Passeggiando a Varsavia
Arrivati a Varsavia la prima cosa che mi ha stupito è stata la temperatura gradevole (grazie anche a questo inverno particolarmente mite); anche nei successivi giorni il tempo è stato tutto sommato clemente: solo qualche goccia di pioggia, unica segnalazione negativa era il vento gelido che giustificava l’utilizzo di guanti e sciarpa. Un taxi ci accompagna all’hotel. La zona dell’hotel è centrale, ci sono fermate di mezzi pubblici e in zona sono presenti anche locali per mangiare, e piccoli centri commerciali. La stanza dell’hotel è piccola ma accogliente, è pulita e accessoriata. Dopo aver pranzato decidiamo di visitare un po’ le vicinanze per poi ritornare all’hotel, la giornata cominciata all’alba è stata già piuttosto faticosa…
Con nostro stupore ci rendiamo conto che qui alle 4 del pomeriggio tramonta già il sole! Alle ore 17 solo i lampioni possono offrire un po’ di luce alla città (vedere prima foto in basso nell’album!). I giorni seguenti li passiamo visitando, come il nostro solito, con interminabili passeggiate, l’intera città. L’unico modo, a mio parere, per cogliere appieno tutte le sensazioni di una città (e di una cultura) che non si conosce. La città offre parchi molto gradevoli, che solo la stagione invernale non riesce a illuminare di colori vivaci e piacevolissimi.
La parte moderna della città è comparabile a qualsiasi altra metropoli occidentale orientata al futuro, con strade dedicate allo shopping, locali di ristoro come l’immancabile McDonald’s e simili. Il vero fascino però è la visita alla città vecchia, un letterale tuffo nel passato; con i suoi vicoli caratteristici, e graziosi negozietti di souvenirs, e le antiche mura che racchiudono tuttora il centro storico.
Dalla piazza del castello ha inizio la Krakowskie Przedmieście, una delle vie più importanti e cariche di storia, che assieme alla Ulica Nowy Świat e alla Aleje Ujazdowskie forma la via reale.
Questa successione di vie, per una lunghezza di quattro chilometri, rappresenta l’asse portante della vita della città. Sarebbe lungo ricordare tutti i palazzi e i monumenti della Krakowskie Przedmieście, ma degni di una visita sono: la chiesa barocca dei Carmelitani, il palazzo Radziwiłł, il palazzo Potocki e palazzo Czapski, nel quale abitò Chopin.
Davvero da provare le piccole trattorie molto eleganti presenti in questa parte della città; con pochi euro si possono assaporare deliziose specialità culinarie. L’unica amara sorpresa l’abbiamo avuta la sera del 31, scoprendo, ahinoi, che non ci sarebbe stato nessun festeggiamento del capodanno in piazza. E così, stanchi anche della giornata trascorsa, decidiamo di tornare in albergo. Con il risveglio nel nuovo anno ci rendiamo conto di aver visitato praticamente per intero la città, così decidiamo di andare allo zoo. Se vi rimane del tempo da trascorrere ve lo consigliamo, soprattutto per il prezzo irrisorio (circa 2 euro!).
Con il termine del primo giorno dell’anno possiamo ritenere conclusa la nostra vacanza! Infatti il 2 passeremo la giornata più estenuante e negativa dell’intera permanenza… Arriviamo all’aeroporto di Varsavia alle 10, iniziamo con un falso allarme bomba (attesa di mezz’ora al freddo). Le operazioni di check-in e imbarco si svolgono senza problemi, senonchè il nostro volo Alitalia per Roma delle 12.25 (in “economy class”, poi capirete) non è destinato a decollare (per guasto all’impianto elettrico), dopo un’attesa di un’ora nell’aereo, decidono di farci tornare all’aerostazione per attendere notizie…
Avremo la notizia che il nostro volo è stato cancellato (persa quindi anche la nostra coincidenza Roma-Milano). La consegna dei bagagli è piuttosto lenta, ma l’attesa più grande sarà la fila (oltre un centinaio di persone) verso gli uffici dell’Alitalia (più di due ore di attesa) per ricevere una soluzione alternativa… Verso le 18 riusciamo ad ottenere due biglietti per il volo diretto a Milano Malpensa delle 17.25, comprensibilmente in ritardo. La previsione di partenza alle ore 19, viene smentita da un ulteriore ritardo di 45 minuti, trascorsi i quali finalmente decolliamo! Unica nota positiva della giornata: possiamo finalmente cenare in “business class” dopo un’intera giornata a digiuno.