Perù zaino in spalla 2

Da Lima a Machu Picchu in piena libertà
Scritto da: garfield
perù zaino in spalla 2
Partenza il: 08/06/2009
Ritorno il: 20/06/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Zaini in spalla e via! Finalmente si parte per il viaggio che abbiamo tanto desiderato! Assieme a Martina, partiamo per il nostro indimenticabile viaggio di nozze, un viaggio “fai da te” che ci ha permesso di visitare il Perù in piena libertà!

1° GIORNO – Il viaggio Il viaggio sicuramente non è breve, ma l’emozione di un’esperienza tanto attesa ci fa trascorrere velocemente i voli Venezia-Madrid e Madrid-Lima (circa 13 ore di volo!). Arrivati a destinazione prendiamo un taxi che ci porta all’hotel che avevamo prenotato dall’Italia e ci mettiamo subito a letto stanchi morti.

2° GIORNO – Lima La mattina troviamo ad aspettarci in hotel una ragazza di un’agenzia viaggi locale che cerca in maniera insistente di venderci dei pacchetti turistici per visitare il Perù…ma ovviamente noi rifiutiamo, in quanto vogliamo visitare questo paese in autonomia! Prenotiamo quindi solo il biglietto dell’autobus Lima-Paracas per il giorno successivo, e ci lanciamo alla visita di Lima! Con un taxi andiamo nella piazza centrale Plaza Mayor, dove assistiamo al cambio della guardia davanti al Palazzo del Governo, evento che attira uno stuolo di turisti e non solo. Ci trasferiamo, quindi, con il taxi nella zona del Barranco, dove visitiamo il quartiere, il ponte dei sospiri e la chiesa, La Eremita, distrutta dal devastante terremoto del 2007. A piedi decidiamo di fare ritorno all’hotel percorrendo una suggestiva passeggiata lungo i quartieri Miraflores e San Isidro: la città infatti si sviluppa lungo la costa a picco sul mare, caratterizzata dalla tipica foschia che non consente di vedere il cielo azzurro per mesi interi!

3° GIORNO – Parco Nazionale di Paracas Alle 4 del mattino prendiamo l’autobus che in tre ore e mezza ci porta a Paracas. Scopriamo con enorme piacere che questi autobus turistici che percorrono la strada Panamericana sono veramente bellissimi e confortevoli… in Italia non ne ho mai visti di tale livello (c’è addirittura la hostess che ti porta cuscino, coperta e la mattina la colazione!). Dopo aver fatto una breve escursione al centro di Paracas ed aver avvistato dei delfini dal molo, andiamo a fare una visita guidata al Parco Nazionale di Paracas. Percorrendo la strada del sale, raggiungiamo l’interno del parco. I suoi colori sono eccezionali: si passa dal giallo intenso del deserto al rosso vivo della scogliera che si lancia diretta nel blu profondo dell’oceano. Alle 18 prendiamo nuovamente l’autobus che in due ore ci porta ad Ica. Da qui prendiamo un taxi che ci porta a Huacachina, un’oasi contornata da dune sabbiose, dove troviamo uno spettacolare hotel direttamente sul lago dell’oasi.

4° GIORNO – Huacachina ed Ica La mattina facciamo due passi sulle dune che avvolgono l’oasi…il silenzio e il senso di pace tutt’intorno ci invadono e ci lasciano senza fiato! A valle incontriamo dei ragazzi che salgono con le loro tavole da snowboard per farsi una “sciata” sulle dune. Con una guida locale (in ogni angolo del Perù si incontrano persone che si offrono di farti da guida) andiamo a visitare alcune cantine che producono il Pisco, tipico liquore della zona. Visitiamo la Bodega Lazo, molto amata dai locali e la Bodega Tacama, fondata nel 1540, la più antica del Perù. Un po’ provati dalle numerose degustazioni, prendiamo la strada per Nazca, dove sorvoliamo con un piccolo aeroplano ad elica le famose linee di Nazca. Nonostante il volo un po’ movimentato l’esperienza è unica, in quanto dall’alto si riescono a distinguere chiaramente le oltre 70 figure umane e di animali stilizzati incise sulla terra fra il 500 a.C. Ed il 500 d.C., ed ancora ad oggi avvolte da un alone di mistero. Dopo aver fatto una passeggiata per il centro di Nazca ed una buona cenetta a base di pesce in un ristorante tipico, prendiamo l’autobus che durante tutta la notte ci porterà ad Arequipa!

5° GIORNO – Arequipa Dopo aver trovato un bel alloggio in centro, ci dedichiamo alla visita di Arequipa. Partiamo dalla piazza centrale Plaza de Armas (quasi tutte le piazze principali del Perù si chiamano così), ed andiamo a visitare il monastero di Santa Catalina. Sembra di fare un salto nel passato, nel silenzio del monastero, caratterizzato da colori forti, blu, rosso, arancione, ed una zona non accessibile al pubblico in quanto ancora abitato da suore di clausura. Andiamo in una delle tante agenzie turistiche locali e prenotiamo un’escursione di due giorni nel Canon del Colca.

6° GIORNO – Canon del Colca Alle 7 del mattino partiamo con un pulmino e pian piano incominciamo ad alzarci di quota, fino a raggiungere un passo a 4.900 metri di altitudine! Sembra impossibile ma non sentiamo alcun effetto… forse sarà grazie al the alla coca che abbiamo bevuto in un bar poco prima! Arrivati a Yanque, un piccolo paesino disperso in mezzo alle montagne, ci accompagnano al nostro alloggio costituito da una serie di bungalow immersi nel verde. Il gestore Felix si propone di farci da guida per un trekking, e così ci facciamo una passeggiata di tre ore in mezzo alla natura incontaminata, a 3600 metri, ma ci accorgiamo subito della difficoltà nel camminare a questa altitudine, il respiro incomincia a mancare e la testa si fa pesante. Stanchi morti andiamo quindi a dormire, nella speranza che il malessere passi.

7° GIORNO – Cruz del Condor Il giorno seguente con il pulmino, su una strada sterrata e polverosa, raggiungiamo il Cruz del Condor, punto panoramico da dove riusciamo ad avvistare i condor che si alzano dal canyon sfruttando le correnti ascensionali di aria calda… è uno spettacolo veramente unico! Anche il paesaggio è meraviglioso, difficile da descrivere, ma si pensi che questo è il canyon più profondo d’America (3.400m di profondità e 100km di lunghezza), quasi il doppio del famoso Grand Canyon! Emozionati ci rimettiamo in viaggio fino a Chivay, da dove prendiamo un autobus che lungo una strada tortuosa e dissestata ci porterà con un lungo viaggio a Puno.

8° GIORNO – Puno Trascorriamo la notte in un bellissimo hotel direttamente sul lago Titicaca, il lago navigabile più alto al mondo, a quota 3.800 metri. Stare così tanti giorni a questa altitudine incomincia a farsi sentire, la notte diventa difficile dormire, e la mattina ci si alza con un forte mal di testa. Anche i rimedi naturali consigliati in zona, come masticare foglie di coca che vendono in strada, non hanno effetto. Pertanto la mattina chiediamo aiuto alla reception dell’hotel, che ci offre una boccata d’ossigeno… dalle bombole! L’effetto è immediato e ci sentiamo subito meglio. Siamo quindi pronti per andare a visitare il centro di Puno, una città un po’ caotica e brulla, che dà direttamente sul lago. Andiamo quindi al porto, dove prenotiamo un’escursione sul lago per il giorno successivo da uno dei tanti pescatori locali che si sono improvvisati tour-operator!

9° GIORNO – Lago Titicaca All’alba andiamo al porto e ci imbarchiamo assieme ad una decina di turisti, un sacco di gente locale, merce di qualsiasi tipo, e … due pecore vive! La prima tappa prevede la visita delle famose isole galleggianti che ospitano la popolazione degli Uros. La maggior parte di queste isole non è visitabile, in quanto i suoi abitanti vivono isolati dal mondo e non vedono di buon occhio i visitatori. Il viaggio continua verso l’isola Taquile, immersa nel blu profondo dell’enorme lago Titicaca. I colori sono veramente fantastici, indescrivibili! Saliamo fino alla cima dell’isola e ci fermiamo a pranzo su una terrazza da dove si domina tutto il lago con una vista veramente mozzafiato!

10° GIORNO – Sillustani La mattina apprendiamo che la via per Cuzco è bloccata da manifestazioni locali, e nessun mezzo percorre la strada. Decidiamo quindi di prenotare un aereo per il giorno successivo, altrimenti rischiamo di compromettere le tappe successive del nostro viaggio. Oggi ci dedichiamo alla visita di Sillustani, a pochi chilometri da Puno, un sito archeologico famoso per i chulpas, sepolcri a torre circolari alti anche 12 metri. Il sito si erge sulle sponde di una laguna dai colori indimenticabili, e dalla pace assoluta! In tutta la mattina non incontriamo neppure un turista, ma solo un anziano signore con un piccolo alpaca… Nel pomeriggio facciamo due passi per il centro di Puno, dove assistiamo ad una sfilata in maschera di ragazzi per festeggiare la fine della scuola. Visitiamo infine la Yavari, una nave costruita nel 1862 e portata a pezzi via nave ed a dorso di muli dall’Inghilterra fino al lago Titicaca…un bel tragitto, non credete?!

11° GIORNO – Cuzco e la valle sacra degli Inca Prendiamo l’aereo da Juliaca in quanto a Puno non c’è l’aeroporto, ed arriviamo velocemente a Cuzco. Ci dedichiamo subito alla visita della città, dove troviamo anche qui una sfilata di ragazzi in costume. La città è gremita di gente, e diventa quasi difficile passeggiare! Troviamo quindi un taxista che si propone di portarci in auto lungo la valle sacra degli Incas che segue il corso del fiume Urubamba. Visitiamo Pisac, famosa per il suo grande mercato artigianale, e Ollantaytambo, entrambe città risalenti al periodo Inca. Da qui prendiamo un treno, l’unico mezzo per raggiungere Aguas Calientas, un paesino da dove partono gli autobus per Machu Picchu.

12° GIORNO – Machu Picchu Alle 6 di mattina, dopo una lunghissima coda, riusciamo a prendere il primo autobus che scala la montagna fino a Machu Picchu! Arriviamo in vetta e ci appostiamo vicino alla casa del custode, per assistere al sorgere del sole che pian piano inonda di luce il sito archeologico più famoso al mondo. E’ vero, lo abbiamo visto centinaia di volte su riviste o alla televisione, ma vederlo dal vivo è da togliere il fiato! L’idea di arrivare presto sul posto è stata indovinata, infatti già verso le 10 il sito è un formicolio di turisti. Decidiamo quindi di salire tramite un sentiero sulla vetta di un monte vicino, il Waynapicchu, da dove si assiste ad una visione splendida di Machu Picchu e della vallata circostante. Nel pomeriggio ci avviamo sulla strada del ritorno, decidendo di scendere a piedi in mezzo alla rigogliosa foresta fino ad Aguas Calientas, dove prendiamo il treno per far ritorno a Ollantaytambo. Con un taxi e pochissimi euro facciamo ritorno a Cuzco in circa due ore.

13° GIORNO – il viaggio di ritorno Purtroppo la vacanza è finita, e quindi la mattina prendiamo l’aereo che ci riporterà alla vita quotidiana, ma con delle sensazioni, profumi, colori che ci rimarranno sempre nel cuore!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche