Paris sera toujours Paris..

In una fredda mattina di novembre di un anno e mezzo fa io e la mia amica Silvia siamo partite in treno alla volta di Milano (noi siamo di Bologna) dove un aereo di una compagnia low-cost ci "aspettava" per portarci a Parigi. Il volo è atterrato all'aeroporto di Orly, da li abbiamo preso un pulman per il centro città (durata 40 minuti circa fra...
Scritto da: Giorgia 11
paris sera toujours paris..
Partenza il: 10/11/2003
Ritorno il: 14/11/2003
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
In una fredda mattina di novembre di un anno e mezzo fa io e la mia amica Silvia siamo partite in treno alla volta di Milano (noi siamo di Bologna) dove un aereo di una compagnia low-cost ci “aspettava” per portarci a Parigi. Il volo è atterrato all’aeroporto di Orly, da li abbiamo preso un pulman per il centro città (durata 40 minuti circa fra il traffico), dove poi in una stazione della metro abbiamo acquistato la Mobylisse, una delle tipologie di abbonamenti per la metropolitana. Il nostro albergo era in zona Opera, con il passare dei giorni ho capito grazie a Silvia (che era già stata una decina di volte nella capitale francese) che è un’ottima zona: è comoda per la metro, alla sera si può uscire tranquillamente senza vedere facce strane (e visto che eravamo 2 ragazze sole la cosa non guasta) ed è anche bella per fare un giro a piedi fra i negozi. Abbiamo appena fatto in tempo a lasciare le valigie in camera che già eravamo fuori per la prima scoperta della città. Il primo posto che ho visto (mi sono fatta guidare da lei per i motivi di cui sopra e devo dire che ho fatto bene!) sono stati i Giardini delle Tuileries, al tramonto (essendo Novembre anche se non era tardi il sole stava già andando giù) hanno un’atmosfera magica e molto suggestiva e dato che stava cominciando a diventare freddo ho pensato bene di assaggiare una specialità parigina per riscaldarmi: il wafer morbido con sopra la cioccolata fusa . . Che delizia! I banchetti che vendono questo genere di alimenti buonissimi e iper calorici sono sparsi dappertutto. Con i giardini alle spalle abbiamo fatto qualche foto a Place de la Concorde e poi mentre ci incamminavamo verso gli Champs – Elysees abbiamo ammirato il ponte Alexandre XIII – il ponte tutto d’oro (dicono . . . ). Gli Champs-Elysees ci hanno accolto con tutta la loro maestosità e questa immensa “strada” con in fondo l’arco di trionfo illuminato per la sera è davvero fantastica, nonostante per certi versi mostri l’eccessivo lusso per pochi eletti. Infatti a destra e a sinistra i negozi sembrano fare a gara fra chi splende di più! Dopo la cena (siamo riusciti a trovare qualche locale dove contenere la spesa per il cibo che altrimenti in qualsiasi locale sarebbe piuttosto alta per le nostre tasche) abbiamo perscorso un altro tratto di champs e siamo tornati in metro verso l’albergo. Il bilancio della giornata per quanto stancante non può essere altro che positivo.

La mattina dopo ci svegliamo presto per godere di tutta la giornata e la fortuna ci assiste anche con il tempo perchè splende un bel sole. Noi usciamo comunque armate di piumino bello pesante addosso, ma quando arriviamo alla tour eiffel (l’ho fotografata da ogni angolo possibile – non è bella . . Di più) ce lo togliamo, sembra primavera più che Novembre, il clima è davvero fantastico e cosi ci permette di camminare ancora a piedi per esplorare i dintorni della tour, la zona è molto bella, verde e piena di palazzi da vedere. Riprendiamo il metro (inutile dirlo, è il mezzo per eccellenza per spostarsi nella grande Parigi) e ci dirigiamo verso Notre Dame e il mercatino degli uccelli li di fronte che offre ogni sorta di chincaglieria, inutile ma altrettanto bella. Ci fermiamo a fare delle foto e poi costeggiamo la Senna dove ho occasione di vedere i famosi bouquinistes, un altro simbolo parigino.Quando comincia ad imbrunire ci spostiamo verso la zona del nostro albergo e andiamo a fare un giro ai famosissimi magazzini La Fayette e Printemps che sono già addobbati per il Natale . .Si avete capito bene al 10 Novembre erano già pronti per un mese e mezzo dopo! Inutile dire che anche qui addobbi e sfarzo si sprecano. Il tempo di una doccia e siamo di nuovo fuori, ritorniamo alla tour eiffel e l’illuminazione è davvero galattica, oltre alle luci “normali” che la mostrano ad ogni angolo della città ogni 10 minuti circa c’è uno spettacolo di luci scoppiettanti che mi fanno essere contenta di essere qui in questo momento. Mentre torniamo all’albergo programmiamo già l’indomani: Versailles, che è stato uno dei punti fermi della vacanza che ho voluto fin da quando avevamo prenotato i voli alla fine di Agosto! La giornata non è delle migliori, infatti la pioggia è piccola e sottile ma insistente ma considerando lo spettacolo che si offre ai nostri occhi non oso immaginare quando c’è il sole. Abbiamo anche fatto il giro nei giardini (biglietto a parte circa 5 euro il costo in + dell’entrata alla reggia) e alla casetta dove Maria Antonietta andava con i propri amanti . . Ne è valsa la pena senza dubbio. Nel primo pomeriggio torniamo con la rer verso Parigi e visto che fortunatamente ha smesso di piovere andiamo ino dei tantissimi grandi magazzini della città, ma non per fare shopping . . . Eh già perchè quasi tutti i grandi magazzini di Parigi hanno l’ultimo piano adibito a terrazza con bar da dove si ha una vista della città impagabile e gratis . . . Ok non si è alti come la tour eiffel ma vi garantisco che l’emozione è tanta lo stesso (e il risparmio garantito!).

Anche il mercoledì sta volgendo al termine e come le altre 2 sere prepariamo le visite del giorno dopo, c’è ancora tantissimo da vedere e rimangono solo un giorno e mezzo! Giovedi mattina quindi dedicato al Louvre, Silvia che ha già sperimentato il giro in un’altra puntata a Parigi si affida alla guida Routard (io solitamente mi affido alla Lonely Planet ma per Parigi la Routard è migliore) che consiglia un giro di circa 4 ore per vedere le cose “essenziali” (a meno che uno non sia uno storico d’arte e allora ci deve passare delle settimane dentro il Louvre) che sintetizzo in: reparto Grecia (entrambe ne siamo appassionate) dove c’è la famosissima Venere di Milo e anche la Nike di Samotracia, scultori italiani (adoro il Canova), e la sale con vari dipinti di Corot (per Silvia), del Caravaggio (per me) e non poteva mancare la Gioconda, ovviamente, che rimane dietro un plexiglas davanti al quale i giapponesi fanno quasi a pugni per una foto! Vediamo anche le stanze di Napoleone III, molto affascinanti dello stesso genere di Versailles e la cosa curiosa (si fa per dire perchè per loro siamo noi la cosa curiosa) sono centinaia di ragazzi degli istituti d’arte seduti per terra a ricopiare sculture o stili architettonici. Per loro è normale essere al Louvre! Abbiamo camminato tantissimo, specialmente per spostarci da un’ala all’altra ma sono contenta di essere andata, se non lo avessi fatto sarebbe mancato un pezzo di Parigi! Il pomeriggio scarpiniamo ancora dal quartiere Latino fino a Montmartre (ma per salire abbiamo preso la funicolare che è compresa per fortuna nell’abbonamento metro) e anche da qui il paesaggio è impagabile. Cominciamo ad accusare la stanchezza di 4 giorni sempre in giro sempre a piedi ma questo non ci impedisce dopo cena di fare un giro dalle parti del Louvre, partiamo infatti dalla piazza delle Pyramides per fare un giro circolare ed arrivare a Place Vendome, dove c’è il famosisismo ed inaccessibilissimo Ritz! Adesso comunque capisco perchè è li . . . Place Vendome è stupenda. Ma di sera però! il giorno dopo abbiamo fatto una capatina ma di sera è molto più suggestiva, fra il Ritz, i negozi di Cartier e tiffany illuminati da una parte e il confine dei giardini delle Tuileries dall’altra.La nostra ultima sera a Parigi ci porta a fare delle chiacchiere fino a notte fonda e la mattina dopo la sveglia è una tortura ma . . . Dobbiamo fare questo ultimo sforzo, in fondo stasera saremo già di nuovo in Italia! Raccogliamo le ultime energie per tornare in Champs Elysees a prendere un po di ricordini, cartoline e scattare le ultime foto e per salutare l’eterna Parigi. Alla fine di questi 5 giorni capisco anche perchè la mia amica c’è tornata cosi tante volte . . . .Io amo cambiare solitamente, ma a Parigi vorrei tornare fra non troppi anni perchè ti lascia qualcosa dentro . . . Eh si . . Paris sera toujours Paris! Giorgia



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