Pictures of Thai: BKK, Phuket, Phi Phi e Railay

Bangkok, la Thailandia e le sue isole.
Scritto da: vani
pictures of thai: bkk, phuket, phi phi e railay
Partenza il: 19/01/2011
Ritorno il: 31/01/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Cercavo un aggettivo per poter descrivere questa terra ma non ne ho trovato uno che riassumesse tutto quello che la Thailandia è. Personalmente è un viaggio che sognavo di fare da tanto tempo e si sa quando hai molte aspettative spesso la realtà delude… non è stato così fortunatamente! Anche se ci sono stati aspetti del viaggio che hanno gettato una piccola ombra su questo paradiso che credevo perfetto. La Thailandia mi ha comunque conquistata, con i suoi colori, sapori, odori… con il sorriso e la gentilezza della gente… ed i suoi inevitabili contrasti.

L’itinerario dal 19 al 31 gennaio è stato il seguente: Phuket 3 notti, Phi Phi Island 3 notti, Railay 2 notti, BKK 2 notti e 2 notti perse in volo…

Volo: prenotato a fine novembre per gennaio con la KLM da bologna a Bkk con scalo ad Amsterdam di un’ora soltanto. Circa 790€. Puntuale, rapide le formalità e comodo quanto possibile per una economy. C’erano compagnie più economiche tipo la Emirates o la Quatar ma entrambe da Milano e con scali lunghi anche più di 7 ore a Dubai o Doha, essendo io sola abbiamo optato per la scelta più comoda e tranquilla. Il diretto da Milano con la Thai costava più di 1000€.

Gli alberghi li ho prenotati dall’Italia su sito booking.com e mi sono trovata benissimo in tutti.

Kata Beach Center a Phuket: ottimo, un po’ defilato rispetto al marasma ma a 3 minuti a piedi dalla bella spiaggia di Kata. Segnalo la colazione ottima e abbondantissima e un perfetto rapporto qualità/prezzo. Gentilissimi e disponibilissimi i proprietari.

Bay View Hotel a Phi Phi island: molto scenografico l’hotel situato su una collina appena fuori dal centro di Phi Phi. Sembrava di trovarsi in mezzo alla giungla!! Peccato solo che i bungalow fossero un po’ vecchiotti e tutte le sere rigorosamente ci siamo trovati animali in camera… vista la media degli alberghi sull’isola mi ritengo comunque fortunata!

Sand Sea Resort a Railey: ottimo rapporto qualità prezzo, bungalow belli e ristrutturati. Lo consiglio caldamente.

Park Plaza Hotel a BKK: il migliore della vacanza in zona Sukhumvit, super tecnologico e moderno, con piscina sul tetto ad un prezzo abbordabilissimo.

Consigli e considerazioni:

– Cambio THB/Euro alla data del viaggio: 42,00 THB per 1 euro

– Costo medio degli alberghi prenotati in pernottamento e prima colazione 70/80 eurini a camera

– Costo medio di un pranzo/cena completo 15 euro in 2.

– Attenzione perché in strada si gira con guida a sinistra come in Inghilterra!

– Se non andate con un viaggio organizzato stipulate un assicurazione medica, noi abbiamo scelto viaggi sicuri, pratica e conveniente viaggisicuri.com

– il wifi è praticamente dappertutto se volete portavi un portatile

– per visitare i templi copritevi ginocchia e spalle sia uomini che donne

Lingua: questa sconosciuta!! Bisogna essere sinceri e dire che in Thailandia l’inglese è conosciuto molto poco addirittura dal personale di servizio negli alberghi, non parliamo quindi dei locali

Clima: dal 19 al 31 gennaio abbiamo trovato sempre bello e caldo tranne una mezza mattina a Phi Phi Island e durante il trasferimento a Railay dove abbiamo beccato un temporale tropicale proprio durante la delicata operazione di “travaso” dei turisti dal traghetto alle long tail boat. Vi lascio immaginare le nostre condizioni dopo… nonché quelle dei nostri bagagli…

Temperature: dai 22 gradi della notte ai max 30 del giorno, poco umido incredibilmente, la notte si dormiva tranquillamente anche senza aria condizionata che cmq abbiamo trovato dappertutto.

E ora veniamo al viaggio con le mie valutazioni personali.

PUHKET

Parto in solitaria da Bologna per raggiungere la mia dolce metà che già si trova a Bkk per lavoro. Il viaggio è lungo, circa 14 ore con lo scalo ma fortunatamente dormo per buona parte del tempo… da Bangkok prendiamo, questa volta insieme, il volo per Puhket prenotato dall’Italia con la compagnia low cost Air Asia direttamente sul loro sito al prezzo di € 100 in due sola andata. Arrivati a Puhket ecco presentarsi il primo problema del trasporto… pulmino condiviso, taxi meter o taxi privato? Mah… alla fine optiamo per il pulmino condiviso ma il viaggio fino a Kata è abbastanza lungo, circa 1 ora e mezzo a causa delle soste fatte per scaricare gli altri passeggeri. Probabilmente con il senno di poi opterei per un taxi meter ma all’ora del nostro arrivo (22.30) erano tutti esauriti e ci hanno detto che l’attesa per il prossimo libero poteva essere 5 minuti come 1 ora! Abbiamo qualche difficoltà a trovare il nostro albergo Kata Beach Center, questo perché il pilota non conosce una parola di inglese e non capisce le mie indicazioni. Finalmente riesco a fargli capire di telefonare alla struttura di cui fortunatamente avevo il numero per farsi spiegare la strada! Arrivati a destinazione a mezzanotte saliamo in camera, appoggiamo i bagagli e ci tuffiamo nel caos di Kata, facciamo un giretto, individuiamo un noleggio scooter per il giorno dopo e ce ne andiamo a nanna distrutti.

Il giorno successivo noleggiamo il nostro motorino. Sottolineo che te lo danno a secco di benzina e bisogna riportarlo a secco… se potete fate benzina alle pompe e non comperate le bottigliette di benzina che vendono lungo la strada che se pur di benzina vera costano mooolto di più! State attenti perché girare al contrario sulle strade affollate di Patong può essere estremamente difficoltoso! Dopo un giorno trascorso in lungo e largo per Phuket posso dire che a me in linea di massima non è piaciuta… caotica ed eccessiva anche nei suoi lati più trasgressivi… mi riferisco purtroppo al turismo sessuale che è presente e ben visibile. Dalla strada si vedono simpatiche signorine in bikini impegnate in lap dance.. Preparatevi ad uno stupore esagerato, molto piacevole nella diversità ma a tratti fastidioso nell’insistenza. Ceniamo a base di frutta comperata in baracchine lungo la strada. Devo dire che la frutta in Thailandia è spettacolare, buonissima e diversa da quella a cui siamo abituati. Consiglio oltre a i classici ananas mango e papaya di provare il dragon fruit (viola con squame verdi e interno bianco a puntini neri) e il jake friut.

L’isola offre comunque di tutto, è molto turistica e troverete qualunque tipo di alloggio dagli hotel a 5 stelle agli ostelli. Idem per quello che riguarda i ristoranti, di ogni genere e tipo. Per quello che riguarda le spiagge devo segnalare che ce ne sono molte… Ma la maggior parte sono affollate e incasinate, sembra di stare a Rimini, vedi Patong, Kamala, Karon e Kata. Sono si belle ma a mio parere le migliori per location e tranquillità sono Kata Noi beach ma soprattutto Nai harn all’estremo sud e Laem Sing al nord, un po’ isolate, fuori dal caos e bellissime.

Da Puhket il secondo giorno abbiamo fatto l’escursione in giornata al Phang Nga National Park (3500 bath totali per l’intera giornata) dove abbiamo vista la famosa James Bond Island. Molto suggestivo il panorama con queste rocce che sembrano letteralmente appoggiate sull’acqua. Scenografico il contorno ma pieno di turisti. L’escursione prevedeva anche la sosta alla baia di Hong Island e alla Bat Cave entrambe esplorate con le canoe. La giornata si conclude con una sosta a Lawa Island dove ci concediamo un bel bagno e un cocco aperto per noi sulla spiaggia. Con il senno di poi avrei optato per la barca veloce invece di quella lenta per effettuare l’escursione, questo perché il trasporto è abbastanza lungo. Voto del soggiorno a Puhket: 6 mi aspettavo in generale di meglio.

PHI PHI DON

Arriva il giorno della ripartenza… i proprietari gentilissimi dell’hotel ci organizzano il trasporto fino al porto e da li con il traghetto fino a Phi Phi che parte alle 13.30 e ci mette circa 1 ora e mezza (600 bath a testa). Arrivati al porto tentano di venderci anche il biglietto per la nostra prossima tappa Railay con la scusa che è molto affollato al prezzo di altri 600 bath. Fortunatamente rifiutiamo e facciamo bene perché lo abbiamo poi preso a Phi Phi a 300 bath a testa! Inoltre noi non abbiamo mai avuto problemi di sovraffollamento o di posti esauriti nonostante il periodo di alta stagione. In linea di massima fidatevi il giusto di quello che vi propinano! Lo sbarco a Phi Phi venendo da Phuket è paragonabile allo sbarco su un isola paradisiaca… niente macchine niente motorini, niente smog… diciamo che poi anche questo paradiso avrà qualche macchietta…

Turisti ce n’erano ma non esagerati e noi siamo andati nel periodo clou… scendiamo dal traghetto e ci travasano su una long tail boat che ci porta direttamente al nostro hotel il Bay View Hotel che gode di una vista panoramica su tutta la baia di Phi Phi don. Ci sediamo un attimo sulla nostra veranda personale e ci godiamo la vista e il silenzio che regna. Sull’isola, che è in realtà molto piccola ma ci sono tante piccole spiaggette da scoprire. Segnalo in particolare tutte quelle che si incontrano dal nostro hotel fino a long beach, tutte piccoline e isolate, spesso ci siamo trovati soli! Long beach è molto carina e si raggiunge dal molo centrale con la tail boat oppure con una passeggiata di 15 minuti che è quella che facevamo sempre noi… altra spiaggia degna di nota quella sul lato nord, Loh Dalum Bay, dove si praticano un sacco di sport d’acqua ed è molto vivace…Che dire, non perdetevi assolutamente la visita alla Maya Bay a Phi Phi leh. Noi abbiamo contrattato la sera prima optando per una long tail boat privata per il giro intorno a phi phi leh, isola disabitata, solo io e il mio lui partenza ore 8.30 per 4 ore… arriviamo alle 9.00 alla baia ancora vuota dai turisti che di solito arrivano verso le 10-13.30 quando la marea si alza… ah vi verranno chiesti 200 bath come tassa di accesso!

Breve appunto sulle maree… siamo rimasti colpiti dai metri di spiaggia che la marea letteralmente si mangia… solo per dirvi che la maya bay alle 6 del mattino è praticamente senz’acqua… una baia di sola sabbia bianca e poi alle 11 è completamente diversa…mah! Comunque la Maya bay è bellissima, così come la descrivono, sabbia bianca di consistenza borotalco! E poi essere li da soli non ha prezzo! Dopo più di un oretta di sosta svegliamo il nostro captain e proseguiamo il giro di phi phi leh. Ci fermiamo a fare snorkeling in un posto molto bello e rimaniamo estasiati dai pesci colorati che ci girano attorno! Penultima tappa la baia di Pileh senza spiaggia racchiusa tra le rocce, molto suggestiva, peccato le 1000 barche che come noi si godono il posto. Ultima sosta Monkey beach dove io purtroppo non riesco ad apprezzare queste scimmiette che si rivelano a volte anche aggressive… Il mio moroso invece non riesce a smettere di fotografarle alle prese con il cibo più vario e mentre si scolano lattine di coca cola!

Il giorno successivo optiamo per il giro di Phi Phi Don ma purtroppo il tempo non è dei migliori e non riusciamo ad andare come sperato con la long tail boat del nostro “amico”. Il mare è mosso e ci affidiamo ad un motoscafo che ci porta a Bamboo Island, molto bella e caraibica… e a fare altro snorkeling che apprezziamo molto. Non è però la stessa cosa che il giorno prima… Per quello che riguarda la vita notturna segalo che nel centro ci sono un sacco di localini e non credevo. Personalmente abbiamo sperimentato il tanto sponsorizzato Ciao Bella sulla spiaggia a nord, molto carino e cibo davvero buono, gestito da un italiano trasferitosi là. E poi cenare a lume di candela con i piedi nella sabbia nn ha prezzo!! Un’altra sera abbiamo cenato un posto segnalatoci dai locali, sembra un garage ma superato questo scoglio abbiamo mangiato davvero bene, tutto thai a base di fried noodles, fried rice, prawn e un’insalata di papaya davvero piccantissima! Spendendo circa 600 bath in 2

Veniamo alle note dolenti… l’isola è piena di spazzatura lasciata e buttata ovunque. In linea di massima questa cosa dell’immondizia è presente un po’ in tutta la Thailandia. Ma è possibile che bisogna girare per 10 minuti a piedi prima di trovare un cestino dove buttare una cartaccia?? Mah…. L’impressione generale è che il tutto stia crescendo molto più velocemente di quello che si riesca a sostenere… Voto del soggiorno a Phi Phi: 8 ½

RAILAY

Partiamo alle 15.30 con destinazione Railay. Dopo 1h e 30 minuti arriviamo a Railay west e ci sorprende un vero e proprio temporale tropicale con tanto di vento forte e acqua a catinelle… io penso tra me e me… mica ci faranno scendere con questa acqua?! Non solo!! Il traghetto si ferma ad una centinaia di metri spiaggia e si procede al “travaso” dei passeggeri dal traghetto al long tail boat con tanto di valigie al seguito sotto un acqua mai vista prima. Meno male che avevo un sacco di plastica nel quale abbiamo infilato dentro la borsa e i documenti. Sbarchiamo sulla spiaggia bagnati fradici… ci guardiamo e ci mettiamo a ridere perché la situazione nella sua drammaticità è quasi comica… fantozziana!!

Il nostro resort il Sand Sea è proprio sulla spiaggia ed è molto carino. Ci facciamo una doccia al volo e usciamo.. La voglia di goderci uno splendido tramonto ci spinge a perlustrare la spiaggia di Hat Phra Nang una striscia di sabbia bianca cui fanno sfondo alte scogliere, per raggiungerla abbiamo attraversato Railay east, una spiaggia fangosa con mangrovie molto suggestiva ma non balneabile. Il panorama è meraviglioso e lascia senza fiato.Il giorno successivo lo passiamo in relax tra le due spiagge della penisola. Davvero belle con un’acqua verde cristallina… Per quel che riguarda la vita notturna e serale, a Railay non c’è praticamente niente, si è isolati dal mondo! Entrambe le sere abbiamo mangiato però pesce a prezzi stracciati circa 600 bath in 2! Segnalo soprattutto il ristorante che fa pesce alla brace a Railay east, il primo che si trova sulla sinistra venendo da west. Per quel che concerne invece le attività sportive, Il free climbing e’ la ragione di esistere di Railay. Ci sono numerose scuole che insegnano ad arrampicare a praticanti di ogni livello a partire dai principianti. Che dire… niente se non che Railay merita assolutamente di essere vista. Una bellezza che lascia davvero senza fiato: sabbia perfetta, suggestive scogliere e grotte calcaree, acqua verde smeraldo e pittoresche long-tail boat. Voto: 10

BANGKOK

Partiamo da Railay al pomeriggio con un taxi boat (120 bath in 2) fino a Ao Nang e da qui in taxi fino all’aereoporto di Krabi (500 bath) dove ci aspetta il nostro volo Thai per BKK (circa 120€ in 2) prenotato dall’Italia prima di partire. La serata la passiamo in giro per Sukhumvit e a cena in un posticino molto spartano un po’ defilato (Suda restaurant uscita skytrain Asoke) ma dove mangiamo da dio! Cibo rigorosamente thai. Ci alziamo di buon’ora e dopo aver trascorso la notte al Park Plaza Sukhumvit, hotel che raccomandiamo assolutamente per la cordialità, la pulizia e la moderna eleganza, iniziamo il nostro giro culturale che parte dalla stazione sky train di Saphan Taksin adiacente al fiume Chao Phraya. Qui si trova il molo (Tha Sathon) e salpiamo verso la zona dei templi. Il battello ci conduce al molo Tha Tien praticamente opposto al tempio Wat Arun che si trova dall’altra parte del fiume. Scopriamo subito dal corposo odore che questo molo apre le porte al mercato del pesce essiccato che merita una breve visita. Da questo luogo parte anche il simpatico attraversamento del fiume e per 3 Bath ci imbarchiamo verso il Wat Arun. La visita (50 bath) si rivela molto interessante e ci godiamo il giro compresa la scalata della vetta più alta del tempio dal quale si gode di un panorama bellissimo. Attenzione perché la scale è veramente ripidissima! Ritornati dall’altra parte del fiume attraversiamo il mercato del pesce e poi decidiamo di prendere un tuc tuc per visitare alcune zone… un simpatico signore che parlava inglese ci ferma un tuc tuc e ci spiega di utilizzare sempre quelli pubblici di colore verde che costano molto meno rispetto a quelli privati colorati… contrattiamo per 40 bath totali il giro al Black Bhudda, Golden Bhudda, Golden mountain… per ritornare poi al Wat Pho. Il tour si rivela molto interessante e impariamo un sacco di cose che ci fanno avvicinare un po’ di più a questa cultura che tanto ci sembra lontana dalla nostra… innanzitutto non si entra nei templi con pantaloni sopra al ginocchio e canottiera, per cui vestitevi in modo appropriato. Non si rivolgono mai al budda i piedi ed è buona norma quando si entra in un templio inginocchiarsi al budda con i piedi rivolti indietro. Le donne non possono toccare i monaci, quindi state bene attente! Abbiamo assistito ad una scena incredibile di un signore che sgridava una povera occidentale che per sbaglio, aveva toccato un monaco, la poveretta non riusciva a capire cosa gli dicesse il tipo.. Anche perché parlava rigorosamente in thailandese…

Dopo il nostro giretto in tuc tuc paghiamo il taxista (mi raccomando pagate sempre alla fine!!!) entriamo nel Palazzo Reale che copre una vasta area e parzialmente visitabile. E’ tutto molto bello e sfarzoso, compreso il tempio Wat Phra Kaew, che contiene il famoso Buddha di smeraldo, una statuina piccolissima ma preziosissima che cambia veste in base al periodo dell’anno. Il giro del palazzo è affascinante e si possono apprezzare l’imponenza e l’eleganza dei giardini e dell’oro che scintilla da ogni angolo. Altra meta d’obbligo è il tempio Wat Pho (dietro al palazzo reale) che contiene il Buddha disteso, un corpo d’oro lungo 46 metri. L’occhio va subito ai piedi, dieci dita parallele lunghissime, uno spettacolo indescrivibile. Non mancate questa tappa che merita davvero. Torniamo verso l’albergo dopo esserci fermati a fare un thai massage in coppia davvero rigenerante… e andiamo a cena al Siam Center, centro moderno di Bangkok dove optiamo per un ottimo ristorante indiano. Nei centri commerciali si trova qualunque cosa e qualunque tipo di cibo!

Per la nostra ultima giornata a Bangkok decidiamo di passare la mattina al famoso MBK a fare un po’ di shopping… e il pomeriggio ci rituffiamo invece nella città facendo il tour a piedi di 3 ore consigliato dalla lonely planet attraverso chinatown e i mercati cittadini. Il tour si rivela molto interessante, abbiamo respirato la vera Bangkok tra mercatini, folla e bancarelle più disparate… tra le quali anche quella che vende spiedini di insetti!!!. In certi momenti eravamo davvero gli unici europei in giro, ma mai e dico mai ci siamo sentiti insicuri o in pericolo. Bangkok è un delizioso esempio di metropoli caotica e inquinata, ma piena di energia e di tesori culturali.. A me personalmente è piaciuta molto. Voto: 9

ciao ciao thaiJ

Guarda la gallery
railay-9m255

Maya Bay



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari