Paris: parbleau

Inizio settembre, le vacanze sono finite, le prossime sono troppo lontane: come sopravvivere? Per fortuna ci pensa Ryanair che con una delle sue periodiche offerte di biglietti a un centesimo ci offre la scusa che cercavamo per evadere dalla routine e iniziare un conto alla rovescia cui pensare nei momenti più duri della giornata! 9 novembre:...
Scritto da: dottor homer
paris: parbleau
Partenza il: 09/11/2007
Ritorno il: 11/11/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Inizio settembre, le vacanze sono finite, le prossime sono troppo lontane: come sopravvivere? Per fortuna ci pensa Ryanair che con una delle sue periodiche offerte di biglietti a un centesimo ci offre la scusa che cercavamo per evadere dalla routine e iniziare un conto alla rovescia cui pensare nei momenti più duri della giornata! 9 novembre: finalmente ci siamo! Decollo da Ciampino alle ore 7, costo 45€ a persona. Per chi fosse interessato a lasciare l’auto all’aeroporto, vi suggeriamo di utilizzare uno dei due parcheggi situati su Via di Ciampino (uscita Ciampino centro): si chiamano Low Costing Parking e Alta Quota e hanno un costo di 9€/giorno contro i 18€ di quello dell’aeroporto, compresa la navetta che in 5 minuti ti accompagna e ti viene a riprendere al ritorno.

Pur avendo prenotato telefonicamente Alta Quota, ottenendo uno sconto di 5€, al nostro arrivo siamo stati intercettati dai dipendenti dell’altro parcheggio e “convinti” ad usufruire dei loro servizi da uno sconto del 50% sulla tariffa giornaliera: morale della favola 3 giorni a 13,50€! Alle 9.40 arrivo puntuale a Beauvois, aperta campagna francese, e pullman fino a Parigi Port Maillot (26€ a/r, 1 ora abbondante se non c’è traffico) dove c’è la linea 1 della metropolitana.

Dal nostro punto di vista la scelta di volare con Ryanair dovrebbe sposarsi con un prezzo particolarmente vantaggioso, tale da giustificare questi costi aggiuntivi e soprattutto i tempi supplementari di spostamento (al ritorno,per esempio, il pullman va preso 3 ore prima della partenza), che incidono fortemente se il soggiorno è di un solo week-end.

Come nella nostra migliore tradizione, abbiamo prenotato l’hotel su Booking.Com; la scelta è caduta sull’Elysa Luxembourg (278€ x 2 notti) grazie alla sua posizione in pieno Quartiere Latino, davanti all’ingresso dei Giardini omonimi e cosa ancor più importante della metropolitana; l’hotel si è anche rivelato pienamente soddisfacente sia per la camera che per il servizio.

E ora passiamo al tour di Parigi vero e proprio: premettiamo che era la prima volta per entrambi, escludendo lontani ricordi d’infanzia, e quindi abbiamo cercato di coniugare la visita di ciò che è “irrinunciabile” con lunghe passeggiate nei diversi quartieri della città, cercando di catturarne la rispettiva essenza. Pensiamo di esserci riusciti con un po’ di fatica… ma molto molto ben ricompensata! La nostra “top nine” di Parigi: -ammirare dalla terrazza del Trocadero la Tour Eiffel che si illumina a intermittenza i primi 10 minuti di ogni ora; -passeggiare in lungo e largo per Montmartre, godendo degli angoli più pittoreschi, fino a giungere a Place des Tartres affollata di ritrattisti, che sembrano usciti da un quadro impressionista; nel corso della passeggiata da non perdere il Moulin Rouge e il caffè de deux moulins ossia il bar di Amelie; -la vista di Parigi dalla cupola del Sacro Cuore e della basilica stessa dalla strada sottostante; -Notre Dame: dentro, fuori, intorno, insomma da ogni prospettiva! E non dimenticate se vorrete tornare a Parigi di calpestare il point zero che si trova davanti l’ingresso principale; -Saint Chapelle, un gioiellino di gotico in miniatura; -la piramide del Louvre di sera quando il piazzale antistante il museo è quasi deserto; -passeggiare nel quartiere del Marais con sosta obbligata a Place des Vosges per “verificare” la simmetria perfetta dei palazzi che la circondano; -gli Champs Elysee godendosi tra una vetrina e l’altra (sosta obbligata da Louis Vuitton…) l’Arco di Trionfo via via sempre più vicino; -navigare sulla Senna col Bateaux Mouches l’ultimo giorno riconoscendo le attrazioni già viste e ripromettendosi di visitare la prossima volta quelle saltate.

Visto il poco tempo a disposizione, abbiamo rinunciato a tappe classiche come il Louvre, il Centre Pompidou e la salita sulla Torre Eiffel, ma non al Museo d’Orsay dove gli amanti della pittura impressionista troveranno gioia per i loro occhi.

Capitolo cibo: Parigi promossa a pieni voti! Per il pranzo, come ogni parigino che si rispetti, rigorosamente baguette (mi raccomando compratele nei forni, sono eccezionali!!) da gustare su una panchina di un parco o di una piazza, insomma all’aperto…Sempre che non piova! Ancora meglio concludere con un dolcetto, da scegliere tra le innumerevoli varietà presenti nelle invitanti vetrine delle patisserie.

Per una cenetta tipicamente francese, in un’atmosfera semplice ma al tempo stesso intima, vi giriamo il consiglio della Lonely che su queste cose non sbaglia mai: Petit Pontoise a Saint Germain. Piatti gustosi e servizio cordiale…Anche per i clienti sbadati che rompono i bicchieri! La sera successiva giro a Montparnasse, dove nonostante i locali un po’ troppo turistici, abbiamo trovato una graziosa creperia bretone, con una varietà ricchissima di galette (crepes salate) e di crepes dolci da accompagnare rigorosamente con il sidro.

Insomma, nel caso non vi fosse ancora chiaro, Parigi ci ha stregato…Non solo per i suoi monumenti ma per la sua atmosfera elegante che si apprezza nelle vie e nei palazzi, per la gentilezza (udite udite!) dei suoi abitanti, per le molteplici alternative che offre e per le belle sensazioni che ci ha trasmesso in ogni istante.

Del resto non ci era mai capitato di scrivere già durante il volo verso casa la lista delle cose che vorremo vedere e rivedere la prossima volta (il prima possibile si spera..) che torneremo in quest’incantevole città.

Buon viaggio a tutti i Turisti per caso! Pì e Kat



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