Parigi: info pratiche
Per il volo abbiamo scelto Ryanair, nota compagnia low cost, con partenza dal piccolo ma elegante e appena rimesso a nuovo aeroporto di Treviso. La prenotazione via Internet riserva qualche sorpresa: intanto i bagagli che vanno in stiva si pagano in aggiunta al prezzo del biglietto ( 12 euro a collo) e poi la Ryanair impone un inaudito ed ingiustificato balzello trattenendo altri 12 euro per commissioni per pagamento con carta di credito. Tenete presente poi che i bagagli in stiva non possono tassativamente superare i 15 chili altrimenti scattano penalità (8 euro al chilo in più) e non si fanno compensazioni, ovvero se prenotate in due avreste diritto a 15+15 chili, ma se un bagaglio pesa 16 chili e l’altro 5 chili vi tocca pagare il chilo in più del primo bagaglio ! La Ryanair rimane economica ma è diventata furbastra! L’aereo è buono, ma a bordo tutti gli annunci sono in inglese e le hostess parlano solo inglese; non aspettatevi bevande o snacks gratis, si paga tutto. Sulla puntualità non mi esprimo, a noi è toccato un ritardo di un’ora e 30 in partenza: il fatto è che il volo già di per sé arriva tardi, alle 22.15, e con quel ritardo siamo arrivati tardissimo. Inoltre Ryanair vi porta al minuscolo aeroporto di Beauvais che si trova a ben 80 Km da Parigi, certo c’è l’autobus riservato che vi aspetta fuori dell’aeroporto, ma bisogna mettere in conto altri 13 euro e, soprattutto, un’altra ora e 15 di viaggio per essere scaricati in piena notte a Porte Maillot. Alle 2 di notte non c’è restato che aspettare un taxi sotto l’Hotel Concorde La Fayette, fortunatamente il nostro albergo era a un paio di Km, ce la siamo cavata con 7 euro, e alle due e trenta potevamo finalmente coricarci.
Parigi è stupenda, anzi grandiosa, nel senso letterale del termine, tutto è grande, i viali, le piazze, i palazzi, le dimensioni della metropoli francese fanno apparire piccole città come Praga o Milano. Quindi si cammina tanto, e non pensate di risolvere tutto con l’efficientissima e sviluppata Metro perché, intanto sono rare le scale mobili, e poi per prendere una coincidenza tra due linee capita sovente di camminare per centinaia di metri e salire tanti gradini. Per muoversi in città valutate se prendere la Paris Visite una carta per viaggiare liberamente ( 3 giorni 18 euro, 5 giorni 27 euro) o prendere 10 biglietti alla volta ( carnet) al costo di 11.10 euro. Per andare a Versailles ci sono i treni della RER, veri e propri grandi treni che viaggiano in centro città, sia in sopraelevate che sotto terra come le linee di Metro: ci vuole un biglietto apposito se uscite dal centro urbano, noi non lo abbiamo trovato e il controllo alla stazione di arrivo ( impossibile sfuggire si esce dai tornelli che si aprono solo se avete il biglietto) ci ha scoperto con il solo biglietto del Metro, ma l’addetto ci ha fatto pagare solo il prezzo del biglietto, niente multa! Se pensate di andare per Musei ( a parte il notissimo Louvre, ce ne sono altri di strepitosi come il Pompidou, l’Orsay, il Picasso, l’Orangerie…) e monumenti e chiese( Salita alla torre Nord di Notre Dame, Conciergerie, Sainte Chapelle, Dome, Versailles) vi consiglio di prendere la Paris Museum Pass –PMP-, 2,4 o 6 giorni 30, 45 o 60 euro): non solo si fa presto ad ammortizzarla poiché l’entrata singola costa intorno a 8 o 9 euro alla volta, ma, soprattutto, vi dà l’accesso privilegiato senza le lunghe code che sono la regola a Parigi, se non sono addirittura due le code, una per i controlli di sicurezza e una per il biglietto ( beh, a volte la prima potreste doverla fare anche con la PMP, ma il biglietto non lo dovete mai fare). Abbiamo risparmiato molte ore di coda nei 6 giorni parigini grazie alla PMP, si acquista nei Musei e si attiva scrivendoci sopra Cognome, Nome e data di inizio, quindi la si compra anche prima e la si attiva la mattina prima di entrare nel primo Museo.
Il tempo è abbastanza variabile e in estate può essere anche molto, molto diverso da quello italiano: all’aeroporto di Treviso 27 gradi, a Parigi in alcuni giorni c’erano 20 gradi a mezzogiorno, 15 il mattino, ovvero temperature per noi da autunno inoltrato. Ma ci sono stati due giorni anche piuttosto soleggiati e caldi, fino a 25 gradi. Parigi mi ha dato la sensazione di una città molto pulita e ordinata, considerando le enormi folle di parigini e turisti che si muovono a tutte le ore, e anche relativamente sicura, con molta polizia in giro (ovviamente però bisogna stare attenti, come in tutte le grandi città); i parigini spesso sono considerati scortesi ed altezzosi, a noi non è capitato di incontrarne, tutte le volte che abbiamo chiesto qualcosa la risposta è stata sempre cortese ( però bisogna sapere un po’ di francese).
Parigi è costosa? Dipende dalle zone, sugli Champs Elysées una pizza margherita costa 14 euro, ma anche in quartieri meno costosi non si trova a meno di 9 euro. L’acqua in bottiglia va tra i 5 e 6 euro al litro ma quasi ovunque si può ordinare una “caraffe “ d’acqua gratis.
Le brasserie più abbordabili le abbiamo trovate nella zona dell’Opera e della stazione di Saint Lazare, poi anche sotto Montmartre verso la zona a luci rosse di Pigalle, nel quartiere Latino e nel grande self service del Louvre dove ci sono menu etnici ( asiatico, libanese, italiano, francese, spagnolo …) fatti di un piatto unico e bibita intorno ai 10-12 euro. Diffusi i Mac Donalds e i Quick, rari i self service, due Flunch molto buoni si trovano vicinissimi al Museo Pompidou.
Chi deve tornare all’aeroporto di Beauvais deve recarsi a Porte Maillot con il metro (linea 1) , scendendo dal treno prendere l’uscita alla destra, poi, in superficie si cammina qualche centinaio di metri per arrivare alla stazione dei pullman, ma adesso (agosto 2007) è tutto ben segnalato da cartelli.
E adesso il meglio della “nostra” Parigi: 1. La piazza delle piramidi del Louvre di sera.
2. La torre Eiffel illuminata dal Trocadero, la sera.
3. Il Museo d’Orsay, bello fuori, bello dentro, bellissima la rassegna degli impressionisti.
… e il peggio: 1. Versailles, una folla terrificante, non si poteva camminare né vedere nulla nelle sale, siamo scappati fuori! 2. L’abitudine di moltissimi visitatori di fotografare e filmare tutto e , peggio ancora, farsi fotografare DAVANTI le opere d’arte che tu stai guardando (tipico dei giapponesi).
3. In Francia la nostra lingua è sconosciuta, solo qualche guida e audioguida (di solito pessime); persino in crociera sui Bateaux Mouches gli annunci erano in francese, inglese, spagnolo, tedesco, giapponese e in una lingua dell’est europeo, ma italiano niente. Per finire qualche consiglio per una visita meno scontata: 1. Il Louvre chiude alle 18, ma l’area sotto le piramidi resta aperta fino alle 22 e l’accesso è gratuito, previo controllo delle borse e zaini: andateci alle 21, potreste trovarvi quasi soli ad ammirare la piramide rovesciata. 2. Se vi ha appassionato il Codice da Vinci, oltre alla piramide rovesciata (scena finale), sul pavimento della piazza soprastante troverete alcuni medaglioni con la scritta “ARAGO” indicanti il vecchio meridiano di Parigi (la “Rose Line” del film). Inoltre nella Grande Galleria del Louvre vedrete il quadro “La vergine della roccia” che viene asportato nel film, e in una sala laterale, ovviamente, “La Gioconda”. Infine, potete andare alla bella chiesa di Saint Sulpice: vicino all’altare principale scorre una linea meridiana che nel film viene erroneamente indicata come parte delle Rose Line, e in questa chiesa che l’inquietante monaco albino uccide la suora e cerca il Graal sotto il pavimento. Beh ci sarebbero tanti altri luoghi… 3. Il famoso pendolo di Focault si trova al Pantheon: è famoso perché dà il titolo ad un noto libro di Umberto Eco, ma, soprattutto, è un celebre esperimento condotto a metà ottocento per dimostrare che la Terra ruota su sé stessa.
4. La Gallerie Lafayette, dietro l’Opera, è uno straordinario grande magazzino di lusso su 6 piani: gli occhi brilleranno nel vedere gioielli e capi d’abbigliamento strafirmati, ma io vi consiglio di non perdervi la straordinaria cupola centrale, da rimanere a bocca aperta. Poi salite fino alla terrazza per un panorama mozzafiato! 5. I musei Pompidou e Orsay non sono così visitati come il Louvre ma sono bellissimi, sia come edifici che come collezioni contenute: si vi piace l’arte moderna non potete non entrarci ma anche se non vi appassiona, meritano un’occhiata almeno da fuori, il Pompidou in particolare.
6. Visitate il nuovo quartiere “La Défense” , capolinea Metro 1: è un insieme di grattacieli altissimi dalle forme a volte molto particolari, e di altri edifici dalle forme avveniristiche. In mezzo troneggia Le Grande Arche a chiudere la straordinaria direttrice che, da Sud, inizia con l’Arc de Triomphe du Carrousel davanti il Louvre, prosegue con l’Arc de Triomphe e si chiude appunto con l’enorme Grande Arche. Il quartiere e tutto pedonale con giardini, statue, fontane moderne.
Per concludere, veramente, non perdetevi un giro in battello sulla Senna, sui celebri Bateaux Mouches costa 9 euro e dura poco più di un’ora: magari fatelo l’ultimo giorno e “ripasserete” tutto ciò che avete visto per avere una nuova e affascinante prospettiva di questa grandiosa città.
Au revoir Paris