Plitvice e la costa di Zadar
Dato che il tempo a disposizione non è molto, abbiamo deciso di attraversare l’Adriatico caricando l’auto su un traghetto della compagnia Croata Jadrolinjia. Partiti da Ancona il sabato sera alle 22.00 arriviamo a Zadar il mattino alle 7.00. Il viaggio in traghetto oltre a risparmiarci le molte ore di guida ci ha consentito di riposare per tutta la notte. Se si parte in un periodo poco trafficato si può benissimo evitare di prenotare cuccette o poltrone dato che ci sono molti divanetti comodissimi a disposizione. Costo del viaggio in traghetto per 2 persone e un auto 350 euro circa andata e ritorno. Già durante il viaggio in traghetto possiamo notare come i prezzi croati siano inferiori a quelli Italiani.
In Croazia la moneta corrente è la Kuna, l’equivalente di 1 Euro sono 7 Kuna e al prezzo di 40 Kune abbiamo potuto fare un abbondante colazione a Buffet. Se poi ci mettiamo che alle prime luci dell’alba ci si trova circondati dall’arcipelago Zaratino e che dopo uno slalom tra le Isole si vede spuntare la città di Zadar, il benvenuto da parte della Croazia inizia in bello stile.
Il tempo di sbarcare e ci ritroviamo in pieno centro città, ne approfittiamo per un prelievo di Kune ad un bancomat ed usciamo dalla città diretti verso nord e il parco nazionale di Plitvice distante circa 200 km da Zadar. Dopo avere seguito la statale 8 fino a Maslenika dove uno spettacolare ponte passa sopra ad un Canyon meritando una sosta proseguiamo in direzione Jesenice e Gradac iniziando a salire sui Balcani, così tra bei panorami ci congiungiamo con la statale 1 che ci porta diritti al parco nazionale e al vicino paese di Jezerce dove abbiamo prenotato un camera per due notti all’hotel Golden Lake, lungo questa strada gli ultimi 20-30 km sono un unico alloggio per turisti ci sono esclusivamente appartamenti camere e hotel per tutte le tasche. Il nostro hotel, che come tutti gli altri è una casa di proprietà riadattata ad ospitare turisti, è molto bello in una zona verde e boschiva con camere arredate in stile moderno ma con un gusto rustico.
I gentili proprietari ci consentono di fare check in anche se sono le 10 del mattino , ci danno alcune dritte per la visita del parco e dopo poco siamo all’ingresso del parcheggio numero 2, la giornata Domenicale un po’ ci penalizzerà e lo si nota già dal numero di macchine parcheggiate.
L’ingresso al parco è caro 25 euro per una giornata, per chi si ferma due giorni c’è un leggero sconto, 40 euro che noi paghiamo dato che il giorno dopo torneremo.
Visitare il parco in un giorno non consente di apprezzarlo nei migliori dei modi, ci sono due grandi zone che possiamo dividere in alta e bassa: la prima si raggiunge con dei Bus che portano i turisti nel punto più alto del parco, mentre alla zona bassa si accede grazie a della barche traghetto. Decidiamo di visitare prima la parte alta e dopo essere arrivati con il Bus e passato uno dei tanti controlli del biglietto. Incominciamo a scendere lungo delle belle passerelle in legno che in circa 4 ore ci riporteranno al punto di partenza . Il cammino è spettacolare , immersi nella natura si scende costeggiando decine di cascate e laghetti con un acqua che stupisce per la sua trasparenza e i suoi colori. Si cammina in questo meraviglia scattando centinaia di foto fino a giungere alla seconda parte del parco dove vari traghetti caricano i turisti per attraversare il più grande dei laghi del parco il Jezero Kozjak e dopo 15 minuti di navigazione si arriva in un’area attrezzata con bar ristoranti e altro. Da qui si parte per esplorare la parte bassa del parco. Il percorso è meno selvaggio della parte alta ma i laghi sono più grandi e il colore dell’acqua è indimenticabile. Camminiamo fino a raggiungere la grande cascata per poi fare ritorno tenendoci alcune cose per il giorno dopo.
Ritorno in Hotel con cene a base di antipasti di formaggi, zuppa di verdure, trote alla griglia con vari contorni e dolce.
Il giorno dopo facciamo una bella colazione a buffet all’aperto con un bel panorama in una splendida giornata. Si parte per la seconda giornata di visita del parco, decidendo di invertire il percorso. Ci imbarchiamo sul traghetto che ci porta nella parte bassa da dove prendiamo un sentiero che ci porterà in alto, in una zona molto panoramica da dove si ha una bella visuale del parco . Si cammina per ore lungo le passerelle in legno che attraversano in lungo e in largo i laghi fino ad arrivare a una fermata dei Bus che ci riporta nella parte più alta del parco. Scendiamo di nuovo cambiando i sentieri del giorno prima e ci godiamo il tutto molto meglio visto che di Lunedì ci sono meno persone , trascorrendo così una bellissima giornata.
Il mattino seguente ci svegliamo sotto un violento temporale e, dopo aver fatto colazione e salutato i proprietari, decidiamo di partire nonostante le forte pioggia. Ripercorriamo la strada fatta all’andata , la giornata non promette niente di buono e ridiscesi verso Zadar decidiamo di visitare la vicina isola di Pag confortati anche da uno spiraglio di sole. L’isola è collegata al continente da un piccolo ponte e ha la caratteristica di essere divisa in due longitudinalmente. La parte rivolta verso la costa è completamente spoglia e battuta dalla Bora mentre la parte rivolta verso il mare ha una tipica vegetazione mediterranea. Lunga circa 80 km, a metà si trova la città principale di Pag con un centro storico che merita una visita. La giornata va migliorando e così ci inoltriamo ulteriormente nell’isola fino a giungere nella cittadina di Novalja nota per la sua bella spiaggia. Subito notiamo il numero considerevole di giovani che sembrano gli unici abitanti del luogo e noi dopo una buona frittura di pesce al ristorante passiamo qualche ora tra spiaggia e bagni in un mare cristallino. Sulla via del ritorno ci fermiamo varie volte per scattare foto panoramiche fino a tornare sulla strada per Zadar e poi seguendo la costa scendendo per altri 40 km fino alla città di Biograd na Moru dove alloggeremo per 4 notti.
Biograd na Moru si è rivelata una bella località di mare con una lunga spiaggia, una grande pineta con diversi campeggi molto belli, un lungomare pieno di locali e negozietti all’ombra della pineta e un centro storico con tanti ristoranti dove gustare ottimo pesce a prezzi convenienti. Dal molo partono anche escursioni verso le isole Incoronate (Kornati), sito Unesco che purtroppo non abbiamo potuto visitare causa pioggia nel giorno stabilito. Noi alloggiamo in uno strano Hotel, Carpymore, che è principalmente un ristorante ma con alcune camere. Il fatto che sia un ristorante ci favorisce a colazione dove veniamo serviti in una maniera impeccabile con tanto di Muesli servito in piatto di portata con frutta fresca e Yogourt e Uova con Bacon o Prosciutto e un Cappuccino da fare invidia ai migliori bar d’Italia.
La giornata dopo un inizio nuvoloso volge al bello e noi ci dirigiamo verso il parco nazionale di Krka un altra meraviglia della natura. Il parco ha due entrate, una nel paese di Lozovac dove si parcheggia l’auto e ci si incammina dopo aver pagato il biglietto, e un’altra entrata molto più bella nel paese di Skradin, un paesino bellissimo sulla riva del fiume Krka con tanto di porto per raggiungere il mare o risalire il fiume e addentrarsi nel parco nazionale. Ha una bella spiaggia attrezzata e un centro storico da visitare, un posto dove trascorrere piacevolmente diversi giorni. A Skradin ci si imbarca gratuitamente e si risale lungo il fiume fino all’entrata del parco, ingresso 12 euro. Subito dopo l’ingresso ci appare in tutta la sua bellezza la cascata Skradinsky Buk, 17 balzi per 800 metri si spettacolo assoluta, una delle cascate più belle che abbia mai visto. Ci si incammina per sentieri e passerelle in un percorso adatto a tutti. Si visita anche un antico mulino per poi concludere il percorso e tornare ai piedi della cascata dove è possibile tuffarsi in acqua e stendersi nel bel prato per uno spuntino e una birra. Risaliti sul battello facciamo ritorno a Skradin che visitiamo salendo fino ad una fortezza da dove si gode di un bel panorama. Sulla strada del ritorno visitiamo la bella città di Sibenik affacciata sul mare. Come tante città Adriatiche si notano le origini Veneziane con le strade e i vicoli completamente lastricati di pietra bianca d’Istria. Visitiamo la famosa cattedrale di San Giacomo e dopo uno spuntino sul lungomare si fa ritorno a Biograd.
Il risveglio del giorno dopo è sotto la pioggia così che dobbiamo modificare i nostri piani. Decidiamo di visitare la città di Zadar. La città vecchia è chiusa tra alte mura e il mare. Dopo essere entrati dalla porta di Terraferma visitiamo il centro storico che è completamente pedonale, si percorre la via principale fino a raggiungere la chiesa di san Donato, simbolo della città ed esempio di architettura Bizantina che fa parte della zona del foro Romano e che ci porta sul bel lungomare famoso per il suo Organo Marino. Si tratta di un complesso di Canne poste sotto la passeggiata che suonano quando le onde del mare spingono l’aria all’interno. Accanto c’è un’installazione chiamata il saluto al sole, 300 mattonelle di vetro che si illuminano di vari colori al tramonto. Sperando in uno sprazzo di sole lasciamo Zadar per la vicina spiaggia di Zaton, un bel complesso turistico con una grande spiaggia ma purtroppo di sole non c’è traccia così che ci dirigiamo verso il bel paese di Nin, circondato da Saline. La cittadina è rinchiusa in antiche mura e una visita è molto consigliata così come la grigliata di pesce che ci gustiamo. Sulla via del ritorno facciamo una sosta a Zadar per ammirare il saluto al sole sul lungomare.
Ultima giornata intera in Croazia che dedichiamo a Biograd na Moru e alle sue spiagge. Attraversata a piedi la grande pineta arriviamo alla baia di Cvarna Luka e grazie a qualche ora di sole passiamo bei momenti tra spiaggia, mare e pineta. Mare come sempre cristallino, una grandissima pineta fresca e pulita e come unica pecca che troviamo in quasi tutta la costa dalmata la spiaggia di sassi che un po’ fa rimpiangere anche la sabbia di Rimini. Purtroppo il tempo non regge e così dobbiamo riparare in camera per poi uscire per un’ultima cena nel centro di Biograd con una mega grigliata di pesce azzurro.
Il giorno dopo dobbiamo raggiungere per tempo Zadar da dove ci imbarchiamo alle 12 per arrivare ad Ancona alle 18.