Patagonia fai da te 2
Il giorno dopo partenza in aereo per Trelew Penisola di Valdes. Noleggiamo un autovettura per 4 giorni all’aeroporto e partiamo immediatamente per la penisola di Valdes. (Posada Piramides Av. Las Ballenas tel 02965 495040, buona sistemazione se non e’ nella dependance!).
Il giorno dopo il tempo e’ orrendo e il mare agitato. Per le balene non se ne parla e all’ufficio informazioni ci sconsigliano anche di inoltrarci nel parco perche’ le strade sono impraticabili. Non possiamo permetterci il lusso di perdere un giorno e partiamo lo stesso. Abbiamo fatto benissimo perche’ il tempo migliora, la strada sterrata non e’ poi cosi terribile e arriviamo alla caleta Valdes in tempo per vedere il pasto dell’orca; pinguini, leoni marini; un paradiso con un vento… antartico!
Serata al Margarita con piacevole musica jazz e buna zuppa vegetariana.
Il giorno dopo non c’e’ una nuvola e il mare e’ una tavola; corriamo a prenotare l’escursione per avvistare le balene (gommone Moby Dick pesos argentini 150 a persona) ma ne vale la pena perche’ andiamo piu’ al largo delle altre imbarcazioni e con il gommone possiamo avvicinare gli animali che passano tranquillamente sotto l’imbarcazione. Mamme e piccoli non si preoccupano di noi e passano tranquillamente sotto le imbarcazioni. L’avvistamento dura 2 ore e quindi abbiamo il tempo per fare un’escursione a Punta Norte ma non riusciamo a vedere la pinguinera (da non perdere ma bisogna prenotare in anticipo- i hanno detto che e’ quasi meglio di punta Tombo anche se piu’ piccola). L’avvistamento delle balene e’ stato talmente entusiasmante che abbiamo fatto una seconda escursione al tramonto per vedere i maschi che sono molto piu’ agitati e saltano in lontananza. E’ l’unico posto in Argentina dove si puo’ vedere il tramonto sull’oceano!
Il giorno dopo andiamo a Punta Tombo (pernottiamo a Trelew hotel Galicia buona sistemazione in centro). Il viaggio e’ stato lunghissimo e gli ultimi 50 km non sono asfaltati. La pinguinera e’ immensa e sembra di entrare in un altra dimensione dove i pinguini sono i padroni e noi solo dei piccoli intrusi. In questo periodo poi sono tenerissimi perche’ stanno covando le uova. L’incessante vento patagonico ci ricorda dove siamo.
Il giorno dopo partiamo in aereo per Ushuaia (pernottiamo a B&B la casa di Tere calle Rivadavia n.620 tel.02901 422312 sistemazione deliziosa con carissima Teresa e buona prima colazione). Escursione nel canale di Beagle (agenzia Tre Marias 150 pesos), si parte in barca a vela per un’escursione fantastica in un mare blu cobalto e le montagne innevate a cornice. Pomeriggio in giro per la citta’ e per musei. Interessante e’ il museo Yamana che conserva reperti delle popolazioni indigene: Ona, Yamana, Alcatuck che sono scomparse con la colonizzazione spietata dell’uomo civile! Cena con creolla patagonica buonissima!
Oggi nevica! Ma noi partiamo ugualmente per l’escursione nel Parco della Terra del fuoco; lo spettacolo e’ affascinante e surreale con un clima in continuo cambiamento; neve, pioggia, sole, vento si sono dati appuntamento qui alla medesima ora. Una natura cosi’ avvolgente e dominante aiuta a pensare a come noi popolo civilizzato siamo lontani da lei e dai suoi ritmi. Gli Yamana vivevano nudi a queste latitudini perche’ erano completamente parte della natura; noi oggi la guardiamo con sospetto e a volte fastidio e cerchiamo di dominarla e piegarla ai nostri falsi desideri. Siamo diventati gli esseri viventi piu’ innaturali!
Oggi partiamo alle ore 5.30 in autobus per punta Arenas (Tolkar Viajes yt urismo via Roca157, tel 02901431408/431412, sito www.tolkarturismo.com.). Il viaggio dura 12 ore compreso il traghetto sullo stretto di Magellano; dormiamo a Punta Arenas (Hostal Jose Menendez via Jose Mendez 882, tel. 221279). Cena vegetariana al ristorante La Marmita simpaticissimo e arredato come una casa d’altri tempi.
Oggi non possiamo perderci il piccolo e interessantissimo museo Salesiano che, se da una parte vuol far vedere quanto utile sia stata la missione in questa ziona, e’ l’unico museo che ricorda l’esistenza dei popoli che abitavano qui prima dell’uomo bianco. Noleggiamo un auto per 5 giorni e partiamo per il parco delle Torri del Paine con sosta a Puerto Natales per prenotare l’autobus per andare a Calafate fra 5 giorni. La strada e’ lunga e nel parco e’ sempre sterrata. Dappertutto si vedono nandu’ con i piccoli e i guanaco. Alla fine arriviamo all’Hosteria las Torres sitemazione molto elegante e costosa, ma una coccola cosi’ me la sono meritata.
Il giorno dopo giro alle Torri del Paine. Finalmente si avvera il mio sogno di vedere le Torri. La giornata e’ stupenda e in 4 ore e mezza siamo alla base delle torri; lo spettacolo e’ davvero impressionante: le tre cime di Lavaredo in formato magnum. Pernottamento al rifugio Torre Norte.
Il giorno dopo ci spostiamo con l’auto al lago Pehoe’ alloggiando al rifugio Paine Grande (pernottiaomo due notti) da cui partiranno le nostre escursioni. Prendiamo il catamarano e dopo circa 30’ arriviamo al rifugio che e’ in una posizione perfetta con vista sul lago turchino e sui monti los Cuernos che hanno una conformazione granitica che li fa sembrare bianchi con un gran cappello nero. Presi dall’entusiasmo partiamo immediatamente per il trekking alla valle del Frances visto che la giornata e’ magnifica. Il giorno dopo la giornata e’ di nuovo stupenda partiamo per il ghiacciaio Grey. In tre ore arriviamo al punto panoramico che ha una vista spettacolare sul grande ghiacciaio bianco tendente all’azzurro che si bagna nel lago turchese.
Il giorno dopo ritorno a Puerto Natales fermandoci per strada alla cueva del Milodon (Chatwin!); (pernottamento Las Carretas hostal sistemazione ottima gestita da due ragazzi veramente gentili).
La mattina dopo alle ore 7.00 partiamo in pullman (che passa a prendere tutti i viaggiatori nel proprio hotel) per Calafate, dopo un viaggio di 4 ore e mezza (pernottamento tre notti hosteria Calafate pesos buona sistemazione centrale); andiamo subito a prenotare i tour ai ghiacciai e al Perito Moreno.
Il giorno dopo partiamo in bus per l’escursione al Lago Argentino ghiacciai Upsala, Spegazzini e Onelli. Dopo un’ora di viaggio arriviamo al lago dove ci aspetta il catamarano; cominciamo a vedere iceberg dappertutto; non si puo’ entrare nel canale di Upsala ne’ nella baia Onelli causa iceberg; ci accontentiamo dello Spegazzini che e’ comunque notevole.
Il giorno dopo escursione Perito Moreno, ghiacciaio immenso e spettacolare che ci godiamo per tre ore; l’autobus impiega due ore per arrivare al ghiacciaio. Escursione bellissima, ma forse un po’ troppo turistica.
Il giorno dopo partenza con pulman per El Chalten 3.30 ore di viaggio. Pernottiamo al B&B Nothofagus Hensen esq Riquelme, tel. 00542962493087, sistemazione che si rivela deliziosa; il paese finalmente assomiglia a quello che pensavo della Patagonia: strade ancora sterrate (ma ne stavano gia’ asfaltando alcune!), pochi turisti e quasi niente auto; si gira a piedi! Partiamo immediatamente per la Laguna de Los Tres, fino al campo base del Fitz Roy perche’ la giornata e’ stupenda.ù
Non arriviamo fino al campo base perche’ siamo partiti tardi e siamo un po’ lessi ma i monti si sono mostrati in tutta la loro bellezza e torniamo a casa felici. I ristoranti sono pochi e piccolissimi per cui si fa un po’ fatica a trovare posto.
Oggi purtroppo e’ molto nuvoloso ma decidiamo di partire comunque per l’escursione al Cerro Torre; purtroppo e’ tutto coperto da nuvole, poi improvvisamente una leggera schiarita ci fa vedere la cima. Tentiamo di continuare il trekking ma comincia a piovere e nevischiare e decidiamo di tornare indietro. La passeggiata e’ stata comunque stupenda!
Mattina con pioggia incessante e decidiamo di anticipare il rientro a Calafate. Durante la strada il bus si ferma all’osteria Leon come all’andata per ammirare il rio Fiz Roy che esce dal lago Viedma.
Il giorno dopo, purtroppo, siamo quasi alla fine del viaggio e ritorniamo tristemente a Buenos Aires. Ci hanno pure cambiato l’orario dell’aereo perche’, dicono, non ci sono posti liberi! E i biglietti comprati!? Prendiamo tutto il giorno in aeroporto e arriviamo a Buenos Aires di notte; impossibile anche l’ultima cena in Sudamerica!
Il giorno dopo decidiamo di spendere gli ultimi spiccioli per un giro in taxi e assaporare un po’ di Buenos Aires ma io ho in testa la mia Patagonia, selvaggia e incantevole (ma non so ancora per quanto!).