Parigi sotto zero

PARIGI (26-30 DICEMBRE 2008) I giorno (26 Dicembre): partiamo con comodo da casa verso le 11,00, temendo di trovare la neve lungo il tragitto…e, infatti, a Comunanza è tutto imbiancato, sembra che la nostra sia la prima auto a solcare la carreggiata, gli alberi pendono in mezzo alla strada piegati dal peso della neve…è bellissimo, peccato...
Scritto da: misidori
parigi sotto zero
Partenza il: 26/12/2008
Ritorno il: 30/12/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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PARIGI (26-30 DICEMBRE 2008) I giorno (26 Dicembre): partiamo con comodo da casa verso le 11,00, temendo di trovare la neve lungo il tragitto…E, infatti, a Comunanza è tutto imbiancato, sembra che la nostra sia la prima auto a solcare la carreggiata, gli alberi pendono in mezzo alla strada piegati dal peso della neve…È bellissimo, peccato l’idea di arrivare in tempo all’aeroporto non ci faccia apprezzare tutto il fascino.

Arriviamo al parcheggio privato Altavista a Ciampino (prenotato su internet; 5 giorni/30€, meno della metà del parcheggio dell’aeroporto) con buon anticipo, ci portano con la navetta gratuita in aeroporto e attendiamo le solite 3 ore per il decollo della Ryanair (volo prenotato molto in ritardo e, purtroppo, non molto conveniente: 450€ in due a/r). Arriviamo dopo 2 ore al Parigi Beauvois, con l’autobus (prenotato su internet per evitare le code per il biglietto, 52€ in due a/r) impieghiamo un’oretta buona per raggiungere il centro: quest’aeroporto servito dalla Ryanair è ancor più distante dal centro città rispetto agli altri scali europei (è una variabile da considerare quando si prenota). Comunque, siamo sulla metro a Porte Maillot verso le 22, prendiamo la Rer 3 per il nostro b&b e dopo 20minuti saremmo già arrivati, se io non sbagliassi fermata, costringendo il mio pazientissimo marito ad attendere la corsa successiva per scendere finalmente a quella giusta! Il b&b “La maison bacana”, prenotato sul sito Hostelword.It è accogliente e carinissimo, conveniente (65€ la doppia -grande quanto una quadrupla- con colazione inclusa), nulla a che vedere con le frequenti bettole che si trovano nelle città quando si vuole un po’ risparmiare. Il clima è molto familiare, alle 23 il proprietario ci prepara thè e biscotti e ci rifornisce di tutte le mappe e le informazioni possibili sulla città. II giorno (27 Dicembre): Decidiamo, dopo lungo riflettere sulle possibili opzioni per visitare la città (Paris Visite sì o no?, Paris Museum Pass per quanti giorni?), di rimandare ogni decisione al giorno dopo per visitare oggi la Reggia di Versailles. Facciamo il biglietto cumulativo Reggia+Petit e Grand Trianon+treno in stazione( 23,20€ a persona); evitiamo la fila all’ingresso ma poi dobbiamo comunque fare quella per avere le audio guide gratuite in lingua. L’interno della reggia è meraviglioso, l’esterno imponente, peccato in inverno i giardini siano sfioriti e le fontane spente. Ci siamo spinti a piedi fino al Petit e Grand Trianon, , molto carini da visitare, e non soddisfatti abbiamo passeggiato fino al Villaggio di Hameau, oggi riadattato in una splendida fattoria didattica. Siamo stanchissimi, ma la visita è stata meravigliosa, con un bel sole ad accompagnarci. Tornaimo in centro e, dopo una piccola sosta per un dolcetto, decidiamo di scalare la Tour Eiffel…A piedi, ci sembrava poco caratteristico l’ascensore. La vista ripaga pienamente della salita, uno scintillio di luci impagabile.

Con la metro sfiniti ci dirigiamo al Quartiete Latino per cenare, scegliamo “Le Grand Bistrot”, come consigliatomi da qualche altro TpC e ne siamo più che soddisfatti: atmosfera carina, 42€ in due per 1antipasto, 1 zuppa, 2 fondute e 1 birra. Stanchi morti gironzoliamo un po’ per il vivace e stracolmo quartiere e ce ne torniamo nella nostra camera a farci una bella tisana.

III giorno (28 dicembre): Compriamo un carnet da 10 biglietti per la metro (la Paris Visite servirebbe solamente a chi pensa di fare più di 6 corse al giorno in metro, e a mio parere per visitare una città vale la pena andare a piedi) e la Paris Museum Pass per 2 giorni (tra conti e conti, abbiamo valutato che ci avremmo guadagnato). Visitiamo la meravigliosa Notre Dame, ma non possiamo salire in cima alle torri per far visita a Quasimodo per il ghiaccio, poi la Sainte Chapelle, con le sue coloratissime vetrate, l’inquietante Conciergerie in cui fu rinchiusa anche Maria Antonietta, e infine tentiamo l’accesso al Louvre, tappa obbligata di un soggiorno parigino. Entriamo, come consigliatoci nel B&B, da un’entrata secondaria e, grazie al pass, evitiamo l’immensa coda. Il complesso è labirintico, noi visitiamo incuriositi la splendida zona egizia e quella babilonese, passiamo a salutare l’imperscrutabile Monna Lisa, assediata da turisti di tutto il mondo, e dopo un salto all’eterea “Amore e Psiche” usciamo coi piedi doloranti. Decidiamo comunque di continuare il tour de force e copriamo a piedi i km che ci separano dall’Arco di Trionfo. Scattiamo delle foto bellissime alla ruota panoramica scintillante di luci con sullo sfondo la tour Eiffel. Le Champs-Elysées sono divertenti con le sue mille curiose bancarelle e le luci blu del natale. Peccato che l’accesso all’Arco sia chiuso, dato che la zona è interdetta per una manifestazione filo palestinese. Tornando indietro, entriamo ad ammirare le colorate Ninfee di Monet al museo dell’Orangerie e, con la metro, raggiungiamo la più bella piazza di Parigi, Place des Vosges, diamo uno sguardo all’ormai solo simbolica piazza della Bastiglia, e affamati ceniamo al ristorante della catena Hippopotamus (pur essendo molto decantato, a me non è molto piaciuto, preferisco di gran lunga i piccoli localini di quartiere: 40€ in due per 1 birra e 2 bistecche con patate). IV giorno (29 dicembre): Oggi è il compleanno del mio Goku e, per festeggiarlo, ci imponiamo di camminare un po’ meno e prendercela più comoda…Non ci siamo riusciti molto! Ritorniamo all’Arco e stavolta ci fanno salire: le viste dall’alto sono il nostro debole; poi andiamo ai Giardini de Luxembourg, molto carini con i piccioni che pattinano sul ghiaccio, e cerchiamo la via medievale più antica, che collegava Parigi a Lione, Rue de Mouffetard; ci concediamo due super crepes in una strepitosa quanto minuscola creperie (Creperie Oroyona: 11€ per 2 birre+2 crepes salate+2 crepes dolci!! Un vero affare). Con la metro arriviamo al Centre Pompidou, curiosi di esplorare l’arte moderna e contemporanea. Dall’alto del palazzo scattiamo delle foto meravigliose sui tetti di Parigi al tramonto, visitiamo i padiglioni, alquanto perplessi e divertiti di fronte a delle strampalate espressioni artistiche.

Ormai è buio, decidiamo di salire fino a Montmartre…Lo spettacolo della basilica quando si scende dalla metro toglie il fiato, la visita dentro è un po’ meno suggestiva. Per cena avanziamo diretti verso un’osteria consigliata da tanti TpC, le Refuges des Fondue…Un localino davvero simpatico, con un oste pazzo e un tasso alcolico rilevante! Il menu (36€ in due) è unico, non bisogna far nulla, se non scavalcare i tavoli per sedersi stando attenti a non pestare i vicini di tavolata, bere quanto più vino si vuole dai biberon e sfamarsi con le loro splendide fondute. Fortuna che siamo andati presto, dopo un po’ c’era una fila clamorosa per entrare. Buon compleanno! Fuori, rientriamo subito in una creperie lì accanto, perché che compleanno è senza dolce?…Peccato che per 2 crepes abbiamo speso una tombola e il locale era di un mortorio totale! V giorno (30 dicembre): Decidiamo di trascorrere l’ultima piovosa mezza giornata passeggiando inzuppati d’acqua sotto i romantici ponti lungo la Senna, finchè stanchi saliamo per un giro sul battello della Bateaux Parisiens, per una visita della città dal fiume con audio guide. Pranzo da Brioche Dorèe (20€ in due per 3 baghettes, 2 bibite, 2 dolcetti e 2 caffè).

Incuriositi dalla fama, entriamo nell’atrio celebrativo del Moulin Rouge, con tutte le foto dei personaggi famosi che l’hanno visitato e salutiamo la bella Parigi, pronti per tornarcene a casa.



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