Parigi, Normandia e Bretagna

Di Andrea Perona e Stefania Massa 24 Agosto 2003 Ciao io sono Andrea e sono le 02.30 del mattino quando suona la sveglia, mi preparo, salgo in auto e da San Carlo Canavese dopo pochi km e pochi minuti sono a Nole a suonare il campanello di casa di Stefania (la mia compagna di viaggio, solo di viaggio, ricordatelo, potrebbe arrabbiarsi...). Alle 03...
Scritto da: Andrea Perona
parigi, normandia e bretagna
Partenza il: 24/08/2003
Ritorno il: 02/09/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Di Andrea Perona e Stefania Massa 24 Agosto 2003 Ciao io sono Andrea e sono le 02.30 del mattino quando suona la sveglia, mi preparo, salgo in auto e da San Carlo Canavese dopo pochi km e pochi minuti sono a Nole a suonare il campanello di casa di Stefania (la mia compagna di viaggio, solo di viaggio, ricordatelo, potrebbe arrabbiarsi…). Alle 03 e qualche minuto inizia il nostro viaggio, a quest’ora in giro si trovano solo poche auto e molti stanno probabilmente andando verso le rispettive case, non noi che siamo diretti verso Parigi e poi in Normandia e Bretagna. La prima tappa è di quelle veramente toste, 800 km fino a Parigi. Abbiamo deciso di non passare dal tunnel del Frejus ma dal valico del Moncenisio, anche se nella notte profonda non riusciamo ad apprezzare la bellezza del lago. Il viaggio procede senza intoppi, salvo un improvviso attraversamento della strada da parte di un paio di cervi prima di Modane. Poco dopo imbocchiamo la prima autostrada francese e di lì in avanti non ci resta che seguire le indicazioni dei cartelli stradali e l’itinerario scaricato dal sito www.Viamichelin.Com. Il sole si alza lentamente ed i paesaggi agricoli si susseguono fuori dai finestrini, alle 11 circa siamo a Parigi senza troppe difficoltà troviamo il nostro albergo. Abbiamo scelto la catena della Ibis, perché capillarmente diffusa in Francia e soprattutto perché si occupano loro di riservare una camera in un altro hotel della catena senza dover far noi complicate telefonate ed ancor più complicati spelling del nome e del numero della carta di credito… Il costo della stanza doppia varia da 50€/70€ dei paesi fuori Parigi agli 89€ di Parigi (complice anche il concomitante meeting internazionale di atletica…), la colazione è sempre esclusa e costa 6€ a persona.

Appena arrivati in hotel sistemiamo un minimo le nostre valigie e poi via alla scoperta di Parigi, la prima cosa che facciamo è acquistare un biglietto della metropolitana riservato ai turisti, valido 3 giorni e con corse illimitate per le zone di metro da 1 a 3, fascia in cui si trovano tutti i luoghi che vogliamo visitare nella città. La prima cosa che visitiamo è il Palais de Chaillot con le sue fontane proprio davanti alla Tour Eiffel, la Tour vista da vicino fa molta meno impressione che in TV od in cartolina, decidiamo di non salirci sopra perché la coda è lunghissima. Da li procediamo con i giardini del Trocadero, Champ di Mars, la scuola militare e poi l’Hotel des Invalides con la relativa chiesa, il musee de l’Armee ed il mausoleo di Napoleone, uscendo attraversiamo il ponte Alexandre III e diamo un’occhiata alle facciate del Petit Palais e del Gran Palais poi cerchiamo la prima entrata della metropolitana e via verso l’hotel. Alla sera usciamo per vedere la tour di Montparnasse ma è già chiusa ai turisti, pensiamo quindi alla cena in un piccolo ristorante giapponese nei pressi del hotel.

25 Agosto 2003 Inizia la seconda giornata a Parigi, il tempo è sempre bello e caldo, iniziamo il nostro giro dall’Arc de Triomphe e proseguiamo lungo gli Champ Elysee, ma sono troppo lunghi e non li percorriamo interamente a piedi, saliamo sulla metropolitana e sbuchiamo in Place de la Concorde, attraversiamo la piazza con al centro l’obelisco portato da Luxor ed entriamo nei giardini di Touleries per andare verso il Louvre ed alle sue piramidi di vetro all’entrata. Non entriamo al Louvre, abbiamo poco tempo, usciamo invece in Rue de Rivoli per andare verso la Conciergerie e l’Ile de la Citè, passiamo davanti al Palais de Justice e dall’entrata in comune (dotata di metal detector) andiamo verso la Saint Chapelle. Qui ci attende la nostra prima coda di quasi un’ora ma ne vale la pena. La tappa successiva è Notre Dame, l’entrata alla cattedrale è libera mentre per salire sulle torri si paga e soprattutto si deve fare una lunghissima coda, ma da sopra si gode di una notevole vista di Parigi e si possono ammirare i famosi doccioni e le statue fantastiche che costellano l’esterno della cattedrale. Lasciata Notre Dame andiamo verso il Quartier Latin con i suoi artisti, passiamo davanti al museo di Cluny e poi Sorbonne, Pantheon ed i bellissimi Jardin du Luxembourg e relativo Palais. Proseguiamo il giro passando davanti alla chiesa ed alla fontana del Santo Supplizio. Siamo ormai alla fine della giornata e saliamo sulla Tour de Montparnassse, 59 piani in 38 secondi con il velocissimo ascensore e poi ancora 3 piani a piedi per vedere Parigi dai 210 metri della terrazza.

26 Agosto 2003 Terza giornata a Parigi, anche oggi il programma delle cose da visitare è molto lungo, si parte dal cimitero di Pere Lachaise con le sue tombe di personaggi famosi tra cui quella visitatissima di Jim Morrison o di Oscar Wilde per citarne solo due. Saliamo quindi al Sacre Coeur per vedere un’ultima volta Parigi dall’alto, passiamo in Place du Tetre piena di pittori ritrattisti e caricaturisti e poi scendiamo davanti al Moulin Rouge ed attraversiamo il quartiere di Pigalle diretti verso l’Opera. È il primo pomeriggio ed il quartiere a luci rosse potrebbe essere scambiato per un qualsiasi altro quartiere di Parigi se non fosse per la sua abbondanza di sexy shop. Dopo l’Opera andiamo in direzione delle Galerie La Fayette, quindi la chiesa della Madleine con il suo imponente colonnato ed ancora Place Vendome con i sui negozi esclusivi e l’hotel Ritz. Proseguiamo verso il Palais Royale passando davamo al Forum del Halles e poi Place Igor Stravinscky ed il Centre Pompidou. Continuiamo il giro attraversando il quartiere dei Marais per arrivare in Place des Vosges con all’angolo la casa di Victor Ugo. Finiamo la giornata con Place de la Bastille per dirigerci verso l’hotel e preparare le valigie per il giorno dopo quando inizieremo la nostra strada verso la Normandia.

27 Agosto 2003 Il mattino lasciamo Parigi alla volta di Rouen, man mano che ci avviciniamo alla città notiamo come il paesaggio cambi notevolmente, le case diventano piccole strette e con i tetti di ardesia nera, immerse in prati dal verde intenso. Arrivati in città andiamo immediatamente al hotel, lasciamo i bagagli e con la piccola metropolitana di Rouen ci dirigiamo immediatamente verso il centro. Uscendo dalla stazione ci troviamo davanti al palazzo di giustizia, dai muri scuri ancora segnati dai fori delle pallottole della seconda guerra mondiale. Percorriamo pochi metri e ci troviamo in pieno centro storico in Rue St. Romain dove vediamo per la prima volta le famose case a graticcio, presenza costante per tutto il resto del nostro viaggio. La città è il nostro unico obiettivo della giornata, abbiamo così il tempo di visitare tutte le cose più importanti, la cattedrale di Notre Dame, St. Maclou che ci appare alquanto spoglia ed abbandonata, poi l’”Aitre St. Maclou”, un vecchio ossario con il suo cortile decorato con tibie incrociate e teschi e poi ancora la cattedrale di St. Ouen con un bel parco all’esterno. Ritorniamo in Rue du Gros Horloge e nella Place du Vieux Marchè, passando per i luoghi dove fu arsa Giovanna D’Arco alla cui memoria è stata eretta una piccola statua ed una modernissima chiesa.

28 Agosto 2003 Ci svegliamo veramente di buon ora e dopo aver fatto colazione partiamo verso Fecamp, arriviamo speditamente nella città e ci fermiamo all’abbazia della Trinità, visitandola troviamo anche un simpatico signore che ci intrattiene raccontandoci la storia o meglio la leggenda riguardante la fondazione della cattedrale e al come si sia arrivati ad intitolarla alla santa trinità, uscendo poco lontano ci soffermiamo all’esterno dell’abbazia benedettina ed alla relativa distilleria ma non essendo interessati andiamo verso la costa e dopo poche centinaia di metri ci troviamo sulla spiaggia rocciosa da dove si scorgono le prime spettacolari falesie a picco sul mare. Di qui in avanti gran parte del viaggio si svolge sulla costa per ammirare da più punti di vista questo spettacolo. Andiamo verso Le Havre seguendo la costa e passando da Entretat e Yport. Le foto ovviamente si sprecano in questi posti ed abbiamo una certa delusione arrivando nel centro di Le Havre, la città distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale è stata completamente ricostrutita e non ha quel fascino ancora presente nelle cittadine circostanti. Da Le Havre andiamo verso Honfleur e per fare questo attraversiamo il famoso ponte di Normandia, il passaggio è a pagamento ma vale comunque la pena di attraversare questa opera di alta ingegneria. Honfleur come indicato da diverse guide ci viene incontro con il suo caratteristico porto a bacino circondato da case a graticcio, ci fermiamo e facciamo un giro per la cittadina. Proseguiamo lungo la costa attraversando Deauville Trouville Houlgate e Cabourg in direzione Caen. Appena arrivati a Caen decidiamo di dedicarci subito alla visita della città rimandando a più tardi la ricerca del hotel. Iniziamo da St. Etienne e poi l’Abbaye aux hommes, St. Pierre, i resti del castello, St. Gorge, St. Jean, l’hotel d’escoville e la chiesa della Trinità.

29 Agosto 2003 Oggi è la giornata dedicata alle spiagge dello sbarco, anche stamani siamo partiti molto presto ed arriviamo a Colleville da dove ha inizio il settore denominato Sword Beach con la bassa marea, cosa che ci fa apparire la spiaggia in tutta la sua grandezza, soprattutto per noi abituati alle maree, non certo paragonabili, del mediterraneo. Proseguiamo lungo la costa verso Juno Beach, St. Aubin s/mere, Courseville s/mere e ci fermiamo ad Arromanches per visitare il museo dello sbarco, il museo è interessante ma all’esterno i negozi di souvenir vendono gadget di dubbio gusto. Ci dirigiamo ora verso l’interno verso Bayeux per visitare la cattedrale ed il famoso arazzo per il quale è appositamente allestito un museo. La visita si rivela interessante oltre le aspettative. Prima di ritornare sulla costa visitiamo il cimitero di guerra inglese, torniamo sulla costa a Longues s/mere dove si possono vedere i resti delle batterie tedesche, intanto il tempo è peggiorato, la temperatura esterna è di circa 13 gradi, il mare è agitato e cade una pioggerellina sottile che però il vento forte ti sbatte addosso con violenza. La prossima tappa è Omaha Beach ed il vicino cimitero di guerra americano immortalato in molti film, visto dal vero ci si rende conto della sua grandezza e di come sia tenuto perfettamente in ordine da inservienti molto diligenti. Ci dirigiamo ora verso Point du Hoc per salire poi verso Utah Beach dove ritroviamo ancora i resti delle fortificazioni tedesche, un altro dei tanti musei che disseminati lungo la costa e altri carri armati e resti di armi. Da qui proseguiamo verso Cherbourg dove pernotteremo, fermandoci giusto un attimo a St. Mere Elise per fotografare il famoso parà appeso al campanile della chiesa.

30 Agosto 2003 Lasciamo molto presto Cherbourg in dirizione di Mont St. Michel, seguiamo le indicazioni di un primo cimitero di guerra tedesco ma non sono neanche le 8 del mattino e lo troviamo ancora sbarrato. Dopo diversi km di strada arriviamo nei pressi di Mont St. Michel dove si trova un altro cimitero tedesco, visitandolo scorgiamo per la prima volta la sagoma della famosa abbazia che si erge dal mare, percorriamo i pochi km che ci separano dalla nostra prima meta e ci dedichiamo alla visita della abbazia. Siamo ormai al primo pomeriggio quando lasciamo il monte ed attraversiamo il confine con la Bretagna per arrivare dopo pochi km a St. Malo. Parcheggiamo al di fuori delle mura e poi facciamo un ampio giro della città. Fortunatamente il tempo non è più quello del giorno precedente e tranne un piccolo acquazzone a Mont St. Michel ora possiamo visitare St. Malo con il sole, c’è anche la bassa marea e quindi ne approfittiamo per un giro a piedi sulla spiaggia. Lasciato St. Malo ci dirigiamo prima verso Dinard, luogo di villeggiatura di molti inglesi da cui si gode di una notevole vista su St. Malo e poi verso Dinan, piccolo paese dalle consuete case a graticcio nel centro storico ma con una grande atmosfera. Risaliamo in auto ed arrviamo a Rennes dove ci fermeremo per la notte. 31 Agosto 2003 Come di consueto ci alziamo di buonora e facciamo un giro per la città, è domenica mattina in giro non c’è nessuno, diamo un veloce occhiata agli edifici più importanti della città e ci dirigiamo verso la foresta di Paimpont. Questa è la foresta dove sono ambientate le storie di Re Artù, Mago Merlino ed i cavalieri della tavola rotonda, raggiungere Paimpont non è difficile, più complicato si rivela trovare i luoghi che abbiamo intenzione di visitare, la tomba di mago Merlino e la fontana della giovinezza, sono scarsamente segnalati e giriamo un po’, in auto ed a piedi, prima di trovarli. Visitiamo anche la fontana di Barenton (se ride facendo le bolle significa che esaudirà i desideri espressi), meglio segnalata, si trova a circa mezzora di cammino dal parcheggio più vicino. Lasciata la foresta ci dirigiamo verso l’oceano Atlantico fermandoci ad osservare gli allineamenti megalitici di Carnac. A dir la verità non sono così impressionanti come si potrebbe immaginare ed infatti tutti i turisti qui si soffermano ben poco. Proseguiamo verso la penisola di Quiberon, località turistica che si raggiunge da un’unica strada che attraversa l’istmo artificiale creato per unire Quiberon, una volta isola, alla terra ferma. Facciamo un giro veloce per la cittadina, scattiamo alcune foto con l’oceano come sfondo senza renderci conto che è l’ultima volta che lo vediamo, sta per iniziare il viaggio di ritorno verso l’Italia. Prima di arrivare a Cholet, meta scelta per pernottare, ci fermiamo a Vannes, cittadina molto interessante che visitiamo con attenzione, saltiamo invece Nantes per problemi di tempo e ci dirigiamo verso l’hotel.

01 Settemre 2003 Prima tappa del viaggio di rientro, il punto di arrivo è Clermont Ferrand da dove prenderemo l’autostrada verso l’Italia. Fino a li si tratta di viaggiare su noiose strade statali che sovente sono rallentate da camion e trattori. Ci fermiamo a Limonges, patria delle famose porcellane, facciamo un giro per la città e realizziamo immediatamente che anche se siamo nel luogo di produzione i prezzi sono ugualmente molto alti. Proseguiamo verso Clermont Ferrand e prima di arrivarci, su consiglio di un amico, saliamo al Puy du Dome, una piccola vetta di circa 1500 metri a pochi km dalla città con strada panoramica per arrivarci (a pagamento ovviamente…) da cui si può godere di una notevole vista sul paesaggio circostante, disseminato di vulcani spenti che a volte lasciano ancora riconoscere la sagoma del cono vulcanico.

02 Settembre 2003 Ultima tappa, partiamo da Clermont Ferrand ed imbocchiamo subito la carissima autostrada francese che ci porterà fino a Modane. Usciti a Modane proseguiamo nuovamente per il colle del Moncenisio, qui ci fermiamo per scattare le ultime foto al lago di un azzurro intenso che sembra specchiare il cielo assolutamente terso di questa giornata. Pochi minuti e siamo già sulla strada del ritorno, mancano meno di 90 km a casa e nel primo pomeriggio siamo già a scaricare le valigie con il ricordo di posti bellissimi e magari pensando già alla prossima vacanza… Vorremmo inoltre ringraziare chi prima di noi ha mandato il proprio resoconto a Turisti per caso, sono stati la base per programmare il nostro viaggio. Grazie! Andrea & Stefania Spese – Autostrada andata € 54,60 – Autostrada ritorno € 27,80 – Hotel € 637,00 – Prime colazioni € 108,00 – Cibi, Bevande, altro € 224,95 – Entrate musei e chiese € 131,35 – Metro e strade a pedaggio € 46,00 – Gasolio € 214,00 – Varie € 100,00 Auto Renault Scenic RX4 1.9 dCi Km percorsi 3207,5 Consumo medio 7,9 l/100km



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