Paris mon amour 5
Arrivati a Place de l’Opèra, imbocchiamo un viale sulla sinistra che ci porta direttamente a Place Vendôme, dove si trova il palazzo del Ministero della Giustizia e il famoso Hotel Ritz. Proseguendo da Place Vendòme, imbocchiamo Rue Saint-Honorè. All’incrocio con Rue Royale, alla nostra destra, ci troviamo di fronte l’immensa struttura della Madeleine: una chiesa dedicata alla Maddalena, ma che esternamente ricorda gli antichi templi greci. Decidiamo di entrare; per fortuna l’ingresso è gratuito. L’atmosfera è davvero suggestiva: la chiesa è enorme, e il sagrato è ornato con una grande statua che raffigura la Maddalena attorniata dagli angeli. Ci sediamo ad ammirare quella meraviglia, e a riposarci un po’…Abbiamo camminato davvero tanto!!! Usciamo dalla chiesa e riprendiamo Rue Royale. All’incrocio con Rue Saint-Honorè, svoltiamo a destra, per andare a vedere il Palazzo dell’Eliseo, dove dimorano Carla Bruni e Sarkozy. Naturalmente non si può entrare, allora ci limitiamo a fare qualche foto dall’esterno: nel cortile interno vi è un albero di Natale enorme, e fuori dal cancello vi sono delle guardie imbalsamate dentro delle gabbiette…!!! Ritorniamo indietro, fino a Place de la Madeleine, e proseguiamo sul lato sinistro della chiesa, fino a ritrovarci alle sue spalle. Da lì, imbocchiamo Rue Tronchet, un altro viale alberato pieno di negozi, fino a incrociare Boulevard Haussmann, e così decidiamo finalmente di andare ad esplorare le Gallerie La Fayette, anche per riscaldarci un pochino, visto che di gelo ne abbiamo preso abbastanza.
Le gallerie sono piene di gente, e vi è un caldo allucinante…Ma la cosa che mi sconvolge maggiormente, e che mi fa restare a testa in su per almeno una decina di minuti, è il gigantesco albero di Natale che, dal piano terra, arriva quasi a toccare il tetto dell’edificio…Una cosa spettacolare. Il piano terra è dedicato agli articoli di profumeria, infatti vi è un odore talmente inebriante, un misto di mille profumi, che sinceramente dopo un po’ dà anche fastidio. Decidiamo di esplorare ogni piano: ci sono articoli di tutti i tipi, per uomo, per donna, per bambini, per la casa, articoli da regalo, tecnologia, sport, e chi più ne ha più ne metta…Alla fine, saliamo sul terrazzo: è bellissimo…Il cielo è talmente sereno che si vede quasi tutta Parigi, e la torre naturalmente. Torniamo in albergo e, dopo esserci riposati un paio d’ore, usciamo nuovamente per andare a cercare, nei dintorni, un posto dove poter mangiare…Troviamo il MacDonald’s a due passi dall’hotel, e ci fiondiamo. Compriamo un po’ di roba, e decidiamo di mangiare in albergo. Tornando, andiamo a comprare il carnet per usare la metro: la fermata sotto l’hotel si chiama “Grands Boulevards”, e da lì passano la linea 8 e la linea 9: compriamo due carnet, validi 7 giorni, costo 16,30 € a testa. TERZO GIORNO: 30 DICEMBRE La sveglia suona nuovamente alle 7.00, e tutto è come la mattina precedente: colazione e via!!! Decidiamo che oggi andiamo a vedere principalmente gli Champs-Elysèes e la Tour Eiffel!!! Allora prendiamo la metro a “Grands Boulevards”, linea 8. Le fermate metro di Parigi sono tutte colorate, in base al colore della linea che le attraversa: la linea 8 è la linea viola. La prendiamo e scendiamo a “Concorde” . Avremmo fatto tutti gli Champs Elysèes a piedi. Usciti dalla metro, è ancora buio e la ruota panoramica è tutta illuminata. Il cielo non prospetta niente di buono…E infatti fa ancora più freddo!!! Iniziamo a incamminarci lungo gli Champs-Elysèes tutti illuminati…In giro non si vede nessuno, e poche macchine transitano. Gli Champs-Elysèes si dividono in due parti: una prima parte delimitata da giardini, fino al Rond Point, dove ci sono dei laghetti decorati con addobbi natalizi (questo tratto comprende anche Le Grand Palais e Le Petit Palais, dove si tengono mostre e fiere); la seconda parte invece è la zona commerciale, che si estende fino all’Arco di Trionfo (tra i tanti edifici, vi è anche la boutique di Louis Vuitton!!!) Dopo le dovute foto di rito davanti all’Arco di Trionfo, prendiamo nuovamente la metro; la fermata è proprio di fronte a noi: “Charles de Gaulle-Étoile”, linea 6 verde. Scendiamo a “Trocadèro”. Usciti dalla metro, ci ritroviamo a lato di una piazza circolare. Alla nostra sinistra, due enormi palazzoni fanno da cornice a quello che sembra essere un terrazzo, ma della torre neanche l’ombra!!! Allora decidiamo di proseguire verso questo terrazzo, e superato il primo palazzone, eccola lì…In tutta la sua maestosità…La Tour Eiffel!!!! Il cielo è nuvoloso, ma la punta della torre si vede benissimo. I palazzoni e il terrazzo costituiscono il Trocadèro!!! Scendiamo la scale del Trocadèro, stando attenti a non scivolare visto che sono ghiacciate, e più ci avviciniamo, più la torre diventa enorme. Superiamo la Senna, e ci troviamo praticamente sotto di essa. E’ una sensazione stranissima: una gigantesca massa di metallo e bulloni che incombe praticamente sopra la tua testa. Molta gente è disposta in fila, una fila lunghissima che serpeggia da una lato all’altro della base. A quanto pare, gli ingressi alla torre sono chiusi, a causa del ghiaccio, allora decidiamo di proseguire in nostro giro (Champs de Mars, École Militaire e Les Invalides), e al ritorno ci avremmo riprovato!!! Quindi, superiamo la torre, e ci ritroviamo sugli Champs de Mars: un viale pieno di verde…In primavera quel posto doveva essere ancora più bello, così come i giardini des Tuileries!!! In questo periodo invece bisogna stare attenti al ghiaccio. Alla fine degli Champs de Mars vi è l’École Militaire. A quel punto, inizia a piovere e sotto gli ombrelli ci dirigiamo verso Avenue de Tourville, sul lato sinistro dell’École Militaire, e raggiungiamo l’Hôtel des Invalides, chiamato così perché ai tempi delle guerre mondiali aveva lo scopo di ospitare i soldati invalidi…Al suo interno è custodita anche la tomba di Napoleone. Entrati nel cortile, prima di andare a vedere la tomba, sulla sinistra c’è l’ingresso al museo delle guerre mondiali. Decidiamo di entrare; costo 8,00 € a testa!!! Il museo è davvero enorme…Ripercorre la prima e la seconda guerra mondiale in maniera davvero dettagliata: vi sono le divise dei soldati, riproduzione di aerei e carro armati militari, foto storiche. Usciti dal museo, entriamo nella chiesa: la tomba di Napoleone è posta in una cripta, con la parte superiore aperta, è quindi possibile vederla anche dall’alto. Dopo esserci riposati un pò, torniamo indietro fino alla torre, sperando si possa finalmente salire. Arrivati, restiamo scioccati: gli ingressi alla torre erano stati aperti, ma la fila si era praticamente triplicata, era lunghissima, per non dire kilometrica. Ci pensiamo su, e poi, delusi, decidiamo di rinunciare…Fa troppo freddo, e si tratta di fare più di due ore di fila: non ce l’avremmo mai fatta!!! Decidiamo che, se ci fosse rimasto del tempo, ci avremmo riprovato un altro giorno. Risaliamo il Trocadéro, e andiamo a prendere la metro per tornare sugli Champs-Elysèes: avremmo dato un occhiata ai negozi. Decidiamo di arrivare al Museo d’Orsay, dato che il giorno prima purtroppo era chiuso. Allora prendiamo la metro a “Franklin D. Roosvelt”, linea 1 gialla. A “Concorde” cambiamo linea, prendendo la 12 verde e scendiamo a “Assemblée Nationale”. Da lì proseguiamo a piedi lungo Boulevard Saint-Germain, e poi lungo Quai Anatole France. A un certo punto ci blocchiamo; il museo ancora non si vede, ma la fila inizia già da lì… Facciamo due ore di fila: le due ore più brutte della mia vita, due ore sotto pioggia, gelo e neve, con l’ombrello in mano rischiando il congelamento!!! La fila non finisce mai, ma continua a serpeggiare, e serpeggiare, e serpeggiare…Quella che c’eravamo risparmiati sotto la torre, la stiamo pagando tutta!!! Dopo due ore al freddo e al gelo, finalmente riusciamo ad entrare…Restiamo altre due ore dentro il museo…È spettacolare…Dell’ex stazione da cui è sorto, rimangono gli archi e l’enorme orologio. La parte che mi colpì maggiormente fu quella che conteneva le opere di Van Gogh: vidi quadri che fino ad allora avevo solo visto sui libri di storia dell’arte, come il “Ritratto”!!! Dopo più di due ore, siamo costretti a uscire dal museo, perché si avvicina l’orario di chiusura!!! Fuori, naturalmente, è già buio. Decidiamo di andare a dare un’occhiata al Centre Georges Pompidou, il famoso centro commerciale, la cui particolarità è quella di avere i tubi e le condutture, gli ascensori e le scale mobili, che si distinguono per il colore: blu per l’aria condizionata, verde per l’acqua, giallo per l’elettricità, rosso per le scale mobili e gli ascensori. Andiamo a piedi fino a Place de la Concorde per prendere la metro: da “Concorde”, linea 1 gialla, a “Châtelet”, dove cambiamo linea, prendendo la 11 marrone, e scendendo a “Rambuteau”. La fermata metro si trova sul lato sinistro del Centre Pompidou, allora ci rechiamo nella piazza antistante il centro. Peccato che è chiuso, quindi non è illuminato. Riprendiamo la metro a “Rambuteau”, linea 11 marrone, fino a “Concorde” ; lì cambiamo nuovamente linea, prendendo la 8 viola e scendendo a “Grand Boulevards”, praticamente sotto l’hotel. Non abbiamo voglia di andare a cercare un posto per mangiare, allora ci fiondiamo nuovamente al Mac Donald’s!!! QUARTO GIORNO: 31 DICEMBRE Oggi il nostro obbiettivo è Notre Dame. Ma prima vogliamo dare un’occhiata a Place de la République, Place de la Bastille e Place de Vosges. Così prendiamo la metro a “Grands Boulevards”, linea 8 viola, e scendiamo, appunto, a “République”. Usciti dalla metro, ci troviamo subito sulla piazza. E’ ancora buio. Una foto alla statua della Repubblica, e via. Riprendiamo nuovamente la metro a “République”, linea 8 viola, e scendiamo a “Bastille”. Usciti dalla metro, ci ritroviamo, alle nostre spalle, l’Operà Bastille, il secondo teatro di Parigi, e di fronte, la Colonna di Luglio, al centro della piazza, che ricorda la presa della Bastiglia. Decidiamo che le foto le avremmo fatte al ritorno, e proseguiamo lungo Rue Saint-Antoine. Giriamo a destra in Rue de Birague, e poco più avanti ci ritroviamo in Place de Vosges: una piazza perfettamente quadrata, piena di alberi, con al centro la statua di Luigi XIII, e attorniata da 36 padiglioni in mattoni, 9 per lato, ciascuno con 4 colonnati. Sotto i portici, negozietti e ristorantini di ogni genere. In uno dei padiglioni, si trova anche la Maison de Victor Hugo. Dopo aver girato per la piazza, decidiamo di tornare indietro a prendere la metro. A Place de la Bastille ci fermiamo per fare un paio di foto. Riprendiamo la metro a “Bastille”, linea 1 gialla e scendiamo a “Châtelet”. Da Place du Châtelet, attraversiamo la Senna su Pont au Change, e poi proseguiamo lungo Boulevard du Palais: abbiamo deciso di visitare la Sainte-Chapelle e la Conciergerie (luogo in cui fu tenuta prigioniera la regina Maria Antonietta). La Sainte-Chapelle si trova sul lato sinistro del Palais de Justice, quindi dobbiamo superare i controlli dei “gendarmi” prima di entrare !!! Passati i controlli, possiamo acquistare i biglietti per la visita della cappella e della Conciergerie: 14,00 € a testa. Nella cappella inferiore c’è ben poco da vedere; la parte più interessante si trova nella parte superiore: le vetrate, che fungono da Bibbia figurata con scene del Vecchio e Nuovo Testamento!!! Ci sediamoo ad ammirare quella meraviglia. Il freddo all’interno della cappella è notevole, quindi dopo esserci riposati un po’, decidiamo di proseguire verso la Conciergerie. Usciamo e ci ritroviamo nel cortile del Palais de Justice. Usciamo dal cancello del Palais de Justice e alla nostra sinistra troviamo l’ingresso a la Conciergerie. Per fortuna c’è pochissima fila. Entrando ci ritroviamo in un’ immensa sala, chiamata Salle des Gens d’Armes, che serviva da refettorio per 2000 servitori. Poi ci inoltriamo all’interno della prigione vera e propria: vi sono tantissime riproduzioni in cera che ritraggono guardie e prigionieri. Proseguiamo fino ad arrivare alla prigione di Maria Antonietta ed è impressionante vedere la riproduzione in cera della regina sorvegliata dalle guardie. Usciti dalla Conciergerie, andiamo alla ricerca della cattedrale di Notre-Dame. Imbocchiamo Quai de l’Horloge e poi proseguiamo su Rue de la Citè. Svoltato un angolo, eccola lì: Notre-Dame. Un albero di Natale gigantesco si trova al centro della piazza e un bel po’ di gente è in fila per entrare. Ci mettiamo in fila anche noi e per fortuna non aspettammo molto per entrare, perché la fila scorre velocemente. L’ingresso è gratuito, ma per le torri no, e quindi decidiamo di non salirci: abbiamo già speso abbastanza oggi.
La cattedrale è molto buia con una musica di sottofondo davvero suggestiva, però è molto chiassosa!!! Usciti dalla cattedrale, decidiamo di attraversare la Senna e proseguire su Rue du Petit Pont: dobbiamo cercare un posto dove poter comprare qualcosa da mangiare, e in più abbiamo intenzione di vedere la Sorbona, il Pantheon e i giardini del Lussemburgo. Lungo la strada, che proseguiva in salita, troviamo un piccolo negozietto che vende panini già pronti: ne compriamo due abbastanza grandi, e proseguiamo. A un certo punto, svoltiamo su Rue des Ecoles e lì troviamo la Sorbona, l’Università di Parigi. Di fronte l’Università vi è una piazzetta con alberi a panchine, così ci sediamo e mangiamo i nostri bei panini; e insieme a noi mangiano anche i piccioni!!! Una volta rifocillati, proseguiamo la nostra salita lungo Rue Saint-Jacques verso il Pantheon, dove però decidiamo di non entrare.
Proseguiamo lungo Rue Soufflot e arriviamo al Palais du Luxembourg. Peccato che i giardini sonoo chiusi e quasi completamente spogli, dato il periodo, ma riusciamo comunque a fare qualche foto dalle inferriate.
Continuiamo a osservare i giardini lungo Rue de Médicis, poi decidiamo di fare rientro all’hotel per riposarci, visto che la sera avremmo fatto tardi.
Prendiamo Rue de Vaugirard e proseguiamo la discesa lungo Boulevard Saint-Michel: siamo nel bel mezzo del Quartiere Latino. Alla fine di questo boulevard, pieno di negozi e ristoranti, si trova la “fontana di San Michele”.
Attraversiamo la Senna, proseguiamo su Boulevard du Palais, e ritorniamo a Place du Châtelet, dove è in corso una manifestazione di francesi negri. Noi non ce ne curiamo e andiamo a prendere la metro: linea 4 fucsia, direzione “Porte de Clignancourt” e scendiamo a “Strasbourg Saint-Denis”; da lì cambiamo con la linea 8 viola, direzione “Balard”, e scendiamo a “Grands Boulevards”. Tornati in stanza, troviamo la signora delle pulizie che sistema, allora, stanchi morti, decidiamo di andare a dare un’occhiata nelle vicinanze, per trovare una pizzeria, o qualcosa di simile, dove poter mangiare la sera!!! Superato l’angolo dove si trova il Mc’Donalds, troviamo un ristorante – pizzeria che ha l’aria di essere italiano: si chiama “DelArte”. Decidiamo di mangiare lì!!! Dopo una breve passeggiata, torniamo in albergo a riposarci un po’. Intorno alle 19.30 andiamo a mangiare: prendiamo un insalatina per antipasto e una pizza, più l’acqua. Costo totale 35,00 €!!! Dopo cena torniamo in albergo, e alle 22.00 andiamo a prendere la metro: da “Grands Boulevards” linea 9 verde chiaro, direzione “Pont de Sèvres”, scendiamo a “Franklin D Roosevelt”, e ci ritroviamo sugli Champs-Elysèes: il grande vialone non è ancora chiuso al traffico; gli alberi tutti illuminati sono davvero bellissimi e la gente è davvero tantissima.
Il freddo è davvero impressionante. Passeggiamo avanti e indietro in attesa della mezzanotte, e cerchiamo in tutti i modi di riscaldarci, ma è un’impresa!!! A un certo punto gli Champs-Elysèes vennero chiusi al traffico e tutta la gente si riversò in strada. Allo scoccare della mezzanotte tutti gridavano “Bon Annèe, Bon Annèe” e si scambiavano baci e abbracci. Dopo qualche minuto però siamo costretti ad andare a prendere la metro, perché tutta la gente si stava riversando alle fermate (anche perché quella notte, fino alle 13.00, la metro era gratuita): se non ci fossimo sbrigati, non saremmo mai riusciti a prenderla!!! Arrivati finalmente in albergo, stanchi morti e infreddoliti, andiamo subito a coricarci!!! QUINTO GIORNO: 1 GENNAIO E’ il primo dell’anno: quando usciamo dall’albergo, come ogni mattina alle 8.00, per le strade non c’è un’anima viva; tutta Parigi dorme!!! Quella mattina avremmo visitato la Basilica del Sacro Cuore a Montmartre. Prendiamo la metro a “Grands Boulevards”, linea 8 viola, direzione “Balard”. A “Madeleine” cambiamo linea con la 12 verde scuro, direzione “Porte de la Chapelle” e scendiamo a “Lamarck”.
Da qui è davvero complicato trovare la basilica. Chiedere a un passante è impossibile, visto che non c’è nessuno!!! Dopo un po’ di giri inutili, all’incrocio con Rue Caulaincourt, troviamo un cartello con su scritto “LA BUTTE MONTMARTRE” e allora, disperati, seguiamo quel cartello, che indica di proseguire su Rue Lamarck. Dopo un bel tratto di strada, alla nostra destra finalmente la scorgiamo: la cupola della Basilica!!! Ci troviamo in Rue de la Bonne. Saliamo una rampa di scale e ci ritroviamo dietro la Basilica. Facendo il giro del perimetro, troviamo finalmente l’ingresso.
Da lì si vede tutta Parigi, anche se metà è coperta dalla nebbia. Le scalinate della Basilica sono piene di bottiglie di birra vuote e sporcizie varie: rimasugli della notte passata…Ma gli spazzini sono già all’opera!!! L’ingresso è gratuito. All’interno della chiesa è vietato fare foto, e c’è pace e tranquillità. La giriamo tutta e poi ci sediamo a riposarci un po’.
Usciti dalla Basilica, ci dirigiamo a destra verso la Piazza degli Artisti, la famosa piazza dove tanti pittori si offrono di farti il ritratto. Infatti, nemmeno arriviamo che subito un uomo robusto con impermeabile e cappello si avvicina, parlandoci in italiano, e inizia a fare complimenti al mio viso e allo stesso tempo disegna. Il pittore, che si chiama J.J.Dupont, continua a farmi il ritratto e a raccontarci le sue esperienze italiane!!! Alla fine vuole 50 € e il ritratto non mi è poi così somigliante!!! Prendiamo la funicolare di Montmartre che, come la metropolitana, fino alle 13.00 è gratuita. Ci troviamo su Rue Tardieu; poco più avanti svoltiamo a destra su Rue de Steinkerque, un viottolo pieno di negozietti un po’ bizzarri.
Alla fine di questo viottolo, ci ritroviamo su Boulevard de Rochechouart. Da lì ci dirigiamo verso Pigalle, il famoso quartiere a luci rosse. A un certo punto siamo circondati da sexy shop, cinema hard e chi più ne ha più ne metta. Per fortuna è mattina, ed è il primo dell’anno, quindi la maggior parte di questi posti erano chiusi.
Proseguiamo fino al Moulin Rouge, il famoso teatro dove si esibiscono le ballerine di can can. Il tempo di fare qualche foto e andiamo a prendere la metro a “Blanche”, linea 2 blu, direzione “Porte Dauphine”. Avendo finito i posti che ci eravamo prefissati di visitare, decidiamo di fare una capatina alla torre, per cercare di salirci. Quindi scendiamo a “Charles de Gaulle Étoile”; lì cambiamo linea con la 6 verde acqua, direzione “Nation” e scendiamo naturalmente a “Trocadéro”. Ci dirigiamo verso la torre: la fila a ciascuna delle 4 entrate è kilometrica. Osservando bene però, ci accorgiamo che la fila è tutta per gli ascensori, mentre per le scale c’è pochissima gente. Facendoci coraggio, decidiamo di prendere le scale: preferisco morire di freddo salendo la torre, no aspettando invano sotto di essa. Costo 5,00 € a testa.
Incominciamo a salire, e il freddo si fa sempre più impressionante scalino dopo scalino. Arrivati al primo piano, ci riposiamo in un bar.
Facciamoi un po’ di foto alla città da quell’altezza; peccato per la nebbia che ne copre la maggior parte. Continuiamo a salire le scale, fino al secondo piano: è meno riparato e quindi fa molto più freddo.
Per arrivare all’ultimo piano, era obbligatorio prendere l’ascensore: costo 2,70 € a testa. L’ascensore sale velocissimo, ed è trasparente, così da poter guardare tutta la città da lì.
Arrivati all’ultimo piano, purtroppo la nebbia copre tutto, e non si vede nulla.
Il nostro giro di visite è finito. Scendiamo dalla torre. Sono le 2 del pomeriggio, e la fame si fa sentire. Così, torniamo verso l’albergo e andiamo a mangiare al McDonald’s.
Il pomeriggio ci riposiamo, perché siamo davvero distrutti.
La sera torniamo a mangiare al ristorante “DelArte”, e stavolta prendiamo un antipasto e un primo, con l’acqua. Costo 36,00 €.
SESTO GIORNO: 2 GENNAIO L’ultimo giorno purtroppo è arrivato. Le valigie sono pronte. L’aereo per Roma parte alle 14.00. Quindi ci svegliamo un po’ più tardi; andiamo a fare colazione e intorno alle 11.00 lasciamo l’albergo e ci dirigiamo alla fermata degli autobus. Il Roissybus parte in orario. Resto tutto il tempo ad osservare quella meraviglia di città, che quella mattina si era svegliata un po’ imbiancata dalla neve.