Pasqua nel trapanese

Sono Sabina di Trieste. Sono partita da casa il 4 aprile e dopo un estenuante viaggio in treno (detesto dover prendere l'aereo!) sono arrivata a Palermo. Destinazione: il trapanese. Avevo già visitato la parte orientale dell'isola ma non quella occidentale che, dopo il mio viaggio, è decisamente diventata la mia preferita! E'più vera e...
Scritto da: sabbina
pasqua nel trapanese
Partenza il: 04/04/2007
Ritorno il: 11/04/2007
Viaggiatori: da solo
Spesa: 500 €
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Sono Sabina di Trieste. Sono partita da casa il 4 aprile e dopo un estenuante viaggio in treno (detesto dover prendere l’aereo!) sono arrivata a Palermo.

Destinazione: il trapanese. Avevo già visitato la parte orientale dell’isola ma non quella occidentale che, dopo il mio viaggio, è decisamente diventata la mia preferita! E’più vera e selvaggia rispetto a quella orientale.E poi adoro il contrasto che c’è tra mare e montagna! A Palermo ho preso l’autobus (incredibilmente puntuale, comodo ed economico!) e sono arrivata a Trapani.

La periferia della città è piuttosto trascurata però il centro ha il suo fascino. La fortuna ha voluto che, senza saperlo, sono giunta proprio nel periodo in cui si celebra la suggestiva processione dei Misteri.

Il venerdì santo dalla chiesa del Purgatorio escono le cosiddette “maestranze”: 20 statue rappresentanti la crocifissione di Gesù portate a spalla da uomini che percorrono le strade della città seguendo un movimento “ondeggiante” e accompagnati dalle lente nenie di tamburo delle bande locali.

La processione dura tutta la notte e centinaia di turisti provenienti da tutta Europa rimangono alzati per seguire la processione che, soprattutto nelle ore serali, diventa davvero suggestiva! Un vero e proprio tuffo nel passato! A Trapani consiglio anche la salita in funicolare a Erice, antico borgo medievale: si gode di una vista mozzafiato sulle saline di Trapani,l’isola di Mothia e l’arcipelago delle isole Egadi. Poi ho noleggiato una macchina e mi sono allontanata dalla città alla ricerca di una posizione più centrale per poter effettuare le escursioni in questa zona.

Anche stavolta sono stata baciata dalla fortuna ed ho trovato un piccolo ma splendido Hotel:l’Hotel Calabuguto in zona Custonaci. E’ un vero paradiso per chi cerca la tranquillità: a due passi dalla spiaggia della baia di Cornino con vista sul Monte Cofano. Nella mia stanza è stata mantenuta una parte delle antiche mura e della pavimentazione preesistente e poi ho sempre desiderato poter dormire in un letto a baldacchino…E finalmente ho realizzato il mio sogno! Gigi (simpaticissimo siciliano dalla fluente capigliatura rosso fuoco!), responsabile della struttura è stato davvero gentilissimo ed ospitale suggerendomi gli itinerari e facendomi assaporare, sulla panoramica terrazza dell’hotel, i piatti tipici della zona.

Ho effettuato diverse escursioni: il teatro greco di Segesta, San Vito Lo capo e la sua famosa spiaggia e la deliziosa riserva dello Zingaro con le sue splendide calette.

In verità era ancora prestino per fare il bagno. Dicono che l’acqua comincia a scaldarsi verso la metà di maggio. Io però non amo particolarmente la folla… Allora Gigi mi ha consigliato di tornare a partire da settembre. L’acqua qui rimane calda fino ai primi di dicembre! E allora conto di tornarci accompagnata dai miei amici ad ottobre!



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