiti la banca è aperta alle 4 di mattina per il cambio e così pure alla sera alle 22. Poi nelle altre ore del giorno è chiusa quando non ci sono arrivi internazionali. Tikehau Un atollo in cui c’è un solo negozio, un unico grande hotel all’estremità dell’isola, nessun bar né ristorante, poche pensioncine: una situazione da sogno. Noi abbiamo dormito alla pensione Justine che si trova in una posizione bellissima in una baia con la classica spiaggia bianco rosa di miliardi di corallini e le palme che finiscono in acqua dai colori.Fantastici Quello che abbiamo sempre sognato. Dicevamo che è il più bel posto che abbiamo mai visto. E pensare che la mezza pensione costa 70 euro al giorno. Come sulla riviera adriatica.!! E poi la spiaggia per un km non ha anima viva per tutto il giorno perché i pochi clienti della pensione vanno di solito a fare escursioni e i locals non fanno mai il bagno. Il nostro bungalow era a dieci metri dal mare. Dal letto vedevamo le palme e il mare.

Nella pensione non si mangia male, ma non viene dato nèdolce,né frutta alla mattina . Nel bungalow c’è il bagno con acqua fredda . Tutto molto spartano. Non esistono mobili né armadi come anche in tutte le altre pensioni,in cui siamo stati, ma esistono solo degli appendiabiti appesi ad una corda . Però abbiamo potuto fare il collegamento a internet con carta di credito.

La pensione dista venti minuti in bici dal negozietto e pochi minuti dal pass dove potete divertirvi a lasciarvi trascinare dalla corrente verso l’interno. In quella zona dovete prestare attenzione perché ci hanno detto che in certi punti la corrente può essere pericolosa. Lungo la riva del pass si vanno a vedere le onde dell’oceano, impressionanti e si passa vicino al bordo della pista dell’aeroporto. Se si va nell’orario in cui l’aereo parte, vi passa proprio sopra la testa.

È prevista un’escursione alla solita isola rosa e isola degli uccelli, ma noi ci siamo goduti la spiaggia meravigliosa. A tikehau come escursione diversa rispetto alle altre isole, si può visitare un motu dove abita una comunità di cinesi che si autoalimentano e che coltivano verdura per venderla. I loro figli devono andare a scuola in isole più grandi.

Abbiamo potuto vedere da vicino il Kahaia village dove avevamo prenotato inizialmente e abbiamo scoperto che ci si arriva solo in barca(cosa che dalle spiegazioni dei vari siti su pensioni ,non era chiara.). Quindi è veramente fuori dal mondo e non è possibile andare neppure all’unico negozietto dell’isola.

Rangiroa È molto più grande di Tikehau e ha qualche negozio e molte pensioni. Noi abbiamo alloggiato al Rangiroa lodge che più che spartano diremmo che è maltenuto. Il water con l’asse scheggiata, gli asciugamani strappati. Quando siamo arrivati, non c’erano né le lenzuola né gli asciugamani e abbiamo dovuto chiederli. Noi però eravamo contenti delle dimensioni del bungalow (l’unico che hanno, perché per il resto sono stanze appartenenti ad un’unica casa ) perché era grande e con cucina e perché in posizione bellissima proprio a due metri dal mare con un bel portico sotto il quale si può mangiare contemplando il mare (però dato il servizio, 140 euro al giorno per l’affitto del bungalow sono un po tanti, anche se noi eravamo in tre a dividere a spesa). La ragazza che lo gestisce si chiama Frederique , è allegra, festosa , ma durante tutta la prima notte e il giorno dopo non sapevamo deve fosse e se avessimo avuto bisogno di qualcosa…Non ci ha fornito maschere e abbiamo dovuto comprarle nel negozio del vicino distributore. Comunque ,ripeto, a noi è andato benissimo perché in ottima posizione. Positivo è inoltre il fatto che si può avere la password per la wireless. A due passi c’è la pizzeria Filippo dove si mangia una buona e ricca pizza. A 10 minuti c’è il negozio di alimentari abbastanza ben fornito e uno snack, Auguste, dove si mangiano cose semplici e buone a prezzi ragionevoli. A Rangiroa abbiamo fatto la nota escursione alla Laguna blu. Indimenticabile. Soprattutto il colore del mare e la spiaggia rosa. Ottimo picnic su un isolotto. Snorkeling in mezzo a squali di un metro chiaramente innocui. Al ritorno nel pass vicino alla marina del paese bellissimo snorkeling e corrente che ti trascina verso l’interno della laguna , ma la barca ti viene a ripescare. Costo 75 euro. Fakarawa Pensione Vaiama da consigliare sicuramente. Posizione fantastica su un mare limpidissimo e sempre calmo con un bel pontile romantico. Bungalow quasi in riva al mare, con bagno . Cucina della signora che gestisce, che si chiama Dahlia, veramente ottima, la migliore da noi sperimentata. Anche qui non abbiamo fatto escursioni per goderci il mare e fare dei giri in canoa , che viene messa a disposizione dalla pensione.

Unico lato negativo è che la pensione è lontanissima da qualsiasi negozio o snack, però per il pranzo o Dahlia prepara qualcosa o si può telefonare allo snack e ti vengono a prendere e ti riportano gratuitamente. Tahiti Papeete Noi siamo arrivati alle 4 del mattino. Dopo aver girottato un po per l’aeroporto in attesa dell’aereo per Tikehau che era alle 11 , abbiamo pensato di andare in centro. Abbiamo scoperto che il deposito bagagli è fuori dall’aeroporto. Una signora gentile cui avevamo chiesto dove erano i taxi ci ha portato lei a Papeete che dista 10 minuti e ci ha sconsigliato l’uso dei taxi che sono costosi e ci ha detto che vicino al mercato c’è la fermata dei bus che vanno dal centro all’aeroporto. . Al ritorno in effetti ne abbiamo preso uno molto economico e frequentato solo da locals. Giro del mercato , carino, ma niente di speciale. Il centro e il lungomare non hanno particolari attrattive. Potrebbe essere una qualsiasi città di mare della zona caraibica.

Molto interessante invece il safari tour in 4 per 4 che abbiamo fatto al ritorno nell’altra giornata passata a Tahiti. . Si sta via tutta la giornata e si va a visitare l’interno montuoso dell’isola. Cascate , torrenti, montagne alte circa 2500 e appuntite, coperte di vegetazione fitta, ma bassa . Che ricordano Machu Pichu in Perù . Lungo la strada vegetazione foltissima e alta e molte piante e fiori che non esistono alle nostre latitudini. Il tour si chiama safari ,ma non si vede nessun animale, ma solo piante. Le spiegazioni della guida sono molto interessanti soprattutto quelle sulle proprietà benefiche delle varie piante. Si pranza in un ristorante sperduto tra le montagne . Nell’ultima parte si va alla scoperta di un lago per una carrareccia che da su strapiombi che fanno paura. Costo 70 euro . Il tour viene prenotato dal gestore della pensione e ti vengono a prendere alla pensione. Bisogna avere i prodotti contro gli insetti e indossare un costume + ricambio per fare il bagno nel fiume. A Tahiti abbiamo dormito alla Pension de la Plage nella zona di Punaauia a circa 10 km dall’aeroporto. Siamo andati lì perché uno di noi voleva fare surf e avevamo letto nelle guide che lì la zona era adatta. Il gestore però ci ha detto che possono fare surf in quella zona i super esperti. La pensione è carina, noi avevamo una camera con cucina per 100 euro, il gestore è colto e simpatico , ma non val la pena di andare tanto lontano dall’aeroporto perché per ogni spostamento devi pagare 30 euro di taxi. Per fortuna in zona ci sono negozi vicinissimi e alcune delle famose roulotte del lungomare di Tahiti per mangiare pesce buono a prezzi economici .



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