Perù in autonomia

Dalla foresta amazzonica alle Ande.
Scritto da: CARONTEROSA
perù in autonomia
Partenza il: 07/08/2010
Ritorno il: 29/08/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 4000 €
Il Perù lo abbiamo visto in mille documentari, ma quando le sue bellezze appaiono nella sua realtà, si resta senza fiato. Tenteremo di raccontare il nostro Perù, dando quelli che per noi sono i principali suggerimenti pratici per organizzare un viaggio fai da te in questo meraviglioso paese. Partendo dall’aquisto dei biglietti aerei, essendo stati acquistati tardi – a metà giugno – abbiamo dovuto ripiegare su un volo con 2 scali. 07 AGOSTO – MILANO – ROMA – CARACAS – LIMA Volo Alitalia fino a Caracas e Lan Chile fino a Lima. Voli tutti puntuali e bagaglio pure. Arrivo in tarda serata a Lima – per questa notte di solo scalo abbiamo prenotato presso l’HOSTAL MAMI PANCHITA – nel quartiere di San Miguel, il più vicino all’aeroporto tra i quartieri sicuri. Hostal comodo, pulito e silenzioso; notte e prima colazione a 35 USD la camera. Hanno organizzato loro il trasferimento dall’aeroporto – arrivo 25 USD e ritorno la mattina successiva 20 USD. 08 – 13 AGOSTO – IQUITOS Al mattino volo da Lima con Star Perù, per Iquitos, nella foresta amazzonica (volo prenotato via internet dall’Italia sul sito STARPERU); abbiamo sorvolato montagne innevate e distese immense di foresta amazzonica. Arrivati a Iquitos, la cosa più sconvolgente è il caos di mototaxi per strada e il caldo umido (e siamo in inverno). Ci sistemiamo all’hotel Royal Inn, niente di particolare, poi gironzoliamo per la città, per orientarci un po’. Non soggiorneremo nella giungla, ma faremo gite giornaliere per conoscere i dintorni. Iquitos è una città strana, collegata al resto del mondo solo via aerea o via fiume (Rio Amazonas); si è sviluppata al tempo della scoperta della gomma, quando ne era la sola esportatrice; attualmente la sua economia si basa principalmente sull’esportazione del legname pregiato, sulla trivellazione petrolifera, ed infine sul turismo. Il clima è molto umido e caldo, ma la città è accogliente; noi ci siamo sempre spostati in mototaxi – diciamo dei risciò motorizzati – e vi consigliamo di non perdervi l’esperienza; per le escursioni sul Rio Nanay e Rio Amazonas abbiamo sempre contrattato direttamene al porto Bellavista Nanay con i barcaioli locali. Ovviamente bisogna tenere gli occhi aperti perché allontanandosi dal centro la povertà aumenta. Nella zona del porto noi non abbiamo avuto alcun problema, anzi abbiamo trovato delle persone veramente gentili e disponibili; ci hanno invece sconsigliato di addentrarci da soli nel quartiere di Belen (famoso in estate per il suo mercato galleggiante). In questo periodo siamo nella stagione secca per cui le case galleggianti sono spiaggiate sulla terraferma e da riva si vedono le fondamenta delle palafitte vicino al Rio; in questa zona non c’è corrente elettrica, acqua potabile e servizi igienici (solo alcuni fuori casa, direttamente sul fiume); l’immondizia, gettata nel fiume durante la stagione umida, è poi spiaggiata durante la stagione secca, qui manca tutto quello che noi diamo per scontato. Se volete andare fate ben attenzione, meglio se vi fate accompagnare da qualcuno locale Come ristoranti ad Iquitos consigliamo: MIXTURA – solo a mezzogiorno per mangiare del ceviche (pesce crudo) ; TEXAS – ottimi piatti mexicano e pizze – Per gli acquisti – il mercato artigianale sul Malecon – abbiamo trovato i prezzi più bassi del Peru e soprattutto i più bei pezzi di artigianato locale in assoluto. Anche se non volete comprare nulla, andateci solo per curiosare. Da visitare: Lungo il Rio Nanay le tribu degli Uros; assisterete al solito spettacolo turistico, che però serve ad aiutare le tribù che vivono all’interno; il serpentario e la riserva di Padre Cocha. Per arrivare a questa riserva, bisogna prendere il mototaxi che aspetta a riva e vi porta all’ingresso della riserva: provatelo – è un’esperienza unica e divertentissima!!!!. Attraversiamo il paesino di Padre Cocha, molto ben organizzato, con la sua riserva di acqua potabile, la scuola e l’elettricità (so che per noi è scontatissimo, ma qui credetemi non lo è per niente). Qui visitiamo il MARIPOSARIO, un allevamento di farfalle e orfanotrofio di animali abbandonati o sequestrati ai cacciatori. Tra qui e il serpentario abbiamo visto bradipo, tapiro, scimmie, orsetto lavatore, otorongo (una specie di tigre più piccola), anaconda, cobra, tartaruga preistorica, alligatori. (6 soles mototaxi A/R – 15 soles a testa per la barca tutto il giorno) A sud di Iquitos, la laguna del Lago Quistococha – qui potete visitare uno zoo dove si possono vedere tutti gli animali che normalmente vivono nella foresta amazzonica e che è quasi impossibile vedere in un breve soggiorno, poichè la foresta è fittissima. All’interno della riserva si trova la spiaggia di Iquitos, una laguna con una spiaggia di sabbia bianca, dove è possibile fare il bagno e fare un giro in canoa. (10 soles mototaxi A/R) Navigazione sul Rio Amazonas – al mattino presto dove il Rio Nanay si butta nel Rio Amazonas si possono vedere i delfini rosa di fiume; belli e veramente tanti …. Poi navigazione lungo il Rio Amazonas verso un allevamento di pesci di fiume prelibatissimi. Il Rio Amazonas è veramente immenso e la corrente è molto più forte che sul Rio Nanay o Itaya (su cui si affaccia Iquitos); il viaggio su queste barchette è sicuramente più caratteristico rispetto all’utilizzo dei grossi motoscafi. Il Rio da una sensazione di tranquillità anche se il colore non ispira alcun bagno… (6 soles mototaxi A/R – 20 soles a testa tutto il giorno la barca) 14 AGOSTO – IQUITOS –LIMA Trasferimento a Lima con Star Peru. Meno male che il ns volo è puntuale, perché al mattino un forte temporale ha bloccato tutta la città e il rischio di sospensione dei voli nella foresta è molto alto. Al momento dell’imbarco, in coda, un sacerdote si meraviglia di trovare degli italiani a Iquitos, città fuori dai normali circuiti turistici. Ci dice che lui vive nella foresta, all’interno di Tarapoto (altra città peruviana nell’amazzonia) da ca 50 anni e che non torna in Italia da molti anni. Ci racconta che non possiamo immaginare come vivono gli indigeni, tanto che hanno fatto festa perché dopo tanti anni finalmente in un villaggio, quest’anno sono riusciti a portare la corrente elettrica. Persone come questo sacerdote sono veramente speciali, se tutti noi avessimo un briciolo della loro bontà e del loro spirito di sacrificio. A Lima pernottiamo ancora da Mamipanchita. La sera cena al ristorante giapponese EDO – Av.da Salaverry, 3230 – Quadra 32 – se vi piace il pesce crudo è ottimo. 15 AGOSTO – LIMA – CUZCO Volo con TACA Airlines (sempre prenotato via internet da Italia). Inizia qui la parte più “turistica” del ns viaggio. Appena atterriamo a Cuzco – mt 3.300 – sentiamo l’altezza. Non è solo suggestione, le gambe sono pesanti e fatichiamo a camminare. All’aeroporto il taxi mandato dall’hostal INKARRI ci aspetta e ci porta all’hotel (ottimo rapporto qualità / prezzo – 45 USD a camera con colazione – pagamento solo contanti); da qui usciamo a piedi e andiamo verso Plaza des Armas (nome che in Perù viene dato a tutte le piazze centrali), a 5 minuti dal ns hostal. Primo acquisto SOROCHE PILLS, pastiglie per il mal di montagna (alla fine della vacanza avremo finito una confezione a coppia). A Cuzco durante il giorno fa caldo, ma la sera serve una giacca a vento pesante; diciamo che nei giorni successivi passeremo tutte e 4 le stagioni in un solo giorno. Pur essendo domenica, riusciamo a prenotare per il giorno seguente il trasferimento al MACHU PICHU. Preparatevi perché è la visita più cara in assoluto di tutto il Perù. Biglietto di ingresso 45 UDS, ma se lo acquistate ad Aguas Caliente (ufficio del turismo) solo contanti e solo SOLES; treno – prenotato presso PERU RAIL in Plaza des Armas, sotto i portici vicino alla Cattedrale, non è molto pubblicizzato per cui chiedete se non lo trovate subito – si paga in USD e con carta di credito (e ci credo visti i prezzi). Il resto della giornata lo passiamo a girovagare per Cuzco e ad acclimatarci. 16 AGOSTO – CUZCO – MACHU PICHU – CUZCO Partenza dall’hotel all’alba con il taxi per raggiungere la stazione ferroviaria di Poroy, da cui parte il treno della PERU RAIL per Machu Pichu; temperatura sotto lo 0; il treno era addirittura ghiacciato, poi la situazione è migliorata. Nel biglietto ferroviario del Vista Dome (carrozze con tetto in vetro panoramico) è inclusa anche la colazione. Arriviamo ad Agua Caliente alle 10.30, acquistiamo i biglietti d’ingresso e saliamo con il bus (14 USD a/r) – non pensate di andarci a piedi, sono già 20 minuti di bus, sotto il sole e in mezzo alla polvere… vedete voi. Una volta arrivati lo spettacolo toglie il fiato: tutti lo abbiamo visto migliaia di volte in foto, in TV, ma quando ci si trova li, la sensazione è di essere piccoli di fronte a tanta bellezza. Non ci sono parole per descriverlo, bisogna vederlo e visitarlo, e alla fine resta sempre la domanda: come hanno fatto a creare tutto questo. Noi abbiamo preferito la visita in giornata da Cuzco, senza pernottare ad Agua Caliente, forse un po’ stancante, ma nel complesso ottimle. Abbiamo anche avuto tempo, prima di prendere il treno di ritorno, di farci fare uno splendido massaggio Inka e di fare un bagno alle terme (costume e asciugamano a noleggio vicino all’ingresso). 17 AGOSTO – CUZCO Visita della città – Cuzco è sicuramente la città più turistica del Perù, molto bella e incastonata in una valle a oltre 3.000 mt d’altezza, ma molto cara; qui tutto si paga. Ma da qui tutti devono passare. Oltre ai pricipali monumenti e musei è molto interessante girovagare per scoprire angoli nascosti. Da consigliare ristorante PACHAPAPA di fronte alla chiesa di san Blas; molto d’atmosfera e ottima cucina. 18 AGOSTO – VALLE SAGRADA Tutta la giornata con taxi a nostra disposizione – prenotato tramite l’hotel (60 USD totali) – per visitare i siti maggiori della Valle Sagrada – ricordarsi di acquistare il Boleto Turistico direttamente a Cuzco per avere accesso ai siti a costi minori – in questa giornata abbiamo visitato: Ollantaytambo – Moray – Chinchero – Pisac. Questi centri sono meno pubblicizzati di Machu Pichu, ma non per questo meno interessanti, anche perché qui non troviamo la massa di turisti di Machu Pichu e si possono visitare meglio, sentire quasi l’atmosfera del passato. L’ultima notte a Cuzco la trascorriamo all’hotel vicino, poiché all’Inkarri non c’era posto; consigliato HOTEL APU’S DREAM – Calle Collacalle 310-312. 19 AGOSTO – CUZCO – PUNO Trasferimento in bus, compagnia FIRST CLASS – a Puno. Durante questo trasferimento si effettuano 4 soste a siti archeologici – pranzo incluso (con musica peruviana)- 40 USD a testa. Bus molto comodi e viaggio che dura tutta la giornata: tra i siti visistati: Andahuaylillas, dove si trova la “Cappella Sistina del sud America; Raqchi, un tempio inca molto interessante; La Raya, il passo più alto del percorso (mt 4.300); Pukara – primo luogo dove si sono trovati segni di civilizzazione sull’altipiano peruviano; oltre ai meravigliosi paesaggi andini che si attraversano. Arriviamo verso le 18.00 e al terminal ci aspetta il taxi inviato dall’hotel Intiqua (56 USD a camera con colazione – in questo periodo sono in promozione). Hotel vicinissimo a calle Lima, zona pedonale di Puno; nuovo, elegante e con personale cordialissimo. Cena al Ristorante DON PEDRO – in calle Lima 20 AGOSTO – LAGO TITICACA Tramite l’hotel, che dispone di una agenzia viaggi, abbiamo prenotato il tour di una giornata alle isole degli UROS e Taquile con pranzo incluso (30 USD a testa), con barca tipica (vi offriranno il tour anche con la barca veloce, ma costa il doppio e il tempo di sosta sulle isole è più che sufficiente- la barca tipica è molto rilassante). Qui inizia nuovamente a farsi sentire l’altitudine (mt 3.800). Nostro personale parere: le isole Uros sono molto molto turistiche e viene il sospetto che la popolazione non viva li, ma venga portata al mattino prima dell’arrivo dei turisti; interessante è comunque vedere come vivevano, con i loro costumi tipici. Meno turistica sembra l’isola Taquile, dalla cui cima si ha una splendida vista del lago Titicaca, affascinante tanto che in alcuni punti sembra di essere in mezzo al mare. Pranzo in una casa dell’isola, dove le famiglie cucinano per i turisti. La sera cena al ristorante LA CASONA, in Calle Lima: molto pubblicizzato, ma non esaltante. 21 AGOSTO – PUNO – AREQUIPA Al pomeriggio partenza da Puno in bus per Arequipa – compagnia CRUZ DEL SUR (65 soles a testa). Bus comodissimi di prima classe per 5 ore di viaggio, con proiezione di film e snack inclusi. Arrivo al terminal dei bus di Arequipa alle 21.00; sempre all’interno del terminal prendiamo un taxi che ci porta all’HOSTAL LA TORRE DE UGARTES – Calle Ugarte 401 – A Cercado – (40 USD a camera colazione inclusa) proprio dietro il famoso monastero di S. Catalina, a 5 minuti a piedi da Plaza des Armas. Ottimo rapporto qualità/prezzo. Visto che è tardi ci infiliamo nel primo ristorante ancora aperto vicono all’hotel e gustiamo una buonissima pizza (qui i ristoranti chiudono abbastanza presto). 22 AGOSTO – AREQUIPA Per prima cosa prenotiamo la visita al Canyon del Cola e Cruz del Condor, tramite l’agenzia ACQUARIUS, in calle Catilina vicino a plaza des Armas. Per 95 soles a persona prenotiamo la visita di 2 giorni con hotel di categoria media. Adesso possiamo dedicarci alla visita della città; non perdetevi il monastero, il più grande del mondo; tenete conto che ci vogliono un paio d’ore per visitarlo tutto. Ottimo il giro con bus aperto da 2 o 4 ore tramite il quale si possono apprezzare anche i quartieri più esterni rispetto al centro, che probabilmente da soli non si raggiungono – la città è molto estesa e circonata da 3 vulcani ancora attivi. Partenza del bus in Plaza des Armas – ad ogni angolo troverete chi vi proporrà il tour. Cena al ristorante LO ZINGARO – calle S. Francisco – ottimo ristorante dove abbiamo provato il cuy (guinea pig) se volete provatelo, ma non è un gran chè, meglio il coccodrillo della foresta amazzonica e l’alpaca. 23 AGOSTO – CANION DEL COLCA – CIVAHI h. 8.00 partenza per il Canyon del Colca. Attraverseremo il passo più alto del nostro viaggio a 4.900 mt, attraversando la riserva di Agua Blanca e Salinas, dove avvistiamo le vigogne. Arriviamo a Chivay per il pranzo e poi andiamo alle terme La Calera (3 km da Chivay). Le piscine sono state ristrutturate di recente, con spogliatoi e armadietti chiusi (consigliamo l’ultima piscina), acqua a 38-39°C. Un vero relax dopo tante ore di bus. La sera cena tipica con danze locali (un po’ troppo turistico – cena niente di eccezionale). 24 AGOSTO – CRUZ DEL CONDOR – AREQUIPA Partenza h 6.00, e trasferimento in bus alla Cruz del Condor. 2 ore di strada sterrata e polverosa, ma ne è valsa la pena. Quando i condor si sono librati in volo, volteggiando sulle nostre teste e lasciandosi trasportare dalla corrente è stata un emozione difficile da descrivere; sembrava di poterli toccare con le dita mentre passavano sopra di noi. Ripartiamo per Arequipa soddisfatti e contenti. Arrivo verso le 16.00. La sera optiamo per il Ristorante Al Gaucho, in Plaza des Armas, piatti a base di carne nazionale ed argentina, non perdetevelo. 25 AGOSTO – AREQUIPA – LIMA Volo con Peruvian Airlines, ottima anche questa compagnia aerea. Arrivati a Lima in taxi andiamo al Bed & Breakfast 3B BARRANCO’S – Jr. Centenario 130, nell’omonimo quartiere. Ottimo B&B, di nuovissima apertura, vicino al mare e al centro storico di Barranco, dove la sera si trovano numerosi locali dopo cena, da consigliare SANTOS – Jr Zepita, 203 – subito dopo il ponte dei sospiri. Camere con letti king size e colazione deliziosa (50 USD a camera). Visto che è presto, e c’è il sole (cosa rarissima a Lima) decidiamo di visitare il Barranco e facciamo una passeggiata sulla costa. Cena nel ristorante più lussuoso di Lima – La Rosa Nautica – Espigon 4 Circuito de Playas – Miraflores, un ristorante costruito a palafitta sull’oceano. Menu di pesce stratosferico; è caro, ma per lo standard peurviano, non certo per un europeo. Cibo e servizio di ottima qualità. A Lima i ristoranti che abbiamo frequentato ci erano stati segnalati da persone che avevano vissuto in città per lungo tempo, per cui non proprio turistici. 26 AGOSTO – LIMA Visita della città – sconsigliamo il bus turistico aperto – troppo traffico e non si vede nulla. Meglio arrivare a Lima centro con un taxi e poi muoversi a piedi. Se siete sulla linea, provate il nuovo METROPOLITANO, tram veloce che attraversa la città. La partenza è molto vicino al B&B Barranco’s. Pranzo alla Ceviceria El Mar – Avenida La Mar – Miraflores – aperta solo a pranzo (per i peruviani la sera il pesce non è più fresco). Cena al ristorante giapponese TOSHIRO’S, Av.da Conquistadores, accanto al Casinò. Molto frequentato dai locali, pesce buonissimo e fresco. 27 AGOSTO – LIMA – CARACAS Consiglio: per le partenze internazionali a Lima presentatevi almeno 3 h prima, perché almeno con LAN PERU’ è un delirio. Atterrati a Caracas è tutto un altro mondo. Per fortuna abbiamo conosciuto un italo venezuelano sul volo che ci ha dato qualche dritta 1- Cambio. Il cambio ufficiale è 4 bolivar per 1 usd, quello non ufficiale 8 Bolivar, e praticamente tutti cambiano al cambio non ufficiale, sarete assaliti da gente che vuole cambiarvi USD. Evitate quindi di usare la carta di credito. 2- Prendete solo i taxi ufficiali, c’è la postazioni subito dopo il ritiro bagagli (auto nera con scritta gialla) ti danno il ticket con il prezzo e poi paghi al tassista. Quello che abbiamo preso noi era GREEN VAN TOUR Noi, dovendo rimanere solo 1 notte, abbiamo pernottato al Gran Melia a Sabana Grande. Hotel trovato su booking.com con ottimo prezzo. Il quartiere non è dei migliori per cui se la sera volete uscire prendete un taxi dall’hotel e poi fatevi aspettare. Ci hanno consigliato i quartieri di Mercedes e San Ignazio, come quartieri sicuri. Noi abbiamo cenato in hotel. 28 AGOSTO – CARACAS-ROMA-MILANO Dopo colazione in hotel (pagato in contanti) andiamo in aeroporto. Il tragitto dura ca 1 ora (l’aeroporto è sul mare mentre Caracas città in mezzo alle colline) e la superstrada passa in mezzo alle favelas, che la sera prima non avevamo notato per il buio. Dicono che è una delle strade più pericolose, soprattutto se fatta di notte….. Ricordatevi di tenere 163 bolivar per pagare la tassa di uscita. Fatto il check-in passiamo i controlli, infiniti. Il nostro volo parte con quasi 3 ore di ritardo, ma a Roma ci aspettano per la coincidenza ed alla fine il ritardo complessivo si riduce a 1 ora.


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