Patagonia mon amour!!!!
Il viaggio più bello della mia vita, in un paese dall’atmosfera alquanto strana, trattandosi di un’ex Svizzera del Sud America in totale decadenza.
Per capirci, mentre si passeggia a Buenos Aires per ammirare i palazzi (Casa Rosada, Congresso) e i quartieri (Caminito, San Telmo, la Boca, Palermo), okkio a dove si mettono i piedi perchè non ci sono più i soldi per mettera a posto i marciapiedi.
Appena si fuoriesce dalle zone ricche, famiglie di cartoneros al lavoro alla ricerca di cibo nei depositi di spazzatura.
E tutto questo a pochi metri dai templi del benessere, quali centri commerciali, mercatini, per lo più frequentabili soltanto dai turisti.
Sembra incredibile che un paese così ricco stia andando a picco: ad Aprile dovrebbero esserci le elezioni, speriamo che esca un personaggio forte in grado di riprendere le redini di questo Paese! La Patagonia è naturalisticamente stupenda, infinita, romantica.
Distese sterminate popolate soltanto pecore e bovini, qua e là qualche “estancia”, ovvero cascina.
Verso le Ande (zone di Rio Gallegos e El Calafate) il clima si fa più fresco, ci si avvicina ai ghiaccia.
Quando ho visto il Perito Moreno dalla famosa “curva dei sospiri” mi sono venute le lacrime agli occhi.
Avvicinandoci con la barca, poi, ho avvertito una natura prepotente, esuberante, anche perchè il Perito è molto rumoroso: essendo in stato di avanzamento, ogni quarto d’ora lascia cadere lastroni di ghiaccio nel Lago Argentino, provocando veri e propri boati.
Quanto alla fauna, per gli amanti degli animali come me la Patagonia è un vero Paradiso: pinguini (credevo che fossero più grandi, ma mi confondevo con i Pinguini Imperatore dell’Antartite, questi sono quelli di Magellano), leoni marini (il maschio assomiglia ai Cani neri di Terranova!), elefenti marini, armadilli, …Pecore e mucche.
A questo proposito, benchè tutte facciano la fine che sappiamo, mi ha fatto piacere vederle comunque vivere in un ambiente stupendo, libere, felici, anche se prima o poi il giorno dell’addio arriva: rispetto ai nostri allevamenti intensivi, queste devono ritenersi davvero fortunate!! Ora il viaggio è terminato, ma conservo un ricordo bellissimo, quasi nostalgico.
Il prossimo anno vorrei andare in Cile, per vedere la Patagonia “dall’altra parte” Un caro abbraccio e…Grazie dei consigli, la Patagonia l’ho vista per la prima volta attraverso i Vs consigli!! Gabri