Pasion: mexico y maya
Il viaggio di Carla & Lorenzo tra Yucatan – Chiapas e Quintana Roo. Il nostro primo viaggio “zaino in spalla”.
Partenza il 7/10/06: da Milano Malpensa con compagnia di volo Blue Panorama alle ore 12:45 con scalo tecnico a Roatan (Honduras) tot 15 ore di viaggio.
Arrivo alle ore 20.00 Cancun.
Dopo il ritiro bagagli era tanta la voglia di respirare un pò di aria e dopo pochi minuti ci siamo trovati catapultati nel caldo umido della città, assaliti da taxisti e autisti Combi (9 $ a pers),ed esausti ne abbiamo preso uno per recarci alla Posada Punta Allen, la camera spartana e poco accogliente per 400 pesos a notte (cara) situata in Cancun Ciudad a pochi passi dal Terminale degli autobus dell’ADO. E il primo impatto con Cancun è stato di stupore,attraversando la zona hotelera con i suoi alberghi e locali, ci siamo detti…Beh non è certo questo il Mexico da vivere! DOMENICA 8/10/06: alle ore 3 locale ancora sotto l’effetto del nostro fuso orario eravamo già svegli e pronti per capire come muoverci.
Dopo aver fatto colazione in posada ci siamo recati al Terminal dei Bus ADO e alle ore 9.00 partenza per Chichen Itza con bus Oriente (90 pesos a testa)… Arrivo alle 13.30 euforica per la vicinanza a ciò che immaginavo da tempo ovvero uno spettacolo. Dopo pochi minuti all’ingresso ecco che ammiro in tutto il suo fascino la Piramide di Kukulcan, immersa nella natura che rende anche gli altri siti magici.
E credo proprio che la natura con la sua fitta vegetazione rende i luoghi di questo paese ancora più affascinanti, mi viene da dire che faccia da sottofondo a questa arte creata con notevole devozione alle proprie credenze e vitalità.
Il caldo opprimente ci accompagna in tutto il percorso anzi per tutto l’intero viaggio (e pensare che doveva piovere).
Assaliti da venditori ambulanti di souvenir abbiamo fatto i nostri primi acquisti (un piacere) e scopriamo che qui conviene molto di più.
In questo racconto non mi soffermo a descrivere le rovine.
Alle ore 17 esausti e sudati abbiamo preso un taxi alla ricerca di una posada dove dormire la notte e ci siamo fermati a Pistè alla Posada Olalde (pesos 250) carina a parte il bagno.
Dopo una doccia rinfrescante verso le 20:30 siamo andati alla ricerca di un posto dove mangiare e cosa strana i ristoranti stavano già chiudendo, ma l’unico posto che ci ha servito da mangiare è “Las Mestizas” primo piatto mexicano (tacos con pollo).E giudicare il paese è veramente difficile., in quanto ha solo un’aspetto dormiente e niente di caratteristico. La sua fortuna è possedere “una storia”.
LUNEDI 9/10/06 Alle ore 7.30 pronti con un taxi verso il terminal Bus (situato fuori al sito).
9.30 abbiamo preso Bus Oriente per Merida (2h di viaggio 50 pesos) e lungo il viaggio abbiamo potuto vedere con stupore e amarezza i villaggi di gente semplice e povera,che vive in condizioni drastiche ma che in ogni caso appaiono sempre sorridenti e vitali; e visto finalmente i tanto citati dissuasori di velocità – Topas,che ci faranno compagnia per tutto il viaggio. Arrivati a Merida in taxi ci siamo recati subito alla Posada Toledo (guida Lonely alla mano) per 400 pesos a camera e subito in giro a visitare questa graziosa città piena di localini e negozietti artigianali, con i suoi edifici e le sue chiese che rende la città molto accogliente.
Nella piazza principale molta gente del posto si sono fermati per darci indicazioni su dove andare e cosa fare (tutti molto cordiali), infatti in tutti i posti dove siamo stati non ci sono stati problemi.
Dopo una rapida doccia siamo andati alla ricerca di un locale dove mangiare,ci siamo fermati al ristorante Amaro dove l’atmosfera è molto intima e il cibo discreto.
E come detto dagli abitanti del posto alle 21 sarebbe iniziata in piazza (Zocalo) una festa locale con danze folkloristiche, molto carino lo spettacolo dove si sono esibiti soprattutto dei ragazzi. Poi a nanna MARTEDI 10/10: alle 7.30 eravamo già al terminal di bus dove abbiamo fatto colazione per poi partire alle 8.00 per visitare la Ruta Pucc (Labnà 30’ – Sayil e Xlapak – Kabah) e la fantastica Uxmal (il sito rimasto veramente a mio parere in ottime condizioni)…Ma la cosa più sorprendente era l’assenza di turisti infatti avevamo un bus tutto per noi con un’autista che lavorava solo per noi…Anche qui abbiano potuto ammirare fantastici capolavori immersi in un verde splendente e quando ti ritrovi ti sembra che il tempo si sia fermato per farti assaporare ogni vista,ogni odore, ogni rumore.
Alle 17 rientro in città a Merida dove ci siamo recati a bere qualcosa.
alle 19 eravamo già pronti per la cena (affamati) al ristorante Main Str il proprietario molto cordiale e simpatico ore 21:00 Terminal Bus ADO 1 classe (300pesos) e alle 22 partenza per Palenque (entusiasmo) anche se la notte è stata infernale in quanto io non ho chiuso occhio per la pioggia torrenziale e le topas, mentre Lorenzo è riuscito a dormire tutto il viaggio (che invidia); ed è proprio vero che l’aria condizionata è altissima,grazie ai racconti letti, eravamo muniti di sacco a pelo per gli spostamenti.
MERCOLEDI 11/10/06: (in Chiapas) ore 6.30 arrivo al terminal di bus e conosciamo 2 ragazzi di Ostia Gabriele e Gianluca, che come noi erano alla ricerca di un posto dove alloggiare e dopo aver consultato la Lonely, con un taxi ci siamo recati alla località El Panchan (c/o sito) alle Cabanas Margherita & Ed (250 pesos) immerse nelle giungla e quando siamo arrivati era tutto allagato, il taxi non poteva passare e quindi con i nostri bagagli abbiamo dovuto percorrere il tragitto a piedi attraversando due piccoli pontili e pozzanghere d’acqua, ma per me tutto cosi fantastico anche se l’umidità non ci permetteva di respirare. Ma io mi sentivo bene, il luogo fantastico mi rendeva serena e pronta a tutto.
Dopo aver fatto il check- in, scaricato i nostri bagagli e doccia veloce, io e Lorenzo siamo partiti a alla scoperta del luogo, ma ci siamo fermati subito sotto un gazebo allestito ad agenzia di viaggi e avvertendo i nostri compagni di viaggio abbiamo subito acquistato l’escursione per le Cascate (135 pesos) (ovviamente fantastiche –la natura qui offre alla vista degli spettacoli meravigliosi) e compensa il caldo e l’umidità opprimente.
9.15 partenza e dopo un’ora eravamo a MISOL-HA (1h), poi a Agua Clara (30’) e Agua Azul (3h) ma l’unica nota negativa è che dopo la pioggia notturna l’acqua era torbida e non cristallina e noi eravamo immersi nel fango, ma tutto al limite della sopportazione! 😉 16.30 rientro alla cabanas per una doccia purificatrice e alle 19.30 eravamo a cena da Don Mucho’s unico locale veramente molto carino e accogliente e pensare che eravamo immersi nella fitta foresta. Ore 22 a nanna.
GIOVEDI 12/10/06: ore 6.20 sempre c/o l’agenzia di questa particolare struttura,la sera prima abbiamo acquistato l’escursione per Yaxichlan e Bonampak (500 pesos) Sosta per fare colazione a Valle Escondido (inclusa nell’escursione) e ore 9.30 siamo arrivati al punto di ritrovo dove ci attendeva la nostra motolancia (mentre poveri contadini caricavano su grossi camion la loro raccolta di noccioline americane).
Il tragitto lungo un’ansa del fiume Usumacinta (confine Guatemala) è durato 45 minuti e subito ci siamo ritrovati in questo posto sperduto in mezzo alla foresta,assaliti da mosquitos e formiche volanti,che hanno devastato ogni parte del nostro corpo, anche se avevamo l’autan non è servito a nulla .
Cosa dire anche qui in nostri occhi si sono soffermati ad ammirare ciò che di stupendo ed immenso è stato creato, e per arrivare fino ai resti della Pequenà Acropolis (in cima alla collina) abbiamo dovuto percorrere un sentiero tortuoso, con dei gradini impraticabili. Qui abbiamo potuto ammirare delle stele che raffigurano immagini in buono stato e spettacolari.
Alle ore 12.30 siamo ritornati al punto di partenza e abbiamo mangiato in un ritorante accogliente (tutto incluso) dove abbiamo assaggiato una zuppa arancione(non so ancora cosa fosse) e pollo con le patatine.
Ore 15: con un furgoncino veramente malconcio e rumoroso in quanto percorreva una strada piena di sassi…Siamo arrivati alla scoperta di Bonampak, e ancora tanti scalini da affrontare per ammirare il tutto e soprattutto il paesaggio che si gode da quella altezza, la fitta vegetazione sembra che si unisca alle nuvole.
Ed è proprio vero che nel Templo de las Pinturas, le pareti dipinte mostrano immagini chiare e colorate. Anche la notevole presenza di umidità non è riuscita a deteriorare questi notevoli capolavori. Alle 18.30 rientro ai nostri alloggi, veramente stanchi.
Ma non abbiamo saltato la nostra ultima cena da Don Mucho’s con la sua musica dal vivo. VENERDI 13/10/06 Alle 10.00 abbiamo preso un taxi collettivo per recarci finalmente alle rovine di Palenque, da me tanto atteso e sognato, abbiamo lasciato i nostri bagagli al deposito per poi entrare nel sito..Che emozione…E siamo stati bravi abbiamo preso anche una guida per rendere più gradevole la nostra visita.
Silvino la guida,di etnia maya, è stato abbastanza chiaro in italiano (100 pesos), affabile e fiero di mostrarci la storia della sua terra, un racconto come se avesse vissuto in quegli anni e a dire la verità in tutto questo percorso sembra quasi che questo fantastico popolo ci sia vissuto fino a poco tempo fa.
Purtroppo non siamo rimasti molto a lungo ad ammirare questo immenso scenario.
Alle 14 con un taxi collettivo ci siamo recati al terminal degli autobus per poi partire alle 14.30 per San Cristobal de las Casas, viaggio per niente tranquillo in quanto la strada è piena di curve, interruzioni per strade franate e molto strette e per l’autista che aveva la mano incollata al clacson e finalmente dopo 5 ore di viaggio siamo arrivati al terminal e devo dire la verità nei posti precedenti non c’era cosi tanta gente. Infatti abbiamo fatto fatica a trovare un alloggio (quelli indicati sulla lonely) e dopo aver girato in taxi con un autista veramente gentile abbiamo trovato una camera all’hotel Fray Bartolomè las Casas (180 pesos) e come già sapevamo la temperatura era ben diversa 15 °C.
Stanchi siamo rimasti in camera e un po’ delusa in quanto il giorno dopo saremmo dovuti ripartire perché Lorenzo desiderava troppo fare qualche giorno in più al mare.
SABATO 14/10/06 Ore 7.00 sveglia, abbiamo salutato i nostri due compagni di viaggio per poi andare subito a fare colazione alla tanto citata Casa Del Pan e alla scoperta del luogo (in minima parte).
La colazione è stata eccezionale, il locale con le sue prelibatezze ti colpisce veramente.
Abbiamo visitato il tipico mercato degli indios facendo alcuni acquisti e mi ha colpito molto questo posto e la sua gente, molto legati alle loro tradizioni e costumi .Infatti tutte le donne indossano vestiti colorati uguali,per me affascinanti, lavorano portando in spalla in una semplice sacca i loro piccoli…Che tenerezza e perché no un po’ di invidia nel vedere quanti sacrifici ma con la forza di andare avanti. Ammirato le antiche chiese,che rendono ancora più prezioso il luogo e a mio parere devo dire che questo piccolo angolo del Messico ti colpisce, a punto tale da ricordarlo con affetto e resta vivo negli occhi, con i suoi colori, la sua gente che lentamente cammina per raggiungere una meta, non esiste frenesia, ma un piacevole quiete vivere. E dentro ti resta la voglia di ritornarci. Prima di passare in albergo a ritirare i nostri bagagli abbiamo incontrato i nostri compagni che avevano appena deciso di andare a fare l’escursione al Canon del Sumidero, ho invidiato tanto anche loro..Ma ahime mi aspettava il mare ed è stato altrettanto piacevole.
Con un taxi ci siamo recati al terminale e alle 14.30 siamo partiti (per un viaggio molto lungo) per Tulum. E come sempre anche in questo viaggio non ho chiuso occhio…Allucinante.
DOMENICA 15/10/06 Finalmente alle ore 7.00 arrivo al terminal di Tulum, abbiamo preso un taxi per farci portare nella zona Hotelera (60 pesos), dove ci sono le tipiche cabanas sulla spiaggia…Ma le prime dove ci siamo fermate erano tutte al completo.
Ma poi abbiamo trovato posto all’Hotel Cabanas Tulum (since dal 1972) dopo il check-in abbiamo scoperto di essere gli unici ad occupare la struttura ma che dire fantastica visione…Il Mare dei Caraibi, anche con le sue onde.
La nostra cabanas n°2 accogliente e con una vista fantastica..Mare,sole, palme e noci di cocco…E Lorenzo si è divertito tanto a raccoglierle e farsi male nell’aprirle ma eccellenti da mangiare…Che spettacolo.
Nel pomeriggio ci siamo recati a Tulum Pueblo per cercare un diving e il nostro taxi ci ha fermato proprio davanti al Cenote diving center e subito abbiamo chiesto informazioni per fare qualche immersione nei fantastici e famosi cenotes. Abbiamo prenotato l’immersione per il giorno dopo e devo essere un po’ sincera dopo aver visto le foto ero un po’ timorosa, in quanto ci era stato chiesto un buon assetto in un luogo chiuso.
Abbiamo pranzato da Don Cafeto la Marca del Cafè con il tipico piatto di ceviche misto e tacos con pollo e salsine.
Con un taxi abbiamo raggiunto nel pomeriggio le rovine e giunti li in quanto tardi l’ingresso era gratuito. Cosa dire una meraviglia,l’unico sito El Castillo circondato da una una lussureggiante vegetazione, che affaccia la sua maestosità storica sul mare dei Caraibi. Rientro in cabanas per poi cenare li e nanna.
LUNEDI 16/10/06 Sveglia mattutina. Mi preparo psicologicamente per l’esperienza che avrei fatto.
Ci siamo diretti con un taxi al nostro diving e con Louis e la sua jeep carica di attrezzatura siamo partiti alla volta del cenote Dos Ojos…Dopo un tragitto sulla strada ci siamo addentrati nella foresta, dopo aver posteggiato la macchina Louis ci ha accompagnati a visitare il cenote, fantastico con le sue acque cristalline e tra me ho pensato che forse sarebbe stato meglio fermarmi in superficie a fare snorkeling…Ma no..Non potevo mollare e cosi dopo esserci preparati, pronti con il passo da gigante per assaporare le sue acque e subito dopo in immersione…In quella cavità buia mi è venuto un tuffo al cuore nell’ammirare ciò che avevo davanti, una dimensione a me sconosciuta fino a pochi attimi prima, cosa dire dopo aver fatto due immersioni in tranquillità posso dire che vale assolutamente la pena provare,,,il cenote: una cosa unica al mondo e ti fa provare sensazioni straordinarie.
Dopo essere rientrati al diving io e Lorenzo siamo andati a mangiare una buona pizza euforici della nostra esperienza e nel pomeriggio ci siamo immersi nel relax della nostra spiaggia, divertendoci tra le onde…
Serata trascorsa li e poi a nanna.
MARTEDI 17/10/06 Triste il risveglio in quanto in mattinata saremmo dovuti partire per Playa del Carmen. Abbiamo fatto la nostra ultima passeggiata lungo la spiaggia e vivere per l’ultima volta questo posto per noi fantastico.
Ci siamo recati a Tulum Pueblo per prendere un Combi che ci portasse a Playa del Carmen (25 pesos) e dopo 1 ora di viaggio siamo arrivati in un posto caotico pieno di turisti. Abbiamo alloggiato all’ hotel Casa Tucan veramente molto grazioso,la struttura decorata nei minimi particolari (250 pesos a notte).Dopo esserci sistemati siamo andati alla scoperta della famosa 5 Avenida, cosa dire una strada che costeggia il mare ricca di negozi e locali. E poi abbiamo preferito andare in spiaggia ma il paragone con Tulum è stato immediato, qui molta gente, spiaggia attrezzata con ombrelloni e lettini,ma noi abbiamo preferito la nostra spiaggia deserta e naturale di Tulum.
Dopo esserci rinfrescati verso sera siamo ritornati sulla 5 avenida, per poter mangiare e abbiamo scelto un ristorante italiano “Estas son las Mananitas”ma abbiamo mangiato piatti mexicani.Dopo una piacevole passeggiata siamo ritornati nella nostra camera.
MERCOLEDI 18/10/06 Alle 8 dal pontile di Playa del Carmen abbiamo preso il Traghetto della compagnia Ultramar (220pesos) per l’Isla Cozumel. Dopo un’ora siamo arrivati e assaliti da tante persone che volevano farci prendere uno scooter, una macchina..Ma noi abbiamo optato per conoscere un po’ l’isola passeggiando!Pessima idea.. Le spiagge sono situate dall’altra parte dell’isola (nord),dopo tanto cammino abbiamo preso un taxi (120 pesos) per arrivare sulla spiaggia El Paraiso dove una volta che sei li sei costretto a bere e mangiare a prezzi molto alti,la spiaggia e il mare desolante e noi eravamo molto delusi…Abbiamo pensato questo non è il Mexico. Pieno di americani contenti di essere in un posto che secondo il mio parere ha tanto da invidiare a tanti altri posti.
Dopo due ore siamo scappati abbiamo preso un taxi, e qui sono veramente cari,siamo ritornati nella piazza principale dove abbiamo atteso il primo traghetto del pomeriggio (ma alle 16) per fare ritorno a Playa.
Veramente delusi ma felici di essere a Playa del Carmen…
Ci siamo fermati al bar del nostro hotel per un aperitivo mangiato un panino e bevuto ancora qualche birra.
GIOVEDI 19/10/06 Alle 8 partenza dal terminal degli autobus ADO per Cancun (34 pesos) dopo un’ ora dall’arrivo abbiamo preso un taxi per raggiungere Puerto Juarez per arrivare all’Isla Mujeres (70 pesos) sempre con la compagnia Ultramar che ti permette di sederti fuori per poter cosi ammirare il paesaggio. Il mare fantastico,con dei colori veramente fantastici…Arrivati sull’isola siamo andati alla ricerca di una posada e abbiamo alloggiato alla Posada El Caracol (300 pesos),c/o Playa Norte, la camera carina ma c’era un forte odore di umidità, infatti siamo scappati subito in spiaggia per tuffarci in quell’acqua cristallina.
Che dire ci siamo trovati veramente bene, la spiaggia, il mare, l’isola eccezionale.
La posada dove abbiamo alloggiato si trova proprio sulla strada dove ci sono i negozi e i locali, molto caratteristica e alla sera siamo andati a cena per poi fermarci a bere Tequila e Cerveza.
VENERDI 20/10/06 Un po’ triste in quanto il giorno della partenza è prossimo, questo è stato il nostro ultimo giorno all’Isla Mujeres e in Mexico soprattutto, che io adoro in tutti i suoi aspetti.
In mattinata ci siamo recati al diving dove il giorno prima abbiamo prenotato un immersione per Lorenzo mentre io mi sono ridotta a fare snorkeling.
Con la loro barca ci siamo diretti nella parte sud dell’isola,dopo varie letture sapevamo che aveva una fantastica barriera corallina, infatti pur avendo fatto snorkel l’ho potuta ammirare benissimo.
Lungo la costa abbiamo visto una sorta di acquario nel mare ovvero delfinario, che ospitava dei delfini rinchiusi tra 4 reti che dovevano giocare con i turisti che erano con loro in acqua, poveri tesori…I delfini.
Arrivati al pontile io e Lorenzo siamo subito andati in spiaggia per goderci il nostro ultimo giorno al sole. Alle sera solita cena e cerveza. : – ( SABATO 21/10/06 Più triste del solito,il rientro in Italia.
Al mattino per due ore siamo stati in spiaggia sotto le nostre adorate palme,ad ammirare il paesaggio e il mare.
Alle 12.30 abbiamo preso il traghetto per raggiungere la triste e caotica Cancun. Abbiamo preso un po’ di mezzi,in quanto dal porto in taxi siamo andati al terminal degli autobus per depositare i nostri bagagli e da lì un bus R1 Zona Hotelera che appunto ci conducesse alla zona hotelera, ma la nostra vista è stata una toccata e fuga poiché non ci piaceva per niente, invasa da americani e immensi alberghi che costeggiano la playa, un vero disastro.
I vari negozianti si rivolgono a tutti i turisti in inglese, la moneta è il dollaro…Una vera colonia americana.
Il vero Mexico l’avevamo lasciato giorni precedenti.
Nel pomeriggio siamo andati all’aeroporto prendendo il comodo autobus dell’ADO (35 pesos) e appena messo piede è arrivata la pioggia,è abbiamo avuto il piacere di non averla nei nostri 15 gg di viaggio,che fortuna!!! L’attesa è stata lunga ma neanche pesante, forse perché non era tanta la voglia di ritornare alla solita vita! Ma ahimè purtroppo è arrivata la partenza del nostro volo alle ore 22.15 per arrivare a Milano (volo diretto) alle 15.30. Infinita tristezza.
E’ finito il nostro viaggio e ma è tanta la voglia di ritornare. La mia semplice e concisa osservazione è: una terra che sotto tutti i suoi aspetti ti apre gli occhi e ti permette di assaporare ogni piccola cosa, ti insegna a vedere ciò che prima non si vedeva, con tutti i suoi suoni, i colori, la sua arte,la sua storia e la sua gente ti da la forza e la carica di conoscere sempre di più e di ampliare i propri orizzonti. Il tempo è prezioso e qui la storia è presente, vive nella gente e li rende grandi…Di spirito.
MEXICO: UN SUENO DE VIVIR. Yo no puedo olvidar. Hasta luego!