Piazze, moschee e bazar: oltre la politica, c’è un Iran magnifico e accogliente che ti conquisterà così

La magia dell'Iran
Scritto da: ALEXANDRA59
piazze, moschee e bazar: oltre la politica, c'è un iran magnifico e accogliente che ti conquisterà così

Erano anni, forse decenni, che desideravo visitare l’Iran, la Persia dei miei studi classici, una delle culle della civiltà, Paese delle mille e una notte. C’è sempre stato qualche impedimento, problemi di salute, ostacoli di lavoro, instabilità politiche ma, finalmente, a giugno del 2019, riesco ad acquistare i voli per Teheran! Trovo una carinissima agente di viaggio iraniana, la Safarestan di Evaneos e cominciamo ad abbozzare un programma. Ma, inaspettatamente, il Covid blocca nuovamente le mie speranze a dobbiamo annullare il volo e il viaggio. Ma io tengo duro e, nel marzo del 2022, ci riprovo. Con mio marito e mio figlio e con la partecipazione dei miei cognati che, all’inizio erano molto ma molto titubanti (soprattutto la parte maschile). Dopo settembre, con le proteste seguite all’uccisione di Mahsa Amini, il viaggio sembrava vacillare ancora. Io, personalmente, non ho mai avuto dubbi, ma tutto il resto dei partecipanti traballava in un alternarsi di sì, no, nì, forse, vediamo. Alla fine, ce l’abbiamo fatta! Siamo partiti tutti e 5 alla volta di questo Paese che, nel mio immaginario, era veramente qualcosa di meraviglioso. Il viaggio e le tappe sono state studiati meticolosamente, con vari aggiustamenti e cambi di hotel. Nessuno di noi, infatti, voleva palazzi moderni e lussuosi ma strutture tipiche, caratteristiche e dal sapore autentico.

Diario di viaggio

13 ottobre 2022

Si parte! Ovviamente mi ero premunita di veli, cuffiette, camicioni e calzoni lunghi e larghi. Questo camuffamento mi dava molto fastidio, sia per il caldo che per motivi etici, ma per l’Iran, lo ammetto, avrei fatto questo e altro. Il volo è stato tranquillo e arrivati all’aeroporto Imam Khomeini tutti noi avevamo un pelo di timore. I media italiani ed internazionali continuavano ad insistere sulla pericolosità del Paese, la Farnesina sconsigliava assolutamente il viaggio e un paio di amici iraniani residenti a Verona mi avevano bollato come pazza. D’altronde, se avessi rinunciato anche questa volta, temevo che non ci sarei più andata.

L’incontro con la nostra corrispondente Noushin è stato piacevole. Ci siamo trovati nella hall del Simorgh Hotel e abbiamo definito l’inizio del viaggio, con la presentazione del nostro autista e della guida. L’hotel, moderno ma molto gradevole ed arabeggiante, anzi, scusate, “persianizzante” (i persiani non vogliono giustamente confondersi), era davvero bello e le camere quasi lussuose. Dopo una sana dormita e una colazione spaziale, si inizia!

14 ottobre 2022

Abbiamo visitato il Palazzo Golestan, residenza della dinastia Qajar, davvero molto bello e suggestivo, il Museo Archeologico ed il Museo dei vetri e delle ceramiche. Purtroppo il Museo dei gioielli era in fase di ristrutturazione e così mi sono persa, tra le altre cose, il Daria e Nur, ovvero il Mare di Luce, un diamante di 182 carati. Gradevole anche la passeggiata sul ponte Tabiat o Ponte della natura, un ponte lungo circa 270 metri che collega due parchi a Teheran, molto amato dagli abitanti e davvero suggestivo.

15 ottobre 2022

Il 15 mattina, molto presto, abbandoniamo la capitale per un volo interno per Shiraz, la meta iniziale del nostro tour. L’hotel, lo Zandiyeh è davvero molto ma molto bello. C’è tanto da vedere e si inizia con la moschea Nasir al Molk, la moschea rosa, una delle moschee più belle e suggestive che io abbia mai visto. Non ci sono parole per raccontare la magia che si crea quando la luce filtra attraverso le ampie finestre colorate. Da restare senza parole.

Siamo poi andati al bazar Vakil (adoro i bazar) e a visitare la moschea collegata al bazar, la moschea Vakil e Sarayeh. Devo ammettere che le moschee in generale sono davvero bellissime. Credevo che dopo la Moschea Blu e Haghia Sofia a Istanbul non avrei visto niente di più bello ma mi sono dovuta ricredere.

Solo i templi indù e jainisti dell’India sono al pari delle moschee iraniane, anche se di tutt’altro genere. Forse qualche moschea a Dubai e ad Abu Dhabi ma mentre quelle erano bellissime ma fredde, quelle iraniane erano molto più luminose e “ accoglienti “, meno perfette e più mistiche.. Abbiamo finito la giornata con i giardini Narenjestan e con il Mausoleo di Hafez, un poeta famoso e molto amato dai giovani innamorati.

16 ottobre 2022

Domenica 16 ottobre inizia l’escursione nella leggenda, ovvero la visita a Persepoli, uno dei siti archeologici più affascinanti del mondo. Capitale dell’impero persiano achemenide, parzialmente distrutta da Alessandro Magno (che i persiani detestano e le cui gesta sono contestate) nel 331 a.C. Molto suggestiva e imponente la porta di Serse, la sala delle 100 colonne e i numerosi bassorilievi ottimamente conservati. Un’altra interessante sosta viene fatta a Naqshe Rostam, che conserva le tombe in pietra dei grandi re della dinastia achemenide, tra cui Serse I e Dario I.

Un breve cenno sui ristoranti della sera. Abbiamo sempre mangiato molto bene, ottima carne, verdure e dolcetti cucinati e presentati in maniera eccellente. Unica pecca del viaggio: la presenza asfissiante, continua, terrorista e politicizzata della nostra guida che, per presunti motivi di sicurezza, non ci ha mai lasciato respirare da soli un momento, creando, a volte, un po’ di tensione per questa imposizione che non ci lasciava mai un momento di privacy né a pranzo né a cena. Oltretutto, tutta questa tensione io non l’ho mai percepita: le ragazze passeggiavano con e senza velo, da sole e in compagnia di coetanei, per cui veramente la percezione della presunta pericolosità del Paese non l’ho mai avvertita.

17 ottobre 2022

Lunedì 17 ottobre ci mettiamo in viaggio verso Yazd e, sulla strada, visitiamo il sito di Pasargade e la tomba di Ciro il grande, ma dopo la maestosità di Persepoli questo posto mi è sembrato arido e privo di fascino. Un altra sosta l’abbiamo dedicata ad Abarkuh per vedere un cipresso di 4500 anni. Il nostro hotel, il Moshir al Mamalek Garden, è molto ma molto fascinoso, con le camere che si intersecano tra scale e terrazzini, ricavate da un antico palazzo con piacevole giardino interno dove abbiamo cenato la prima sera, tra fiori, illuminazione discreta e pappagalli.

18 ottobre 2022

Martedì 18 ottobre, dopo un’ottima colazione, forse un po’ troppo speziata, partiamo alla volta delle Torri del silenzio, strutture tipiche del culto zoroastriano. Utilizzate per secoli per l’eliminazione dei cadaveri che venivano esposti agli elementi atmosferici e divorati dagli uccelli rapaci fino agli anni ’70, quando il governo iraniano ne impose la chiusura e la modifica del culto.

Io credo che una delle componenti più importanti di un viaggio sia l’utilizzo della fantasia che ti porta a immaginare e ricreare ogni situazione dandoti modo di rappresentare mille situazioni e regalandoti l’opportunità di ricreare mondi e situazioni passate che ti fanno apprezzare ancora di più ciò che vedi. Nel guardare la Torre del silenzio, la mente è andata a ruota libera a quello che, secondo me, era una sorta di girone infernale, con montagne di cadaveri nudi disposti a cerchi circoncentrici, un cerchio di donne, poi di uomini e poi di bambini, lasciati ad imputridire al sole e ai becchi e unghie dei rapaci, con l’unica compagnia di un custode che, immagino, avrà alla fine avuto le allucinazioni. Abbiamo poi visitato il Tempio del fuoco, tempio zoroastriano con la sala sacra che ospita e custodisce il sacro fuoco che non deve essere mai spento.

19 ottobre 2022

Mercoledì 19 ottobre si va alla Moschea del venerdì, la più bella e importante di Yazd, completamente ricoperta di mosaici verdi, turchesi, blu e gialli in ogni sfumatura, con i minareti più alti di tutto l’Iran e l’iwan, ovvero la porta sormontata dai minareti, con una stupenda decorazione ad alveare, tipica delle moschee iraniane. Unica davvero. Ci siamo arrivati con il richiamo alla preghiera degli imam dagli altoparlanti ed è stata veramente una sensazione struggente, ovviamente al di là ed oltre ogni considerazione ed opinione politica, etica e religiosa.

Interessante anche il bazar nel quale e non poteva essere diversamente, ho fatto numerosi acquisti, in particolare i nabat, bastoncini di zucchero candito allo zafferano ed alle spezie che adoro !

20 ottobre 2022

Giovedì 20 ottobre si parte per Isfahan. La tappa è piuttosto lunga ma ci fermiamo a visitare Narin Qal’eh, una fortificazione risalente all’epoca sassanide, davvero imponente e poi pranziamo a Nain in una casa privata. Mangiato ottimamente in un ambiente suggestivo e colorato. Ne approfittiamo per l’acquisto di zafferano per strada. Ho il forte sospetto che la nostra guida prenda provvigioni su tutto, ma proprio su tutto. Il viaggio prosegue verso la nostra destinazione e due partecipanti del viaggio, i maschietti, ne approfittano per fare un po’ di conti. Cambiamo milioni di riyal al giorno, a causa di una svalutazione micidiale e ogni cena ci costa dagli 11 ai 12 milioni. Non sappiamo più dove mettere i soldi e le carte di credito dei circuiti americani non sono accettate (nota editoriale: il cambio aggiornato a settembre 2023 è di 1 EUR = 45248,22 IRR).

La sera, abbastanza stanchi, andiamo a vedere la Piazza Imam, una delle piazze più grandi del mondo, la seconda dopo Tienanmen, credo. Davvero enorme e fiancheggiata da tantissimi negozietti, soprattutto di dolci ipercalorici ma deliziosi! Il nostro hotel è il Venus.

21 ottobre 2022

Venerdì 21 ottobre lo dedichiamo alla visita di Isfahan. Ritorniamo alla piazza Naqsh e Jahan e, rimanendo in zona, visitiamo il palazzo Ali Qapu, antico palazzo degli Scià di Persia, maestosamente affacciato sulla piazza, la Moschea dello Scià e la Moschea Sheikh Loftallah, una più bella dell’altra. Finalmente, il nostro carceriere ci lascia un ora di libertà nel bazar, ne approfittiamo per acquisti selvaggi (10 euro per 5 orecchini in stoffa fatti a mano bellissimi) e per un tè alla mente sulla terrazza del bazar.  Qui, la sensazione di vivere in un altra epoca e in un altro mondo per me è stata veramente forte.

22 ottobre 2022

Sabato 22 ottobre proseguiamo la visita a Isfahan, con il quartiere armeno di Julfa, per poi fare una passeggiata fino al Ponte dei 33 archi, molto frequentato dalla gioventù che si attarda a chiacchierare fra un arco e l’altro e il ponte Khaju. Durante questa passeggiata, all’imbrunire, abbiamo incontrato una famigliola che preparava un pic nic sull’erba del parco antistante uno dei ponti. Ci hanno invitati a sederci con loro, ci hanno offerto zuppa e frutta e una delle bambine, dopo la foto di rito, ha regalato a me una collanina e a mia cognata un braccialetto.

Mi avevano detto che gli iraniani sono un popolo ospitale, curioso e interessato, ma l’esperienza diretta stata veramente inattesa e molto ma molto gradevole. Abbiamo poi visitato la Grande moschea di Isfahan e siamo ritornati al bazar per gli ultimi acquisti. Io poi mi sono un po’ allontanata dal gruppo e dalla guida/carceriere e per 10 minuti mi sono sentita libera di guardare, toccare, sorridere, senza che nessuno mi desse il minimo fastidio.

Domenica 23 ottobre

Partenza per Kashan, dove abbiamo visto un’antica dimora di ricchi commercianti, la casa Tabatabaei. La dimora si compone di quattro cortili ed è celebre per i raffinati stucchi interni, i rilievi in pietra e per le immancabili vetrate e specchi. Davvero bellissima. Siamo poi stati dentro un hammam del XVI secolo, un dedalo di stanze piastrellate nei toni del blu e dell’oro, con la Sala della medicazione, la Sala del bagno caldo, la Sala dei piedi e quella del massaggio. Il tetto è davvero caratteristico , composto da molteplici cupole contenenti lenti convesse per fornire illuminazione all’ambiente sottostante. Un ambiente davvero affascinante. Siamo poi parti alla volta del nostro hotel di riposoa Teheran, in attesa della ripartenza.

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