Patagonia e Iguazù, la bellezza del sudamerica

Le principali mete Argentine fai da te
Scritto da: fwaterty
patagonia e iguazù, la bellezza del sudamerica
Partenza il: 13/02/2020
Ritorno il: 03/03/2020
Viaggiatori: 7
Spesa: 3000 €
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Racconterò il nostro viaggio (febbraio 2020, 7 persone, poco prima dell’emergenza coronavirus in Italia/Europa) in Patagonia, con aggiunta di Salta e Iguazù, soprattutto dal punto di vista organizzativo. Non parlerò, quindi, della bellezza vista o delle emozioni provate: quelle saranno le vostre, quelle che vivrete se il mio racconto, anche solo un po’, vi spingerà ad andarci… Però permettetemi solo un accenno a un piccolo, grande rimpianto… l’Antartide. E poi, però, penso al deserto di Atacama, alla Patagonia cilena e Puerto Arenas, testa di ponte per il continente bianco… sarà uno dei nostri prossimi viaggi, siamo già pronti a ripartire !

Periodo

Quello consigliato è l’estate argentina, a meno che non abbiate interessi specifici: per esempio, per vedere le balene nella penisola di Valdes si va in ottobre/novembre, un po’ prima della vera estate; quindi, se si cercano cose specifiche, è utile navigare sul web e informarsi: si trovano tutte le informazioni che volete semplicemente cliccando su google una semplice domanda, e seguendo le tracce per i vari siti. Tornando al clima, noi, in febbraio, abbiamo sempre trovato il sole, da Buenos Aires a Ushuaia, da El Calafate a Iguazù: unica eccezione un po’ di nuvole a Salta e gocce di pioggia a Buenos Aires una sera dopo le 22 … ci è andata davvero bene !

Viaggio aereo

Il consiglio è sempre lo stesso: prenotate il prima possibile, per avere le tariffe più basse. Noi lo abbiamo fatto a luglio 2019, volando con Air Europa (con scalo a Madrid; non ci sono voli diretti da Milano a Buenos Aires) a 650 euro circa (1400 euro la business, pochissimi posti a quel prezzo, e solo con mesi e mesi di anticipo). Avevamo già utilizzato Air Europa per il nostro viaggio in Perù: è una buona compagnia, certo, per esempio, senza le attenzioni di Emirates, ma va bene, sono puntuali e con aerei nuovi (787 dreamliner). Andate su expedia, tripadvisor, skyscanner, o qualsiasi sito accorpi le possibili soluzioni delle varie compagnie aeree, e scegliete quella migliore per voi: l’importante è farlo con un buon anticipo.

Voli interni

Prenotati sul sito delle Aerolineas Argentinas: si va sull’icona Visite Argentina e si prenotano tutti i voli in sequenza, con una tariffa un po’ migliore rispetto alla prenotazione separata. Inoltre, attenzione agli sconti annessi al volo intercontinentale. Noi abbiamo fatto 7 voli interni senza alcun problema: operazioni di imbarco/sbarco veloci, voli in orario, bagagli sempre arrivati. A tale proposito, sono ammessi 15 kg di bagaglio in stiva: noi abbiamo optato per la tariffa flex che ne consente 15 + 15 kg. Attenzione, 15 + 15 kg vuol dire 2 bagagli da 15 kg, non 30 kg in totale: se ne portate 1 da 20 kg pagate il sovrapprezzo; è una cosa curiosa, ma ci siamo adeguati, utilizzando 2 trolley o un trolley e un borsone, e dividendo gli abiti pesanti da quelli leggeri. Hanno però un po’ di tolleranza, e 1-2 kg in più li fanno passare.

Alberghi

Tutti prenotati con Expedia (in Argentina è più conveniente rispetto Booking o Agoda), con attenzione alla posizione (in centro), alla presenza di wifi (che, in realtà, ormai, c’è sempre e funziona …), e a buone recensioni italiane. Abbiamo pernottato in questi alberghi: NH Buenos Aires Latino, Dazzler a Puerto Madryn, Canal Beagle a Ushuaia, Michelangelo a El Calafate, Balcon de la Plaza a Salta, Saint George a Iguazù. Con qualche risparmio, in alcuni casi, passando da cancellazione gratuita a non rimborsabile nei giorni immediatamente precedenti la partenza, quando eravamo sicuri di andarci. Niente di lussuoso (NH a Buenos Aires compreso), ma più che discreti.

Escursioni

Da casa abbiamo prenotato solo quelle a Valdes e Salta perchè eravamo stretti con i tempi, scegliendo di farlo sul posto nelle altre destinazioni. Anche così, non abbiamo avuto problemi, in questo periodo (seconda metà di febbraio) a farlo direttamente in Argentina: con il vantaggio di aver scelto il giorno, ad esempio per la navigazione sul canale Beagle o per quella sul lago Argentino, in base alle previsioni meteo sul computer dell’agenzia (sole ! e venti e mare mosso compresi). Se poi pagate in contanti (e dopo parliamo anche del cambio) vi fanno uno sconto, a volte molto interessante, anche valutando l’euro molto di più del cambio ufficiale … Ricordate che le escursioni non comprendono l’ingresso ai parchi, che va pagato a parte, quasi sempre in pesos e in contanti. Infine, un suggerimento: portate il passaporto, se volete, nei vari posti (a Valdes centro turistico, a Ushuaia Fin del mundo, ecc), avere dei timbri ricordo.

Tour operators Arg Tour per Buenos Aires, All Peninsula Valdes (Bottazzi) per Puerto Madryn, Canal Fun e Tolkeyen per Ushuaia (ma ci sono ovunque),

Hielo y Aventura e Solo Patagonia per El Calafate, Incanan per Salta

Valuta

Gli euro vanno benissimo. Il cambio ufficiale al momento era di 1 euro= 67-68 pesos. Tuttavia, in molti negozi, pagando in euro, valutavano il pesos fino a 80 (cioè: 1 euro= 80 pesos). A Buenos Aires, poi, è molto facile (Calle Florida) cambiare per strada (dietro baracchini o in piccoli uffici nascosti) a 82-84 pesos per 1 euro. Questo non succede a Ushuaia o nei centri minori, anche se, ad esempio, a El Calafate, si cambiava a 78 (chiedere …). Quindi, il consiglio è quello di cambiare molto a Buenos Aires e di pagare cash il più possibile (escursioni e hotel compresi), perchè si risparmia un bel po’ … Ricordando che in hotel bisogna utilizzare la carta di credito se non si vuole pagare il 21% di IVA in più rispetto al prezzo di internet, ovviamente con le solite eccezioni (un paio di volte abbiamo pagato cash senza il 21% in più, e con cambio molto favorevole …). Il peso fuori dall’Argentina non vale niente, e quindi vanno spesi tutti.

Buenos Aires

Ci siamo organizzati per essere la domenica a San Telmo per la fiera, in realtà, rivelatasi poi non così fondamentale …. Per il resto, 2 giorni pieni vanno bene per vedere le cose principali. Il giorno di arrivo, dopo essersi liberati dall’aeroporto di Buenos Aires (un po’ caotico), e avere fatto il check in precoce in hotel (quasi tutti permettono di farlo la mattina), abbiamo girato per il centro senza problemi: casa Rosada, calle Florida (shopping, adatto a noi poco o nulla …), cafè Tortoni (belli i quadri alle pareti; spettacolo di tango dopo le 17, ma senza orchestra live: dicono molto carino e, comunque, poco caro rispetto ai prezzi di quelli serali live), Cattedrale. Il secondo giorno, il gruppo ha optato per una visita guidata di un giorno con un minivan privato, visitando così alcune cose che non avevamo visto del centro (caffè Branca, librerie, piccole chiese), la Boca, Puerto Madero, Palermo: carino cercare i graffiti a Palermo, turistico il Caminito a Boca, ma comunque bello, da vedere assolutamente. La sera, cena con spettacolo di tango a San Telmo (ristorante Alijbe Tango); io non ci sono andato perchè non mi piaccioni molto questo tipo di spettacoli: i 5 che ci sono andati, e sono persone affidabili, hanno detto che è stato molto carino, non troppo lungo, e con una cena più che buona: quindi, raccomandato ! La domenica, come detto, fiera di San Telmo e poi, con un po’ di tempo a disposizione, ci siamo divisi e io ho scelto il Museo delle Belle Arti a Recoleta, non lontano dal cimitero: parere personale, niente di che il cimitero a Recoleta, assolutamente da vedere il Museo delle Belle Arti. Assolutamente consigliata la cena da Tanta Gaston Acurio (cucina peruviana), anche per cambiare un po’ dalla solita carne. Informazioni sparse: fa molto caldo, vestirsi leggeri; i taxi costano pochissimo, utilizzateli anche per girare da soli, facendovi portare, dopo aver studiato il vostro proprio tour, nei vari quartieri (sono distanti, Buenos Aires è grande). Sulle bancarelle della fiera di san Telmo (iniziano in Plaza de Mayo, via Defensa, fino a Plaza Dorrego) trovate un po’ di cose comprabili, tipo le magliette o gadgets di Mafalda (??!!), o piccoli e carini caleidoscopi, magneti, decorazioni da appendere in vetro, ecc. In Plaza Dorrego la fiera diventa un vero e proprio mercato di antiquariato, e i prezzi si adeguano.

Penisola Valdes

Basta mezza giornata a Punta Tombo (quindi, poiché, ad ora, c’è un solo volo da Buenos Aires che arriva alle 12.00 circa, basta andare lo stesso pomeriggio), ma serve un giorno intero per il giro completo delle Penisola. Niente chances di vedere balene se non nei periodi adatti; per le orche, invece bisogna avere fortuna: il luogo migliore sembra essere Punta Norte, nel momento in cui la marea è alta, perchè è più facile per le orche arrivare fino in spiaggia (chiedere alla guida, guardare sul sito gli orari delle maree, e scegliere l’ora di arrivo in base a quello). Leoni e elefanti marini, così come i pinguini a Punta Tombo, in questo periodo ci sono sempre. Carino Puerto Piramides: se potete, soggiornate li invece di Puerto Madryn. Anche qui molto caldo: vestiti leggeri e cappellino. Molto bello percorrere la strada sterrata, peraltro ben tenuta: paesaggi infiniti, sembra di essere in Patagonia !

Ushuaia

Se avete già visto Punta Tombo, secondo me l’escursione che prevede, oltre la navigazione sul canal Beagle anche la pinguinaia non vale il costo; è sufficiente la navigazione sul canale. Per l’escursione al Parco Nazionale abbiamo utilizzato Canal Fun perchè fanno piccoli gruppi. C’è sempre vento, soprattutto sul canale, e servono cappello e vestiti adeguati: pile pesante e giacca a vento media, oppure pile leggero e giacca a vento pesante, tipo sci; cappello invernale. I guanti servirebbero, ma poi con le foto … A Ushuaia c’è parecchia gente e i ristoranti sono affollati: meglio prenotare. Consigliati: per uno spuntino veloce a mezzogiorno, Generale Ramos (anche molto pittoresco); per la sera, La Cantina di Freddy e Isabel al Disco (bello anche per la vista dalle ampie vetrate). Un po’ deludente il molto consigliato El Viejo Marino, soprattutto perchè non, accettando prenotazioni, ti costringono a fare la fila fuori (arrivare almeno mezz’ora prima dell’apertura !): quindi, ti aspetti qualcosa di eccezionale e, invece, il fatto di mangiare bene ma non benissimo ti lascia un po’ di amaro in bocca. Ci sono un po’ di negozi sulla via principale: sono turistici, ma come non comprare una maglietta o i magnetini della Fin del mundo ? …

El Calafate

Per evitare le code al perito Moreno bisogna scegliere orari intelligenti, ovvero quando non arrivano i soliti bus pieni di turisti. Il pomeriggio o attorno a mezzogiorno va bene. Io consiglierei di fare le passerelle (soprattutto quella inferiore, per me la più bella) prima e poi la navigazione: passerelle e navigazione consentono di vedere il ghiacciaio da ogni prospettiva. Se avete tempo, passateci tutta la giornata, e fate tutte le passerelle: potete farlo, ad esempio, scegliendo di andarci con un taxi o un minivan privato (dipende da quanti siete), perchè i costi sono accessibili (minivan privato pagato 9500 pesos, per 8 ore, in 7 persone, con il peso valutato 78, fanno 17 euro a testa). La navigazione sul lago argentino, invece, è stata un po’ deludente: pochi iceberg (forse periodo non buono ?), il ghiacciaio Upsala si vede da lontanissimo e lo Spegazzini, visto il Moreno, è bello ma … Clima non freddo come a Ushuaia, ma c’è vento e bisogna coprirsi, specie durante la navigazione. Ottimo e particolare il ristorante Kau Kaleshen, ok anche il Mi Rancho e Casimiro Biguà Parilla e Asador (salendo le scale, dal ristorante, in un piccolo ufficio si cambiano gli euro a tariffe convenienti). Anche qui c’è la via dello shopping, che è molto simile a quella di Ushuaia.

Salta

Assolutamente bella, sia come tempi che come luoghi, l’escursione alla Quebrada de Las Conchas; meno, quella alla Quebrada Humahuaca; questa la vedrei meglio se abbinata alle saline, fermandosi fuori da Salta una notte: in giornata è faticosa e, secondo me, non vale la tirata. Fa caldo, bastano vestiti leggeri, un cappellino per il sole, e una felpa (aria condizionata sul minivan). Molto buono il ristorante Ma Cuisine Resto (tempi lunghi), ok anche il Donna Salta e El Charruà. Anche qui negozi per comprare qualche ricordo, attorno alla piazza principale, dove arriva la via dello shopping, che ricorda Calle Florida a Buenos Aires (quindi niente di acquistabile per noi); in piazza, poi, spesso ci sono ballerini e spettacoli vari …

Iguazù

Che dire, spettacolo puro ! Imperdibile il lato argentino, con tutti i suoi sentieri, che permettono di vedere le cascate dal basso (circuito inferior, per me il più bello), dall’alto (circuito superior) o proprio sopra alla Garganta del Diablo; qui ci siamo stati 2 volte: subito la mattina (completamente lavati, serve K way largo o impermeabilino per proteggere telefono e macchina fotografica; poi, tornando al treno, sulla passerella ci si asciuga in un attimo …) e poi nel pomeriggio (zero spruzzi e colori diversi, con il sole alle spalle, e l’arcobaleno ..). Peccato che il sentiero sull’ Isla San Martin sia chiuso, essendo in mezzo deve essere spettacolare !!! Non abbiamo, invece, fatto il sentiero Macuco perchè stravolti … Per girare: si entra e si va subito (a meno che vogliate fare il Macuco trial) alla stazione centrale del treno: prendete il biglietto (è gratuito e vi è indicata l’ora per salire: c’è ogni 10-20 minuti) e poi scegliete dove scendere, se alla stazione Cataratas (per i vari sentieri) o alla stazione Garganta, il capolinea, per andare alla Garganta del Diablo). Stesso lavoro ogni volta che riprenderete il treno: prendere il biglietto e vedere l’orario: ci si abitua presto e sono veloci. Il lato brasiliano, invece, ha un solo sentiero, permette una visione panoramica, e si fa tranquillamente in 2-3 ore; i due lati offrono vedute differenti, e si completano bene: dovendo scegliere, lato argentino sicuramente. Fa caldo: cappellino, acqua e crema protettiva servono; non abbiamo trovato insetti, forse siamo stati fortunati … Una maglietta ricordo è necessaria: purtroppo, quelle argentine sono bruttine; molto più belle, e care, quelle dei 2 negozi sul lato brasiliano.

A Puerto Iguazù, abbiamo mangiato bene al ristorante Aqva.

Per finire, alcuni siti utili possono essere: quelli delle agenzie citate, ruta40.it, 365patagonia.com, losglaciares.com, buenosairesfreewalks.com

Ma, ripeto, esplorate il web e fatevi il vostro proprio viaggio: per i singoli luoghi, o per interessi specifici, cliccate su google, usate frasi semplici e dirette (tipo: quando le balene a Puerto Piramides ? oppure, semplicemente Plaza Dorrego a Buenos Aires), e trovate tutto.

In definitiva, viaggio fantastico: andateci senza esitazioni !



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