PARIGI VAL BENE UNA TERZA VOLTA.Consigli pratici

PARIGI VAL BENE UNA TERZA VOLTA Consigli pratici per risparmiare tempo e, forse, anche denaro. 28 APRILE 2009 E' la terza volta che ci rechiamo a Parigi in quanto desideriamo vedere meglio dei luoghi che abbiamo già visitato anni fa' e che ci erano piaciuti. Così, prenotiamo con mesi di anticipo il nostro volo Easy Jet (euro 80 a testa a/r) e...
Scritto da: danidisa
parigi val bene una terza volta.consigli pratici
Partenza il: 28/04/2009
Ritorno il: 02/05/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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PARIGI VAL BENE UNA TERZA VOLTA Consigli pratici per risparmiare tempo e, forse, anche denaro.

28 APRILE 2009 E’ la terza volta che ci rechiamo a Parigi in quanto desideriamo vedere meglio dei luoghi che abbiamo già visitato anni fa’ e che ci erano piaciuti.

Così, prenotiamo con mesi di anticipo il nostro volo Easy Jet (euro 80 a testa a/r) e l’hotel su www.Venere.Com (euro 98 al giorno per camera tripla, colazione esclusa).

Il giorno 28/4 partiamo. Volo di andata perfettamente in orario (strano per Easy Jet, non è mai puntuale!). Arrivo all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi e cerchiamo la metro RER per raggiungere il centro di Parigi. Qui commettiamo il nostro primo errore in quanto, al momento dell’acquisto del biglietto, compriamo solo il biglietto per raggiungere Parigi mentre avremmo già dovuto provvedere qui, ad acquistare l’abbonamento per sui mezzi pubblici, per 5 giorni tutto compreso (che compreremo più tardi, ma ormai i soldi per questo primo biglietto li abbiamo già spesi).

Arriviamo alla Gare du Nord per prendere la linea di Metro che ci porterà in hotel. Qui, facciamo un lungo colloquio con il bigliettaio per cercare di capire quale abbonamento fare. Dovendo recarci anche in luoghi periferici quali Versailles, Disneyland ecc. Ci consiglia un abbonamento tutto compreso per tutte le zone di Parigi, dintorni compresi, dalla zona 1 alla 6. Il costo al momento ci pare eccessivo (48 euro a testa, metà per bambini fino 11 anni) ma ci fa chiaramente capire che, con questa soluzione, risparmieremo tantissimo piuttosto che acquistare singoli biglietti per tutte le nostre destinazione. Ed aveva ragione! Arriviamo al nostro hotel 2 stelle, Hotel Albouy che si rivelerà abbastanza mediocre. Forse è colpa nostra che abbiamo voluto spendere poco, comunque, riassumendo: – l’ascensore non sempre funziona; – l’acqua calda non sempre c’è; – il bagno è così piccolo che, veramente, non c’è nemmeno lo spazio per una persona, di stare in piedi davanti allo specchio e, quando si è seduti sul water, è una lotta riuscire a chiudere la porta senza sbattere le ginocchia. Assurdo! – la colazione è veramente di sussistenza. Tuttavia, abbiamo provato a fare colazione in un bar ed abbiamo speso molto di più e mangiato molto meno.

– la camera viene rifatta a giorni alterni.

Insomma, scegliete un altro hotel. Magari, non siate spilorci e, a Parigi, scegliete almeno un 3 stelle perchè il livello dei 2 stelle è quello appena descritto.

Consiglio l’hotel dove sono stata la scorsa volta: Hotel Brebant. E’ più costoso ma è decisamente più decoroso e si trova in una zona migliore.

Per cena, cerchiamo disperatamente un Mc Donald senza a trovarlo (in tutta Parigi, ne ho visto solo 1 sugli Champs-Elysées) in quanto, quando si viaggia all’estero e sopratutto con dei bambini, è la soluzione migliore! Cena leggera in un bar vicino a Notre Dame, a base di croque Monsieur (toast francesi coperti di formaggio) e patatine fritte. Costo: 40 euro in 3.

Piove. Non abbiamo gli ombrelli. Torniamo in hotel 29 APRILE 2009 Dopo la colazione ridicola in hotel, ci rechiamo alla Gare de Lyon per prendere un treno SNCF per il castello di Fontainebleu. Appena scendiamo dal treno, alla stazione di Fontainebleu, c’è l’autobus che ci porterà al castello. Non ci dobbiamo nemmeno preoccupare per il biglietto perchè il nostro super-abbonamento comprende anche questo. Visitiamo gli interni. La visita è molto veloce perchè le stanze visitabili non sono tantissime e poi passeggiamo un po’ nel parco. Tuttavia, piove ancora ed allora cerchiamo un luogo per pranzare al coperto. Troviamo un luogo che vende panini, con possibilità di sedersi ai tavoli, vicino all’ingresso del castello. Pranziamo e poi torniamo a Parigi città.

Decidiamo di fermarci in un negozio Fnac per acquistare i biglietti per Versailles e per il Louvre così non dovremo fare code chilometriche. Così facciamo e questa scelta si rivelerà molto intelligente. La consiglio a tutti: non recatevi in questi luoghi senza avere il biglietto in anticipo. Risparmierete ore di tempo. Noi ci siamo rivolti a Fnac Bastille; tuttavia c’è una Fnac molto grande sugli Champs-Elysées, fermata Charles V.

Purtroppo non abbiamo pensato ad acquistare il biglietto per la Tour Eiffel e qui ci aspetta un coda di circa 90 minuti per raggiungere la sommità: secondo errore! Torniamo in hotel per riposarci un po’ e poi ci rechiamo sugli Champs Elysée alla ricerca di un Mc Donald. Ne troviamo uno proprio vicino all’Arco di Trionfo. Fermata metro: Charles V.

30 APRILE Facciamo colazione in un bar (pensando che sia meglio che in hotel) ma spendiamo più di 20 euro in 3 per cappuccio, brioche e succo di frutta.

Con i nostri biglietti preacquistati ci rechiamo con treno RER alla reggia di Versailles. Qui, saltiamo tutte le code ed accediamo direttamente negli appartamenti reali. Il nostro biglietto e del tipo PASSPORT (circa 24 euro, ragazzi fino a 18 anni gratis) e ci permette di visitare proprio tutto a Versailles. Quindi visitiamo con ordine: i grandi appartamenti e poi i piccoli appartamenti del Delfino. All’esterno, troviamo poi il trenino che ci trasporterà per l’immenso parco. E’ davvero impensabile percorrerlo a piedi, è troppo grande. Quindi acquistiamo un biglietto da euro 6,50 (bambini gratis) che ci permetterà di scendere e salire liberamente in ognuna delle 3 fermate previste.

Alla prima fermata visitiamo l’interno del Grand Trianon con sale ben arredate.

Riprendiamo il treno e ci fermiamo alla seconda fermata, nel quartiere di Maria Antonietta. Qui visitiamo il piccolo palazzo del Petit Trianon, dove alloggiava Maria Antonietta: piccolo ma arredato con gusto. Poi, facendo pochi passi nel parco, raggiungiamo il quartiere rurale dove Maria Antonietta si divertiva a “giocare alla contadina”. Qui troviamo un intero villaggio bucolico costituito da cottages in legno, intorno ad un grazioso laghetto. Il giro completo del villaggio è davvero piacevole: non perdetelo per nessuna ragione. Le vostre foto saranno bellissime!.

Riprendiamo il trenino per l’ultima sosta al Grand Canal. Questo è un luogo molto bello; un paesaggio d’acqua da togliere il fiato e sullo sfondo la reggia di Versailles. Questo è l’unico luogo in Versailles dove troverete bar e ristoranti. Quindi acquistiamo delle baguettes e pranziamo piacevolmente seduti in riva al canale. Bellissimo, in una giornata di sole splendido come oggi! Subito dopo noleggiamo una delle barchette a remi e facciamo una piacevole e romantica gita nel canale. Costo: 11 euro per 30 minuti ma ne vale veramente la pena.

Poi, ci dirigiamo verso l’uscita e riprendiamo la Rer destinazione centro di Parigi. La linea passa proprio da Notre Dame, così scendiamo per una veloce visita della cattedrale e poi, subito in hotel per un po’ di riposo.

Eh sì, perchè la visita di Parigi è davvero stancante. E’ vero che la metropolitana è molto capillare e raggiunge ogni luogo. Tuttavia si finisce col passare metà giornata nella Metropolitana che tra l’altro è molto vecchia e decandente (clochards e stranieri a non finire). Inoltre, anche viaggiare in metro è molto faticoso: non esiste una scala mobile neppure per sbaglio e quindi bisogna continuare a salire e scendere scale per passare da una linea all’altra. Le linee sono ben 14 (non 3 come a Milano) + 5 linee di Rer (per raggiungere zone più periferiche).

Insomma, siamo sempre stravolti dalla stanchezza. Acquistiamo sempre bevande e snacks dai distributori automatici della metropolina perchè è davvero la soluzione più economica per rimetterci in forze.

Cena sempre al Mc Donald sugli Champs-Elysées. Con 20 euro ceniamo in 3 e poi possiamo visitare i bellissimi e grandissimi negozi aperti fino a tarda sera. Molto piacevole! 1 Maggio 2009 Oggi, mia figlia, vuole tornare a Disneyland. Abbiamo scelto proprio il giorno del 1 Maggio perchè, essendo festa del lavoro, tutti i musei e tutti i negozi sono chiusi, quindi non avremmo avuto la possibilità di visitare nulla quest’oggi. A Disneyland Paris invece tutto è funzionante.

Avendo già trascorso una vacanza di 3 giorni proprio a Disneyland, alloggiando in uno degli hotel Disneyland, conosciamo molto bene la zona.

I biglietti sono stati acquistati ovviamente in anticipo dal sito ufficiale di Disneyland con addebito con carta di credito. I biglietti, strettamente personali, vengono così stampati a casa e con le stampe ci si può recare direttamente agli ingressi saltando ogni genere di coda ma muniti di documento d’identità (anche per i bambini). Costo biglietto giornaliero per il parco principale: euro 50,00 adulti e 42 per i bambini. Io, essendoci stata altre 2 volte, decido di non entrare: passeggio per i negozi del Village e rimango a leggere al laghetto mentre mia figlia e mio marito entrano al parco. Verso le ore 16 escono dal parco, purtroppo un po’ delusi, perchè le file di attesa per ogni singola attrazione (anche per le più banali) sono davvero lunghe, e, durante tutta la giornata, sono riusciti solo a fare 4 o 5 giochi.

Ritorniamo quindi in hotel e usciamo poi, più tardi, per cena. Questa sera decidiamo di recarci nel quartiere Saint-Michel. Questo quartiere, vicinissimo a Notre Dame è, in assoluto, il quartiere più vivace ed allegro di Parigi. Qui ci sono stradine strette caratteristiche dove ci sono ristoranti di ogni etnia. Le strade sono colme di gente alla ricerca di un luogo piacevole dove cenare e noi scegliamo un ristorante greco dove servono spiedini di carne o di pesce giganteschi. Costo davvero modesto: circa 30 euro in 3. Per dolce ovviamente scegliamo una caratteristica Creperie con crepes dolci (o salate) d’asporto.

2 Maggio 2009.

Nostro ultimo giorno a Parigi.

Nella mattinata, di buon ora, museo del Louvre con biglietti preacquistati alla Fnac. Entriamo quindi velocemente nel museo che è davvero immenso.

Ho visitato molti musei in ogni parte d’Europa ma questo è in assoluto il migliore. Per visitarlo tutto non basterebbe una giornata intera. Le salle, oltre ad ospitare i famosi capolavori che tutti conosciamo, sono davvero sontuose. Raggiungiamo prima l’ambita sala della Gioconda dove cerchiamo di farci largo, superando gruppi di giapponesi, per raggiungere la prima fila. Tutti scattano foto, anche con il flash in quanto non sussiste nessuna restrizione. Visitiamo inoltre la sezione della pittura italiana e francese. Bellissima la Galleria di Apollo e spettacolari gli Appartamenti di Napoleone 3. Assolutamente da non perdere: sono fantastici.

Usciamo dal Louvre verso le 12 e ci dirigiamo al nostro hotel, in zona Gare de l’Est, per ritirare i nostri bagagli. Prima però una sosta alla fantastica boulangerie (panetteria), nella piazzetta Bonsergent, vicino al nostro hotel, Ronde des pains, per comprare qualcosa per pranzo. Qui non c’è che l’imbarazzo della scelta: tra baguette enormi farcite di ogni ben di Dio e dolci e torte fantastiche. Il tutto a prezzi davvero convenienti e con 20 euro, in tre, mangiamo fino a scoppiare, seduti romanticamente su una panchina in una tipica piazzetta parigina.

Prendiamo i nostri bagagli depositati alla reception e prendiamo la Rer (molto multietnica) per raggiungere l’aeroporto Charles De Gaulle. Il volo Easy Jet è ovviamente in ritardo e raggiungiamo con abbondanti 30 minuti di ritardo l’aeroporto di Malpensa. Qui chiamiamo la nostra navetta Parkingo che puntualmente ci porta al parcheggio dove abbiamo depositato l’auto: euro 30 per 5 giorni.

Dani, Max e Clarissa.

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