Per il weekend scappo a Ibiza!
Il giorno seguente ci dirigiamo alle spiagge Comte. Ci dicono che sono bellissime, e lo sono, ma c’è troppo vento e non sarebbe piacevole prendere il sole qui, essendo un punto poco riparato e al contrario esposto ai venti. Il tempo di qualche foto e facciamo rotta verso Cala Tirada, meno suggestiva, forse, ma molto più godibile. Scendiamo una rampa di scale e ci troviamo in una spiaggia molto grande, protetta dalle alture. Alle nostre spalle catene di alberghi, veramente non troppo belli, a mio parere, ma il mare compensa la vista delle costruzioni: è cristallino e senza ombre. Anche qui, grazie alla tecnica della nonna, faccio una nuotata defatigante, quasi fino ad una piccola insenatura accanto alla spiaggia più grande. Gli altri mi raggiungono fino alla secca davanti alla riva, che permette di stare in poche decine di cm d’acqua, anche lontani dalla bagno-asciuga. Al ritorno una birra fresca (qui costa pochissimo) e siamo di nuovo ad Ibiza. La sera ceniamo in una pizzeria napoletana, io entro piuttosto scettica, ma ne esco ricreduta: la grigliata di carne è buona ed abbondante, a giudicare dai tavoli intorno anche gli altri piatti più italici sono all’altezza, e paghiamo una cifra in linea con gli altri locali (il mio scetticismo è, in generale, per i ristoranti italiani all’estero, non sempre degni della reputazione che la nostra tradizione gastronomica giustamente vanta).
Il terzo giorno andiamo alla scoperta di cala Molì, piccola e selvaggia, e di cala Veleda, una spiaggia attrezzata, con sedie sdraio e un bar/ristorante frequentatissimo alle spalle. Il mare è anche qui piacevole, ma meno incontaminato, all’orizzonte un paio di barche a vela e intorno bambini francesi e inglesi che giocano sulla riva e sguazzano in acqua. La strada per arrivarci è costeggiata dalla macchia mediterranea, da qui fanno capolini i cancelli di mega ville: è evidentemente una zona ben abitata. Non è tra le mie mete preferite, lo ammetto, ma immagino che, per chi ha bambini, sia un buon compromesso tra mare e comfort, così come cala Tirada, dove i piccoli possono giocare con la sabbia e fare il bagno senza grossi rischi. Siamo all’ultima sera. Io e miei amici siamo un po’ tristi, non viviamo nello stesso paese, e tra qualche ora torneremo alle nostre rispettive case, a distanze di km e km, di abitudini e climi. Ci concediamo pertanto un locale adatto all’occasione: la Brasa. Si entra in un giardino addobbato con tante piccole luci, tavoli e panchine in muratura. La cucina è aperta sull’esterno, volendo si può mangiare anche all’interno ed è qui che ci accomodiamo. Il locale è curato nei minimi particolari, con specchi, candele e un lampadario suggestivo, fatto con rami e cristalli. Dal menu una vasta gamma di piatti spagnoli e non. Io e la mia amica ci facciamo sedurre dalla paella, nella sua tradizionale variante ‘mixta’, cioè carne e pesce. I nostri accompagnatori preferiscono piatti di carne, l’uno stinco di maiale con contorno, cucinato alla spagnola, l’altro entrecotte in salsa. La ragazza che ci serve con un fare simpatico ci consiglia, in alternativa al vino che avevamo scelto, uno di uguale prezzo, garantendocene la qualità. Apprezzo sempre un servizio in sintonia con il locale, perché chi serve ai tavoli può fare veramente la differenza e determinare la soddisfazione del cliente. Il vino è in effetti squisito, rosso, non tanico, dolce al palato, ma di gusto sobrio, e ben si adatta a tutte le pietanze ordinate. La paella ci viene prima mostrata nella sua tradizionale paellera, e poi servita nei piatti. Quando più tardi proviamo a riempirci di nuovo con le restanti porzioni rimaste nella padella e lasciata dal personale accanto al tavolo, in un apposito supporto, arriva subito un cameriere, che prontamente ci serve. Il prezzo è in linea con il posto, ma non troppo caro, a dire il vero. La sera si conclude nella tipica piazzetta di Ibiza, in uno dei tanti localini all’aperto, dove beviamo in compagnia di amici che vivono qui. Il racconto che ci fanno di Ibiza coincide con quello di molti luoghi turistici: Ibiza è scandita dalle stagioni, estati molto divertenti ed inverni difficili, e dà la possibilità di scelta tra il divertimento più sfrenato e una natura piacevolissima, tanto che questi luoghi sono, come pochi sanno, patrimonio dell’Unesco. Finisco il mio cocktail e mi riprometto di tornare ad Ibiza. Sì, ma sempre fuori stagione 😉
Un ringraziamento speciale alla coppia di amici che ha reso così bella questa scoperta: Hugo e Ilaria, see soon!