Peloponneso in tour, poi relax a Kos
Indice dei contenuti
Organizzazione Viaggio:
Voli: Ryanair da Bergamo ad Atene – Aegeanair da Atene a Kos – Ryanair da Kos a Bergamo
Spostamenti Tour: Auto (noleggio Sixt ritiro aeroporto Atene e riconsegna Atene centro)
Spostamenti Kos: Scooter (noleggio Escape su lungomare, decisamente consigliato per professionalità, simpatia, disponibilità e semplicità nella gestione di eventuali imprevisti)
Itinerario tour:
Delfi-Olympia-Kalamata-Sparta-Mystras-Nauplia-Micene-Epidauro-Corinto-Atene
Organizzazione logistica tour:
– Atene arrivo e ripartenza immediata in auto, € 250 per 6 giorni, Sixt tramite Rentalcars.com
– Delfi 1 notte, hotel Pan € 39. Buona posizione, ottimo wi fi, colazione migliorabile.
– Olympia 1 notte hotel Leonidaion € 45. Ottima posizione, ottimo wi fi, ottima colazione.
– Kalamata 1 notte hotel Pharae Palace € 77. Posizione vicino al mare, buona struttura alberghiera professionale, ottima, su terrazzo vista mare, buon wi fi.
– Nauplia 2 notti hotel Pension Dafni € 108. Ottimo hotel, piccola bomboniera in buona posizione nella più bella città visitata in questo Tour. Gestione eccellente tra professionalità ineccepibile e cordialità verso gli ospiti. Buona colazione servita al tavolo, non inclusa nella tariffa, vale assolutamente i 5 euro richiesti. Ottimo il wi fi.
– Atene 3 notti hotel Arion Athens € 351. Buon hotel, a pochi passi da piazza Monastiraki, e quindi ottimamente posizionato. Vista Partenone dalla terrazza upper floor, non fruibile se non per riprese fotografiche. Buona colazione, buon wi fi. Ottimo per chi intenda servirsi della metro per raggiungere Porto o Aeroporto, dieci minuti a piedi, con valigie, dalla stazione di Monastiraki.
Note di viaggio
Sabato 5 settembre volo Ryanair Bergamo Atene
Arrivo ad Atene e ritiro dell’auto direttamente in aeroporto. Tutto molto semplice, desk per le pratiche direttamente all’interno dell’aeroporto e ritiro dell’auto pochi metri fuori dello stesso.
Noleggio effettuato tramite Rentalcars.com, compagnia di noleggio Sixt, che ci ha affidato per una settimana una Nissan micra quattro porte in cambio di circa 250 euro, assicurazione “supercasco” inclusa. Addetti Sixt abbastanza asciutti, quasi antipatici, poco professionali, auto kilometrata ed in pessime condizioni generali.
Partenza quindi per Delfi, dove giungiamo dopo qualche ora per sistemarci all’hotel Pan, in centro cittadino e poco distante dalla zona archeologica.
Delfi è un paese di poche case, quasi nulla di interessante al di fuori della bella zona archeologica e del piccolo museo annesso, molti negozietti di souvenir e taverne più o meno caratteristiche.
Domenica 6 settembre: Delfi
Mattinata dedicata alla visita dell’antica Delfi e del museo attiguo. Non daremo in questo diario indicazioni su come e cosa vedere dei vari siti archeologici visitati, rimandando tale compito alle abbondanti pubblicazioni dedicate, ci limiteremo a fornire solo piccoli consigli ricavati dalle esperienze vissute, primo dei quali, in generale per tutti i siti visitati, sicuramente quello di iniziare le visite all’apertura dei cancelli, senza aspettare che caldo e visitatori aumentino in maniera direttamente proporzionale.
Partenza di primo pomeriggio, destinazione Olympia. Le strade percorse durante il giro sono generalmente buone, molti i tratti autostradali ed alcune strade panoramiche di cui parleremo più avanti. Notevole il nuovo ponte che da Patrasso introduce in Peloponneso, attraversarlo in auto costa circa 15 euro.
Lunedì 7: settembre Olympia
Olympia, come Delfi e molte altre città greche di gran nome storico, presenta una parte archeologica di assoluto rilievo, ed una moderna costituita da una strada principale e poche altre secondarie costellate di negozietti, hotel e ristoranti. Elevato il rapporto qualità prezzo per i ristoranti di Olympia, mentre bisogna riconoscere che molti negozi presentano assortimenti di buona qualità media, e artigianato locale più genuino che in altre città visitate. Il sito archeologico è sicuramente tra i più emozionanti. Tra l’altro, a differenza di Delfi, dove lo stadium è meglio conservato ma inaccessibile, qui è possibile entrarvici, accedendo direttamente dal passaggio dedicato agli atleti che si cimentavano nelle gare degli antichi giochi. Coinvolgente.
Partenza pomeridiana verso Kalamata.
Situata sulla costa, questa città non presenta particolari attrattive, ma ci serviva una tappa di avvicinamento per poi tagliare verso Sparta (ben consci che oggi non rimane più nulla dell’antica Storia per cui è famosa, ma come si fa a non tributarle una visita quando sei nei pressi?) e Mystras, quindi poi Nauplia. Giungiamo abbastanza presto, lunedì pomeriggio. Tutto secondo le attese, centro storico reso ancor più desolato dalla chiusura pomeridiana dei negozi, quindi dirigiamo verso la spiaggia, discretamente affollata di famigliole locali. Bagno, doccia e quindi cena. Visita della città finita già lunedì sera, ed è un bene, perché ci si riferisce di un trasferimento verso Sparta davvero molto impegnativo, considerata l’asperrima strada che vi conduce.
Martedì 8 settembre Sparta e Mystras
Sveglia presto per il trasferimento da Kalamata a Sparta, separate dalla catena montuosa del Taigeto. La scelta che ci hanno prospettato i residenti, compresi alcuni tassisti, da noi interpellati, è tra un comodo tragitto che ci porterebbe a Tripoli e quindi a Sparta, che sebbene più lungo comprenderebbe autostrade e statali di facile percorrenza, e la tremenda strada di montagna che porta direttamente a Sparta attraversando i monti Taigeto, appunto.
Scegliamo quest’ultima, scoprendo posti bellissimi ed una tra le più belle strade percorse in questa vacanza, e peccato non essere in moto! L’asperità della strada e l’impegno nella guida sono ampiamente ricompensate da spettacoli naturali inaspettati in questa parte della Grecia.
Giungiamo quindi a Mystras per visitare quanto rimane dell’antica città edificata su tre livelli, con molti reperti ben conservati tra chiese bizantine e fortezze di epoca medievale.
Pranzo nella bella piazzetta del paese e poi via a Sparta.
Come detto, la città conserva pochissime vestigia dell’epico passato, ma non la si poteva escludere dal giro. E poi, se non altro, il gusto di una foto accanto alla splendida, imponente statua dell’impavido Leonida….
Mercoledì giovedì 9-10 Nauplia (Micene ed Epidauro)
Sapevamo già, avendolo letto su varie guide e diari di viaggio, della bellezza di questa città. Possiamo ora confermare di aver visto e vissuto una splendida, elegante, romantica, pulita ed amena località, e ci sentiamo davvero di consigliarla come punto di partenza per le visite alle vicine Micene ed Epidauro, così come abbiamo fatto noi. Giunti già nel pomeriggio di martedì, abbiamo passeggiato tra le vie della cittadina, scoprendo un bel centro storico, riservato ai pedoni, affollato di ristorantini e negozi, molti dei quali, finalmente, offrivano merci locali e prodotti di ottima qualità ed originalità in luogo di cinesaglie presenti ormai ovunque.
Mercoledì mattina visita di Micene, distante circa mezz’ora d’auto. Luogo affascinante, storia di grande spessore alle spalle, ma comunque il sito, di dimensioni contenute, non richiede che poche ore per la visita, incluso il piccolo ma ben organizzato museo.
Quindi decidiamo di spostarci direttamente ad Epidauro in giornata, ed anche qui il sito archeologico, che include il famoso teatro dalla straordinaria acustica confermata da test personali, risulta di facile e snella visita, per quanto di assoluto interesse.
Il risultato di questo tour de force giornaliero, ci regala la possibilità, fortemente predeterminata, di dedicare una giornata intera al relax tra le vie di Nauplia, tra la sua gente, tra i tanti turisti che qui si recano proprio per la città in se e non, come noi, in virtù del fatto che costituisce base ideale per i vicini siti archeologici.
Venerdì, sabato, domenica 11-12-13 Atene via Corinto
Venerdì mattina, salutata la bella Nauplia, direzione Atene passando da Corinto, che offre un bel sito archeologico spesso tralasciato, e che invece merita la visita. Sosta sul ponte dell’omonimo canale, impressionante se si pensa alle tecniche di realizzazione dell’epoca, foto di rito a quindi autostrada fino alla capitale, dove abbiamo riconsegnato volentieri l’auto alla Sixst.
Ad Atene abbiamo pensato ad una sistemazione che potesse evitarci spostamenti in taxi ed altri mezzi pubblici per la maggior parte delle visite. La scelta di stare in piena Monastiraki, sebbene leggermente defilati rispetto alla piazza, frequentata fino a notte tarda da torme di giovani di ogni nazionalità, si è rivelata vincente.
Venerdì mattina si inizia affrontando di petto l’assoluto must della città e della Grecia intera, si parte per l’Acropoli. A piedi, ovviamente, poichè basta portarsi da Monastiraki alla vicinissima Plaka, attraversarla parzialmente per trovarsi alla biglietteria da cui affrontare poi la salita verso monumenti universalmente conosciuti. Anche qui, ed anzi soprattutto qui, è importante giungere tra i primi, all’apertura, per cercare di evitare le numerosissime comitive di turisti che da ogni parte del mondo giungono sul posto armati di lunghe aste telescopiche sormontate da smartphone e videocamere che pare abbiano come obiettivo unico quello di autoimmortalarsi con alle spalle il Partenone, fatta la qual cosa velocemente ridiscendono a valle!
Visita poi al vicino museo archeologico dell’Acropoli, davvero interessante e molto ben studiato strutturalmente, con pareti in cristallo che permettono di ammirare molti dei reperti esposti avendo come sfondo il luogo da cui provengono. Non male!
Serata dedicata alla città.
Il giorno successivo ci dedichiamo alla visita dei rimanenti siti, quasi l’intero pomeriggio dedicato al museo archeologico nazionale ed il resto del tempo alla città, che ci è sembrata non bella, non curata ne’ molto pulita, e tuttavia l’immagine della capitale di un Paese alla rovina, di una città alla disperazione come i media descrivono quotidianamente non ci è stata resa dalla realtà. Certo la crisi è avvertita, homeless se ne vedono, ma c’è anche gente che lavora in continuazione, giovani che affollano bar e locali alla moda fino a tardi, spendendo e sostenendo tali attività. Insomma, alla fine la sensazione ricevuta è quella di un Paese abbastanza allineato con altri dell’Europa meridionale, ma con una gran voglia di vivere e senza tanti problemi pratici ne’ mentali, soprattutto da parte dei giovani.