Pasqua Bavarese
21 APRILE: Pronti, attenti…via!Schwangau ci aspetta! Partiamo in macchina alle 8 di mattina, muniti del timbro annuale delle autostrade Svizzere (costo: 35 euro…quest’anno ne approfitteremo per andare di nuovo in Svizzera!) e dopo un’oretta e mezza siamo alla dogana di Chiasso, pronti per avventurarci in territorio Elvetico. Le autostrade sono bellissime…una tavola da biliardo!E non c’è neanche tanto casino…verso l’una, dopo aver fatto un breve tratto sulle strade austriache, arriviamo in territorio tedesco…Lindau, sul lago di Costanza, dove ci fermiamo al Mac a mangiare (il primo pasto della vacanza dev’essere sempre cibo spazzatura!). Breve sosta, e poi si riparte e in 2 orette e mezza (ci si mette anche meno, ma noi abbiamo avuto un attimo di panico perché sul cruscotto della macchina si è accesa per un po’ una spia strana…)siamo aSchwangau, il paese Bavarese dove sorge il famosissimo castello delle fiabe: il castello di Neuschwainstein! Depositiamo i nostri bagagli in hotel, il Landgasthof Zur Post, riposino, doccia e ci fiondiamo alla scoperta di Fussen, il paese accanto. Fussen è un paesino tranquillo, a 3km da Schwangau e raggiungibile in macchina.Da non perdere una visita al castello (che ora è un museo…noi l’abbiamo visto solo da fuori), il suo centro e la facciata tuta decorata della chiesa Heilig-Geist-Spitalkirke. Dopo il giro in centro, vogliamo fare un giro per le rive del lago Forggensee ma…è prosciugato!Che delusione! Torniamo a Schwangau e facciamo un giro anche per questo paesino…è davvero un incanto!Cioè, se cercate un po’ di movimento, questo non fa proprio per voi! Ci sono pochissime case, qualche albergo e una o 2 birrerie e ristoranti…per il resto è tutto immerso nella natura!Davvero pacifico! Ceniamo nel ristorante di un hotel, l’Helmer, in cui ci servono dei piatti davvero squisiti a dei prezzi buonissimi! Dopo cena non sappiamo cosa fare: la città più vicina a Schwangau è Fussen, ma non abbiamo voglia di tornarci…vorremmo vedere qualche altro paesino, ma sono lontani…così prendiamo la macchina e ci avviciniamo al castello di Neuschwainstein per fargli qualche suggestiva foto notturna! Alle 11 siamo già in albergo e decidiamo di andare a dormire per essere carichi il giorno dopo!
22 APRILE: Il fiabesco Neuschwainstein, Dachau e arrivo a Monaco Dopo una notte infuocata (nel senso che abbiam dovuto dormire con le finestre aperte e si moriva comunque di caldo) e una colazione abbondante in hotel, salutiamo la simpatica padrona e partiamo alla volta di Neuschwainstein! Alle 9 abbiamo già i biglietti in mano (che ci sono costati 8 euro invece che 12, grazie alle riduzioni date in hotel) per la visita guidata delle 10.15! Prendiamo il bus per raggiungere il Marienbrucke, il ponte da cui si può godere una magnifica vista su questo spettacolare castello (che è ciò che di più fotogenico abbia mai visto!). La visita guidata dura una mezz’oretta, e ve la consiglio davvero!Vale tutto il prezzo del biglietto!Ecco, io non soffro di vertigini, ma devo dirvi che ho avuto qualche difficoltà a fermarmi su questo stretto ponte che sorge sopra uno strapiombo di 90 metri!Con ancora le gambe tremanti (le mie!) e gli occhi pieni di quella vista incantata, arriviamo all’ingresso del castello (10 minuti a piedi dal ponte) e attendiamo che ci chiamino per la visita guidata. nel mentre occupiamo il tempo a fare foto che, complice il cielo azzurrissimo che crea un bel contrasto con il bianco accecante del castello, vengono veramente bene! E’ un castello stupendo, con tutte le stanze decorate…la sala del trono poi è un vero spettacolo!Indescrivibile! Peccato solo che siano vietate le foto…per questo ci compriamo il libro ufficiale al negozio di Souvenirs… Non mi dilungo a raccontarvi la storia di Re Ludwig, colui che l’ha fatto costruire…
Finito il giro, andiamo ad ammirare da fuori il castello vicino,Hoenschwangau…bello anche questo, ma niente a che vedere con quello più famoso! Scendiamo a piedi dai castelli (tanto è in discesa) e, arrivati alle biglietterie, ringraziamo il cielo di esserci svegliati alle 7.30!Una coda infinita!Probabilmente, se avessimo trovato una fila del genere, avremmo rinunciato alla visita…per fortuna che quando siamo arrivati noi c’erano sì e no 2-3 persone.
Salutiamo Schwangau e ci dirigiamo verso Monaco, ma prima, tappa a Dachau, appena fuori dalla capitale Bavarese. Ma prima, piccola considerazione sulle autostrade Tedesche: sono gratis e non ci sono limiti di velocità, se non in alcuni punti!La cosa fantastica è che vedi tutti che vanno a 160-180km/h, ma appena c’è il cartello che indica di rallentare, tutti seguono le regole! Poi i paesaggi sono fantastici!Tutti questi prati verdi, tempestati di fiori gialli e, qua e là, qualche casettina di legno e qualche mucca…
La nostra meta è un posto ben più triste…il campo di concentramento. Il senso di angoscia ci pervade già dall’entrata…quel cancello con la famosa scritta “Arbeit macht frei” che, una volta superato, ti porta alla piazza dell’adunata, un enorme spiazzo dove ogni mattina veniva fatto l’appello. La superficie è immensa e, se pensate che ogni mattina si radunavano lì tutti i prigionieri…beh, vi fa pensare a quante persone possano aver sofferto lì dentro! Facciamo un giro negli edifici che un tempo accoglievano i nazisti e che ora ospitano una mostra sul campo…modellini, strumenti di tortura, foto…non si può rimanere impassibili davanti a tutto ciò! Poi entriamo nelle uniche 2 baracche rimaste, quelle dove vivevano i prigionieri. All’interno potrete trovare alle parete spezzoni di racconti dei superstiti. Ogni baracca è arredata come durante il periodo di attività del campo e potrete così capire in che condizioni disumane vivessero. Attraversiamo il lungo corridoi che divideva le baracche e arriviamo alla zona del forno crematorio…un altro colpo durissimo!Ci sono 2 forni crematori: un piccolo e uno più grande,costruito perché il primo, ad un certo punto, non bastava più. Quello più grande è anche quello più completo: c’è la stanza dove venivano fatti spogliare, quella delle cosiddette “docce”, da cui poi usciva il gas invece che l’acqua, la stanza per sterilizzare i vestiti dall’acido prussico, quella dove ammassavano i corpi e quella con i 2 forni crematori.
Ci mettiamo una mezz’ora buona e, dopo aver vissuto un attimo di terrore per non averlo trovato subito nonostante avessimo l’indirizzo e il navigatore, arriviamo al nostro hotel, il Golden Leaf Hotel Perlach Allee Hof (bestia, che nome impegnativo!). Riposino, e partiamo alla scoperta della capitale bavarese! Prima tappa, Karlsplatz, dove sorge la Karlstor, una delle porte di ingresso alla città. Poi facciamo a piedi la strada che collega a Marienplatz, ma prima facciamo una deviazione verso la Frauenkirche, la chiesa più famosa di Monaco dove è possibile ammirare l’impronta del diavolo al suo ingresso!Infatti, la leggenda vuole che i costruttori avessero scommesso con il diavolo che avrebbero costruito una chiesa al cui interno non ci fossero finestre. Una volta terminata, il diavolo entrò e, dal suo punto di osservazione, constatò che non c’erano finestre!Allora Satana, inc…to nero lasciò un’impronta del suo piede. Finito il giro, arriviamo fino a Marienplatz, la piazza dove sorge il municipio e il fulcro di Monaco. qualche foto di rito e poi ci viene fame! Andiamo a mangiare all’Augustiner, una delle principali fabbriche di birra di Monaco. Ci ingozziamo di patate e carne e poi facciamo una passeggiata per smaltire. Giriamo per la Maximillian Strasse, la via commerciale più cara d’Europa, ammiriamo le vetrine con oggetti dai prezzi improponibili, e poi facciamo una capatina all’Hard Rock Cafè…d’altronde, mica potevo farmi scappare la maglietta di Monaco!
23 APRILE: BMW e parchi Belli pimpanti lasciamo l’hotel e ci dirigiamo verso le sedi della BMW. Decidiamo di non entrare nel museo e nella fabbrica (il biondo è un sostenitore della Volkswagen!), ma visitiamo il BMW Welt, un concessionario BMW…che dire, il lusso è uno stile di vita!Il concessionario è stupendo, ma la cosa più bella sono i robottoni che puliscono il pavimento!Sono tipo quelli che si vedono in tele, ma 20 volte più grossi e bianchi lucenti con una luce blu psichedelica sotto!Avrei voluto portarmene uno a casa!
Finito con i motori, ci dirigiamo al vicino Olympiapark, dove sono avvenute le olimpiadi del 1972 (quelle dell’attentato agli Israeliani) e dove svetta l’Olympiaturm. Non possiamo di certo farci mancare l’occasione di salire sul punto più alto della città e ammirare il panorama! Dalla cima la vista è spettacolare ed è possibile ammirare la sede della BMW e notare la sua forma a 4cilindri..è davvero fatta per essere ammirata dall’alto! In cima c’è anche il museo del rock, ma non è niente di che…
Giriamo un po’ per il parco Olimpico, tranquillo e incantevole. Ad un certo punto alzo gli occhi al cielo e lo vedo: un dirigibile!Non ne avevo mai visto uno!Ben presto mi accorgo che a girare tra e nuvole (poche…fa un caldo!) di Monaco non è solo un dirigibile, ma molti…siamo giunti per cui alla conclusione che si può ammirare la città anche dall’alto a bordo di questi grossi palloni…un tour per i nostalgici dell’Hindenburg (ah!Come non imparare dai propri errori!).
Decidiamo di raggiungere il palazzo di Nymphenburg, dove nacque Re Ludwig. Cerchiamo in tutti i modi di capire come raggiungere la metro o il bus che ci porterebbe a destinazione, ma inutilmente, così ce la facciamo a piedi dall’Olympiapark (e sono ben 3,8km!). Noi ci limitiamo ad ammirare questo splendido palazzo da fuori e a camminare per i suoi immensi giardini. Dopo esserci riposati un po’ sulle panchine, torniamo verso il centro città (questa volta con i mezzi). Arriviamo a Siegertor, un’altra porta d’ingresso alla città e lì facciamo la conoscenza di una parte di una minoranza presente in Germania…i Turchi! Nei pressi della porta, sentiamo una musica assordante, non capendo bene cosa sia, ci avviciniamo e, sulla piazzola su cui sorge la porta (che dovrebbe essere divieto di sosta), vediamo 2-3 macchine, di cui una con una bandiera turca in bella vista sul cofano, e una ragazza vestita da sposa. Ad un certo punto si mettono tutti in cerchio e iniziano a ballare…uno spettacolo davvero particolare! Diciamo che li avrei visti bene come concorrenti di Tamarreide!
Dopo questo, decidiamo di prendere un po’ di fresco all’Englischer Garten, uno degli innumerevoli parchi della città. Probabilmente la nostra idea è stata la stessa di tutta la popolazione di Monaco perché troviamo un casino davvero allucinante! Giriamo un po’ e arriviamo fino alla Chineseturm, una torre cinese in cui al suo interno ora c’è una birreria dell’HB con tanto di orchestrina bavarese…non ho ancora trovato il nesso tra il celeste impero e la birra!C’è tantissima gente che si scola i suoi bei litri di birra e l’atmosfera è davvero allegra! Torniamo verso il parco e ci sediamo ai piedi di un torrentello che scorre al suo interno. Vedendo un po’ di persone che fanno il bagno penso “Mica sarà così fredda l’acqua!” puccio i piedi e resisto solo 30 secondi, poi inizio a provare dolore…mentre mi chiedo come diavolo facciano a resistere, l’attenzione mia e del biondo viene attirata da un bambino che esce dal torrente totalmente nudo!
Lo seguiamo con lo sguardo e notiamo che raggiunge sorellina e papà, anche loro in completo Adamitico!E lì ci ricordiamo di aver letto che nei parchi tedeschi, se uno vuole andarsene in giro con le chiappe al vento, può farlo in tutta tranquillità! Attraversiamo il parco e arriviamo al punto in cui il torrente diventa un po’meno tranquillo…ad un certo punto si formano delle specie di rapide e qui potrete trovare dei surfisti intenti a cavalcare le acque! Eh sì!Surfisti Californiani, fate largo ai surfisti Bavaresi!
Tornando in albergo, ci fermiamo in un centro commerciale vicino al nostro hotel perché il biondo ha intenzione di fare scorta di Birra!Con soli 16 euro, si porta a casa 20 bottiglie di buona birra bavarese! Mica male!
Per cena, decidiamo di andare alla Block House, in memoria dei bei tempi Berlinesi e dopo decidiamo di andare ad ammirare l’Allianz Arena che dovrebbe essere illuminato di bianco in quanto non giocano né il Bayern Monaco (e qui dovrebbe essere illuminato di rosso), né il Monaco 1860 (blu). Arrivati a destinazione però constatiamo che è tutto spento…così ce ne torniamo in centro con la coda tra le gambe. Ci facciamo un giro lungo l’Isaar, il fiume che attraversa Monaco, ammiriamo l’Isaartor e giriamo un po’ in zona, quando sentiamo le campane suonare a festa: è mezzanotte ed è Pasqua!
24 APRILE: Pasqua in centro a Monaco Dopo una colazione in centro a base di Pretzel, ci facciamo un giro a Marienplatz…questa volta la vediamo alla luce del sole! Saliamo in cima alla torre del municipio da cui si gode una vista suggestiva sui tetti Monacensi.
Poi un giretto alla Peterskirche lì di fronte. Abbiamo intenzione di salire pure su quella torre, ma scopriamo che bisogna farsela a piedi e ci vorrebbe troppo tempo. allora optiamo per fare un giro in Viktualienmarkt, la piazza con il mercato alimentare. Le bancarelle sono fisse e la piazza è proprio carina…peccato solo che sia domenica, sia Pasqua e non ci sia nulla di aperto…vederla in piena attività dev’essere suggestiva! Torniamo a Marienplatz per mezzogiorno per assistere al carosello della torre del municipio. a mezzogiorno (ma anche alle 11 e alle 5 di pomeriggio) le marionette poste nella torre prendono vita per circa 20minuti e iniziano a girare, il tutto accompagnato dalla musica di un carillon. Assolutamente da vedere! Un giro per Odeonsplatz, un’occhiata da fuori alla Theatinerkirche(di un giallo imbarazzante) e poi ci facciamo un giro per i maestosi cortili della Residenz. Andiamo poi ad ammirare la Sedlinger tor, la porta di ingresso più antica della città, e forse anche la più caratteristica, con l’edera che la ricopre per metà. Lungo la strada ci imbattiamo nella Asamkirche, una chiesetta piccola, ma iperdecorata…anzi, fin troppo!Davvero bella, ma non so come si possa pregare lì dentro!Non ci si riesce a concentrare!
Attraversiamo il ponte sull’Isaar diretti al Maximillaneum, la sede del parlamento Bavarese e poi raggiungiamo il Friedensegel, un obelisco sormontato da un angelo dorato fatto costruire in occasione della vittoria nella guerra Franco-prussiana. Prendiamo i mezzi e ci dirigiamo all’Allianz Arena…non lo abbiamo visto di notte, ma almeno di giorno, da buoni italiani, dobbiamo vederlo! Non facciamo il giro per il campo, e ci limitiamo a vedere gli interni e, anche qui come all’Olympiastadion di Berlino, vedo i bagni e penso a quelli di San Siro…non c’è proprio confronto!
Per cena, scegliamo di fiondarci all’HB, una delle più famose birrerie di Monaco. E’ anche una tra le più capienti, con i suoi 3000 posti a sedere! E’ davvero enorme e riusciamo a trovare 2 posti con qualche difficoltà. Nonostante sia strapieno, ci servono subito. Io prendo un litro di birra con la limonata, una specialità locale…premetto che a me la birra non piace, ma quella era proprio leggera e l’ho bevuta quasi tutta. Ovviamente la birra ha fatto da accompagnamento a un piatto di Wurstel con patate, senape e pretzel!Una cena in pieno stile bavarese!
Con la pancia piena, facciamo un giro per il locale e ci fermiamo a sentire per un attimo l’orchestra bavarese che allieta le bevute dei clienti.
25 APRILE: Auf Wiedershen Munich! Prendiamo la macchina che è rimasta a riposare per 3 giorni nel parcheggio dell’hotel e ci dirigiamo verso il centro di Monaco, alla ricerca di un parcheggio che ci permetta così di fare un ultimo giro per questa bella città! Bazzichiamo un po’ per Marienplatz, scriviamo e spediamo le cartoline e poi andiamo a mangiare in un chioschetto in Viktualienmarkt, dove assaggiamo i Weißwurstfrühstück le famose salsicce bianche tipiche di Monaco! Un ultimo sguardo a Marienplatz e siamo pronti per partire…Auf Wiedershen Munich!Spero proprio di ritornare! Magari già l’anno prossimo…nel caso che il Milan vada in finale di Champions!(Mi toccherà…il biondo è di fede Rossonera…)