Per la terza volta alla scoperta della Thailandia a noi sconosciuta

Viaggio attraverso un Paese che riserva emozioni, a volte qualche delusione... ma come una calamita, attira sempre
Scritto da: lo russo cinzia
per la terza volta alla scoperta della thailandia a noi sconosciuta
Partenza il: 09/01/2012
Ritorno il: 23/02/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Quest’anno come sempre dopo il duro lavoro di una lunga stagione siciliana, ci concediamo la nostra meritata vacanza, che di anno in anno aumenta in permanenza. Scelta di un mese e mezzo perfetta! Si torna a casa meno a malincuore.

Andiamo all’esplorazione per la terza volta della Thailandia a noi sconosciuta e inseriamo anche, la permanenza di 14 giorni in Cambogia, di cui ho già scritto un racconto.

Praticamente il nostro viaggio si svolge partendo da Palermo per Roma il 9 gennaio con volo blu panorama €45 p.p e volo per Bangkok Emirates € 654 p.p acquistati entrambi direttamente dai loro siti. Permanenza di 2 giorni a Bangkok ove vi ritorneremo dalla Cambogia per un transito notturno, per poi recarci a Krabi e le sue isole, Koh Yao Yai, Khao Lak, isole Similan, Koh Phayan, Khuraburi e isole Surin, nuovamente a Khao Lak e in seguito Phuket, con un soggiorno suddiviso in diverse tappe e visita a Koh Racha, per rientrare in Italia il 23 febbraio.

Bangkok: è la prima volta che ci concediamo una sosta in questa città e per farla digerire meglio a mio marito (il quale eviterebbe come la peste tutte le città asiatiche), ho fatto il possibile per scegliere la miglior collocazione di movimento. Il risultato è stato ottimo, dall’aeroporto abbiamo raggiunto il nostro albergo in maniera velocissima, City line più Bts, con due cambi altrettanto veloci. Chiaramente non bisogna avere bagagli ingombranti, con il solo trolley a mano è una passeggiata e inoltre se si arriva in aeroporto nel tardo pomeriggio, quando il traffico è da ingorgo, mai scelta fu migliore. All’inizio, non riuscivo a districarmi nel comprendere fra i vari blog o diari come muoversi, l’aiuto a mio avviso perfetto a cui far capo è il sito della Bts www.bts.co.th/index-coverPage.html, fantastico! Visualizzate tutta la tratta dall’aeroporto, vi vengono forniti tempi di percorrenza e costi, ed aprendo le varie fermate, vedrete anche tutto quello che gravita attorno ad essa, inclusi gli alberghi. Ma basta dire dove si è diretti, per essere aiutati con solerzia sia alla biglietteria che dagli addetti al controllo.

Prenotato all’Eritage Bangkok 200m appunto dalla fermata Bts, costo di bath1700 a notte con colazione, direttamente dal loro sito a prezzo più vantaggioso rispetto a Booking.com. Cinque minuti a piedi dal mercato di Patpon, luogo ideale per l’acquisto di qualche bel falso, in effetti una vera mecca per gli appassionati. Solo a due fermate dall’imbarco fluviale, da dove abbiamo raggiunto sia Chinatown ed il palazzo reale. Per quanto riguarda quest’ultimo, ricordarsi un abbigliamento consono, se no vi verrà fornito all’ingresso il pareo di copertura alle donne, o i pantaloni lunghi agli uomini. Sempre nelle vicinanze dell’albergo c’è un bel mercato diurno, dove spendere le ultime ore di sosta, prima di volare verso altre mete. Le prelibatezze culinarie in questa città sono infinite, in ogni angolo verrete tentati da piatti deliziosi; a voi l’imbarazzo della scelta. Non abbiamo mai usato altri mezzi se non quelli pubblici, veramente economici. Ed ora sicuramente un ritorno per continuarne la sua esplorazione, non ce lo perderemo ma sempre in piccole dosi, per non subire lo stress della città, a cui non siamo più abituati.

Arrivando nel tardo pomeriggio per poi ripartire con un primo volo del mattino, la soluzione di un albergo nelle vicinanze dell’aeroporto di Bangkok è avvenuta con booking.com Suvarnabhumi Suite hotel Bath 1200, senza colazione con transfer incluso, basta registrare la data , l’ora di arrivo e partenza. Raccomandatissimo e se la fame si fa sentire, uscendo da lì sulla strada principale, alla vostra dx troverete dei ristoranti; in uno di questi abbiamo mangiato un ottimo granchio al curry.

Krabi e le sue isole: raggiunta con un volo air asia bath 1500 p.p alle 06.30 del mattino, era la tariffa più vantaggiosa ed inoltre, facendo il check-in online i controlli sul peso del bagaglio non esistono, basta rispettare le misure.

Soggiornato una notte al Porthep Mansion booking bath 1350 dal quale siamo fuggiti per restare poi 4 notti al Grand Krabi Phutara resort bath 1000 con colazione. Chiudendo qualche occhio ve lo raccomando, per la gentilezza e cortesia del personale ma anche per la sua tranquillità, essendo dislocato un po’ fuori da Hat Nopphatar Thara. Noleggiando il motorino bath 200 al giorno ci si muove in tutta libertà. Il mare a Krabi non è dei migliori, abbiamo esplorato le sue spiagge ma non sono niente di speciale. Meglio è stato il trascorrere una giornata a Railay beach e l’escursione sulle isole che è imperdibile. Con bath500 p.p trascorso una bella giornata immersi in questi scenari suggestivi, peccato per la gran folla dovuta alle vacanze del capodanno cinese, fortunatamente in termine. Ma visto le bizze del tempo durante la nostra permanenza, la giornata è stata sbagliata per le presenze ma con un bel sole splendente, permettendoci così di apprezzare il tutto.

Koh Poda koh Chiken Koh Taloo, Phra Nang beach e la sua grotta della principessa, altre isole a nord, escursioni all’interno, Phi Phi Island e tanto altro potrete organizzarvi, per il trascorrere del vostro soggiorno (alcune mete non le abbiamo fatte perché fanno parte di un precedente viaggio). Il mercato notturno del fine settimana! Non perdetevelo! A parte il tragitto, uno spettacolo mozzafiato con tutti quei faraglioni ma sarà il vostro palato a ringraziare. Ogni sorta di specialità, qui stuzzicherà il vostro olfatto e con pochi Bath, vi concederete, una gran abbuffata.

Il centro di Ao nang è pieno di vita, ma abbiamo trovato i ristoranti di pesce, al quanto proibitivi, per cui ci siamo rifugiati in zona porto a Hat Nopphatar Thara e precisamente, nel grazioso ristorante gestito da due sorelle nane carinissime. Frequentato molto dai locali, il pesce è buonissimo. Essendo il centro molto animato, a dire il vero abbiamo voluto un pochino sfuggire dal suo bagno di folla serale.

Questo territorio si presenta comunque ben tenuto, i go-go bar sono quasi inesistenti e la presenza di famiglie e pensionati nordici è piuttosto cospicua. Popolazione composta anche da una grande comunità mussulmana, rende d’obbligo un maggior rispetto e inoltre se volete concedervi una birra, rifugiatevi ove non sono presenti nella gestione.

Koh Yao Yai: vi arriviamo da Krabi con motoscafo veloce bath 500 a persona ed alloggiamo al Heimat Garden Bath 1300 a notte con colazione e il transfer d’arrivo inclusi. Fortunatamente prenotiamo solo brevi permanenze, perché a parte il tempo inizialmente brutto, l’isola non è niente di speciale. Per noleggiare la moto la signora del resort ci fa pagare bath 400 (la furbina!) al giorno e come al solito, ce la giriamo lungo tutto il suo periplo, scoprendo che il lato orientale è praticamente non balneabile e quello occidentale ha alcuni tratti con le mangrovie, per poi ritrovare la spiaggia vicino al nostro resort ,ed altre spiagge più a sud, con alcuni alberghi di categoria alta. Quelle più a sud appaiono con un acqua splendida, peccato dover attendere l’alta marea per concedersi un bagno, visto la presenza di rocce affiorate nella sua discesa. La spiaggia grande a pochi minuti a piedi dal nostro resort è splendida ma il mare appare un po’ fangoso, problema che comunque riscontreremo anche nel proseguo del nostro viaggio. Ne ho dedotto che probabilmente è dovuto alle cospicue alluvioni dell’autunno. Quindi lascio la speranza, che la mia valutazione sia influenzata da un problema temporaneo.

La popolazione è praticamente quasi tutta mussulmana, birra ed alcolici acquistabili solo nei resort e in qualche sparuto bar. Non mi spiego la presenza di soli gatti sull’isola, cani inesistenti!

Vegetazione lussureggiante, strade comode e poco frequentate per muoversi, visione di un certo benessere generale poco comune in altri luoghi. Da qui inoltre si possono effettuare diverse escursioni sia verso le isole o nelle mangrovie. Non ne abbiamo fatta nessuna, tempo sempre piuttosto incerto. Ottimo il ristorantino sulla spiaggia vicino al nostro resort; il vicino Koy Yao Resort evitatelo molto caro.

Sicuramente un ottimo disintossicante, dai bagni di folla di Phuke. Sarete fra i pochi turisti che la raggiungono, veramente pochissimi! Per andarcene paghiamo bath500 il transfer al porto e bath240 per la barca.

Khao Lak: la raggiungiamo dal porto di Bang Rong in Phuket con un taxi bath 1500, alloggiamo al Pakaran Bungalows Bath1300 non lo raccomando. Questa oltretutto è una zona piena di acquitrini e allevamenti di gamberetti, le zanzare vi divoreranno. Noi la prendiamo come una tappa per e quindi ci diamo all’esplorazione con la moto bath250. Proseguendo verso nord in direzione di Takua Pa, si trovano delle spiagge praticamente deserte e con diversi gazebi, adibiti alla ristorazione, dove rifocillarsi con dell’ottimo pesce. Anche qui tanto turismo nordico e moltissime famiglie, la gente del luogo è veramente gentile e disponibile, in maniera molto più spiccata rispetto a Phuket. Ma il motivo vero per cui siamo qui sono le isole Similan, per cui iniziamo una ricerca alla proposta migliore. E’ incredibile il divario dei prezzi che troverete, sulle broshure indicano cifre da bath 3500 p.p per la giornata e da lì parte lo sconto ma alla fine, riusciamo a trovare una promo da bath1700p.p con un ottima compagnia.

Isole Similan: la traversata di un’ora e mezza, se il mare non è più che dei migliori è piuttosto dura da digerire, ma gli scenari che vi regaleranno sono unici. Peccato per, e qui ci sarebbe da dire molto: orde di gente che si ammassa nel cercare di vedere l’unica tartaruga che si aggira, pesci che se la danno a gambe levate e una barriera corallina piuttosto distrutta. Un acqua e scenari bellissimi, rovinati da questo continuo andirivieni di persone, tra cui la maggior parte russi, alla realizzazione del book fotografico, in tutte le pose da riviste patinate. Non vi abbiamo dormito ma nostra nipote si; notte in tenda maleodorante e a quanto sembra nei bungalows anche peggio, topi che scorrazzano tranquillamente. Sicuramente il soggiornarvi regalerà qualche emozione in più ma devo dire, che per noi è stata perfetta l’escursione in giornata e siamo felici di esserci stati.

Raggiunta la citta di Takua Pa con un sorng-taa-ou, prendiamo il primo autobus del mattino per Ranong. I vip bus diretti vanno prenotati anticipatamente o attesi nelle principali stazioni di sosta, se no vi tocca come noi utilizzare quelli dei locali. Una raccomandazione, se vi capita di salire in quelli con l’assetto due- tre non fate come noi, che per stare più larghi, abbiamo approfittato dei tre posti, ritrovandoci poi, visto l’affollamento, con il terzo passeggero. Un omone che per stare più comodo si è ben disteso con le braccia sollevate, inondandoci del suo buon profumo. Oltre tutto rammentate, in questa tratta i posti di blocco sono diversi e la polizia controlla ogni singolo thai.

Koh phayan: raggiunta da Ranong con una speed boat bath 350p.p alloggiamo al Payam Village bath 1400 con colazione: di buono ha solo la posizione sulla spiaggia, sicuramente la più bella dell’isola: Ao Kao Kwai Bay.

Si gira solo con il motorino ed i taxi ugualmente, visto che la strada di cemento che la percorre è piuttosto stretta. Noi l’abbiamo noleggiato subito all’arrivo bath 200 al giorno, recandoci autonomamente al resort. Anche qui il mare si presenta con un’acqua piuttosto fangosa e ormai, siamo veramente avviliti. Ma avendo deciso di concederci qualche giorno di relax , possiamo solo dare inizio all’esplorazione. Scelta stupenda, non so se per un cambio di correnti o cosa ma finalmente, la situazione migliora rapidamente e lo riscontreremo anche al rientro a Khao Lak.

Bellissima esperienza, la raccomando a coloro che vogliono vivere un’isola a basso costo, piena di giovani. Insomma, un ambiente un po’ hippy con un mare splendido e una vegetazione rigogliosa. Qui le giornate scorrono in totale relax, anche alla sera dopo qualche piccolo tour e una buona cenetta, non c’è molto altro. Abbiamo girato le diverse spiagge ma alla fine la location migliore, era di fronte al nostro alloggio.

Kuraburi e Surin Island: da Ranong arriviamo qui sempre con un bus locale, quindi fermate in tutti i luoghi richiesti.fortunatamente il paesaggio compensa la lunga durata. Alloggiamo al Bon Pia resort bath600 raccomandatissimo! Organizziamo la nostra escursione alle Surin attraverso il proprietario, il furbacchione, ci ha fatti arrivare qui, dandoci un differente prezzo bath1600 ma trattasi solo del transfer in barca, il tutto incluso costa bath2800. Alla fine riusciamo a strappargliela a 2300bath un vero affare, visto che la effettueremo con la miglior compagnia, quella del Khuraburi resort. E’ difficile trovare buoni prezzi, qui il monopolio è detenuto solo da tre compagnie e la scarsa concorrenza, li mantiene piuttosto elevati.

In barca siamo solo in quindici, di cui una buona parte italiani e in circa un’ora e mezza, arriviamo al primo punto di snorkeling, dove una barriera corallina piuttosto intatta ci regala bei momenti, in assoluta tranquillità. La giornata è stata meravigliosa, peccato non aver potuto visitare il villaggio dei Moken, all’ultimo minuto hanno deciso che non potevamo arrivarci. Tutta l’organizzazione è stata perfetta, ottimo anche il pranzo. Bellissime isole con una stupenda vegetazione, mare dai bei colori, insomma merita sicuramente visitarle. Le Similan presentano sicuramente uno scenario più mozzafiato, il mare è ancora più turchese ma se volete vedere una barriera corallina più intatta ed un’esplorazione in estrema tranquillità, sono da prediligere le Surin.

Dopo un’altra sosta a Khao Lak molto piacevole, con il mare che a riacquistato la sua trasparenza, soggiornoto al Wandee Hostel bungalow 1200bath raccomandatissimo ci dirigiamo verso Phuket.

Phuket: conoscendola già in parte, non è una meta da noi molto apprezzata ma siamo riusciti, a ritagliarci alcune belle situazioni per viverla al meglio. Passiamo alcune notti al Baan China Louge resort 1000bath in zona Bang Thao e Hat Surin. State alla larga da qui, prezzi esorbitanti ovunque, vista la vicinanza della laguna con tutti i suoi mega villaggi. La parte migliore del mare è sicuramente in direzione nord di Bang Thao verso il parco, vi sono dei piccoli baracchini ove trascorrere in bel ozio la giornata. Anche i mezzi di trasporto sono più cari moto bath 300 ed i taxi praticano prezzi spropositati. Il festeggiamento del compleanno di nostra nipote è l’unico motivo che ci porta a Patpong per un’ottima cena di pesce e un giro nella blangah road, nella visione dei suoi eccessi. Spostarsi in taxi è diventato veramente proibitivo a Phuket, la serata ci costerà solo in andata e ritorno 1000 bath.

Ci trasferiamo per alcuni giorni a Karon beach, alloggiamo al Baan Chaylai Resort bath1000 a notte consigliato. Invasione di russi ovunque, anche la spiaggia che rammentavamo fra le più tranquille è un po’ più frequentata ma la viviamo comunque in assoluto relax, peccato per le solite moto d’acqua e l’andirivieni del motoscafo per il parasaling. Siamo qui, solo per fare alcuni acquisti e per organizzare la visita a Koh Racha e visto che il soggiornarvi non è dei più economici, optiamo per l’escursione giornaliera, la troviamo al prezzo di 900bath p.p.

Koh racha: per fortuna non abbiamo prenotato il soggiorno, quest’escursione è stata veramente una grande delusione. Mettiamoci anche che il tempo non era dei migliori ma quel luogo, che a detta di molti e da qualche racconto mi ero prefissata come paradisiaco, si è rivelato infernale. Un’attesa estenuante del pulmino per portarci al porto, una tranquilla traversata per arrivare in un una spiaggia adibita a porto di barche da cui salgono e scendono una fiumana di gente, quei quattro pesci che potreste vedere spariscono. L’acqua è splendida, sulla spiaggia una distesa di lettini affittati salatamente, persino per chi soggiorna nel carissimo resort posto dietro. Tutto costa il doppio di Phuket, cibo altrettanto scadente, insomma la cosi detta fregatura di un contesto iper sfruttato.

Nord di Phuket: una bella esperienza, sicuramente la miglior zona per soggiornare a Phuket, chiaramente per coloro che cercano tranquillità e naturalità.

Soggiorniamo al nai thon beach mansion bath1000 con colazione, passabile.

Con il motorino noleggiato a bath250 esploriamo la spiaggia di Nai Yang, dirigendoci anche all’interno del parco. Una sorpresa, acqua trasparente, la tranquillità senza alcun motoscafo o moto d’acqua e gazebi dove gustare dell’ottimo pesce, insomma sicuramente un contesto dove soggiornare ed oltretutto, ad un tiro di schioppo dall’aeroporto. Non perdetevi la passeggiata all’interno del parco, risalendo fino all’altezza della pista di atterraggio per provare l’emozione e prendere qualche scatto, dell’aereo a poche centinaia di metri dalla vostra testa.

Anche la spiaggia di Nai Thon è veramente piacevole da vivere e la ristorazione sulla spiaggia ottima. Il fatto di essere stati già Phuket in un precedente viaggio ci ha permesso di viverla con meno aspettative e quindi contenere le delusioni ma nello stesso tempo, ci ha dato la possibilità di viverne una parte inesplorata, rivelandoci così la sua parte migliore.

Un viaggio itinerante ricco di emozioni e di qualche delusione ma che come sempre ci lascia la malattia e quindi sotto, cominciamo a sognare il prossimo.

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