PHI PHI ISLANDS: mozzafiato
Di BANGKOK possiamo aggiungere qualche cosa alle solite cose: capitale di un paese in forte emergenza economica…L’aereoporto mostra già la forza emergente di questo paese asiatico. Mai trovata in giro così tanta efficenza e modernità. L’aereoporto di BANGKOK vale una accurata documentazione fotografica: stupefacente! Risalita dei canali della città attraverso la città galleggiante, alcuni templi (molto bello quello del BUDDHA sdraiato) e l’mmancabile visita al mercato di PAT PONG, il regno delle contraffazioni (3 paia di DIESEL, fedelmente riprodotti anche nelle etichette, al modico prezzo di 38,00 euro).
Non abbiamo voluto seguire alcune indicazioni turistiche, ma abbiamo preferito PERDERCI in questa città CAOTICA e UMIDA per conoscerne, un minimo, i dettagli di vita, alcune attitudini (i semafori a conto alla rovescia numerica sono una figata). Lo abbiamo fatto in TAXI e a piedi tra un THAI MASSAGE e l’altro…Infiniti e tutti professionali i CENTRI di MASSAGGIO (circa 10 euro a ORA).
2 giorni per BANGKOK sono giusti, in fondo trattasi sempre di una metropoli di grandissime dimensioni, UMIDA e AFOSA dal cileo grigio e assolato, dai profumi FORTI e speziati, gradevoli da percepire ma FORTI.
Dopo un estenuante VIAGGIO (BANGKOK-PHUKET-PHI PHI ISLANDS) fatto di attese aeree e navali, approdiamo in pieno tramonto alle PHI PHI ISLANDS. Il porto di attracco si trova nella TOWN delle PHI PHI ISLANDS, un villaggio di soli ALBERGHI e NEGOZI dove risiede il 70% circa dei turisti dell’isola. L’atmosfera è VIVACE, PUB e RISTORANTI ha raccontare serate sicuramente divertenti in una atmosfera di una RIMINI DEGADRATA e in miniatura. La nostra però è una sosta (ci torneremo un pomeriggio per fare un pò di shopping)…Una imbarcazione locale, rigorosamente il legno allo stile THAI, ci porta in direzione estremo NORD dell’isola, esattamente a TONG CAPE distante circa 4/5 miglia dalla TOWN (l’isola è circumnavigabile in circa 10/12 miglia forse meno). TONG CAPE è una BAIA piuttosto grande dove si baciano 4 Hotel e un villaggio di zingari di mare. I RESORT sono gli unici che si trovano nella parte a NORD dell’isola (gli altri sono tutti concentrati circa nella TOWN). Il nostro era l’ERAWAN RESORT, niente di particolare ma immerso nella natura lussureggiante di PALME e piante esotiche. In realtà ci sembrava di essere contemporaneamente in tutti e 4 i RESORT (Holiday Inn, Natural e Zeavola) visto che ognuno è libero di entrarci, pranzare o cenare all’occorrenza. Non vi nascondiamo che abbiamo cenato dappertutto con una preferenza per l’HOLIDAY INN e con una certa insistente frequentazione nel villaggio degli zingari, gente di mare, onesta e generosa da cui in seguito avremmo affittato barche per intere giornate (20 euro per ogni 6 ore circa).
Abbiamo perlustrato per intero tutta l’isola a cui abbiamo ovviamente raggiunto PHI PHI LAE ISLAND, che è un’ isola distaccata interamente disabitata e raggiungibile dalla nostra isola di appoggio (PHI PHI DON) in circa 1 oretta di barca locale. La MAYA BAY dove DiCaprio ha girato THE BEACH sapevamo che poteva rivelarsi una autentica delusione: TANTO è STATO, forse di più! Alle 16 di pomeriggio (ora scelta appositamente per evitare traffico di turisti) abbiamo contato 48 imbarcazioni ancorate a riva. Abbiamo preferito mantenerci a distanza di sicurezza rimanendo ancorati per 15 minuti al centro della BAIA, in acqua, circondati da enormi massi rocciosi e dallo STRIDIO di inqualificati uccelli locali. L’acqua era effettivamente colorata da un un genio della pittura naturale e il nostro BAGNO è stato comunque indimenticabile. Ciò che, invece, rimarrà indimenticabile senza comunque, è la LOH SAMAH BAY, la punta più a sud della PHI PHI LEA dove abbiamo trascorso 2 ore LETTERALMENTE MOZZAFIATO, sia per l’assenza di turisti (eravamo in sole 6 persone forse l’ora tarda…) che per la SFACCIATAGGINE della NATURA, che in quel punto ha creato qualche cosa che supererebbe il paradiso naturale ma a cui non ha dato un nome. Il selvaggio che diventa DOLCE e ROMANTICO in una baia sostanzialmente rocciosa dove un GENIO aveva datto tutto se stesso per calcolare con estrema precisione tutte le tonalità che dall’azzurro arrivano al VERDE permettendosi il lusso di qualche schizzo di trasparenza assoluta. Neanche le MALDIVE sono state in grado di descriverci questa FEROCE e OSSESSIONATA ricerca per la trasparenza. Il BAGNO abbiamo fatto in questo posto aveva l’ossessione di possederlo più che di amarlo. Siamo stati portati via dal sole al tramonto, difficilmente qualcun altro avrebbe avuto la forza di farlo. Per noi la LOH SAMAH BAY è il posto più affascinante e mozzafiato delle PHI PHI ISLANDS.
Ma come facciamo a non parlare di PILEH? Un fiordo profondo non lontano da LOH SAMAH dove la barca entra con rispetto in SILENZIO spinta da quello che rimane della forza dell’elica che non ha più un motore.
CATTIVA la natura che qui non ha concesso neanche un millimetro di sabbia. ROCCIA inclinata sull’insenatura, il VERDE dell’acqua diventa più scuro, quasi più cattivo perchè ha riflesso il mistero della lussureggiante vegetazione che si inventa RADICI. Il sole diventa ombra di se stesso. Un luogo MISTICO, MAGICO irripetibile per le parole che non hanno scampo: non escono FUORI! Vicino al nostro RESORT abbiamo scovato in CANOA la LOBAGAO BAY dove sorge il più bel RESORT (5 stelle) del posto chiamato PHI PHI VILLAGE. Visto dalla CANOA verso la BAIA sembrebbe un bellissimo villaggio MAURITIANO (anche se il TUSSEROUK dove siamo stati ospiti alle MAURITIUS, crediamo sia imbattibile) spaventosamente curato in ogni dettaglio. Ci avviciniamo alla riva e la sabbia assume tonalità di BIANCO. Bestiale il ricordo MALDIVIANO che sale nei nostri pensieri. L’acqua abbandona la sua caratteristica tonalità verde smeraldo e sposa la teoria della trasparenza, dell’assenza assoluta di colore che compare, in varie striscie di varie tonalità di VERDE, solo guardando all’orizzonte. Lo sforzo fatto in canoa per arrivare lì sembra disciolsersi nella sensazione di PUREZZA assoluta della natura. Vorresti MANGIARLA…Quella natura intendo e mentre vorresti lo stai già facendo con gli occhi. Mantenere fuori da quell’ acqua anche solo 1 cm di spalle, ci sembrava un reato. La CANOA gridava vendetta, lei rimane a galla! For us a Grilled Tiger Prawn. Ricorrente l’ordine di gamberi tigre per allietare le tiepide serate in uno dei tanti ristoranti vicini al nostro resort. Generalmente seguivano a piatti di RISO FRITTO (saltato in padella diciamo noi) a base di pesce in stile THAI o NOODLES THAI (una specie di spaghetti di soia) a base di pesce e verdure (speciali quelli a base di gamberi e spinaci) conditi di salse eleganti e dolci dal retrogusto piccante e non eccessivamente speziato. Il cielo illuminato (letteralmente) da qualche stella sparpagliata tra “pezzi” di nuvola (persistenti) sostituiva il cielo azzurro spruzzato da nuvole bianche giornaliere. Le passeggiate nella baia di TONG CAPE, chiamata La-Na Bay, trascorrevano come lieto evento dopo una cena a base di SEAFOOD. Il vento a 6/8 nodi di media accarezzava ogni sera la pelle abbronzata resa ruvida dai penetranti raggi solari. Gruppi di barche locali stazionavano di fronte al pezzo di baia di proprietà dei zingari di mare avvolti in danze locali tra fiumi di birra SINGHA (la birra locale). Dietro al nostro RESORT, raggiungibile in BARCA (12 euro per essere accompagnati e ripresi dopo 3 ore) sapevamo della presenza della NUY BAY.
Ci arriviamo presto in mattinata (alle 8,30 circa) dopo soli 20 minuti di navigazione. La baia ci ricordava quella di LOH SAMAH ma aveva il vantaggio di essere esattamente dietro casa (dietro il nostro RESORT). Pur non essendoci strade a PHI PHI ISLANDS il dietro casa equivaleva a qualche minuto di barca. La BAIA era deserta, silenziosa…Tanto che ci sembrò il nostro regalo della natura e del caso. Riuscimmo a trascorrerci 35 minuti in perfetta solitudine quando un’altra coppia di turisti ci venne a fare compagnia e poi un’altra…
La baia è talmente piccola da non attirare troppa attenzione; è quindi quasi sempra vuota ma il desiderio di assaporare il posto in perfetta solitudine ci fece tornare il giorno seguente subito dopo l’alba. ROMANTICO! Pezzi di natura messi perfettamente allo stesso posto in cui nessuna fantasia sarebbe stato in grado di progettare. Una piccola, piccolissima baia con un’unghia di sabbia bianca che si rannicchia in un piccolo arco roccioso, molto frastagliato e sempre solleticato da una vegetazione lussureggiante. Qui comandano però le PALME che fanno capolino al sole con la loro altezza. Inutile dire che il tempo sembrava arrestarsi alle nostri emozioni. Il leggerissimo andirivieni delle piccole onde suonava la nostra serenata. Il sole consegnava alla roccia metri di luci. L’acqua assumeva colorazioni diverse in diverse angolazioni e tornava il verde smeraldo, fotogenico, telegenico, dolce. Avremmo voluto costruire una capanna e inventarci sopravvisuti e appartenere a quel pezzo di SOLITUDINE naturale. EMOZIONI mozzafiato che per il mondo non avevamo ancora trovato.
Non è possibile rinunciare alle PHI PHI ISLANDS. Il nostro consiglio è che non vanno solo VISTE, vanno vissute! Max e Dani