Pasqua a Parigi

Io e il mio ragazzo abbiamo deciso di trascorrere la Pasqua a Parigi, grazie soprattutto al basso costo dei voli Ryan Air. Siamo partiti venerdì 9 aprile con l’ultimo volo da Bergamo e dopo un’oretta circa siamo arrivati all’aeroporto di Beauvais, circa un’ora con l’autobus convenzionato da Parigi (costo: 10 euro a viaggio, i biglietti...
Scritto da: Giulia Parise
pasqua a parigi
Partenza il: 09/04/2004
Ritorno il: 12/04/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Io e il mio ragazzo abbiamo deciso di trascorrere la Pasqua a Parigi, grazie soprattutto al basso costo dei voli Ryan Air. Siamo partiti venerdì 9 aprile con l’ultimo volo da Bergamo e dopo un’oretta circa siamo arrivati all’aeroporto di Beauvais, circa un’ora con l’autobus convenzionato da Parigi (costo: 10 euro a viaggio, i biglietti si acquistano appena usciti sulla destra). Dopo una breve ricerca della metro, (non sono segnalate affatto! l’autobus ci ha lasciati a Porte Maillot e la fermata della metro era nel sotterraneo di un centro commerciale) siamo arrivati al nostro hotel, nel quartiere Montparnasse, circa a mezzanotte. La stanza era piccolina ma bella e pulita, con servizi in camera, tv e vetri isolanti (utili, dato che eravamo direttamente su una strada).

Per il primo giorno la nostra meta iniziale era la Tour Eiffel, che abbiamo visitato salendo a piedi, la fila per gli ascensori era impossibile, circa due ore. La vista era incredibile anche solo dal secondo piano (la cima quel giorno era chiusa per forte vento) e ci ha ripagati della fatica. Dopo aver girato per i giardini di fronte alla torre e aver mangiato degli ottimi panini francesi, abbiamo ripreso la metro e abbiamo visitato i dintorni di Les Halles, per poi dirigerci al cuore della città, ovvero a Notre Dame. Abbiamo girato attorno alla chiesa ma abbiamo abbandonato l’idea di entrarvi perché la fila era di più di due ore; abbiamo quindi optato per la Saint Chapelle, che merita veramente una visita. Per la cena siamo andati al quartiere latino, che era stranamente deserto e abbiamo mangiato in un ristorante armeno: il cibo era abbastanza buono e il prezzo accettabile.

La mattina del secondo giorno l’abbiamo passata al museo d’Orsay, mentre nel pomeriggio ci siamo diretti a Montmartre e alla celebre piazzetta degli artisti. Il mio ragazzo ha poi voluto visitare il museo Dalì, che però è molto piccolo e non vale il prezzo del biglietto. Il tempo restante l’abbiamo passato gironzolando alla Villette, dove c’è la città della scienza e della tecnica. La giornata era abbastanza calda ed è stato piacevole passare un po’ di tempo al parco. All’ora di cena eravamo vicino al centro Pompidou e abbiamo trovato un ottimo self-service che per sei euro ti offre una cena completa (andateci! Lo trovate all’uscita Rambuteau della metro). L’ultimo giorno abbiamo girato un po’ in metropolitana, guardando le decorazioni di molte fermate, come quella della Bastiglia che è davvero carina. Siamo partiti poi dal Louvre (non abbiamo fatto in tempo a visitarlo, un buon motivo per tornarci!) e abbiamo camminato tra i giardini fino agli Champes Elysee, visitando l’arco di trionfo e spostandoci poi alla Defence. La zona è davvero impressionante, con il grande arco che domina una piazza piena di enormi grattacieli di recentissima costruzione. Il tempo è volato e siamo corsi a prendere i bagagli per raggiungere l’autobus che ci avrebbe riportati all’aeroporto. Il nostro volo di rientro era verso le 22.30, ma l’ultimo autobus parte da Parigi tre ore prima.

Consiglio: non prendetevi all’ultimo minuto per tornare, con il metrò sembra ci voglia poco, ma noi ad esempio ci abbiamo messo 40 minuti per arrivare all’autobus! Se volete fare una visita di tre giorni, utilizzate la Paris visite, costa 18€ e potete muovervi liberamente nelle zone 1,2 e 3, in più potete usufruire di diversi sconti; se invece il vostro soggiorno è più lungo, c’è la carta orange, 14€50 alla settimana (serve una fototessera).

È stata un’esperienza bellissima e Parigi è una città estremamente affascinante. Spero di poterci tornare presto e vedere magari altre mete, meno turistiche forse, ma di sicuro interessanti.



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