Polinesia… Facciamoci furbi..

Ciao a tutti, sono reduce da una vacanza di oltre due settimane in Polinesia francese e contrariamente alle classiche aspettative di parenti e amici, non ho affatto un ricordo idilliaco. Premetto che non sono un Sub, ma soltanto un amante dello snorkeling e che quindi le considerazioni che seguono vogliono soltanto essere un "avvertimento",...
Scritto da: Mauro Castagno
polinesia... facciamoci furbi..
Partenza il: 28/08/2002
Ritorno il: 15/09/2002
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Ciao a tutti, sono reduce da una vacanza di oltre due settimane in Polinesia francese e contrariamente alle classiche aspettative di parenti e amici, non ho affatto un ricordo idilliaco. Premetto che non sono un Sub, ma soltanto un amante dello snorkeling e che quindi le considerazioni che seguono vogliono soltanto essere un “avvertimento”, spero utile, per quelle persone che pur non praticando attivita’ subacquea stanno fantasticando in merito ad un viaggio in Polinesia. “Fantasticare” e’ proprio il verbo giusto, visto che pochi saprebbero trovarla sul mappamondo, mentre tutti la sognano, immaginandola come NON e’… Premetto ancora che ho 34 anni, e che nel corso degli anni ho avuto la fortuna di viaggiare abbastanza, toccando diverse destinazioni del sud est asiatico, dell’area caraibica, dell’Africa e dell’Oceano Indiano. Premetto infine che ho avuto modo di viaggiare sia tramite Tour Operator, sia in modo indipendente. Le tappe del mio viaggio in Polinesia sono state: Moorea (3nn), Bora Bora (3nn), Rangiroa (4nn), Tikehau (2nn) e Tahiti (4nn). In origine le notti a Tikehau dovevano essere 3, ma non se ne poteva davvero piu’… E’ chiaro che la bellezza di questi luoghi sia indiscutibile, ma ne ho visti di altrettanto belli, e a volte forse anche di piu’ imponenti e maestosi, spendendo molto, molto meno. E considerate che io mi ritengo uno dei fortunati che in Polinesia e’ riuscito in qualche modo a contenere le spese, evitando gli alberghi di stralusso, e optando per le “pensioni” (comunemente indicate da quelle parti con “Petite Hotellerie”). La morale e’ semplicissima: se non siete Sub e posso permettermi un consiglio, vi suggerisco di scegliere un’altra destinazione perche’ davvero in Polinesia non troverete nulla che non si possa trovare in molte altre destinazioni esotiche, magari anche costose e costosissime, ma che comunque alla fine risulteranno sicuramente convenienti. Questo almeno per quanto riguarda le isole da me visitate, che pero’ (escluso Tikehau) sono quelle “standard”. Se siete Sub, invece, non lo so e non mi permetto di esprimere opinioni, ma sta di fatto che la maggior parte delle persone da me incontrate da quelle parti fossero in viaggio di nozze e, di queste, che alcune non sapessero nuotare… Il che mi fa pensare che la destinazione “Polinesia” non venga proposta da Agenzie e Tour Operator vari ad un pubblico di soli Sub, anzi… Comunque, in estrema sintesi ecco alcune informazioni, su cui forse l’Agenzia/Tour Operator “di fiducia” dimentichera’ di richiamare la vostra attenzione, cosa che invece vorrei fare io: 1) 24-26 ore di volo; 2) volo costosissimo (andare in Australia, ben piu’ lontano, costa sicuramente meno); 3) sistemazioni alberghiere “internazionali” a prezzi esorbitanti (es. 250 Euro a notte, A PERSONA, pasti ESCLUSI, non sembra affatto essere un “caso strano”); 4) “Petite Hotellerie” non sufficientemente (o affatto??…) controllata dall’Ufficio del Turismo e quindi spesso con un rapporto qualita’/prezzo scarso o, peggio, vergognoso (es. Tikehau Village a Tikehau); 5) Pasti ed escursioni molto costosi; 6) Costo della vita in loco molto alto: 4 yogurt al supermercato= 5,5 euro circa, per cui se state in alberghi di lusso aspettatevi sonore “legnate”, anche solo per una bottiglia d’acqua… 7) paesaggi indubbiamente molto belli, ma non sono certo gli unici al mondo… 8) deludenti possibilita’ di praticare snorkelingi; 9) SPIAGGE DELUDENTI E/O QUASI INESISTENTI: le poche che ci sarebbero non si trovano sulle isole principali, ma sugli isolotti, e questi ultimi sono stati spesso e volentieri venduti/affittati ad alberghi di lusso, oppure sono raggiungibili con escursione (15 Euro a persona, nella migliore, ma proprio migliore, delle ipotesi. Per andare in spiaggia…). In riferimento alla “Petite Hotellerie”, ossia ad accomodation dichiaratamente piu’ spartane a gestione “famigliare”, pare che inizi a riscuotere una certa considerazione anche da parte di alcuni Tour Operators italiani. Tra questi, anche alcuni di cui mi sono francamente sorpreso, apprendendolo da alcuni viaggiatori incontrati lungo il cammino, diciamo non proprio entusiasti… La mia sensazione in merito alla “Petite Hotellerie” e’ che non sia affatto controllata o comunque che non lo sia a sufficienza da parte delle Autorita’ Locali, per cui non e’ inusuale che i costi “contenuti” si accompagnino ad uno scarso o pessimo rapporto qualita’/prezzo (per esperienza personale e per quanto ho sentito raccontare in giro). Ad esempio, il Tikehau Village, a Tikehau, un atollo speduto nell’arcipelago delle isole Tuamotu. Io spendevo intorno ai 56 Euro a persona, in mezza pensione, avendolo prenotato direttamente. Chi si era rivolto ad un’agenzia o Tour Operator arrivava a pagarne 100, a persona, nelle stesse condizioni. Il villaggio aveva una bella spiaggia, forse la piu’ bella e ampia da me vista in Polinesia, ma i bungalow erano letteralmente disastrati: docce che allagavano le camere, porte dei bagni inesistenti, finestre e porte esterne prive di lucchetti e/o serrature di sorta, lenzuolo “di sotto” liso al punto da intravedere il materasso, lenzuolo “di sopra” che in realta’ era un copriletto e che quindi NON veniva cambiato, pulizie in camera NON previste, assi del WC “volanti”, scarichi che funzionavano a modo loro e avanti di questo passo… Se la “Petite Hotellerie” non e’ tenuta a garantire le regole base dell’igiene (lenzuola pulite) e della sicurezza (porte e finestre che si possano chiudere) l’Ufficio del Turismo di Tahiti ed i vari Operatori che la propongono farebbero forse bene ad avvisare preventivamente i turisti, invece di vederseli tornare a casa incazzati neri… Se non ricordo male, tutti i viaggiatori che ho incontrato si appoggiavano ad un Tour Operator, italiano o locale, alloggiando in Petite Hotellerie e/o in alberghi di lusso. A parte una coppia di sposi che si trovavano da quelle parti senza aver sborsato un centesimo di tasca propria e che non avevano esperienze di viaggio comparabili, il coro era unanime: non ne vale la pena e comunque per bella che sia non puo’ valere quello che costa. Qualcuno si “vergognava” un po’ ad ammetterlo platealmente, ma mi e’ parso che tutti quanti alla fine arrivassero alla stessa conclusione. Probabilmente i Sub la penseranno diversamente, ma sul fronte “Sub” io non ho voce in capitolo. Tanto per dare qualche “numero”, tra le coppie incontrate, alcune di quelle “non proprio entusiaste” veleggiavano gia’ intorno ai 9000 Euro…, una aveva sfondato il tetto dei 12000 Euro… Ed in entrambi i casi la vacanza non era ancora finita… Comunque, come regola generale, mi e’ parso di capire che le prime “riflessioni” prendessero corpo verso la fine della vacanza, forse quando ci si accorge che sta per finire, che in fondo non ti ha dato molto e che invece hai davvero speso “TROPPO”, non “molto”. Siamo seri, forse a qualcuno conviene farselo sfuggire, ma 10000 Euro sono l’equivalente di un’utilitaria… E forse neppure della piu’ scadente… Mi rendo conto che quanto sopra abbia dell’incredibile, ma vi assicuro che non ho alcun interesse a raccontarvelo. Se proprio volete andarci e ritovare l’immagine da cartolina strombazzata dai vari cataloghi, cercate di mettervi nell’esatta prospettiva in cui e’ stata scattata. Andate a Bora Bora, evitate gli hotel di Punta Matira, cioe’ dell’unica “spiaggia” di Bora Bora, preferitene uno su un’isolotto (motu) della corona che circonda l’isola vera e propria. Con ogni probabilita’ l’albergo sara’ di stralusso, avra’ una bella spiaggia bianca (magari artificiale, ma credo pulita), avra’ la vista sull’indicutibilmente bella laguna con le verdissime montagne sullo sfondo. Perfetto. Tutto perfetto. Non vedrete la sporcizia che c’e sulla costa, non vedrete la vita della gente locale, e continuerete a sognare la Polinesia, come l’ avete sempre sognata, anche se avreste potuto vederla davvero. Spero che quanto sopra possa aprire gli occhi a qualcuno in tempo utile. Ha dell’incredibile, me ne rendo conto, ma per una volta l’acquisto di un’automobile potrebbe risultare un buon investimento… Ciao, Mauro


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