Polinesia 2006 Andrea&Barbara

Viaggio in Polinesia francese, 18 giorni in paradiso insieme a mia moglie Barbara tra Morea BoraBora e Rangiroa . Partenza da Roma con Alitalia x Parigi e successivo Volo x Papete con scalo forzato a Los Angeles con Airthaiti (viaggio lungo ma aereo nuovo confort e cibo ottimo) Arrivo a Papete dopo 22 ore di volo accoglienza festosa con balli...
Scritto da: andreadeagro
polinesia 2006 andrea&barbara
Partenza il: 18/06/2006
Ritorno il: 10/07/2006
Viaggiatori: in coppia
Viaggio in Polinesia francese, 18 giorni in paradiso insieme a mia moglie Barbara tra Morea BoraBora e Rangiroa .

Partenza da Roma con Alitalia x Parigi e successivo Volo x Papete con scalo forzato a Los Angeles con Airthaiti (viaggio lungo ma aereo nuovo confort e cibo ottimo) Arrivo a Papete dopo 22 ore di volo accoglienza festosa con balli canti e collanine polinesiane di rito.

Dopo la notte passata a Papete, Sofitel Hotel riposati e abituati al fuso orario (-12H rispetto all’italia) con 10 minuti di aereo arriviamo a Morea prima tappa del tour polinesiano.

Morea è una gemma verde e selvaggia incastonata nel blu dell’oceano pacifico è un’isola meravigliosa da ammirare e visitare Siamo stati 4 giorni al Pearl Beach, Hotel molto bello ma con troppi Bungalow Over water (le palafitte sul mare) che chiudono la visuale e rendono l’acqua non cristallina, molto meglio il Sofitel adagiato all’interno di una bellissima baia, ma x nostra sfortuna era in ristrutturazione.

Bellissima movimentata e gustosa la gita in barca, bellissima perchè si possono ammirare dei paesaggi unici e un mare di mille colori, movimentata perchè hai la possibilità di nuotare tra squali e razze e dar loro da mangiare e gustosa perchè ti portano su un mutu (isolotto) x un pic-nic a base di pesce arrosto pesce crudo (ricetta polinesia) pollo e vino polinesiano da non perdere.

X visitare l’isola abbiamo noleggiato un motorino (si può anche fare il giro con la Jeep ma costa il doppio) in tutto sono 60 Km con visita obbligatoria al belvedere dove ammirare le 2 baie (Opunohu e Cook) il monte forato e la fabbrica dei succhi di frutta.

Un suggerimento, la sera andate a cena fuori dall’ Hotel ci sono molti ristoranti (effettuano gratuitamente il trasporto da/per Hotel) e costano molto meno della pensione completa in albergo.

Dopo 4 giorni eccoci pronti x Bora Bora; il paradiso si presenta ai nostri occhi durante il volo, Bora Bora è una montagna verdissima protetta dalla barriera corallina e da una lingua di terra ininterrotta che la circonda che ha creato una laguna, un mare chiuso, da mille colori.

Alloggiamo x 4 notti al Sofitel Marara, giudizio buono nulla di più, bungalows giardino molto bello ma troppo vicino alla strada e infelice posizione sull’isola (alle 3 del pomeriggio la spiaggia è completamente all’ombra), molto bello invece il Sofitel Mutu posizionato di fronte al nostro su un’isoletta privata incantevole.

A 300 metri dal nostro Hotel vicino Intercontinental Resort abbiamo però trovato una spiaggia stupenda una piscina naturale immensa acqua limpidissima alta max 1 metri x centinaia di metri (alcuni ragazzi hanno detto che si poteva raggiungere l’oceano e la barriera corallina) baciata dal sole dall’alba al tramonto (che abbiamo ammirato totalmente).

Anche qui x mangiare non mancano ristorantini tipici che offrono il servizio taxi gratuito da/per hotel.

Tipico anche il paese principale di Bora Bora Vaitape molto animato sopratutto la mattina con il suo mercatino dove a buon prezzo puoi trovare pesce e frutta tutti i prodotti locali (parei, statuine di legno collanine).

Bora Bora può essere girata completamente anche in bicicletta sono infatti 25 i Km della strada che percorre tutta la costa ma la cosa migliore da fare è passare una intera giornata in barca x ammirare la sua bellezza in modo totale. Noi siamo andati con quella organizzata dal nostro hotel, siamo partiti a bordo di 2 piroghe (tipiche imbarcazioni polinesiane) agli ordini di RAPA NUI un polinesiano simpaticissimo che mentre ballata e suonava ci svelava tutti i segreti e le bellezze di Bora Bora. Ovviamente sosta x un bagno con squali razze e anche in una piscina naturale x un brindisi speciale. Pranzo anche qui su un mutu privato con ottimo pesce arrosto balli canti vino e birra e riposino su un’amaca matrimoniale eccezzionale. Ti portano anche a vedere l’oceano dall’altra parte del mutu su una spaiggia selvaggia ricoperta da coralli animata da migliaia di Paguri di tutte le forme e dominata da bellissime palme da cocco. Da non perdere.

Un altro luogo da vedere è il Lagonarium un acquario semi natuale (in un luogo incantevole della lagura hanno creato delle vasche con le reti) dove si possono ammirare e nuotare insieme a pesci tropicali, squali, razze, delfini, e tartarughe marine.

Anche i nostri 4 giorni a Bora Bora sono terminati e la navetta dell’hotel ci riporta sul mutu dove è stato costruito l’aeroporto un ultima vista a Bora Bora e la speranza di tornare ed eccoci sull’aereo x Rangiroa.

Rangiroa è un atollo, una lingua di terra sperduta in mezzo all’oceano, unico hotel presente il Kia Ora Anche qui alloggiamo in un bungalows giardino accogliente e funzionale. Cibo ottimo e meno caro rispetto alle altre isole, anche qui possibilità di mangiare in piccoli ristoranti locali che effettuano anche il trasporto da/per l’albergo.

Da effettuare assolutamente (anche se molto care) le 2 escursioni principali LAGUNA BLU (luogo da cartolina impossibile da descrivere) e SPIAGGIA ROSA (una lingua di sabbia al centro della laguna formata da polvere di corallo circondata da un mare di milioni di colori).

Divertente anche una scampagnata con le biciclette x visitare gli unici 2 paesi che ci sono sull’isola e se siate fortunati (come noi) la possibilità di vedere il passaggio dei delfini che ogni giorno attraversano il pass tra la laguna e l’oceano.

Dopo 6 giorni di relax completo a Rangiroa siamo pronti x rientrare a Roma, con la speranza, come sempre accade alla fine di un viaggio, di avere ancora un giorno la possibilità di ritornare in questi luoghi incantevoli.



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