Perù vero

Non solo machu picchu, ma anche visita di progetti sociali.
Scritto da: gipsy1979
perù vero
Partenza il: 17/12/2009
Ritorno il: 09/01/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Vi scrivo per raccontarvi il nostro viaggio, che sembrava dover essere mini e“supersgarrupato” per poi trasformarsi in un viaggio indimenticabile, alla scoperta delle meraviglie ma anche delle profonde contraddizioni di questo paese. Siamo una coppia Paolo e Maria, che dà qualche anno meditano l’intenzione di andare in Perù per poi riuscirci solo a Gennaio di quest’anno. La ricerca è stata ardua, pensavamo di fare un viaggio da soli quando abbiamo incontrato nel web PeruEtico che ci ha proposto un viaggio di turismo responsabile, in base alle nostre necessita, che sembrava permetterci, in soli 14 giorni, di conoscere un po’ più a fondo la realtà del Paese che ci accingevamo a visitare. La scelta è stata quella giusta, Matteo ed Emanuele oltre che ad essere ottimi organizzatori di viaggi sono anche 2 persone squisite, preparate che il Perù lo conoscono veramente, vivendoci da oltre 5 anni. Noi abbiamo pensato al volo internazionale con Iberia: Roma-Madrid-Lima, e per il resto ci siamo goduti il nostro viaggio circondati da persone che hanno fatto delle scelte di vita molto importanti e che si dedicano completamente alla gente peruviana, in particolar modo ai bambini, con profonda generosità.

In questo viaggio infatti vi parleremo non tanto dei luoghi indimenticabili e meravigliosi che si aprono al nostro cammino, ma dei progetti che abbiamo avuto la possibilità di visitare e conoscere e che ci hanno mostrato anche l’altra faccia del Perù.

Scesi dall’aereo ci aspetta un simpatico signore di una certa età. Si chiama Norberto, è di Lima e si aggroviglia in un pericoloso “itagnolo” che oltre ad essere molto comprensibile (anche attraverso l’aiuto di gesti e smorfie) risulta essere estremamente divertente. Ci carica sul suo taxi e durante il tragitto che ci porterà al CEPROF inizia a raccontarci la storia di Tablada, zona periferica di Lima dove è situato il progetto, e a darci qualche informazione su Maruja e Daniela, le direttrici. Il percorso è veramente impressionante, il panorama cambia alla vista avvicinandosi a Tablada, ci si rende perfettamente conto di star entrando in una zona molto povera. Arriviamo finalmente al CEPROF dove ci stanno aspettando Daniela e Maruja. Daniela è una deliziosa signora italiana di una certa età, ha passato la maggior parte della sua vita in questo quartiere cercando di dare una mano alla gente guidata dalla fede. Maruja invece, peruana e rivoluzionaria, mantiene ancora uno spirito combattivo e la voglia di cambiare le cose.. Insieme sono una coppia invincibile. Ci sistemano nelle deliziose stanze per i turisti proprio sopra alla Biblioteca, il progetto del CEPROF dove vengono accolti ogni giorno più di 180 bambini della zona per il sostegno scolastico, laboratori artistici, etc etc. Per cena Daniela e Maruja ci stanno aspettando, Daniela ci ha preparato una cena deliziosa e mentre ci lecchiamo i baffi iniziano a raccontarci la loro storia in Tablada, l’apertura della casa famiglia per bambine ed adolescenti vittime di violenza, il periodo del terrorismo e la nascita della Biblioteca. Il giorno seguente prima di ripartire per il nostro viaggio, Maruja ci fa visitare il progetto e conoscere le ragazze della casa famiglia e il lavoro della biblioteca. A malincuore salutiamo le “zie” e lasciamo quell’oasi felice in un quartiere così difficile. Via all’aeroporto per prendere il nostro volo per Cusco. A Cusco ci stanno aspettando per portarci alla Piccola Locanda, un delizioso Hotel italiano, curato nei minimi dettagli; si respira un’aria familiare ad accogliente, il personale è impeccabile e i colori del luogo ti mettono di buon umore. Noi alloggiamo nella stanza Micaela dove alla porta c’è la foto di una graziosa bambina, che ci dicono sia una delle nuove arrivate della famiglia, nella stanza si trovano le sue foto ed è davvero carino vederla scorazzare allegramente per la Locanda, qualche ora dopo! Ci offrono un mate di coca, che dicono faccia bene quando si sale a questa altitudine e ci lasciano riposare un po’. Più tardi incontriamo Camillo che sarà la nostra guida per il resto del viaggio. Camillo è un altro componente della famiglia Chavez, che ci racconta, insieme a Paola l’altra collaboratrice italiana di Peruetico, come funziona la Famiglia della Piccola Locanda: composta da Piccola Locanda, Peruetico Italia ed Ubuntu.. Che insieme sostengono i vari progetti per bambini e le varie comunità che avremo la possibilità di visitare durante il nostro viaggio. Ci facciamo un giro per le vie della città e torniamo in albergo. La mattina seguente Camillo ci aspetta con una macchina per iniziare il city tour di Cusco, non vi racconterò delle meraviglie della città, dato che ci sono tantissimi resoconti di viaggio che lo fanno, ma mi concentrerò sulle realtà che abbiamo conosciuto in questo paese. Dopo aver passeggiato per il mercato del San Pedro e per le misteriose rovine, ci dirigiamo per pranzo all’Hogar de Las Estrellas, un progetto che accoglie bambini diversamente abili ed abbandonati. Visitiamo la casa in compagnia di Camillo e della direttrice Marta che ci spiegano un po’ la difficile realtà dei bambini diversamente abili in questo paese, l’alto tasso di abbandoni, l’inclusione sociale inesistente sia a livello educativo che lavorativo. Mangiamo in compagnia dei 30 bambini e poi abbiamo un po’ di tempo libero per giocare con loro e conoscerci un po’. E’ stata sicuramente un’esperienza forte, si lascia quella casa pensando all’incerto futuro di quei bambini quando dovranno lasciare il progetto raggiunta la maggior età, consolandosi comunque con il fatto che c’è qualcuno che si occupa di loro con amore e che cerca in qualche modo di offrirgli una prospettiva. Proseguiamo il nostro tour a Cusco visitando la Cattedrale, il museo del Coricancha e il suggestivo quartiere di San Blas. L’indomani ripartiamo con Camillo alla volta della Valle Sacra, visitiamo Chincero e le sue rovine, Maras con le sue impressionanti saline e Moray, un antico laboratorio botanico Inka di forma circolare che sembra non essere stato costruito da uomini! Oggi per pranzo ci stà aspettando Ada con i suoi bambini del Casa famiglia Mosoq Runa che si trova nella Valle. Mosoq Runa è un progetto per bambini in stato di abbandono morale e materiale e/o vittime di violenza, ed Ada si occupa di loro come una madre. Mosoq Runa significa in lingua Quechua “Gente nuova”, ed è proprio quello che Ada ed i suoi collaboratori cercano di fare con questi bambini, indicargli una strada nuova rispetto a quello che hanno vissuto in famiglia; e sembra che ci riescano benissimo. Il progetto è estremamente organizzato e la sua grande forza, a mio avviso, è che si è pensato anche al loro futuro nel caso in cui i bambini non vogliano continuare gli studi. Sono stati predisposti due laboratori, uno di panetteria e l’altro di tessitura dove vengono realizzati prodotti e poi venduti. Nel laboratorio di panetteria lavora Fidel, uno dei ragazzi che ha vissuto con Ada fino a qualche mese fa quando ha compiuto la maggiore età. Fa una pizza e delle lasagne deliziose!! Nell’altro laboratorio al momento stanno lavorando alcune donne, l’idea è che comunque le bambine del progetto, se interessate, possano continuare a lavorare lì. Entrambi i laboratorio sostengono finanziariamente la casa famiglia. Ringraziamo Ada ed i bambini per la fantastica giornata in loro compagnia e torniamo in Hotel, l’indomani ci aspetta la visita delle rovine di Pisaq e Hollantaytambo per poi raggiungere Aguas Caliente in treno…alla scoperta della cittadella Inca. Ancora emozionati dai misteri di Machu Picchu del giorno precedente ci dirigiamo con Camillo verso Puno, dove in Hotel ci sta aspettando un “comunero” Alivio con la sua signora che ci guideranno ed ospiteranno nella loro casa per i prossimi due giorni sul Lago Titicaca e le sue isole. Anche in questo caso il nostro tour è molto particolare, perché grazie a Minka Fair Trade, che è una delle più importanti organizzazioni del commercio equo e solidale in Perù, il nostro viaggio viene completamente organizzato e gestito dalle comunità locali, permettendoci di rimanere lontano dal turismo di massa che pupola in zona. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, in questi due giorni abbiamo mangiato, dormito, passeggiato con le persone delle comunità cercando di capire, attraverso numerose domande, la loro organizzazione e le loro tradizioni ancora in vita. Una delle cose più interessanti è l’organizzazione di Taquile, che rappresenta una delle più avanzate forme di democrazia raggiunte fino ad ora. L’isola è autonoma e divisa in sei comunità che godono anch’esse di una certa autonomia nel senso che possono scegliere liberamente il tipo di attività commerciale a cui dedicarsi. Gli ingressi derivanti dal turismo dell’isola, qualsiasi sia la decisione della comunità di lavorare o meno con questo tipo di attività, vengono equamente ripartiti fra tutte e sei le comunità, così come i raccolti annuali, che, a causa delle rotazioni del terreno, necessariamente si devono far riposare i campi alternativamente. Li abbiamo visti al lavoro con l’alpaca e l’argilla e nelle indimenticabili passeggiate intorno all’isola ci hanno insegnato a riconoscere numerose piante e le loro proprietà curative. Veramente un’esperienza unica! Torniamo in albergo a Puno ancora pieni di dubbi e di curiosità, tante sono le riflessioni che scaturiscono da questo Tour. Dormiamo in Hotel pronti per raggiungere l’indomani quella che sarà l’ultima tappa di questo incredibile viaggio, Arequipa. Ad Arequipa alloggiamo al Casablanca un hotel centralissimo che affaccia alla Plaza de Armas, essenziale, pulito e con un personale estremamente disponibile. Sicuramente consigliabile!! Concludiamo il nostro viaggio con la visita al Canion del Colca, uno dei più profondi del mondo, imperdibile! Ci danno l’ultimo saluto del Perù i magnifici condor in volo che riusciamo ad avvistare l’ultimo giorno al Canion. Torniamo a Lima e passiamo ancora una notte dalle “zie” del CEPROF, è un po’ come tornare a casa un’altra volta! Riprendiamo il volo internazionale con già la voglia di tornare, con l’intenzione di non dimenticare e di continuare a sostenere anche dall’Italia questi progetti; come d’altronde abbiamo fatto in questo viaggio, scegliendo di viaggiare responsabilmente!

un ultimo saluto lo faccio ai ragazzi che hanno reso possibile questo viaggio, così diverso e così meravigliosamente intenso, lo staff PeruEtico e Piccola Locanda: siete forti !!! continuate così, il turismo può cambiare, l’importante è crederci !!!!!



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