Pasqua a Valencia

Tre giorni a Valencia per il weekend di Pasqua, siamo in tre: mamma, papà ed io.
Scritto da: Jessy_P_Bg
pasqua a valencia
Partenza il: 23/04/2011
Ritorno il: 25/04/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Tre giorni a Valencia per il weekend di Pasqua, siamo in tre: mamma, papà ed io. Abbiamo prenotato in largo anticipo un volo Ryanair in partenza da Bergamo “Orio Al Serio” per sabato 23 aprile e ritorno il lunedì 25 da Valencia; a testa abbiamo pagato Euro 112,81. L’albergo dove abbiamo alloggiato si chiama “Hotel Husa Reina Victoria” un quattro stelle in Calle Barcas 4, web: www.husareinavictoria.com L’hotel lo abbiamo pagato Euro 314,25 in totale per due notti in camera tripla con colazione (a testa Euro 104,75).

SABATO 23 APRILE 2011

Partenza da Bergamo “Orio Al Serio” alle 11:40 puntuali ed arrivo a Valencia all’aeroporto “Manises” che si trova a 18 kilometri dal centro della città. Il centro è collegato dalla metropolitana (Linea 3 e/o 5), l’aero-bus, una linea diretta di autobus e naturalmente il taxi.

Noi optiamo per la metropolitana (sito web: http://www.metrovalencia.es/page.php), quindi all’ufficio del Turismo che si trova proprio dentro l’aeroporto compriamo tre “Valencia Tourist Card”, una tessera combinata che offre trasporto pubblico urbano gratuito e sconti in musei, spazi per il tempo libero, negozi e ristoranti convenzionati; optiamo per la tessera di 72 ore al costo di Euro 22,00 l’una. Il sito che da informazioni sulla card è: http://www.valenciatouristcard.com/it/che-cosa-e

La metropolitana si trova facilmente all’interno dell’Aeroporto, prendiamo la Linea 3/5 e dopo 12 fermate scendiamo alla fermata “Colon”, quella più vicina al nostro hotel, da qui ci incamminiamo nella via “Don Juan de Austria” per poi ritrovarci in “Calle Barcas” (il nome della via è indicata un po’ diversamente rispetto alla cartina e a quello riportato nel sito internet dell’hotel). Dopo aver fatto il check-in e lasciato i trolley in custodia decidiamo di iniziare a visitare la città.

In fretta ci dirigiamo a vedere il “Mercat Central”, sono giorni di festa e purtroppo oggi rimarrà aperto solo fino alle 15:30 e manca poco alla chiusura, dopodiché i giorni successivi rimarrà chiuso. Si raggiunge facilmente da Plaza de Ayuntamiento (a pochi passi dall’hotel) e il mercato si trova in Avenida Baron De Carcer. Nel mercato si vendono tutti i tipi di alimenti, come pesce, carne, frutta, verdura e affettati tanto per consumo domestico che come fornitura per moltissimi ristoranti di Valencia. La spesa in questo luogo è accompagnata da grande incanto per il fascino della sua architettura, del mantenimento della tradizione e della storia che possiede.

La fame si fa sentire, decidiamo di andare a pranzare (anche se è un po’ tardi…) e scegliamo il locale “Babalù” in C/Cerrajeros (Mayans) 17, tel: 961 140 872; prendiamo tre menù del giorno ad Euro 12,00 l’uno, mangiamo patate brave, calamari alla romana e tre piatti di riso, spendendo in totale Euro 36,00.

Il tempo non è dei migliori e decidiamo di avere una panoramica della città e per questo prendiamo il “Valencia Bus Turistic” (sito web: http://www.valenciabusturistic.com/); in Plaza de la Reina c’è il chiosco dove si vendono i biglietti e anche da dove partono i bus. Il bus prevede tre itinerari: Valencia Histórico (linea rossa), Valencia Maritíma (linea blu), L´Albufera. Per i primi due il biglietto è unico e si paga Euro 15,00 (con la Valencia Card abbiamo pagato Euro 13,00) mentre per l’Albufera il biglietto è a parte. Saliamo sulla linea blu e conosceremo l’influenza del mar Mediterraneo sulla città di Valencia e come il percorso della stessa si è unito alle acque del Fiume Turia mentre con la linea rossa è possibile conoscere la città da un punto di vista storico e monumentale, nel quale possiamo vedere l’evoluzione dalla sua creazione fino ai nostri tempi.

Attraverso questi itinerari abbiamo potuto vedere anche le torri chiamate “Torres de Serranos” che assolvevano una funzione difensiva, che andò presto perdendosi con successivi lavori di miglioramento e abbellimento. Ben presto la porta diventò l’accesso più importante della città, utilizzato per lo più per i cerimoniali e l’accoglienza di ambasciatori e sovrani stranieri. Abbiamo visto anche le “Torres de Quart” che furono poste a difesa della città nel XV secolo di stile tardo gotico riprendono il modello di Castel Nuovo a Napoli. Fino al 1874 erano conosciute come Torri della Calce, perché la calce che veniva condotta in città doveva passare il controllo che si svolgeva in questo luogo.

A cenare andiamo in un tapas-bar tipico, alla “La Taberna de la Reina”, proprio in Plaza de la Reina nr. 1, guardando la cattedrale si trova a destra. Prendiamo tapas a volontà, e i miei genitori assaggiano anche altri piatti (scelta sbagliata, meglio mangiare solo tapas…), sangria e coca cola. In questi locali il conto si paga in base a quante tapas si ha consumato e il cameriere conta gli stecchini che sono rimasti sul piatto, qui ogni tapas costava 1,30 Euro. Noi paghiamo Euro 38,25 in totale.

Stanchissimi, la nostra giornata finisce qui e andiamo a dormire in albergo.

DOMENICA 24 APRILE 2011 (Pasqua…)

Stamattina dopo aver fatto colazione decidiamo di andare a visitare la “Ciudad de las Artes y de las Ciencias” (sito web: http://www.cac.es/) un centro ludico-culturale sorprendente per le sue caratteristiche architettoniche e per la sua immensa capacità di divertire, insegnare ed emozionare, promuovendo la partecipazione dei cittadini. Il complesso comprende:

1) l’ “Emisferic” che rappresenta un enorme occhio umano, l’occhio della sapienza, simbolo della visione e dell’osservazione del mondo che i visitatori scoprono attraverso sorprendenti proiezioni audiovisive (indirizzo: Avda. Autopista del Saler, nº 3).

2) Il “Museo delle Scienze Principe Felipe”, il grande museo del XXI secolo, ideato per far scoprire, in modo didattico, interattivo e piacevole, tutti gli aspetti relazionati all’evoluzione della vita, della scienza e della tecnologia (indirizzo: Avd. Autopista del Saler, nº 7).

3) l’ “Umbracle”: È una passeggiata panoramica con giardino di oltre 17.500 metri quadri, dalla quale si può ammirare l’insieme degli edifici, dei laghetti, dei sentieri e delle zone giardino del complesso. Ospita la “Via delle Sculture”, una galleria d’arte a cielo aperto con sculture di artisti contemporanei (indirizzo: Avda. Autopista del Saler, nº 5).

4) l’ “Oceanografic”: È il più grande acquario d’Europa, capace di ospitare 45.000 esseri viventi appartenenti a 500 specie diverse. Al suo interno sono stati riprodotti i principali ecosistemi marini del pianeta. È composto da diversi edifici, in cui sono stati ricreati gli ecosistemi più importanti di ciascuno dei mari e degli oceani del pianeta (indirizzo: Camino de las Moreras s/n.).

5) Il “Palazzo delle Arti Regina Sofia”: La grandiosità del suo disegno architettonico, progettato dal valenciano Santiago Calatrava, combinata alle attrezzature tecnologiche di cui è dotato, fanno di questo edificio uno dei punti di riferimento mondiali per i più prestigiosi circuiti teatrali, operistici e musicali.

La linea della metropolitana più vicina è “Alameda” (Linea 3 o Linea 5) ed è ad una fermata dopo la nostra di riferimento “Colon”; appena fuori dalla metropolitana ci troviamo di fronte al “Puente De La Exposiciòn”, il tempo di una foto e ci incamminiamo per Paseo de la Alameda. Il complesso delle scienze è ancora abbastanza lontano allora decidiamo di prendere il bus nr. 95 (raggiungibile anche con queste linee: 19, 35, 40) che ci lascia proprio davanti al “Palau de les Arts Reina Sofia”.

Tra un edificio e l’altro si può passeggiare all’aperto e fare fotografie, noi decidiamo di visitare l’Oceanografic e il Museo de las Ciencias Principe Felipe e con il biglietto combinato paghiamo Euro 26,65; oggi questi due musei sono aperti dalle 10:00 alle 20:00 il primo e dalle 10:00 alle 19:00 il secondo.

Ci passeremo quasi mezza giornata e riusciremo anche ad assistere anche allo spettacolo dei delfini, molto divertente, a mio parere l’esperienza dell’Oceanografic è veramente strepitosa.

È tempo di andare a mangiare e vogliamo gustarci una paella al mare direttamente al “Paseo Maritimo” (lungomare), dotato di magnifici impianti e divenuto una delle zone dedicate al tempo libero per eccellenza, per passare il tempo passeggiando, pattinando, correndo o prendendo il sole.

Per arrivarci noi prendiamo il bus 19 e poi un lungo pezzo di strada a piedi per gustarci un po’ la città; volevamo mangiare al ristorante “La Pepica” molto decantata da molti altri “turisti per caso” ma è il giorno di Pasqua e il locale è al completo. Non ci scoraggiamo e per scegliere il ristorante c’è l’imbarazzo della scelta e optiamo per il “Restaurante Villa Amparito”, l’indirizzo è Paseo de Neptuno 38, telefono: 96 371 20 90 direttamente a Playa de Las Arenas. Il nostro menù di Pasqua è composto da calamari alla romana, moscardini e una mega paella di pesce, una fetta di torta, un caffè, pane, coca cola, acqua e sangria, spendendo Euro 75,20.

Siamo stanchissimi e ritorniamo in albergo con la metropolitana, la prendiamo alla fermata “Neptu” non interrata (linea 5 verde fino alla fermata “Maritim Serreria” poi scendere e prendere l’altra metro sempre linea 5 ma questa volta interrata).

Stasera non abbiamo intenzione di mangiare e facciamo un giro a piedi nei dintorni, così vediamo l’Estacio del Nord (stazione ferroviaria), la Plaza de Toros (purtroppo il Museo Taurino è stato chiuso per tre giorni) entrambe raggiungibili attraverso Plaza del Ayuntamiento; poi attraverso la via Av. Maria Cristina raggiungiamo la “Lonja de la Seda” un splendido edificio civile del XV secolo dichiarato nel 1996 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, usata in origine come mercato. Ci spostiamo verso “Plaza de la Virgen”, al centro si trova una fontana dalla pianta circolare con statue in bronzo che raffigura il fiume Turia circondato da 8 ninfe che rappresentano i rispettivi affluenti del fiume che anticamente attraversava il centro della città. Nei pressi della piazza, inoltre, si trova anche il “Palazzo della Generalitat”, il governo autonomo della Regione. Ci fermiamo da Starbucks Coffee e prendiamo un caffè espresso e un caffè al caramello spendendo Euro 6,20.

Anche questa giornata è finita.

LUNEDI’ 25 APRILE 2011

Stamattina prendiamo il bus 19 alla pensilina tra la stazione ferroviaria e la pizza dei tori in Av. Alicante e scendiamo subito dopo aver attraversato il ponte “Puente de Angel Custodio”; tra questo ponte e quello “del Regne” si trova il “Parco di Gulliver”. In questo parco troviamo una rappresentazione in gran scala del gigante Gulliver, con la differenza che i suoi vestiti e i suoi capelli formano rampe, scivoli e scale con le quali i bimbi possono divertirsi e giocare. È possibile visitare il parco tutti i giorni dalle 10 del mattino alle 20 della sera, l’ingresso è gratuito.

Gulliver si trova all’interno dei “Jardin del Turia”: l’antico alveo del fiume è diventato il Giardino del Turia, un grande giardino ed il polmone verde della città. Al suo interno si alternano impianti sportivi e ludici che convertono questa passeggiata in un’autentica zona per il tempo libero e per il divertimento. Lungo le due rive si trovano alcuni dei principali musei, monumenti e punti di interesse turistico della città.

Riprendiamo il bus 19 e scendiamo al capolinea, in questo modo vediamo una parte della città differente e a tratti degradata; scendiamo dal bus e attraverso “Carrer de Mendizàbal” ci ritroviamo direttamente alla spiaggia chiamata “Playa de la Malvarossa”, prendiamo due caffè al locale “Almar” (indirizzo: Paseo Maritimo 1) spendendo Euro 2,70 e finchè il tempo ce lo permette facciamo una passeggiata sulla spiaggia.

All’ora di Pranzo ritorniamo indietro con lo stesso pullman e andiamo a mangiare da “Sagardi” in C/ San Vicente Mártir 6, prendiamo 19 tapas con coca cola e sangria e spendiamo Euro 43,20; insaziabili andiamo anche a fare tappa alla “Taberna de la Reina” e ci mangiamo 12 tapas, 2 coca cola e una sangria spendendo Euro 26,10.

Dopo pranzo abbiamo avuto la brillante idea di andare a visitare la “Cathedral de Valencia” (sito web: http://www.catedraldevalencia.es/) e di salire sulla “Torre del Micalet”, la salita costa Euro 3,00 e ci si imbatte in una serie infinita di gradini a chiocciola, in cima si vede un bellissimo panorama della città e della piazza sottostante mentre al centro si può ammirare una grossa campana.

Successivamente scendiamo a comprare dei souvenir (i più convenienti sono negozi gestiti da persone cinesi dove il prezzo differisce di 2/3 Euro a confronto di negozi normali) e a gustare un gelato nella gelateria “Heladería Llinares” in Plaza de la Reina nr 6, pagando Euro 2,60 un cono di due gusti.

Non sappiamo più cosa visitare allora prendiamo due volte due linee di pullman per vedere altri lati della città, in questo modo impieghiamo un paio d’ore e ci ripariamo dal vento che non intende placarsi.

È pomeriggio inoltrato e come merenda facciamo tappa alla “Chocolateria Valor” in Plaza de la Reina nr. 20 (sito web: http://www.valor.es/encuentra_chocolateria_valor.asp), prendiamo una tazza di cioccolata con panna, caffè shakerato e quattro bicchierini di cioccolato diversi (bianco, freddo, fondente e latte) spendendo Euro 11,80.

Purtroppo la nostra vacanza a Valencia finisce qui, ritorniamo al nostro albergo a prendere i trolley e con la metropolitana dalla fermata “Colon” (Linea 3 o 5 ) arriviamo all’aeroporto, superiamo velocemente i controlli di sicurezza senza problemi, un giretto al duty-free e compriamo la “Aigua de Valencia”, un portachiavi, una calamita, un’acqua minerale da ½ litro, una coca cola e delle patatine, spendendo Euro 23,55.

Il nostro volo Ryanair parte puntualissimo alle 19:55. Questo è il sito che mi ha aiutato ad organizzare la mia vacanza: . Adiòs Valencia!

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Noi tre a Valencia



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