Polinesia Francese: la realtà supera l’aspettativa

Finalmente ci siamo … Sono le 6 e 20 di mattina e ci stiamo imbarcando sul nostro primo volo che ci porterà a Milano e poi da lì a Los Angeles ed infine a Papeete. Dopo le numerose ore di volo eccoci arrivati: sono le 2 e 30 di notte, l’aria è umida ma profumata del profumo del tiare tahiti che ci accompagnerà per tutta la durata del nostro viaggio. E’ difficile descrivere un viaggio nella Polinesia Francese, non si riesce ad esprimere a parole le sensazioni e le emozioni provate e soprattutto la nostalgia che si prova dopo, al rientro … Il nostro itinerario si è snodato tra Tahiti con la visita di Papeete e del mercato e con la traversata interna – bellissima – dell’isola; quattro notti a Bora Bora, alloggiavamo in un motu con tre soli fare che consiglio vivamente a tutti. Come consiglio la gita sulla laguna: un organizzatore divertente e professionale è Chez Nono. Tre notti a Moorea: interessante l’escursione a piedi ai 3 cocotiers. Tre notti a Rangiroa: cosa dire della laguna blu? è come stare dentro il poster che tutti avevamo da bambini … E poi l’emozione dello snorkeling nelle pass di Tiputa ed Avatoru, ed inoltre un ottimo indirizzo dove cenare: Chez Glorine. Due soli notti ad Huahine, selvaggia, poco turistica, da approfondire. Il viaggio costa molto ma sicuramente la bellezza dei luoghi lo ripaga. E’ un viaggio che si può benissimo organizzare da soli senza agenzia di viaggi: numerose e ben tenute le pensioni familiari ed i prezzi sono decisamente abbordabili. Il prossimo anno contiamo di tornare; l’idea è di visitare Maupiti, Rangiroa e Tikehau nella Polinesia Francese e Rarotonga ed Aitutaki alle Isole Cook … Non vediamo l’ora.