Parigi nel cuore!
IL VIAGGIO Per la prima volta abbiamo volato easyjet: quando mi son messa alla ricerca di un volo questa era la low cost con gli orari che mi convincevano di più e poi ha il vantaggio di volare da Linate su Orly. Le “tradizionali” avevano prezzi troppo alti, probabilmente per via del week end (andata al venerdì e rientro la domenica), Ryanair (la compagnia che ho usato più volte per andare a Parigi), ha il limite di atterrare a Beauvais, che nell’ottica di un week end striminzito ci avrebbe fatto perdere troppo tempo per i trasferimenti. Alla fine con easyjet abbiamo speso circa 99 euro a testa a/r e atterrare ad Orly è stato fantastico: con 20 minuti di OrlyBus eravamo a Denfert-Rochereau! A parte una cinquantina di minuti di ritardo all’andata per un problema a Orly, è andato tutto liscissimo: aerei nuovi o comunque ottimamente tenuti, pulizia ottima, personale gentile, a bordo è tutto a pagamento essendo una low cost, ma il volo è talmente breve che anche a non voler spendere non si muore nè di fame nè di sete!
TRASFERIMENTI DA/PER L’AEROPORTO Su consiglio di diverse persone residenti a Parigi (inclusa la nostra “padrona di casa” di questi tre giorni) per il tragitto da Orly a Denfert-Rochereau abbiamo optato per l’OrlyBus, che è più economico e veloce rispetto alle altre possibilità (navetta + RER): il biglietto costa € 6.40 a tratta e il tempo di percorrenza con traffico normale è di 20 minuti. Una volta a Denfert-Rochereau, noi eravamo arrivati, ma anche per chi alloggiasse in altri punti di Parigi è un punto di partenza ideale: c’è la stazione RER e l’incrocio di 2 o 3 linee della metro.
L’ALLOGGIO Per la seconda volta consecutiva mi sono servita di www.homelidays.com per trovare un appartamentino economico ma ben posizionato e ancora una volta non me ne sono pentita, nonostante un soggiorno di sole due notti: abbiamo speso in tutto 160 euro (dunque 40 a testa a notte) e, vista la posizione e i prezzi medi degli hotel parigini degnamente posizionati, in albergo avremmo speso decisamente di più. Senza contare quanto è bello “l’effetto-casa” rispetto alla camera d’albergo! Il nostro “studio” stavolta era nel bellissimo 14° arrondissement, proprio a pochi passi da Denfert-Rochereau, nel cuore di un quartiere vivo e piacevolissimo: una mansardina adorabile, affacciata su un cortiletto/giardinetto interno e dunque silenziosissima, piccola ma attrezzata di tutto, rinnovata di recente e pulitissima. Alexandra (la padrona di casa) si è dimostrata una perfetta interlocutrice, sia in fase di contatto, informazione e prenotazione che poi sul posto.
TRASPORTI Visto il poco tempo a disposizione per girare la città e la relativa intenzione di camminare il più possibile per godersela almeno un po’, non abbiamo fatto la Paris Visite ma abbiamo comprato solo un carnet da 10 biglietti (€ 11.60), ce lo siamo diviso e ci è bastato. Alla fine dunque, sommando OrlyBus e diciamo mezzo carnet, abbiamo speso in trasporti 18.60 euro a testa: pochissimo!
E ora veniamo al breve DIARIO!
Venerdì 21 maggio A causa del ritardo del volo, siamo arrivati allo studio solo attorno alle 16.30: conosciuta Alexandra, sbrigato le pratiche (firma del contratto, deposito cauzionale, consegna chiavi, qualche spiegazione sulle dotazioni dell’appartamento), fatta una tappa da MacDonald per una merenda, eravamo poi finalmente pronti per partire per la prima passeggiatona parigina! Cartina alla mano (consiglio vivamente di investire un paio di euro per comprare in edicola una cartina della città: quasi sempre quelle delle guide sono sommarie e non riportano tutte le vie) ci avviamo a piedi verso i favolosi Jardins du Luxembourg: un parco pubblico che adoriamo e che ha al suo interno appunto il Palais du Luxembourg, che altro non è che il Senato francese. E’ un pomeriggio caldo e soleggiato e il parco è pieno di gente beatamente intenta a non fare nulla e a godersi pace e sole! Usciti lateralmente verso Boulevard Saint-Michel, lo attraversiamo e puntiamo verso il Panthéon, per poi andare verso il Quartiere Latino e farci una sempre bellissima passeggiata lungo Rue Mouffetard, da lì andiamo verso Place Monge, dove prendiamo la metro per andare a casa della mia zietta, che ci ha invitati a cena.
Sabato 22 maggio Ci svegliamo abbastanza presto dopo una dormita da sassi e siamo gasatissimi per la giornata che abbiamo davanti: è il giorno della partita (alle 18.00) ma è anche il nostro unico vero giorno parigino da mattina a sera e quindi, dopo monumentale colazione ricca di sapori e grassi francesi (avevamo fatto la spesa al super il giorno prima), si parte per altrettanto monumentale itinerario che prevede di andare in RER fino a Notre-Dame e poi da lì A PIEDI fino all’Arco di Trionfo, dove abbiamo appuntamento con una coppia di amici che verrà poi con noi alla partita! La camminata è lunga ma si fà senza nemmeno accorgersene, vista la meraviglia da cui si è circondati: quasi tutto lungo la Senna, il percorso permette di perdersi meravigliosamente guardando palazzi meravigliosi e scorci che ci sono davvero solo a Parigi! Sfilano così palazzi fantastici (sia privati che sedi di istituzioni), il Musée d’Orsay, il Louvre, i ponti sulla Senna. Poi, all’altezza di Place de la Concorde e in vista della Tour Eiffel, lasciamo il fiume e prendiamo l’Avenue des Champs-Elysées, che per un bel tratto è circondata da un verdissimo parco (Parigi è in generale verdissima, i parchi sono tantissimi e curatissimi, così come le aiuole e i filari alberati lungo vie e viali) che solo dopo un po’ di cammino lascia spazio ai celeberrimi negozi: intanto, l’Arc de Triomphe è là in fondo e, credetemi, è molto più lontano di quanto non sembri! Nota per chi ne sà un po’ di rugby: entrando all’adidas Store abbiamo trovato Howlett, Lomu, O’Ghara e O’Driscoll impegnati a firmare qualunque cosa la gente gli porgesse e a farsi fare foto!!! Passeggiando passeggiando ci siamo imbattuti in qualcuna delle celeberrime boutique (guardare ma non toccare!) ma, soprattutto, nell’idea del secolo: le toilette pubbliche di lusso! In pratica questi vendono accessori e arredo da bagno di grandi marche e quindi cose di design e altissima qualità e, per farle vedere e anche provare a potenziali clienti e per guadagnarci pure qualcosina in ogni caso, invece che una normale esposizione ne hanno fatto toilette a pagamento da 2 euro a botta (2.50 per la cabina con anche lo spogliatoio!): tutto quello che si usa è anche in vendita, un po’ come all’IKEA, tra profumi orientali e donne delle pulizie che si mettono all’opera solerti dopo ogni uso delle toilette e dei lavandini, asciugando persino le gocce che cadono dalle mani bagnate dopo averle lavate! Dopo questa sorprendente parentesi, ci siamo visti con gli amici con cui eravamo d’accordo e abbiamo pranzato bene e spendendo il giusto da Hyppopotamus (nella traversa all’altezza dello showroon Toyota): è una tappa fissa delle mie visite parigine, perchè si mangia della carne deliziosa, c’è tanta scelta e con i menù combinati i prezzi risultano ottimi anche in pienissimo centro. Dopo pranzo prendiamo la metro verso Saint-Denis: prima della partita andiamo a visitare la Basilica, che custodisce le tombe dei reali di Francia. Il centro di Saint-Denis è ancora quello tipico di un paese, anche se in realtà non solo è Parigi, ma per i mezzi è zona 3 e dunque pienamente urbana: la Basilica affaccia su una bella piazza che è il cuore del quartiere ed è circondata da vie costeggiate da casette basse; l’interno è molto bello, con le vetrate colorate, le navate imponenti, i monumenti funebri e le cripte di generazioni di reali (la visita ai monumenti funebri e alle cripte costa 7 euro). Per chi è cresciuto con Lady Oscar, vedere le statue di Luigi XVI e di Maria Antonietta e i loro nomi sui monumenti fà un certo effetto! Da lì a piedi siamo poi andati verso lo stadio, costruito nella zona più moderna di Saint-Denis: un impianto davvero fantastico (ma non starò a tediarvi sulla partita!) e ottimamente collegato alla città da una linea di metro (quella che arriva appunto nel centro di Saint-Denis) più due diverse linee di RER create appositamente per lo stadio e frubili con il biglietto urbano (è zona 3). Dopo la partita siamo tornati verso il centro con l’RER B e abbiamo passato la serata nel Marais: un’ottima ed enorme crèpe ed una passeggiata tra tramonto e discesa del buio (Parigi è a nord e il sole in questa stagione tramonta davvero tardissimo!) tra Marais, lungo Senna e Ile Saint-Louis hanno così concluso il nostro brevissimo ma stupendo week end parigino.
Domenica 23 il volo è al mattino: è già ora, purtroppo, di tornare a casa. Ma è solo l’ennesimo arrivederci: ci rivedremo prestissimo mia adorata e magica Ville Lumière!
Che dire? Parigi è Parigi: io davvero la adoro, non mi stanca mai, mi emoziona ogni volta e ad ogni angolo e ogni volta che la lascio mi viene il magone e non vedo l’ora di tornarci un’altra volta! A bientôt Paris, je t’aime!