Parigi, una città innamorata della vita

Dopo aver visitato negli anni precedenti altre capitali europee, per me e mio marito Parigi era la meta da raggiungere al più presto
Scritto da: karl-heinze
parigi, una città innamorata della vita
Partenza il: 30/03/2013
Ritorno il: 05/04/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

Sabato 30 marzo

Partenza da Bari alle 14,20 con volo Ryanair e arrivo a Parigi in anticipo, alle 17 (io e mio marito ci siamo sempre trovati bene a viaggiare con questa compagnia, anche se i pareri sono discordanti). Arrivati all’aeroporto di Parigi-Beauvais cerchiamo l’uscita e subito sulla destra c’è il Parking Navetta che con 32€ a testa (andata e ritorno) ci porterà a Porte Maillot con il pullman. Dopo un’ora e mezza siamo a Porte Maillot di fronte al Palazzo dei Congressi. Troviamo l’indicazione della metro, Parigi ha una delle reti metropolitane più estese d’Europa, facciamo la Paris Visite per 5 giorni ,però ne avremmo iniziato l’utilizzo il giorno dopo, per quella sera facciamo solo una corsa singola per arrivare al nostro albergo che si trova in zona Montparnasse, fermata Gaitè, Hotel TIPI, un 2 stelle molto grazioso in una strada pedonale e tranquilla. Erano ormai le 20,lasciamo i bagagli e usciamo per cercare un ristorante. Vicino al nostro albergo un locale cattura la nostra attenzione perché c’erano tante persone sedute ai tavoli,entriamo e ci sediamo per mangiare. Dopo un po’ ci accorgiamo che era un ristorante indiano,Ile de la Reunion e il cibo seppur buono e ben presentato,per noi era un po’ troppo speziato. Dopo cena si va a dormire.

Domenica 31 marzo

Ci alziamo di buon’ora e facciamo colazione in hotel, ma per i prossimi giorni decidiamo di farla in qualche patisserie perché 9€ p.p. sono un po’ troppi. Iniziamo ad usare la nostra Paris visite e ci rechiamo a Trocadero per ammirare, girato l’angolo, la Tour Eiffel in tutta la sua grandezza. E’ bello restare a contemplare da quel belvedere le fontane, la torre e di seguito i Giardini de Mars. Scendiamo,ma visto la lunga fila che avremmo dovuto fare per salire(era il giorno di Pasqua) decidiamo di attraversare i giardini e di andare con una deliziosa passeggiata verso Les Invalides, un insieme di edifici fatto costruire da Luigi XIV e che era un ospedale per reduci di guerra. Qui spicca la cupola dorata della chiesa dove si trova il mausoleo di Napoleone. Con Paris Visite si ha lo sconto per entrare ed è compresa anche la visita al museo militare più grande d’Europa che tratta del periodo fra la I e la II Guerra Mondiale(felice mio marito che ne è appassionato), vale davvero la pena entrare. Muniti di cartina e di guida passeggiamo per l’ Avenue du Marechal Gallieni e attraversiamo il Ponte Alexandre III, una delle chicche di Parigi, dal quale si gode una vista magnifica della Senna e della Tour Eiffel, proseguendo ci troviamo da una parte il Grand Palais e dall’altra il Petit Palais e arriviamo nel bel mezzo degli Champs-Elysèe. A destra si va verso Place de la Concorde e i Giardini de la Touleries, mentre a sinistra vi è l’imponente Arco di Trionfo: completato per il corteo funebre di Napoleone nel 1840 rientrato dall’esilio, è un memoriale a ricordo delle numerose campagne militari di Francia. L’Arco troneggia sull’arteria principale della città, gli Champs-Elysèe e per vedere tutto dall’alto ci arrampichiamo per la scala a chiocciola. Il panorama è spettacolare, si vedono i 12 vialoni che partono dall’ Arco e i magnifici tetti di Parigi. Ora però la fame incombe e ritornando sugli Champs ci catapultiamo in un Mc Donald. Dopo andiamo verso Place de la Concorde una piazza, secondo me che dà l’impressione di essere più aperta e spaziosa rispetto ad altre, perché si affaccia da un lato sugli Champs-Elysée e dall’altro sui Giardini de la Touleries. Entriamo nei giardini e accompagnati da una giornata stupenda, ci rilassiamo un po’ sulle sedie di metallo intorno al laghetto. Essendo un po’ stanchi prendiamo la metro e torniamo in albergo per farci una doccia e ritemprarci un po’. La sera usciamo e andiamo a ST.Germain. Scendiamo alla fermata ST.Michel per vedere Notre-Dame illuminata sulle rive della Senna,molto suggestiva, l’avremmo visitata l’indomani. Ci incamminiamo nell’interno del quartiere con le sue vie piene di bistrot, di caffè-letterari, di librerie. Per la cena ci ispira un locale “Le Latin” dove abbiamo mangiato un’ottima zuppa di cipolle, delle cozze marinate, un’entrecote,uno spiedino di pollo e un dolce, da bere eau en caraffe e una birra, il tutto a 34€.

Lunedì 1 aprile

Abbiamo fatto colazione in una patisserie e preso la metro per Notre-Dame. Arrivati, però, ci siamo messi in coda per la St.Chapelle che si trova quasi attaccata a Notre-Dame,il costo del biglietto è di 6,50€. Non si deve assolutamente perdere perché si entra e si rimane a bocca aperta ma ancora di più quando si sale sopra, nella cappella superiore: è un’ esplosione di vetrate colorate per lo più rosse e blu è l’esempio più evidente del gotico francese. Quando si esce si passa dal vecchio Palazzo di Giustizia dove vi è riportata la famosa frase”LIBERTE’-EGALITE’-FRATERNITE’ “. Poi ci siamo messi in fila per entrare a Notre-Dame sull’ Ile de la Citè, centro di Parigi ,la gotica Cattedrale, dedicata alla Vergine Maria è stata costruita 700 anni fa. E’ imponente,con le famose vetrate a mosaico anche se la St.Chapelle è più spettacolare .Un po’ di fame e ormai da veri francesi consumiamo solo baguette. Nel pomeriggio gironzoliamo per il Marais,un quartiere parigino molto caratteristico. Un tempo la zona era paludosa, Marais infatti significa palude,ma venne bonificata nel 1600 da re Enrico IV. Con la metro, fermata St.Paul, siamo arrivati all’hotel de Sully dove vi è un passaggio da cui si accede direttamente in Place de Vosges,che grazie ad Enrico IV divenne il salotto più elegante di Parigi e la prima piazza monumentale. E’ deliziosa ed è circondata su tutti e 4 i lati da palazzi in mattoni con tetti spioventi in ardesia. Qui ci sono tanti parigini che portano i loro bambini a giocare nel verde giardino e per un momento, sentendoci anche noi del posto, ci fermiamo ad oziare su di una panchina ammirando questa piazza così armoniosa e particolare. Ripartiamo alla volta di Place de la Bastille con la Colonna di Luglio al centro e con tutto quel bagaglio storico che si porta dietro. Riprendiamo la metro ed arriviamo alla Tour Eiffel per vederla illuminata con lo scintillio ad ogni scoccare di ora, spettacolare, ma un po’ lucine di Natale. Si è fatto tardi e ritorniamo a Montparnasse per cercare una brasserie per la cena.Non ricordo il nome del locale, ma mangiamo benissimo : raclette di formaggio e prosciutto da fondere al momento su delle griglie che si trovavano sul nostro tavolo.

Martedì 2 aprile

Questa giornata la dedichiamo alla collina di Montmartre e a tutto ciò che c’è intorno. Prima passiamo da Place Pigalle con i suoi sexi shop: ce n’è uno ogni 20 metri . Proseguiamo per il Moulin Rouge che di giorno non è niente di che, un locale come tanti altri che ha come caratteristica questo grande Mulino Rosso, mentre di notte, illuminato, sarà sicuramente più intrigante ! Prendiamo una delle romantiche stradine che portano su,molto piacevoli da percorrere,si sente la caratteristica atmosfera di paese: è veramente un bel quartiere. Arrivati quasi in cima, per non fare le scale decidiamo per la funicolare (compresa nella Paris-Visite). Montmartre con la basilica du SacreCoeur è pittoresca ed anche la famosa Place du Tertre è affollata di ritrattisti, ce ne sono alcuni che armati di sole forbici fanno in una ventina di minuti il profilo del viso, sono molto bravi. La fame si fa sentire, stuzzicata anche dall’odore penetrante delle crèpes sulle bancarelle e scendendo dalla cima della Butte (come la chiamano i parigini) troviamo un locale tipico francese con i tavolini all’aperto “L’ Atelier “,prendiamo una buonissima insalata nizzarda e del salmone con soli €25,in compenso, ahimè, si pagano 2 caffè €5. Per smaltire il caffè…facciamo una capatina al tanto decantato Quartiere Latino, chiamato così perché nel Medioevo l’istruzione universitaria avveniva solo in latino. Qui si respira aria di sapere con la Sorbonne, il Pantheon, il medioevale Museo di Cluny e le tante librerie che si susseguono nelle strade adiacenti. Per la 3° volta in 4 giorni andiamo alla Tour Eiffel : l’abbiamo vista di giorno, di sera illuminata ed ora non ci rimane che salire!!! Soffrendo di vertigini saliamo al 2° piano con l’ascensore. Sono contenta d’averlo fatto perché il panorama che si vede da lassù è incantevole, soprattutto la Senna con i suoi tanti ponti, aiutati da una stupenda giornata di sole. La sera torniamo a Montparnasse per cercare un locale dove poter vedere la partita Paris St-Germain-Barcellona, mio marito ci teneva non potendo seguire la sua Juve. Ceniamo a“Le Maine Cafè”con hamburger e homelette prosciutto e formaggio con insalata e patatine,da bere acqua e birra al costo di €29,70.

Mercoledì 3 aprile

Oggi come da programma si va al Louvre,avevamo già comprato i biglietti da un’edicola e senza fare la coda entriamo direttamente dalla metropolitana nel grande atrio dove si può ammirare il moderno ingresso piramidale,già di per sé un’ opera d’arte,da lì si accede alle tre sale: Denon,Sully e Richelieu. Il Louvre un tempo era un palazzo reale,oggi ospita il più grande museo di opere d’arte che vanno dai tempi antichi fino al 1850 circa. Visitarlo è emozionante ed è assolutamente da vedere almeno una volta nella vita…se poi si ha la possibilità di andarci ancora tanto meglio perché é impossibile vederlo tutto in modo minuzioso. Ricordatevi di tanto in tanto di guardare in alto perché così avrete un’idea di com’era il palazzo reale più bello d’Europa : le sue volte sono stupende. La statua alata della vittoria ,la Nike di Samotracia, è in posizione strategica , salendo una scalinata del palazzo la trovi di fronte alla fine delle scale Questo capolavoro dell’arte ellenica serviva a celebrare un’importante vittoria navale della Grecia e pensare che risale a 2 secoli A.C…. Un’altra opera da non perdere è la Venere di Milo , che risale a più di 2500 anni fa ed ha un’eleganza regale. Ma la parte che mi è piaciuta di più, ma nello stesso tempo mi ha fatto tanta rabbia è la sala dei pittori italiani, ci sono tele più o meno famose oltre ,ovviamente alla Gioconda ,ma perché non sono in Italia? Mah… Usciti dal Louvre ci siamo recati con una passeggiata a S.Germain de Pres per trovare un minimarket e comprare

L’ennesima baguette della vacanza. L’abbiamo consumata ai piedi della chiesa più antica di Parigi,Saint-Germain e poi abbiamo aspettato il bus per l’ Opera Garnier: un teatro sontuoso e imponente costruito da Napoleone III, come anche la chiesa della Madeleine , visitata subito dopo, era stata commissionata da Napoleone come tempio per le glorie della sua Grande Armèe. Poi però Luigi XVIII decise che sarebbe stata una chiesa da dedicare al fratello ghigliottinato,Luigi XVI. La chiesa è molto interessante per gli interni maestosi : le colonne corinzie di 20 metri sono più alte di qualunque altra in Grecia o a Roma. Per finire in bellezza la giornata ci rechiamo a Place Vendome ,superbamente spaziosa con la sua aria imperiale, infatti fu creata, in origine da Luigi XIV per rivaleggiare con Place de Vosges. Per cena andiamo di nuovo a St. Michel e ritorniamo al locale Le Latin dove consumiamo carne ed insalata nizzarda,il tutto al costo di €34. Dopo cena una passeggiata digestiva e poi con una così intensa giornata si va a nanna.

Giovedì 4 aprile

Giornata tutta dedicata alla Reggia di Versailles con le sue bellezze insuperate. Si raggiunge con la RER linea C che si può prendere scendendo dalla metro alla fermata INVALIDES. Il biglietto d’ingresso per visitare oltre al castello anche il Grand Trianon e il Petit Trianon costa €18 p.p. Il castello e i giardini di Versailles costituiscono la più bella e la più completa realizzazione dell’arte francese del XVII secolo. E’ bellissimo, è l’apoteosi del lusso e della sfarzosità con quei camini di marmo giganteschi ed i soffitti decorati. Ma la sala più bella è la Galleria degli Specchi lunga 73 metri e le cui finestre si affacciano tutte sullo splendido giardino. Dopo aver visitato l’interno e i giardini facciamo una piacevole passeggiata e raggiungiamo il Grand Trianon e dopo il Petit Trianon che sono gli appartamenti fatti costruire da Luigi XIV per sfuggire agli sfarzi di corte ed incontrare le amanti. Il cielo si annuvola e per la prima volta in questa vacanza, strano ma vero, inizia una leggerissima pioggerellina e ci incamminiamo per la via del ritorno uscendo dal castello per andare alla stazione e riprendere la RER C. Torniamo a Montparnasse e facciamo una passeggiata tutt’intorno per salutare il nostro quartiere e conservarlo per sempre nel cassetto dei ricordi. Più tardi andiamo a cenare a “Leon de Buxell”una catena di ristoranti famosi per la preparazione delle cozze con la roquefort, le abbiamo prese insieme a del salmone alla piastra. Le cozze sono buonissime,il conto è stato di €38,70. Abbiamo sfatato la diceria che a Parigi si mangia male e si spende molto, noi abbiamo mangiato benissimo e speso il giusto.

Venerdì 5 Aprile

Oggi si parte, si ritorna a casa. Rifacciamo i bagagli e alle ore 9 lasciamo l’albergo dove siamo stati veramente bene e facciamo la nostra ultima colazione in una patisserie. Rifacciamo il percorso a ritroso dell’andata e arriviamo al Palazzo dei Congressi dove troviamo il bus per l’aeroporto di Beauvais. Alle 13 in punto l’aereo decolla. Arrivederci Parigi… e come disse il sovrano più importante di Francia, Enrico IV, quando si convertì al Cattolicesimo “Parigi val bene una Messa”. Secondo me ne vale anche di più!



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