Pasqua a Liverpool, musica e BEATLES
Dopo esserci sistemati in albergo ci siamo fiondati in centro per assaporare una buona birra e nonostante l’ora tarda (00.30) abbiamo trovato diversi pub aperti tra cui l’O’Neills in Bold street, dove abbiamo bevuto un’ottima Guinness! Ho riassunto tutti i luoghi (fra cui tutti i Beatles places!!) di cui vi parlerò in una mappa di mia creazione (con tanto di legenda…) che sarò lieto di inviarvi via mail (scatterbrajn@gmail.Com) se vi dovesse interessare! A noi è stata molto utile perché in quelle ufficiali non sono segnati i pub migliori, né i luoghi beatlesiani… Il mattino dopo abbiamo iniziato la nostra visita della città e dopo una capatina alla St.Luke Curch (Leece Street), una chiesa bombardata durante la seconda guerra mondiale di cui rimangono solo le bellissime mura esterne ci siamo diretti in centro passando per Bold street. Il centro città è caratterizzato da due ampie strade pedonali (Curch street e Lord street) che si estendono fino al Cavern Quarter (il quartiere dei Beatles per intenderci…). Inoltre poco a Nord c’è Williamson Square dove troverete il negozio ufficiale del Liverpool Fc (che è uno spettacolo!!), una splendida fontana e la Radio City Tower, una torre altissima utilizzata per le trasmissioni radio che è possibile visitare su prenotazione. Dopo aver fotografato il negozio di Anne Summers (ex NEMS di Brian Epstein, manager dei Beatles) ci siamo infilati nel Cavern Quarter. Qui ogni mattone parla dei Beatles. Si respira un’aria magica ed entrare nei luoghi dove hanno vissuto i primi anni della loro vita è stato spettacolare! Come prima cosa abbiamo mangiato e bevuto al The Grapes, il pub dove i fab four (con Pete Best alla batteria) erano soliti bere birra dopo i concerti al Cavern. All’epoca infatti non era permesso bere all’interno del locale per cui i Beatles si spostavano di qualche metro per bere qualche birra al The Grapes o al White Star, altro pub storico in Button street. Siamo riusciti addirittura a sederci nell’esatto punto dove solevano sedersi i Beatles! Nel locale infatti c’è la foto originale che li ritrae nel locale con una placca che indica il punto esatto dove è stata fatta! Abbiamo poi visitato il Cavern Club che è una ricostruzione di quello orginale (che è stato abbattuto per costruire un centro commerciale, il Cavern Walks, disgusto rama…), ma è comunque piuttosto emozionante. Al Cavern Pub, dall’altra parte della strada ci sono invece un sacco di memorabilia tra cui un Juke Box dedicato ai Beatles e alcuni degli strumenti originali, oltre ad una marea di foto interessanti.
A fianco del Cavern Pub c’è un monumento che raffigura i dischi degli artisti di LIverpool che hanno raggiunto il numero uno in classifica. Poco più in là c’è il wall of fame, un muro dove sono indicati (ogni mattone, un artista) tutti i musicisti e le band che si sono esibite al Cavern Club! Abbiamo visitato i due Beatles store di Mathew street (uno è all’interno del Cavern Walks) che sono molto forniti entrambi. Voglio precisare però che il migliore dei Beatles Store credo sia quello dell’Albert Dock (collegato al museo Beatles Story), che è molto più ordinato e i prezzi sono leggermente più bassi.
Proseguendo la nostra passeggiata ci siamo diretti verso Pier Head, passando davanti alla Liverpool Town Hall, dal cui balcone i Beatles salutarono la folla insieme alla regina Elisabetta.
Il Pier Head è il molo principale di Liverpool dove si stagliano le Tre Grazie, tre edifici che sono assurti a simbolo di Liverpool: il Liver Building, il Cunard Building e il Port of Liverpool Building. Sopra gli edifici ci sono due statue che raffigurano uccelli che si dice proteggano la città.
A dire il vero non mi sono piaciuti molto anche perché la zona è in rifacimento e ci sono un sacco di cantieri che non permettono nemmeno la visuale del fiume Mersey.
Scendendo verso sud abbiamo raggiunto l’Albert Dock un nuovo complesso che ospita ristoranti, bar, negozi, e musei (Beatles Story, Tate Gallery, e Museo Marittimo). La zona è molto bella e alla sera si anima notevolmente (noi però non ci siamo mai stati durante le ore notturne).
Ovviamente andiamo subito al Beatles Story! Il museo è bellissimo e ripercorre tutta la storia dei Beatles dagli inizi sino alla tragica scomparsa di John a cui è dedicata una sala che è la ricostruzione della White room della casa di John e Yoko a New York. Imagine in sottofondo è da pelle d’oca… Il museo merita veramente, anche per quelli che si avvicinano per la prima volta alla meravigliosa storia dei Fab Four. Consiglierei di iniziare la vacanza proprio con il Beatles Story; il museo costa 9 sterline (ma se prenotate via internet costa 8) richiede almeno un’ora e mezzo ed è dotato di audio guida, udite udite, anche in italiano! Stanchi morti ci dirigiamo lentamente verso il nostro hotel passando prima da una piccola piazzetta che contiene un’illuminazione veramente particolare: i light orbs, degli enormi occhi che si intrecciano sinuosi.
Passiamo davanti al Barfly (locale che fa musica dal vivo) speranzosi di trovare ancora qualche biglietto per il concerto della sera, THE RIFLES, ma purtroppo è sold out! Dopo una pausa all’hotel, alla sera, dopo aver cercato invano un pub dove poter mangiare, mangiamo un panino veloce al Subway (è una catena di fast food che fa degli ottimi panini, ne troverete a bizzeffe a Liverpool), visitiamo il mitico Jacaranda dove al piano inferiore ci sono due murales dipinti da John e Stu (splendidi!), e poi ci fiondiamo allo Zanzibar (Seel street) ad ascoltare della buona musica dal vivo: ingresso 4 euro.
Piccola parentesi sulla birra: è ottima ovunque a Liverpool e non costa più di due pound e mezzo, in alcuni pub potete trovarla anche a meno di due sterline!!! Facendo parte di una band rock (I Sick Naive: www.Myspace.Com\sicknaiveband) e amando molto la musica dal vivo abbiamo dedicato le nostre serate a locali dove facessero live music: ce ne sono tantissimi, almeno quattro sono di fama internazionale: il BARFLY, lo ZANZIBAR (entrambi in Seel street), IL CAVERN (Mathew street) e IL KOROVA (Fleet street). Per chi invece fosse interessato alla disco music non ha che l’imbarazzo della scelta: Liverpool è una città molto viva e nel weekend è piena di gente che riempie i locali del Cavern Quarter (ci sono almeno tre rumorosissimi disco pub…) e della zona di Bold street, Fleet street, Wood street, ecc. Basta fare un giro ed entrare in quello che vi ispira di più.
Noi, invece non siamo interessati allo sballo notturno per cui dopo il nostro bel concerto ce ne andiamo a nanna! Il mattino dopo ci rechiamo alla stazione di Lime street e prendiamo la metropolitana per Chester, una splendida cittadina a sud di Liverpool. Spendiamo 4 sterline per il viaggio a/r e impieghiamo quaranta minuti.
Chester è una città di origine romana di cui conserva ancora le splendide mura che sono le cinta murarie meglio conservate di tutto il Regno Unito. Inoltre è una città medioevale caratterizzata da un incrocio di strade fiancheggiate da stupende case a graticcio che ospitano numerosissime botteghe e negozi. Da non perdere! Inoltre potrete ammirare il mitico Chester Clock e la cattedrale che è veramente fantastica. Purtroppo si paga l’ingresso (4 pound), ma vi assicuro che sono soldi ben spesi! Ci sono un sacco di pub molto belli e noi ci rifugiamo in uno di essi anche perché comincia a nevicare! In realtà la neve va e viene e non è certo molto consistente. Mangio la mia prima jacket potato ed è buonissima! Facciamo un giro sulle mura e nelle ROWS (così si chiamano le case a graticcio…) e poi torniamo a Liverpool verso le 18 del pomeriggio. Prima di andare all’hotel però andiamo a vedere il Superlambanana in Tithebarn Street, una scultura contro le manipolazioni genetiche, creata da un artista giapponese, che è diventata mitica a Liverpool. Bella e originale! Mentre torniamo verso l’hotel ci fermiamo davanti alla St. George Hall (sul piazzale antistante ci fu la veglia funebre dei cittadini di Liverpool per la morte di John Lennon) e fotografiamo l’Empire Theatre (dove i Beatles suonarono 6 volte) e l’Odeon Cinema (dove ci fu la prima di A Hard Day’s Night). Diamo un’occhiata al Duncan’s Pub, mitico pub di Liverpool e poi ci fermiamo a mangiare al Crown, pub vicino alla stazione di Lime street. Bellissimo pub e ottimo cibo a bassissimo prezzo! Consigliatissimo! Piccola pausa in hotel, ma stavolta siamo talmente stanchi che siamo tentati di riposarci tutta la sera… Il richiamo della live music però è troppo forte è passiamo la serata al Cavern Club. Siamo un po’ delusi dalle band che sono di scarsissima qualità e dal fatto che suonino in una saletta adiacente al palco principale, mentre sul mitico palco pseudo-originale c’è un deejay che mette su musica dei Beatles.
Ce ne torniamo quindi presto all’albergo perché il giorno dopo ci aspetta il tour guidato nelle case d’infanzia di John e Paul.
Ho prenotato e pagato (15 pound) il tour via internet da casa e partiamo alle 10.50 da Whitechapel su un simpatico pulmino giallo con sopra le foto di Paul e John.
Il tour consiste nella visita nelle case d’infanzia dei due celebri artisti che sono di proprietà della National Trust. L’unico modo per visitarne gli interni è fare questo tour perché tutti gli altri tour (Magical mistery tour, Fabfourtaxitour, ecc) ti accompagnano solamente davanti alle abitazioni.
Il tour merita veramente ed entrare nelle case è incredibilmente emozionante. Le guide sono molto simpatiche e addirittura quella della casa di Paul è la fotocopia di McCartney! Incredibile! Dopo il giro, il pulmino ci lascia alla cattedrale anglicana e ne siamo molto contenti visto che nei pressi della chiesa, in Rice Street, c’è il mitico Ye Cracke! Il pub preferito di John e Stuart Sutcliff! Lo troviamo senza grandi difficoltà grazie alla mia supermappa e ne approfittiamo per mangiare e bere una buona birra. Il pub è splendido (forse il migliore in cui siamo stati) e siamo anche fortunati che ci becchiamo il Sunday Roast un menu con zuppa, roastbeef e gelato a soli 5 pound! Mentre mangiamo va in onda la sfida di premier league Manchester Utd – Liverpool e gli avventori (tutti autoctoni!!!) sembrano molto tesi, visto il risultato… (0-3 per il Manchester!). Il pub, neanche a dirlo, è tappezzato di riferimenti a John e Stu. Questa è una tappa obbligata per qualsiasi fan dei Beatles. Lì vicino c’è un altro pub molto amato da John e Stu, il The Pilgrim, ed anch’esso merita una visitina.
Mentre torniamo verso la cattedrale passiamo davanti al Liverpool Art College (dove studiarono John e Stu) e il LIPA che prima ospitava la scuola dove studiarono George e Paul. Inoltre ammiriamo la scultura che c’è nel piazzale commissionata da McCartney per commemorare i Beatles e i viaggiatori. E’ un insieme di valigie e di custodie per strumenti, molto originale! Dopo una breve visita della cattedrale anglicana, che è molto bella e affascinante, ce ne torniamo all’hotel a farci un riposino pomeridiano perché non vogliamo arrivare alla sera distrutti come il giorno precedente.
Alla sera ci dirigiamo verso il centro e dopo aver mangiato al Burger King di Ranelaigh Street (tremendo…) andiamo a Button Street dove ci aspetta una bella birra fresca al White Star! Ammiriamo le diverse memorabilia relative ai Fab Four e ci sediamo vicino al divano dove erano soliti sedersi: quattro placche di metallo con incisi i nomi dei quattro sovrastano i sedili, ovviamente mi siedo in quello di John… Facciamo una capatina al Cavern Pub dove c’è un pieno incredibile e un tipo suona cover dei Pink Floyd… Non troviamo da sederci per cui torniamo verso Fleet Street dove troviamo il mitico Korova! Il locale è molto particolare: il piano terra è un bar affollatissimo e molto trendy mentre nel sotterraneo si esibiscono band dal vivo… ovviamente ci dirigiamo verso lo scantinato… e qui ascoltiamo due favolose band (soprattutto la seconda) provenienti dagli USA: gli Sky Parade e The Dilettantes! Finalmente riusciamo ad ascoltare qualcosa di veramente valido! Compriamo cd e maglietta e a fine concerto ce ne torniamo all’hotel più che soddisfatti della nostra ultima serata a Liverpool! Ahimè è giunto il giorno della partenza, ma abbiamo ancora un sacco di cose da fare visto che l’aereo parte alle 18.20. Per cui lasciamo le valigie in albergo e alle 10.30 precise ci viene a prendere Michelle! Il Taxi rosso del FABFOURTAXITOUR (www.Thebeatlesfabfourtaxitour.Co.Uk).
Ho infatti prenotato da casa questo tour organizzato dopo aver valutato attentamente le diverse opzioni: attenzione, se vi dovesse capitare di visitare Liverpool e voleste fare un tour dei luoghi dei Beatles (quelli che non sono in centro città) vi consiglio vivamente il FABFOURTAXITOUR! Potete personalizzare il vostro tour, la guida è fantastica, spendete meno (se siete almeno in quattro) e visiterete molti più luoghi rispetto a tour guidati più famosi come il Magical Mystery Tour! Il nostro driver Ricky ci conduce alla casa di Ringo, la sua scuola, Penny Lane, Newcastle Road spiegandoci minuziosamente tutto ciò che c’è da sapere, è molto disponibile e il suo parlare è molto comprensibile. Poi andiamo a Woolton passando per Menlove Avenue senza soffermarci alla casa di John visto che l’abbiamo vista nel tour precedente (come vi dicevo c’è grande flessibilità…) e arriviamo alla St.Peter Curch dove John ha incontrato Paul per la prima volta. Abbiamo una grandissima fortuna perché il custode della chiesa ci apre addirittura la Hall dove avvenne il grande incontro!! Incredibile, sono emozionatissimo! Entriamo nella stanza dove tutto è cominciato e Graham (il custode) ci indica il punto esatto dove Paul ha suonato alcuni pezzi a John convincendolo a farlo entrare nei Quarry Men. Fantastico!!! Ci riprendiamo dallo shock e Ricky ci porta al cimitero dove ci fa vedere la tomba di Eleanor Rigby raccontandoci la sua vera storia! Poi ci indica il punto dove suonarono i Quarry Men quel famoso 6 luglio del 1957 e ci indica la tomba di Uncle George e del più grande allenatore del Liverpool Fc, Bob Paisley! Poi risaliamo in auto e mentre scendiamo Beaconsfield Road attacca con lo stereo Strawberry Fields Forever e… Magicamente arriviamo davanti al mitico cancello! Il viaggio prosegue per Arnold Grove (la casa di George) per poi terminare all’Albert Dock: due ore di tour per 45 pound veramente ben spesi, indimenticabile! Salutiamo Ricky che ci lascia con uno splendido souvenir: la copia del volantino che pubblicizzava la festa del 6 luglio 57! Mitico! Mangiamo in un bar dell’Albert Dock la nostra ultima jacket potato e poi visitiamo la Tate Gallery che è molto interessante e ospita opere di Warhol, Picasso, Moore, De Chirico, ecc. L’ingresso è gratuito.
Ormai si è fatto tardi e non facciamo in tempo a visitare il Museo Marittimo (ma dicono che sia molto bello…), beviamo la nostra ultima Guinness e prendiamo il taxi per l’aereoporto, non dimenticandoci di passare a prendere la valigie in hotel.
Le ultime foto alla statua di John al Liverpool Airport e poi ci imbarchiamo sul volo per Bergamo che ci riporta in Italia dopo una vacanza stupenda e sorprendente! Consiglio a tutti di visitare Liverpool, magari proprio quest’anno, in estate, visto che è capitale della cultura! Aldilà dei luoghi che abbiamo visitato si possono fare molte altre cose a Liverpool fra cui una visita ai Williamson tunnels, il tour guidato alla mitica Casbah, la visita al mitico stadio di Anfield (c’è pure il museo!), Chinatown, e molto altro! Visitate il sito www.Visitliverpool.Com e scaricate la guida turistica in italiano in pdf!! Se lo chiedete ve la mandano pure a casa (io l’ho fatto)!! Che grandi questi inglesi! Se volete ulteriori informazioni (e la mia supermappa…:D) non esitate a mandarmi una mail! Spero di esservi stato di aiuto! Ciao Ciao Alessandro