Polinesia… Il paradiso esiste
La ostra permanenza in Polinesia è stata di 19 giorni soggiornando in 4 isole di due arcipelaghi: Rangiroa e Tikehau delle Toumotu; Bora-Bora e Maupiti per le isole delle Società.
Ore 12.00 del 10 giugno: dopo qualche ora passata nell’aeroporto di Papete, dove abbiamo ritirato i pass per i voli interni, cambiato gli Euro in Franchi Polinesiani e acquistatoe le carte telefoniche, siamo atterrati finalmente a Rangiroa. L’arrivo in aereo è stato spettacolare perché la vista dell’atollo è meravigliosa, è possibile ammirare la lagon blue (escursione sconsigliatissima) e tutta una serie di motu che formano l’atollo di Rangiroa.
Ad attenderci in aeroporto con due profumatissime collane di fiori di tiarè c’è il proprietario della pensione Tuanake (pensione in cui alloggeremo per 4 notti) che salutiamo con un sospiro di solievo in quanto questa sistemazione, come tutte le altre in cui sosteremo, le abbiamo prenotate tramite internet senza nessuna agenzia come tramite.
La pensione dista un paio di Km dall’aereoporto e il nostro bungalow, abbastanza ampio, pulito e con acqua calda, è immerso in una bella piantagione di palme da cocco e ha una bella veranda che guarda verso il mare.
La laguna di fronte alla pensione offre dei bei colori e una vasta varietà di pesci (squali e razze compresi) ma la spiaggia è praticamente assente, una caratteristica di tutta l’isola. Per trovare le spiagge bianche e di sabbia che sono tanto pubblicizzate sui cataloghi bisogna fare le escursioni sui motu (isolotti).
Il primo pomeriggio lo passiamo girando l’isola in bicicletta, visitando il paese di Avatoru e il pass oceanico che fa da collegamento tra l’oceano e la laguna di Rangi.Una sola strada, lunga circa 12 Km, attraversa l’isola e collega i due pass (Avatoru e Tiputa).
11 giugno Alla mattina verso le 8.30 partiamo per l’escursione alla Lagon blue, prenotata la sera prima direttamente in pensione. Si parte dal molo di Avatoru e dopo circa un’ora di barca si arriva a destinazione. La vista della laguna è davvero magnifica, una serie di isolotti creano una laguna dalle acque basse e con tutte le tonalità dell’azzurro.Bagni, pic-nic su un motu a base di pesce e pollo alle braci, senza tralasciare un’ottima torta all’ananas, sono il programma del giorno che come conclusione ci riserva il pasto agli squali. (nella zona ce ne sono davvero tantissimi). Immergersi con loro è un’esperienza indimenticabile.
12 giugno Passiamo la mattina in spiaggia alla pensione fino alle 11 circa e poi affittiamo uno scooter per visitare l’altra parte dell’isola fino al pass di Tiputa. La strada che ttraversa l’isola è molto bella e in certi punti è possibile vedere sia la laguna che l’oceano con le sue enormi onde che si infrangono sulla barriera corallina. Nel pomeriggio facciamo l’escursione in barca al pass di Tiputa (dove in condizioni di marea entrante è possibile fare snorkeling) e all’acquarium, un’isoletta che si trova di fronte all pass che offre un bel reef e tantissimi pesci colorati. Approfittando dello scooter noleggiato per tutta la gionata, prima del tramonto ci dirigiamo verso il pass di Tiputa per ammirare i delfini che saltano e giocano tra le onde.
13 giugno La nostra intenzione era quella di fare l’escursione All’ AUX DE RECIF, ma non riuscendo a raggiungere il numero sufficiente di persone l’escursione è saltata e abbiamo accettato di andare alla Lagon vert.Un po’ scettici all’inizio, siamo partiti per l’escursione, che si è rivelata la più vera di tutte. La baia è subito dopo il pass di Avatoru e ha dei colori che non sono descrivibili, bisogna vederli. L’escursione è organizzata da un polinesiano che dopo una vita passata a fare lo skipper sulle barche dei “ricconi”, ha deciso di ritirarsi e vivere su questo isolotto disabitato da solo senza luce né acqua corrente.
Dopo le foto di rito e un bagno nell’acquarium con tantissimi pesci (squali, razze, tartarughe e grossi pesci balestra) siamo rimasti soli a pranzare con i due polinesiani perchè le altre due coppie che con noi avevano fatto l’escursione hanno deciso di pranzare nel loro albergo. Ci hanno preparato un banchetto delizioso con pesce alle braci e pollo, frutta e come aperitivo latte di cocco. Un’esperienza davvero unica abbiamo potuto apprezzare la loro disponibilità e cordialità. Dopo cena (19.30 circa) ci siamo fatti accompagnare dal proprietario della nostra pensione al Kia Ora Village, unico albergo di lusso presente a Rangiroa, per assistere a uno spettacolo di danze e canti polinesiani.
P.S.: Per chi volesse visitare Rangiroa Essendo un’isola corallina sono praticamente assenti le spiagge (fatta eccezione per i motu), la laguna è bella e ricca di pesci e sono molte le possibilita di escursione.
Consigliata la pensione Tuanake, pulizia impeccabile e i piatti proposti sono vari e ricercati (la cuoca ogni sera usciva dalla cucina per accertarsi che le pietanze preparate fossero piaciute a tutti) Molto disponibile il proprietario che ci ha aiutato ogni volta ne avessimo bisogno 14 giugno Ultimo giorno a Rangiroa, il nostro volo per Tikehau partiva alle 11.40 e le ultime ore sull’isola le abbiamo trascorse un po’ in spiaggia e un po’ alle fabbrica di perle adiacente la pensione, dove spiegano come funzionea la coltivazione delle perle.
Atteriamo a Tikehau alle 12.00 circa, i due atolli sono molto vicini, e come per Rangi anche questa volta il panorama dall’alto è idilliaco.
Collana di benvenuto all’arrivo e di corsa sul pik-up di Caroline diretti al Tikehau villane. La pensione offre una bella spiaggia di sabbia bianca e rosa e una laguna calma dai bei colori. Depositati i bagagli andiamo subito a fare un giro per il paese dato che dista pochi minuti a piedi dalla pensione, e come prima impressione ci sembra molto trascurato e povero, ma che poi con il passare dei giorni abbiamo imparato ad apprezzare in quanto è una fedele riproduzione dello stile di vita degli abitanti dell’isola.
15 giugno Contro ogni previsione siamo riusciti ad effettuare l’escursione all’isola degli uccelli. Partenza alla mattina dal pontile della pensione e dopo un’ora circa di barca si arriva su un’isola in mezzo alla laguna dove varie speci di uccelli vanno a nidificare. Terminato il tour dell’isola ripartiamo per un motu deserto dove consumeremo il pranzo a base di ottimo pesce e frutti esotici. Inutile descrivere la meraviglia del luogo: sabbia bianca, palme e mare turchese.
Escursione consigliata! 16 giugno Dato che su queste isole nelle migliori delle ipotesi alle nove di sera si è già a dormire, al mattino ci svegliamo presto e riusciamo a vedere l’alba dal pontile della pensione, davvero fantastico. Manu, il bambino della proprietaria ci vede e non resiste alla tentazione di venire a salutarci; tra uno sbadiglio e l’altro ci avverte della presenza dello squalo e del pesce palla che vengono a cercare cibo sotto al pontile della pensione.
Colazione alle 7.00 e giro dell’isola a piedi percorrendo una strada sterrata che costeggia il versante che guarda l’oceano. Il paesaggio cambia radicalmente, i colori azzurri e blu della laguna e la calma del mare lasciano il posto alle grandi onde che si infrangono sul reef e al loro continuo rumore.
Pomeriggio dedicato all’assoluto relax; bagni e sole sui lettini della spiaggia.
17 giuno Dopo l’ormai rituale alba sul pontile, colazione e passeggiata in paese per telefonare e alle 9 circa partiamo per l’escursione al pass. In meno di un’ora di barca si arriva, la navigazione è tutta sotto costa e durante il tragitto ammiriamo estasiati il paesaggio da vero EDEN che abbiamo davanti.
Dopo aver ormeggiato la barca vicino a un motu, dove poi pranzeremo, partiamo con una piccola barchetta in legno per andare a pescare con l’arpione il pesce che poi i polinesiani ci cucineranno.
Ottimo pranzo, relax sulla spiaggia e nel primo pomeriggio, a marea entrante, snorkeling nel pass.
Escursione consigliata.
P.S.: Per chi volesse visitare Tikehau.
L’atollo e i suoi motu sono davvero molto belli, la laguna è calma e ideale per lunghi bagni dai colori eccezionali. Rispetto a Rangiroa ci sono spiagge di sabbia fine ed è molto meno turistica e forse ancora più vera. L’afflusso turistico è ridotto e per questo ci possono essere difficoltà ad organizzare le escursioni che di solito si effettuano con un numero minimo di 6-8 persone.
La sistemazione da noi scelta pensione Tikehau villane è inserita in un contesto naturale splendido con una bella spiaggia di sabbia bianca e una laguna calma dai bei colori. Unica nota negativa da segnalare è la scarsa pulizia del nostro bungalow e il cibo un po’ arrangiato e ripetitivo.
I proprietari sono comunque cordiali e gentili.
18 giugno Ultimo giorno a Tikehau e risveglio sotto un cielo grigio che a intermittenza lacia scendere una pioggia scrosciante. Giornata passata alla pensione in attesa di partire nel pomeriggio verso Bora Bora Fortunatamente quando arriviamo sopra Bora il cielo si apre e riusciamo a fare bellissime foto dell’isola e della sua laguna; non ci sembra vero quello che vedono i nostri occhi, una sensazione strana ci avvolge e inebriati non vediamo l’ora di toccare con mano il paradiso.
In aeroporto ci accolgono con una collana di fiori di Tiarè due signore della pansione Le Paradis, dove alloggeremo per tre notti. L’aereoporto di Bora è situato su un isola ai margini della laguna, così come la nostra pensione. Fortunatamente l’unica coppia che con noi alloggia nella pensione è italiana, Andrea e Annalaura con i quali instauriamo subito un’ottimo rapporto. Cena a base di crostacei finalmente una bella chiacchierata prima della buonanotte.
19 giugno Abbondante prima colazione e insieme ad Andrea e Annalaura partiamo per punta matira dove ha inizio il giro dell’isola in piroga, escursione prenotata la sera prima direttamente alla pensione. Snorkeling al giardino di corallo e pasto agli squali sono le prime due tappe del tour. Per il pranzo sbarchiamo su un motu non proprio deserto ma comunque meraviglioso. Il buffet che ci viene preparato non nulla da invidiare a quelli che si vedono nelle foto dei grandi alberghi: pesce crudo, cotto, pollo ai ferri, pan di cocco e frutta fresca. Prima del rientro pasto alle razze e giro della laguna con ritorno a punta Matira.
Escursione davvero da non perdere offre una prospettiva a 360 gradi dell’isola e della sua laguna dai colori indescrivibili. E’ innegabile, Bora è invasa da resort e villaggi a cinque stelle ma a nostro avviso mantiene comunque un fascino e una bellezza tale che non è possibile escluderla da un tour 20giugno A malincuore accompagnamo Andrea a Annalaura in aeroporto, il loro viaggio prosegue verso Rangiroa, mentre noi partiamo con il battello diretti verso Vaitape il capoluogo dell’isola.
Visitiamo Vaitape anche se essendo domenica quasi tutti gli esercizi sono chiusi, eccezion fatta per il market. Noleggiamo una vettura a due posti e partiamo per il giro dell’isola.
La vegetazione che ricopre Bora è lussureggiante e fitta. Sostiamo a punta matira in un tratto di spiaggia libera poco prima di dove il giorno prima siamo partiti per il tour e dopo aver consumato pranzo al sacco acquistato al market decidiamo di entrare in un albergo di lusso per vedere come sono da vicino.
La nostra scelta cade sul Beachcomber, dove ci fanno entrare senza problemi, prendiamo da bere al bar e passiamo un paio d’ore in spiaggia a prendere il sole e a fare il bagno. La laguna davanti all’albergo è calma e riparata e di fronte è possibile ammirare le isole di Raiatea e Taaha.
20 giugno Purtroppo ultimo giorno a Bora Bora che passiamo in pieno relax sulla spiaggia della nostra pensione tra un bagno e una passeggiata nella laguna.
Lasciamo la pensione Le Paradis con molto dispiacere in quanto la cordialità con cui ci hanno ospitato ci ha colpiti e lasciamo uno dei più bei posti visti finora. Come molti ricordano è vero che Bora è forse l’isola più turistica della Polinesia ma la sua laguna e l’imponenza della sua figura sono davvero mozzafiato; li ricorderemo per sempre.
Alle 17.00 parte il volo che ci porta a Raiatea dove sosteremo per una notte per poi ripartire il giorno seguente per Maupiti.
22 giugno Ore 7.30 arrivo a Maupiti. Nel piccolo aeroporto ad attenderci c’è Janine che ci accoglie con la rituale collana di fiori di Tiarè. A Maupiti alloggeremo al fare Pa’eo Ao sul motu Pa’eo 23 giugno Dopo un’abbondante colazione partiamo assieme a tutto il gruppo per il pass. Tea, il fratello di Janine, approfittando dell’uscita in mare per la battuta di pesca, ci porta con la sua bella barca su un motu che da proprio sul pass di Maupiti.
L’isoletta è molto bella con una spiaggia di sabbia bianca che si estende verso la laguna rivolta verso il monte che domina il paesino di Maupiti, la laguna in questo tratto è calma e dalle acque basse ideali per fare il bagno.
Passiamo la giornata tra una camminata sulla spiaggia e un bagno. Verso le tre Tea ritorna a prenderci contento per la pesca che aveva fatto oggi; appena arrivati in pensione ci mostra orgoglioso la testa di un grosso pesce che aveva pescato che aveva tenuto per dare da mangiare agli squaletti della zona. Non appena gettata in acqua miriadi di pesci sono arrivati per consumare il pasto fino a che, per loro sfortuna, è arrivato lo squalo di turno che con un paio di morsi ha fatto piazza pulita.
Sono ormai le sei è la voce di Janine ci annuncia che è l’ora della cena; usciamo dal bungalow e davanti a noi appare uno spettacolo indimenticabile, Maupiti ci regala un tramonto dai colori rosso fuoco che mai prima avevamo visto.
Estasiati e felici di essere in questa parte del mondo ci sediamo in veranda con gli ormai inseparabili amici per cenare godendoci lo speccacolo. 24 giugno Oggi è il girno del tour in bici dell’isola. Noleggiamo le biciclette in paese grazie all’aiuto di Janine che ci aveva già organizzato la giornata la sera prima e partiamo per il giro.
Prima tappa in un market per acquistare cibo e bevande e poi partenza verso la spiaggia di Tuerera.
Inutile dirlo che non eravamo soli, Ettore ed Elisabetta e Bianca con Enrico ci accompagnavano nel tour. Un’unica strada, a tratti asfaltata, gira tutta intorno all’isola e l’intero percorso è di circa 10 km Il giro di Maupiti è senza dubbio un’esperienza unica, nell’isola regna una tranquillità che traspare nei visi di tutte le persone che si incontrano. L’isola è molto verde e rigogliosa, lungo tutto il tragitto ci sono diversi alberi di frutta tra cui molte banane.
Arriviamo alla spiaggia e depositati i bagagli ci tuffiamo subito in acqua. Anche qui sabbia bianca e una laguna da favola.
Dopo pranzo si riparte per completare il giro e appena lasciata la stradina sterrata che ci ha condotto alla spiaggia la strada comincia a salire rapidamente per alcune centinaia di metri. Terminata la salita il paesaggio che vediamo ci ripaga della fatica fatta siamo arrivati “al belvedere” un punto panoramico da cui si vede la laguna e l’oceano. Non ci sono parole adeguate per descrivere questi paradisi…..
Foto di rito e ritorno in paese dove Tea ci attende per riportarci alla pensione.
Cena e chiacchierata sotto le stelle prima della buonanotte consapevoli che questa sarebbe stata l’ultima notte passata a Maupiti.
25 giungo Ultimo giorno per tutto il gruppo a Maupiti solo che a differenza nostra che avevamo praticamente terminato il viaggio, la destinazione di Ettore e Elisabetta era Iuahine e Bianca e Enrico andavamo a Bora Bora…CHE INVIDIA…..
Giornata passata in relax in spiaggia davanti alla pensione e partenza verso l’aereoporto nel pomeriggio. Foto di gruppo per ricordare le belle giornate passate e poi purtroppo partenza per Papeete per l’ultima notte in Polinesia.
Arriviamo a destinazione verso sera e attendiamo in aeroporto il proprietario dell’ Airport Lodge, pensione in cui passeremo la notte.
26 giugno Giornata dedicata allo shopping e alla visita di Papeete e del mercato.
Ritorno in pensione verso le 18.00 e dopo un riposino ci facciamo accompagnare all’aeroporto dove attendiamo il nostro volo che ci riporterà a casa.
Fine del sogno! INFORMAZIONI PRATICHE: Periodo del viaggio dal 9 giugno al 27 giuno 2004.
Voli internazionali : Verona – Parigi – Los Algeles –Papeete prenotati in internet quattro mesi prima euro 1200 a persona andata/ritorno Voli interni: Pass Air Tahiti per due arcipelaghi prenotato direttamente sul sito di Air Tahiti a 410 euro a testa.
Pensione Tuanake Rangiroa Eur.72 a testa mezza pensione , consigliata Pensione Tikehau Village Eur 55 a testa mezza pensione, buona la posizione ma poco pulita Pensione Le Paradis Bora Bora 100 Eur a testa mezza pensione, consigliatissima Pensione Chez Janine Maupiti 70 Eur a testa mezza pensione, consigliatissima Pensione Airport Lodge Papeete 50 Eur la stanza solo pernottamento, bene solo per una notte prima di partire.
Chiunque desideri avere informazioni dettagliate su come potere organizzarsi il viaggio scriva pure all’indirizzo di posta elettronica sotto riportato saremo felici di aiutarvi. N.B.: Un ringraziamento particolare a tutti coloro che prima di noi hanno scritto i loro racconti e ci hanno aiutato ad organizzare in modo autonomo e indipendente il viaggio.
Il nostro racconto vuole essere un’ulteriore testimonianza di come sia possibile organizzarsi un viaggio in Polinesia senza spendere cifre folli e soprattutto potendo stare a stretto contatto con questo popolo che riesce a trasmettere una voglia di vita e un calore davvero unici.
Indirizzo di posta elettronica: franci.Pacli@tiscali.It