Parto per Porto
Il mio amico di viaggio, Roberto, conosce molto bene il portoghese, e questo ci aiuterà tanto nella nostra vacanza, ma tranquilli, l’inglese è molto parlato in città. Arrivati in terra straniera ci dirigiamo all’ufficio turistico appena passata la barriera degli arrivi e ci facciamo dare due cartine della città. Sempre dalla sala degli arrivi ci dirigiamo verso la metropolitana per il centro città, linea lilla, costo del biglietto 2 euro (da fare alle macchinette automatiche che troverete nel tragitto verso la metrò) e sono 15 fermate fino a Trinidade (a trinidade, al piano -1 trovate anche un deposito bagagli automatico, occhio perché ha pochi sportelli e accetta solo monete. La prima ora costa 1, 5 euro e la stazione è aperta dalle 6 del mattino all’1 di notte).
Scesi a Trinidade, prendiamo la metro direzione Sao Bento, e da lì abbiamo iniziato a camminare per le viettine centrali di porto, alla ricerca di un posticino carino e poco turistico dove poter mangiare. Rimasti in zona, dopo aver girovagato senza meta, ci dirigiamo verso l’appartamento che abbiamo preso in affitto per 3 notti, trovato tramite booking.com, che si trova in Rua Alferes Malheiro 187: Innapartments trindade (piccola premessa, vorrei sconsigliarvi invece oporto dream, suite sempre trovata su booking, posizione molto comoda e centrale, peccato che ci siamo presentati per il ceck in e nessuno è mai venuto ad accoglierci per un’ora e mezza, pertanto abbiamo annullato la cancellazione tramite call center di booking e abbiamo riprenotato l’altra location sopra menzionata). Dopo esserci rilassati ci siamo diretti a piedi verso il centro, in cerca di un ristorantino, e poi abbiamo fatto un giretto post cena sulla sponda del douro di vila nova de gaia.
Siamo a martedì. Dopo aver fatto un’abbondante colazione (visto che abbiamo deciso di spostarci sempre a piedi, facendo una media di 20km al giorno) a poco prezzo proprio in una pasteleria difronte alla stazione di Tinidade su Rua de Camoes, ci siamo diretti a vedere la stazione dei treni di Sao Bento, famosa e acclamata per i suoi azulejos che ricoprono le pareti interne dell’edificio.
Dopo aver visitato questo monumento abbiamo imboccato Rua Clerigos, e da buoni curiosi, anche se non credenti nella religione, abbiamo visitato le chiese presenti nel tragitto, tutte senza dover pagare un ticket, per poi giungere alla famosa torre panoramica Dos Clerigos che, dai suoi 76 metri di altezza e con i suoi 4,5 euro ti costo d’ingresso, ti fa più o meno ammirare la città dall’alto. Dai racconti su internet, eravamo curiosi di vedere la Libreria Lello (dove dicono aver girato Harry Potter) pertanto scesi dalla torre abbiamo attraversato Praca de Lisboa e ce la siamo ritrovata davanti. Lunga coda per accedervi, e ticket da 4,5 euro d’ingresso, ci hanno fatto desistere. Gambe in spalla, e iniziamo di nuovo il cammino attraversando il Parco de Cordoaria per cercare un po’ di fresco… visto il piacevole caldo che ha caratterizzato i nostri giorni di vacanza. Dopo esserci rinfrescati, abbiamo percorso in discesa Rua da Restauracao, e poi la prima strada sulla destra in salita, direzione giardini del Palacio de Cristal (ve lo consiglio vivamente). Entrati nel giardino si nota subito un mix tra abbandono e cura, il palazzo di cristallo (palazzetto sportivo è in fase di restauro) ma i suoi giardini sono davvero molto carini, pieni di pavoni, con un barettino che offre la possibilità di sdraiarsi sui cuscinoni, prendendo una consumazione a bassissimo costo.
Finita la visita, ripercorriamo la stradina in salita a ritroso, per poi ripercorrere in discesa Rua de Restauracao in direzione fiume. Giunti all’intersezione a sinistra, il primo ristorantino che abbiamo trovato ci siamo accomodati. Abbiamo mangiato molto bene, bevuto un’ottima bottiglia di vino verde (vino locale frizzantino, simile al prosecco) e speso veramente una stupidata (a Porto con 15 euro si può mangiare in abbondanza).
Per digerire ci siamo rimessi sul cammino direzione Rua Nova Alfandega, per dirigerci in Largo de San Joao Novo e visitare la chiesetta lì presente, ma era chiusa (l’abbiamo visitata il giorno dopo), pertanto incamminandoci su Rua Belmonte e Poi Rua Ferreira Borges, siamo arrivati al mercato coperto che ora è un luogo per eventi vari. Di fronte vi è il un Museo del Vino (ingresso gratuito) dove tramite alcuni video, foto, e pannelloni descrittivi, potrete capire un pochino la storia del famoso vino Porto (lingua inglese o portoghese). Al termine della visita, potrete anche degustare del vino, pagando in base al vino che sceglierete di assaggiare.
Terminata la visita e la degustazione che non ci siamo lasciati scappare, siamo entrati nell’attiguo Palacio da Bolsa (un bellissimo edificio che ospitava la borsa di porto). Il costo del biglietto è di 8,5 euro, ma vi assicuro che per lo sfarzo degli interni ne vale la pena. Inoltre la visita è guidata, con guida che parla portoghese, oppure inglese, e anche italiano (in base alla lingua che si sceglie vi diranno in che orario inizierà il giro turistico). Terminata quest’ultima attrazione ci siamo diretti in Praca da Ribeira (piazzettina proprio fronte fiume dove vi sono molti localini turistici e moltissimi giovani) e ci siamo rinfrescati con una discreta caraffa di sangria. Non contenti dei km fatti sino a quel momento, sfruttando il wifi dei locali, decidiamo di prenotare un ristorantino tipico portoghese (e fuori dal centro cittadino) ubicato a circa 3km da dove ci trovavamo www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g189180-d6857016-Reviews-Restaurante_Augusto-Porto_Porto_District_Northern_Portugal.html. Finalmente giunti, ci siamo resi conto di aver fatto la scelta migliore; ristorante molto carino, assolutamente privo di turisti, prezzi economici, luogo pulito, e porzioni abbondantissime. Insomma, siamo usciti dal luogo praticamente satolli di cibo e vino, avendo speso 15 euro a persona.
Il mercoledì è giunto, e decidiamo di prenotare la gita turistica sul battello sul fiume douro; tale gita dura 50 minuti, vi è la possibilità di avere l’audioguida che spiega tutto quello che c’è da sapere (in tutte le lingue). Comprando tale biglietto, aggiungendo 3,5 euro in più, si può acquistare anche il ticket d’ingresso per la Igreja de san Francisco (risparmiate 1 euro). Dimenticavo, con il biglietto del battello avete anche l’accesso a una delle cantine sulle sponde del Douro dove vi faranno fare un assaggio di Porto. Finita la navigazione sul fiume (carina, non indispensabile, ma ne vale la pena) ci siamo diretti alla chiesa di San Francisco e col biglietto d’ingresso si può vedere la basilica e le catacombe sotterranee. Terminata anche quest’ultima visita, ci siamo diretti in Praca de Batalha, per rifocillarci in uno dei barettini lì presenti. Torniamo verso il fiume, e dopo aver percorso il famoso ponte Luis I° sulla sua parte più alta (quella dove passa la metropolitana per intenderci) abbiamo decisi di visitare la Serra do Pilar (un ex convento, ora adibito a caserma militare) visitabile in parte per la cifra di 4 euro. Diciamo che non ne vale la pena e potete benissimo fermarvi a fare delle foto dal terrazzo antistante l’ingresso.
Scendiamo a piedi dal terrazzo della Serra e finalmente giunge il momento di andare a visitare la cantina Taylors (si trova sempre a Vila Nova de Gaia). 12 euro l’ingresso, con audiogida, per girare tra le botti che profumano di vino e i pannelli fotografici che vi spiegano tutta la storia della cantina più antica del Portogallo. Terminata la visita (che vi consiglio vivamente) logicamente vi è la degustazione dell’ottimo vino. Ormai è sera, e dopo esser rincasati e fatti una doccia, con un comodissimo servizio uber, siamo andati a Matosinhos (località di mare poco fuori porto) e con miseri 10 euro di tragitto siamo arrivati in Rua Herois de Francia presso il ristorante Lage do Senhor do Padrao www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g652092-d2480978-Reviews-Restaurante_Lage_do_Senhor_do_Padrao-Matosinhos_Porto_District_Northern_Portugal.html. Locale assolutamente tipico portoghese, eravamo gli unici stranieri. Cibo strepitoso, personale cordiale e simpatico, prezzo veramente ridicolo, e con 20 euro abbiamo mangiato come dei camionisti (senza offesa). Passeggiata sul lungo mare (oceano) per digerire, e poi nuovamente uber per rincasare.
Ormai è giovedì, ultimo giorno della nostra gita portoghese, dedicata al ca****gio, al giretto per negozietti di souvenir particolari, per assaggiare ancora qualche bicchierino di porto. Però abbiamo dedicato la mattinata anche alla visita del mercato cittadino do Bolhao e la famosa via dello shopping portoghese Rua Santa Catarina. Ormai è ora… ci dirigiamo all’aeroporto e torniamo in Italia. Beh, che dire. Una cittadina molto carina, peccato sia molto sporca e degradata, anche il centro cittadino che è patrimonio mondiale unesco. Sicuramente non tornerò a vederla, ma 2-3 giorni credo che siano da dedicarglieli tra i nostri viaggetti mordi e fuggi.
Buona vacanza a tutti