Piccola, grande, amsterdam

Dopo cinque visite nella capitale olandese ho deciso di scrivere le mie emozioni e le mie mpressioni, oltre a dare qualche contributo pratico, su questa entusiasmante città. Il mio primo contatto con essa è avvenuto nel lontano (?) agosto 2001, dove, dopo una estenuante nottata in treno, ci ritroviamo, io e il mio ragazzo di allora e di...
Scritto da: Tiziana Foglietta
piccola, grande, amsterdam
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Dopo cinque visite nella capitale olandese ho deciso di scrivere le mie emozioni e le mie mpressioni, oltre a dare qualche contributo pratico, su questa entusiasmante città.

Il mio primo contatto con essa è avvenuto nel lontano (?) agosto 2001, dove, dopo una estenuante nottata in treno, ci ritroviamo, io e il mio ragazzo di allora e di adesso, davanti ad una Central Station bella e affollata e una Danmrak calda e ospitale.

E’ stato amore a prima vista; l’amore per questa città, che indubbiamente, a vita notturna, monumenti e musei non può competere con Londra o Parigi, è dato da qualcosa di diverso,almeno per me, il bello di una città come Amsterdam è nel godere la tranquillità seduti sulla sponda di uno dei tantissimi canali, lasciando che solo qualche barca di passaggio interruppa il meraviglioso silenzio che si ha intorno.

E’ nelle biclette, che pulite, ecologiche e veloci ti trasportano da un capo all’altro della città, facendoti dimenticare smog, clacson e traffico.

E’ negli edifici storici del centro, che ricordano tempi in cui i grattacieli e il consumismo erano ancora lontani e le donne giravano con strani zoccoli di legno.

E’ in quel incredibile popolo che sono gli olandesi, cittadini del mondo dotati di razionalità e pragmaticità verso tematiche e problemi che da noi vengono trattati con falsità e repressione e che hanno dato la nascita alla prostituzione libera, ai matrimoni gay e ai coffeeshop.

E’ nel ponte Magere Brug verso il tramonto quando una brezza dal sapore di mare ti accarezza la faccia e le piccoli luci del ponte si accendono riempendoti di nostalgia.

E’ nella birra chiara, seduti ad un caffè a Leidespleine.

E’ nei mulini a vento e nel rumore dei tram.

Amsterdam benchè sia una capitale europea a tutti gli effetti dona tranquillità e silenzi più consoni ad una piccola città di provincia .

Queste sono solo semplici emozioni e giudizi personali che tengono comunque conto dei vari problemi o situazioni che, ad Amsterdam, come in ogni altra città ci sono, relativamente a immigrazione e piccola criminalità.

Per quanto riguarda i consigli pratici: In aereo ottime le compagnie a basso costo VIRGIN EXPRESS, TRANSAVIA ecc.

Gli alberghi soprattutto ad agosto sono pieni, meglio prenotare.

Il periodo migliore è l’estate.

E’ obbligatorio affittarsi la bicicletta..Non ve ne pentirete.

I miei migliori tre coffeeshop: Bushdoctor, Dampkring (non ricordo se si scrive cosi) e il Blue Bird..

Il Dampring è quello del film Ocean’s Twelve, con annesse foto di Brad Pitt e compari all’interno del locale.

Meglio prenotare un albergo lontano dalla damrak e dalla red light district, più che altro per una questione di rumore notturno.

Da provare l’esperienza di un albergo molto periferico, noi una volta abbiamo alloggiato all’APPLE INN, dopo il Vondel Park, finalmente intorno avevamo olandesi veri e non solo turisti.

Se amate la birra fate un salto all’Heineken Museum.

Se siete andati al museo delle cere di Londra non andate a quello di Amsterdam…Ovviamente! State attenti quando vi allontanate con la metropolitana a dove andate, una volta ci siamo ritrovati in una brutta periferia…

Portatevi una guida…Io non l’ho mai fatto e ho sbagliato.

Pe qualsiasi altra richiesta, contattatemi…



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