Parigi… Tre giorni con sorpresa
Il pre-partenza è stato un po’ concitato in quanto lei non sapeva nulla del nostro viaggetto fino a 8 ore prima della partenza dell’aereo…Giusto il tempo per preparare la valigia.
La mini-vacanza a Parigi è stata programmata con un buon anticipo di tre mesi in modo tale da approfittare di un buon prezzo sia per la tratta Venezia – Parigi Orly Sud con la compagnia Volare sia per l’albergo che ho trovato grazie a Expedia.
Partenza ore 7.15 da Venezia, volo perfetto e arrivo a Parigi alle nove meno dieci; subito mi ha ben impressionato la semplicità con la quale siamo giunti all’albergo. Dall’aeroporto parte con brevi intervalli un trenino che ferma prima a Orly Ovest (l’altro terminal dell’aeroporto) e poi alla stazione del metrò Antony, il tutto in meno di mezz’ora per 8 euro. Da qui ci siamo spostati nella zona dell’albergo utilizzando la favolosa ed efficientissima metropolitana parigina (sempre con lo stesso biglietto valido in tutta Parigi fino a quando non si torna in superficie lasciando la metrò).
L’albergo era il Timhotel Montparnasse, due stelle, prezzo 125 euro la doppia pagata 73 euro grazie ad un’offerta trovata su Expedia. Scelto per la posizione strategica (zona centrale e vicino al metrò) e perché facente parte di una catena (Timhotel) quindi, nella mia speranza, con uno standard qualitativo decente. E così è stato: bagno in camera, stanza pulita.
Erano le 10.00 e la nostra passeggiata per Parigi poteva avere inizio!!! Dico passeggiata perché essendo così poco il tempo a nostra disposizione (tre giorni) abbiamo deciso di escludere i musei e ridurre all’osso le visite interne ai vari monumenti, privilegiando invece l’aspetto esteriore di Parigi e la vita che vi si può respirare.
Cartina alla mano abbiamo girato Parigi a piedi e sfruttando il metrò, tra l’altro abbiamo visitato: – Les Invalides (merita una visita, anche se breve) ed abbiamo ammirato (solo da fuori) la ricca cupola del Dome des Invalides dove si trova la tomba di Napoleone; – Ecole militare; – abbiamo percorso gli Champs de Mars fino ad arrivare alla Tour Eiffel; – siamo saliti al Palais de Chaillot, di fronte alla tour Eiffel. Da qui si gode una bella vista sulla torre.
– Chiesa di Saint Germain Des Prés – Institut de France e Hotel de Monnaies (zecca di stato) sul lungosenna – Il palazzo del Louvre e le celeberrime Piramidi di vetro (un classico irrinunciabile) Dopo un breve riposo in albergo abbiamo proseguito con: – la Borsa di Parigi – vicino alla Borsa c’è il ristorante Le Grand Colbert dove è stato girato il film “Tutto può succedere” con Jack Nickolson (l’abbiamo fotografato ma non abbiamo avuto il coraggio di entrare in quanto sembrava un po’ troppo chic per le nostre tasche…) Quindi cena rimandata a orario da destinarsi e visita notturna alla Tour Eiffel.
Abitualmente le casse chiudono alle 23 quella sera la chiusura era protratta di 1ora. Non c’era molta coda per cui non ci abbiamo pensato due volte, dopo un quarto d’ora avevamo i biglietti in mano ed è iniziata la nostra salita.
Abbiamo comprato i biglietti per il terzo piano, in pratica la cima della torre, costo 10,40 euro.
Dal piano terra si prende un primo ascensore che porta direttamente al secondo piano, qui si scende e bisogna mettersi in coda per un secondo ascensore che sale fino in vetta. Qui la coda, annunciata di circa mezz’ora alle casse, è durata 1 ora e un quarto; il peggio è che tirava una bora che neanche sul K2! Comunque superato questo “ostacolo” abbiamo preso l’ascensore per il terzo piano, qui si accede ad una sala chiusa con vetrate per vedere il panorama “al caldo” e poi si può salire una scaletta che conduce alla terrazza esterna “leggermente ventilata”. La salita è stata lunga ma ne è davvero valsa la pena! La vista su Parigi by night è mozzafiato, l’altezza della torre permette di vedere a grande distanza e poi qui avevo programmato l’evento di questo nostro soggiorno parigino.
Quale posto migliore di Parigi, città romantica per eccellenza, sulla cima della Tour Eiffel di notte per consegnare l’anello di fidanzamento alla propria ragazza? Sembrava di vivere una favola…Indescrivibile! Di sicuro non lo potremmo mai dimenticare.
Tornati con i piedi per terra (scesi dalla torre) era l’una e mezza, siamo tornati in albergo con due pizze, stanchi morti ma felici per la giornata fantastica.
Per il secondo giorno a Parigi avevamo deciso di farci l’abbonamento giornaliero al metrò (zona 1-2) e la carta musei-monumenti per un giorno al costo di 18 euro. Questa carta dà libero accesso a moltissimi musei e qualche monumento, per giustificare la spesa è sufficiente utilizzarla tre volte con l’enorme vantaggio che in quasi tutti i casi permette di saltare la coda! Ci siamo quindi diretti verso l’Ile de la Cité dove abbiamo visitato: – il palazzo di giustizia ma solo da fuori; – la Conciergerie (antiche prigioni) con la carta musei-monumenti (giudizio più che positivo!); – la Saint Chapelle con la carta musei-monumenti che ci ha fatto saltare una coda di un’ora!!! (non perdetevela è incantevole!!!); – siamo poi scesi sulla punta dell’isola (Square du Vert Garlant) da dove si può gustare un bel panorama sulla Senna; – Notre Dame dove la lunga coda ci ha fatto desistere dal visitare le torri; – ci siamo poi diretti all’Arco di Trionfo, la carta monumenti comprende anche la salita sulla cima dell’arco, ve la consiglio perché l’arco è situato in un punto “strategico” della città dal quale si possono vedere molto bene i vari “simboli” parigini. Da qui poi partono a raggiera numerosi boulevards; – abbiamo proseguito la nostra passeggiata ammirando l’imponente Hotel de Ville e la vicina Place du Chatelet di minore importanza ma anche questa molto suggestiva; – il Centre Pompidou a me non è piaciuto ma mi rendo conto che essendo un edificio molto particolare il giudizio è soggettivo, affianco al Pompidou c’è una piccola piazzetta con una fontana arricchita da simpatici giochi d’acqua in…”stile Pompidou”; – da qui parte una zona pedonale che porta verso les Halles e oltre verso la chiesa di St. Eustache (da non perdere!!!) – col metrò ci siamo diretti al Musée d’Orsay, vecchia stazione ristrutturata e adibita a museo. Anche questa entrata è compresa nella carta musei, sfortunatamente siamo arrivati con 5 secondi di ritardo e ci hanno chiuso le porte in faccia.
Per cenare ci siamo diretti nel Quartiere Latino dove in un dedalo di vie vi sono decine di ristoranti per tutti i gusti ma decisamente troppo turistici, ne abbiamo scelto uno e la cena non rimarrà nei migliori ricordi di Parigi.
Dopo cena è iniziata una corsa contro il tempo: entro l’ora di chiusura del metrò dovevamo riuscire a vedere il Moulin Rouge by night, foto di rito davanti al simbolo della vita notturna parigina, e arrivare alla Tour Eiffel nei 10 minuti iniziali dell’ora durante i quali centinaia di luci fanno brillare la torre con un effetto incredibile, siamo così scesi alla fermata del metrò del Palais de Chaillot di fronte alla torre, abbiamo corso, perché lo spettacolo era già iniziato, e finalmente svoltato un angolo ci è apparsa davanti enorme ed illuminatissima la Tour Eiffel, è stato un momento indescrivibile, da togliere il fiato!!! Non perdetevela per nessun motivo! Vinta la sfida contro il tempo siamo rientrati con l’ultima corsa disponibile del metrò nel nostro alberghetto.
Lunedì ore 8.00 sveglia: ultimo giorno a Parigi.
La prima tappa programmata è stata la visita all’Opéra Garnier, principale teatro di Parigi. Seguendo i consigli di altri turistipercaso l’abbiamo visitata anche internamente e il prezzo del biglietto è stato ripagato da magnificenza e grandiosità che abbiamo potuto ammirare.
Ci siamo poi diretti verso Montmartre, salendo però dal lato meno battuto dai turisti, Rue Lepic, lungo la quale ci sono un mulino del cinquecento e il bar dove è stato girato “Il favoloso mondo di Amelie”, dopo una pausa ristoratrice in questo “set cinematografico” siamo giunti alla famosa Place du Tertre con le decine di artisti che quotidianamente la animano ed abbiamo poi visitato il bianchissimo Sacre Coeur.
Il principale alimento dei nostri giorni parigini sono state le buone ed economiche baguettes farcite, onnipresenti in ogni angolo di Parigi.
Nelle ultime ore a disposizione abbiamo sfruttato molto il metrò per spostarci nelle piazze più famose della città: – Chiesa della Madeleine costruita come un antico tempio greco; – Place Vendome con al centro l’altissimo obelisco napoleonico; – i Jardin des Tuileries dove centinaia di francesi prendono il sole e riposano, ci sono infatti moltissime sedie a disposizione di due tipi: una per sedersi ed una per distendere le gambe; – Place de la Concorde, la piazza più bella di Parigi, con due fontane e l’obelisco di Luxor, dalla quale s’intravede l’Arco di Trionfo; – Palais Royal; – Place des Vosges anche questa presa d’assalto dai giovani parigini per prendere il sole.
Il nostro viaggio a Parigi è così terminato, io e Laura non lo dimenticheremo mai.
Parigi è davvero affascinante, ci sono mille attrazioni ed un’atmosfera magica. Visitarla è semplice grazie alla metropolitana veloce e puntuale, le persone non sono così antipatiche come si dice e noi…Ci torneremmo anche subito! Se vi potrò essere utile per qualche informazione sarò ben lieto di aiutarvi. Grazie a tutti i tpc dei quali ho letto i racconti prima di partire: sempre ricchi di consigli e preziose indicazioni.
Ciao Paolo