Parigi, Normandia e…il sole della Bretagna
Siamo consci che in così poco tempo si ha solo un’idea della città, ma per 2 pazzi camminatori come noi poteva essere una sfida riuscire a vedere quante più cose possibili, scegliendo di visitare la città invece dei musei per ovvie ragioni di tempo.
Il nostro viaggio inizia alle ore 13 di sabato 6 giugno percorrendo le varie autostrade che portano al traforo del Monte Bianco; appena giunti in Valle d’Aosta il tempo è peggiorato ed abbiamo preso diversi acquazzoni con la temperatura esterna che si è abbassata notevolmente rispetto ai 30° della pianura padana. All’imbocco del traforo ( euro 33,20 ) non c’era traffico per cui in poco tempo, nel rispetto del limite di 70 km/h siamo arrivati in territorio francese. Abbiamo pensato di dividere il viaggio più o meno a metà, prenotando un ETAP Hotel ad Annemasse, vicino al lago di Ginevra ma in Francia. Cena in centro e pernottamento.
Domenica 7 giugno Dopo una discreta colazione siamo partiti verso Parigi su comode e poco trafficate autostrade, arrivando circa alle 14,30. Avevamo prenotato una camera all’IBIS HOTEL CAMBRONNE TOUR EIFFEL con garage, a circa 1 km. Dalla torre Eiffel, e dobbiamo dire che è stata una scelta davvero azzeccata sia per la posizione ( a 50 mt. Dal metro) sia per la camera ed il ristorante per la cena. Abbiamo chiesto se si poteva avere una camera con vista sulla Tour Eiffel e siamo stati accontentati: camera all’ottavo piano con emozionante vista sulla Tour, e ci siamo goduti da letto il luccichio dell’illuminazione dei primi 5 minuti delle ore serali, una visione che credo non dimenticheremo mai !! Prenotando con almeno 20 giorni di anticipo su internet abbiamo pagato la camera 72 Euro a notte invece di 119:direi proprio una bella occasione !! Dopo aver sistemato i bagagli in camera abbiamo iniziato la visita di Parigi dal complesso di Les Invalides, dove c’è la tomba con le ceneri di Napoleone ed il museo della guerra con armi ed uniformi: tutto molto interessante.
Lunedì 8 giugno Iniziamo con la salita sulla torre Eiffel, dopo una coda di circa mezz’ora per prendere l’ascensore; inutile dire del panorama che si gode da lassù, anche se il tempo che inizialmente era soleggiato ha iniziato a peggiorare per trasformarsi in pioggia fin quasi a sera. Abbiamo raggiunto l’Arco di Trionfo e percorso gli Champs Elysees per raggiungere il centro e visitato varie chiese fra cui la Madeleine e passando da Place Vendome e l’Opera siamo giunti alla piramide del Louvre, attorniata da tanti turisti, per fare ritorno in albergo attraversando i giardini des Tuileries, place de la Concorde e l’esplanade des Invalides. Meglio non provare a contare i km. Fatti a piedi e per la maggior parte sotto la pioggia con un discreto freddino…
Martedì 9 giugno Abbiamo preso il metro per Montmartre per visitare la chiesa del Sacre Coeur, scendendo ( sotto la pioggia…) verso Saint Eustache, il centre Pmpidou e il Marais. Toh, il sole !!!! Pranzo veloce e breve visita a Place des Vosges, per giungere all’Ile de la Citè per la visita d’obbligo a Notre Dame con la sua inconfondibile facciata e alla S.Te Chapelle con le sue splendide vetrate. Poi siamo arrivati al quartiere latino per visitare il Pantheon e St. Sulpice, sostando a riposarci ai Jardins du Luxembourg e rientrando sfiniti in hotel verso le 20 passando per Montparnasse.
Mercoledì 10 giugno Ci siamo congedati a malincuore da Parigi, con la speranza di ritornarci con più tempo a disposizione, per dirigerci verso Versailles. Avevamo già acquistato il biglietto ma vista la poca gente non ce ne sarebbe stato bisogno. La fastosità della reggia è indiscutibile, abbiamo visitato con calma gli appartamenti ed i grandi saloni. Poi, mentre iniziava a piovere, siamo passati a visitare i giardini, il Grand ed il Petit Trianon. Dopo una baguette farcita , verso le 15,30 siamo partiti per Rouen; il tragitto in autostrada è stato quasi tutto fatto sotto una pioggia torrenziale ( fortuna che avevamo le gomme nuove !!! ). Abbiamo trovato alloggio presso un Ibis vicino al centro, dove la sera abbiamo consumato un frugale pasto stanchi per il viaggio e per il tempo. Giovedì 11 giugno Dopo un’abbondante colazione iniziamo la visita della città, la famosa cattedrale ed altre chiese gotiche, il bel centro storico con le case a graticcio e il Gros Horloge: una città davvero interessante.
Nel pomeriggio siamo partiti per il primo incontro con il mare ( e magicamente è comparso il sole che non ci abbandonerà più per tutto il resto del viaggio) a Etretat, ma prima abbiamo visitato la bella abbazia di Fecamp, e siamo saliti sulle stupende falesie d’Aval e d’Amont, a picco sul mare, dove abbiamo scattato parecchie foto. Dopo aver cenato in paese abbiamo passeggiato sul bel lungomare in attesa del tramonto, che però non arriva prima delle 22,45 ( il tramonto così tardi fa si che le giornate siano interminabili e si possano vedere tantissime cose in un solo giorno, anche se le gambe…). Abbiamo dormito nelle prima delle chambres d’hotes del nostro viaggio, 55 euro con colazione.
Venerdì 12 giugno Inizio di giornata con chiacchierata con la proprietaria, che ci racconta tutto della sua famiglia e ci chiede tante cose sull’Italia ( in francese…) poi iniziamo a dirigerci verso ovest, passando per Le Havre ( trascurabile ) ed il Ponte di Normandia ( 5 euro di pedaggio…) fino a Honfleur, graziosa cittadina famosa per le case a graticcio e per il vieux bassin, pittoresco porticciolo su cui si affacciano case di tutte le dimensioni e una miriade di ristorantini. Noi invece abbiamo mangiato le famose crepes e del sidro fresco in un bel localino sulla strada poco dopo Honfleur, sotto un ombrellone ed in mezzo a un bel prato. Poi abbiamo attraversato, senza fermarci, le località balneari di Deauville e Trouville, e ci hanno colpito le bellissime ville in stile normanno e l’eleganza in generale di questi centri, anche se a metà giugno la maggior parte delle case sono ancora chiuse. Per la notte abbiamo deciso di puntare su Caen, trovando un tranquillo Etap in periferia con valido ristorante presso l’attiguo hotel Ibis. Prima però abbiamo visitato la città, distrutta al 70% durante l’ultima guerra, che ci è sembrata molto gradevole con locali pieni di giovani, chiese interessanti ed i resti di un antico castello fatto costruire da Guglielmo il Conquistatore, da cui si gode una bella vista sulla città.
Sabato 13 giugno Volevamo iniziare con la visita al famoso memoriale di Caen, ma ci hanno detto che la visita avrebbe impegnato diverse ore, per cui abbiamo deciso di recarci ad Arromanches per iniziare la visita dei luoghi dello sbarco del 1944; ( fra l’altro sabato scorso c’era in visita il presidente Obama per il 65° anniversario dello sbarco ) il museo è piccolo ma interessante, viene proiettato anche un filmato di circa 20 minuti che spiega le varie fasi dello sbarco, e che fa riflettere sulla drammaticità della guerra che ha portato a migliaia di giovani caduti. Non potevamo poi perderci l’arazzo di Bayeux, una tela di lino lunga 70 metri che raffigura la conquista dell’Inghilterra da parte dei Normanni; grazie all’audioguida ed alle poche persone presenti abbiamo goduto appieno questa incredibile opera che vale assolutamente la pena visitare. Siamo poi tornati sulla costa per proseguire la visita ai luoghi dello sbarco, iniziando da Longues sur mer (con casematte tedesche) Point du Hoc ( con crateri di bombe e resti di casematte tedesche) e il cimitero americano di Colleville: tutte queste croci bianche sul prato perfettamente rasato trasmettono un’emozione fortissima, in silenzio abbiamo girato fra alcune di queste tombe e provato ad immaginare il dramma di quei momenti.
La sera abbiamo trovato da dormire in una fattoria ( ci hanno dato la camera alle 21 perchè la proprietaria doveva prima mungere le mucche !!! ) Nel frattempo abbiamo cenato in paese, ad Issigny sur mer.
Domenica 14 giugno Dopo una ricchissima colazione siamo partiti per terminare la visita alle spiagge dello sbarco: Utah beach col monumento al gen. Leclerc e St. Mere Eglise ove c’è il fantoccio del paracadutista atterrato sulle guglie della chiesa e dove abbiamo visitato il museo Auborne dedicato ai paracadutisti, molto interessante. Attraversata la penisola del Cotentin siamo giunti a Coutances, dove ci “aspettava” la maestosa cattedrale gotica. Dopo aver mangiato una mezza baguette super farcita per soli 3,50 Euro abbiamo raggiunto Granville, dove abbiamo passeggiato nella parte alta nonostante un forte vento fresco; molto suggestivo è vedere le barche nel porto in secca per la bassa marea. La cittadina è arroccata su uno sperone.
Ci siamo poi diretti verso Mont Saint Michel per cercare una sistemazione per la notte, che abbiamo trovato alla Ferme di St. Joseph: una camera da cui da letto si vedeva il Monte , con una suggestione che lasciamo immaginare…
Verso le ore 20 siamo andati a visitare le Mont, quando la massa dei turisti se n’era già andata ed abbiamo cenato in un ristorante con vista sulla baia. Noi abbiamo preso un periodo di bassa marea, e probabilmente sarebbe stato più bello un periodo di alta marea, comunque la bellezza del posto non è venuta meno anche in questa condizione. Abbiamo camminato su e giù per il monte fino al tramonto, circa le 22,45, per gustare al massimo tutti gli angoli di questo incredibile luogo e per fare anche una passeggiata sulla sabbia.
Lunedì 15 giugno Dopo colazione siamo ritornati per visitare l’abbazia, un alternarsi di su e giù fra costruzioni di diverse epoche: tutto molto interessante. Verso mezzogiorno, quando i parcheggi erano quasi pieni, siamo partiti verso Dol de Bretagne, dove abbiamo comprato delle squisite paste come pranzo e visitato la cittadina con la relativa cattedrale e belle case a graticcio.
Abbiamo poi raggiunto Cancale, famosa per le ostriche, ed in effetti ci sono diversi chioschetti che vendono piatti di ostriche di varie misure che le persone mangiano e buttano la cappe in mare; a noi non piacciono per cui non abbiamo provato questa esperienza. Il paese si estende tutto lungo la baia, e praticamente è un insieme di ristoranti uno attaccato all’altro: secondo noi un po’ troppo commerciale…
Ci siamo diretti quidi verso St. Malo, abbiamo parcheggiato circa a 2 km. Dal centro e percorso la celebre passeggiata sul mare contornata di belle ville. Siamo poi entrati nella città detta Intra-muros, salendo sui bastioni e percorrendone tutto il giro con scorci sulla città ricostruita dopo i bombardamenti della 2a guerra mondiale, sulle spiagge e sul fort National, che si può raggiungere a piedi con bassa marea.
La sera abbiamo pernottato a Lahon, pochi km. Oltre Dinan, in una chambre d’hote ( 48 e.) gestita da inglesi, e dopo la cena in un tipico ristorantino ( forse l’unico del paese…) abbiamo visitato il borgo, molto piccolo e con le case tenute molto bene, un’abbazia con relativo chiostro e in alto i resti del castello da cui si domina il paese: ci è piaciuto molto, forse perchè non ce lo aspettavamo ! Martedì 16 giugno Iniziamo la giornata con la visita abbastanza veloce del centro medievale di Dinan con la famosa tour de l’Horloge, la basilica di St. Saveur e le viuzze con case a graticcio, poi abbiamo raggiunto la costa per visitare il Fort La Latte, roccaforte a picco su un mare dal blu intenso che si gode dal cammino di ronda. Ci è piaciuto molto tutto il contesto, sia il panorama sia le strutture del castello. Poco oltre si raggiunge Cap Frehel, col suo faro alto oltre 100 mt che non abbiamo visitato perchè chiuso il martedì… Dopo una baguette molto farcita gustata su una panchina assolata affacciata su una spiaggia praticamente deserta e con un bellissimo mare ci siamo trasferiti sulla Cote de Goelo, quando ad un certo punto abbiamo visto un cartello che indicava il Sillon de Talbert, un nome che avevamo già letto su un racconto di TPC ma che non ricordavamo cosa fosse; spinti dalla curiosità ci avventuriamo e non rimaniamo di certo delusi !! E’ un bellissimo sentiero sulle spiaggia su sassi granitici. Poi andiamo verso Treguier, ma troviamo una chambre con una certa fatica in una fattoria verso Perros Guirec per 50 euro. Ceniamo al ristorante Le Canotier a Treguier con scorpacciata di cozze e patatine. Passeggiamo per il paese ( deserto ) e rientriamo alla fattoria.
Mercoledì 17 giugno Al mattino mega colazione con addirittura le crepes e interminabile chiacchierata (in francese) con i proprietari che ci raccontano praticamente tutto sulla loro famiglia !! Poi raggiungiamo l’inizio del famoso sentiero dei doganieri tutto sul mare e lo percorriamo fino alla fine, fra rocce di granito e scorci meravigliosi fino a Ploumanac’h, dove c’è il relativo faro. Tornati alla macchina ci dirigiamo verso Morlaix, dove rimaniamo impressionati dall’imponente viadotto ferroviario che domina il paese, che è carino ma niente di più. Poi prendiamo la strada dei calvari, dove visitiamo quelli di St. Thegonnec e Guimiliau, i più famosi e forse i più belli. Ci colpisce questo tipo di scultura religiosa, da noi non sviluppata. Giungiamo infine a Brest, che ci stupisce per la grandezza dell’area portuale, e visitiamo l’interessante museo della Marina all’interno del castello che contiene reperti e strumenti utili alla navigazione dal XVIII secolo. La sera troviamo un hotel grazie alla gentilezza di un addetto alla reception di un albergo, che non avendo da lui camere libere ha telefonato e prenotato in un’altra struttura, anche se dall’altra parte della città, senza pretendere nulla per il disturbo !! Ceniamo dopo le 21 in un self-service di un centro commerciale mangiando bene e spendendo poco.
Giovedì 18 giugno Ci dirigiamo verso Plougastel Doulas per ammirare il calvario, poi andiamo a Locronan, la cui piazza è stata utilizzata come set per vari film; notevole appunto la piazza con case in granito, la chiesa di St. Ronan e la chapelle du Penity, praticamente un’unica chiesa che contiene il gruppo policromo della Deposizione. Verso mezzogiorno partiamo per Douarnenez, da cui andiamo via subito vuoi per il caldo vuoi perchè non abbiamo trovato nulla di interessante. Pranziamo in una creperie sulla strada per il Poin du Raz, e quando lo raggiungiamo ( parking a pagamento 6 euro…) rimaniamo estasiati da tanta bellezza: il mare blu intenso e calmo, la natura incontaminata. Contempliamo senza fretta il paesaggio e partiamo verso Quimper, capoluogo del Finisterre, col centro pieno di case a graticcio e la cattedrale de St. Corentin che è particolare con l’abside non in asse rispetto alla navata. Troviamo da dormire in un Brit Hotel in periferia dove ceniamo.
Venerdì 19 giugno Partiamo alla volta di Concarneau, con la sua cittadella fortificata in mezzo al mare; passeggiamo al suo interno fra tante botteghe di souvenir e trattorie, e ripartiamo facendo un tuffo fra gli impressionisti a Pont Aven, piccolo paesino con mulini ad acqua ancora fiunzionanti appunto immortalati in diversi quadri famosi e dalla magica atmosfera. Dopo siamo andati a Carnac e dopo l’immancabile baguette abbiamo visitato i megaliti con gli allineamenti di dolmen e menhir; questo è uno dei siti più importanti al mondo. Poi giungiamo a Vannes, borgo medievale con fortificazioni e case a graticcio, e dopo un giro per il paese andiamo a Josselin, dominato dall’imponente castello che noi però non visitiamo. Acquistiamo alcuni souvenirs ed arriviamo a Rennes, dove ci abbandoniamo ad una grande abbuffata e dormiamo al Brit Hotel du Stade Sabato 20 giugno Ci alziamo di buon mattino per visitare Rennes, con poche persone in giro; visitiamo le sue piazze e camminiamo per le sue stradine in una fresca ma assolata mattina; è una bella città ma non sembra eccezionale.
Verso le 11 giunge l’ora della partenza: salutiamo a malincuore la Bretagna e…Iniziamo la discesa !!! Ci aspettano 1400 km, pernottiamo alla periferia di Lione e, passando per il tunnel del Frejus, arriviamo a Bologna il pomeriggio della domenica.
NOTE TECNICHE E CONSIDERAZIONI FINALI Abbiamo percorso 4.200 km. In 16 gg. Con una Honda CRV, dotati di navigatore Garmin Europa.
La spesa totale è stata di circa 2.500 Euro tutto compreso.
Per i pernottamenti ci siamo serviti della catena IBIS ( molto affidabile ), di 2 Etap ed in Bretagna per 2 notti ai Brit hotel, una catena bretone in cui ci siamo trovati molto bene e per le altre notti nelle chambres d’hotes, trovate sul posto, con sontuose colazioni e piacevolissime chiacchierate con i proprietari. Abbiamo sempre mangiato bene senza spendere molto e, cosa molto importante, non abbiamo mai avuto la percezione che qualcuno volesse approfittarsi dei “soliti turisti”. Non abbiamo trovato nessuno che parli italiano per cui abbiamo dovuto usare, con piacere, il nostro francese…Alla buona !!! Le persone incontrate si sono dimostrate di una gentilezza molto superiore alle nostre aspettative, anche a Parigi.
Infine, consigliamo a tutti di intraprendere un viaggio simile, partendo senza prenotare nulla ( tranne che a Parigi) almeno in giugno, perchè il bello sta anche nel fermarsi dove piace, senza dover correre alla ricerca di un posto prenotato che magari è ancora lontano e dovendo tralasciare posti che invece avrebbero interessato.
Au revoir Paris, Normandie, Bretagne !!!!!