Parigi in 3 giorni 5
Prenotiamo tramite internet un hotel 3 stelle in zona centrale, super offerta ovviamente. Hotel Royal Fromentin, a circa 50 metri dal Moulin Rouge!! Siceramente quando abbiamo prenotato non immaginavamo di andarci tanto vicino, in una traversa di Boulevard De Clichy! Partenza da Bergamo alle 6.30 con Ryanair di VENERDI’ 17!! Ma ne io ne Cinzia, siamo superstiziosi, quindi si parte!! Che spettacolo l’alba sulle alpi! Siamo partiti con il cielo coperto e da lassù si vedevano le cime innevate che spuntavano da un mare di nebbia. Arrivo alle 8.00 circa all’aeroporto di Parigi Beauvais, non dobbiamo neanche aspettare il bagaglio perché ci siamo portati solo gli zaini con lo stretto indispensabile. Del resto per tre giorni… Ci vuole pressappoco un’ora e un quarto di pullman (€ 13,00 la biglietteria è appena fuori dall’aeroporto) per arrivare a Port Maillot, la fremata della metropolitana. Come è già successo a molti, una volta scesi dal pullman, abbiamo sbagliato direzione per la metro. Vi consigliamo di andare direttamente all’entrata del palazzo dei congressi che si trova di fronte al piazzale dei pullman (è impossibile non vederlo) ed accedere alla metro da lì. C’è anche un discreto centro commerciale nella zona sotterranea! La linea gialla che passa da Port Maillot porta direttamente all’arco di trionfo! Che fortuna, scendiamo!! Dall’arco siamo proseguiti a piedi per le Champs Elisèes fino a Place de la Concorde. Una piazza molto grande, nel cui centro c’è un bellissimo obelisco proveniente dal tempio di Luxor. La cosa divertente è che un mese e mezzo prima a Luxor, in Egitto, ci siamo stati davvero! Nella macchina fotografica avevamo ancora gli scatti fatti nel tempio e una foto l’avevo scattata proprio nella zona dove mancava l’obelisco. Bel collegamento.
Correre, correre! In poco più di due giorni non si può certo vedere tutta Parigi con calma! Visita all’hotel de les invalides, con tutta una schiera di cannoni sia all’esterno che all’interno del cortile.
Raggiungiamo a piedi la metropolitana nella zona della scuola militare e ci dirigiamo verso le Champs de Mars, per vedere il simbolo di Parigi, la torre Eiffel. A proposito, per muoversi in metropolitana è molto conveniente prendere l’abbonamento per 3 giorni zona 1-3. Si spende € 18,50 circa ma puoi usare tutte le metro e la RER della zona più ricca di monumenti di Parigi. E’ un solo biglietto e si usa tutte le volte che si accede alla linea.
Ci troviamo così sotto la torre… ma siamo piuttosto stanchi e gli zaini cominciano a pesare. Ci torniamo domani! Ritorniamo all’Arco di Trionfo e ci tuffiamo nel primo Mc Donalds che incontriamo. In città ci sono molte catene di fast food (li abbiamo provati praticamente tutti), e a dire il vero Mc Donalds ha i panini meno buoni. L’ora di arrivo in hotel era per le 15, ma visto che eravamo stanchi alle 14 eravamo già li. Non hanno fatto nessun problema per l’orario, a saperlo saremmo andati anche prima… anzi, non ci hanno chiesto neanche la carta d’identità. Poteva andare li chiunque! Il Royal Fromentin (€ 85,00 a camera per notte compresa la prima colazione) è davvero un bell’Hotel.. Tutto in stile “belle vie” anni 30, ben tenuto e pulito. Visto che abbiamo prenotato con molto anticipo siamo riusciti ad ottenere la camera all’ultimo piano. Che vista ragazzi! Dal settimo piano riuscivamo a vedere da vicino Il Sacro Cuore di Montmartre e la parte est della capitale. La stanza era più che dignitosa e il personale (nonostante di italiano conosca tre parole in croce) è stato davvero discreto e cordiale! La zona del Pigalle non è come ce la descrivevano. Non abbiamo visto brutti ceffi… almeno fino alle 23. E’ una zona molto colorata e piena di sexy shop, e anche molto servita dalla metro. Il Moulin Rouge è uno dei posti più esclusivi di Parigi, oltre che tra i più famosi al mondo. Una cena con spettacolo 190 euro!! Non è roba per noi… Il giorno successivo partiamo decisi per la Torre Eiffel. Tempo da lupi, con acqua e vento, però non ci scoraggiamo e siamo saliti. 11 euro per salire con l’ascensore fino all’ultimo piano. Sinceramente mi sembra un po’ troppo, visto che l’entrata del Louvre è 8,50, ma una volta lì non si può fermarsi ai piani inferiori (a meno che non si soffra di vertigini, e Cinzia è stata davvero coraggiosa a seguirmi).
Cosa si può vedere ancora? Un’infinità di cose, ma il tempo stringe! C’è Notre Dame da vedere! Let’s go! Usciamo dalla metro e veniamo investiti da raffiche di vento e pioggia. Uffa, non riesco neanche a usare la telecamera! La cattedrale dall’esterno è davvero imponente ma dall’interno è ancora più grande! Ci si mette un po’ per vederla tutta. Quando usciamo il vento si era calmato, così ho avuto il tempo di fare qualche ripresa.
Ma il tempo incalza, e la giornata volge al termine. Ci rimane solo qualche ora di luce per vedere il Sarco Cuore. La salita per accedervi è presidiata da venditori ambulanti che cercano di metterti un braccialetto al dito… un ditaletto. Sono abbastanza insistenti, ma abbiamo dalla nostra l’esperienza fatta in Egitto sul Nilo… dopo aver affrontato orde di venditori ambulanti in ogni dove (ci mancava poco di trovarli anche in bagno), non ci hanno infastidito minimamente.
Siamo così, nella basilica del Sacré-Coeur, consacrata alla contemplazione dell’amore di Cristo presente nel Santo Sacramento (citazione). Qui a differenza di Notre Dame non è possibile riprendere internamente. Però una cosa non me la dimenticherò mai. Era nuvoloso quando siamo entrati, ma all’improvviso uno squarcio di sole ha illuminato la vetrata ovest proiettando all’interno una luce rossastra che ha cambiato del tutto l’atmosfera della basilica. Una volta usciti ci siamo ritrovati davanti l’arcobaleno. Che stanchezza…E siamo riusciti a vedere solo una parte di quello che ci eravamo prefissati.
Ultimo giorno a Parigi: Louvre CATEGORICO. Una giornata intera dedicata al museo forse più famoso del mondo. Si può accedere al museo direttamente dalla metropolitana oppure si può arrivare facendo una passeggiata nel parco di fronte a Place de la Concorde. In questo modo si può accedere dalla famosa piramide a vetri… oggetto di tante discussione tra i parigini. A mio avviso ci sta bene.
Ovviamente prima tappa: la piramide inversa. Negli ultimi tempi è diventata una vera attrattiva turistica a causa (o per merito) dello scrittore statunitense Dan Brown che ambienta proprio le ultime pagine del suo celeberrimo best seller Il Codice Da Vinci proprio sotto la piramide inversa. Abbiamo cercato di resistere all’impulso di non andare subito a vedere la Gioconda… per distrarci ci siamo buttati sui reperti romani d’Egitto… ma poi non ce l’abbiamo fatta e siamo corsi a vedere il dipinto più famoso del mondo. Ovviamente era il quadro più visto e la zona intorno era affollatissima. Il contesto dava i brividi, nel senso buono. In una stanza tappezzata da dipinti italiani che da soli meriterebbero un museo a parte c’è una parete in mezzo, che non chiude totalmente il passaggio. Al centro di questa parete (probabilmente farcita dai più sofisticati sistemi di sorveglianza) c’è Lei. Un quadro di piccole dimensioni, con una cornice dall’aspetto antico ma non troppo sofisticato. A dire il vero all’inizio non ti colpisce più di tanto. Il motivo è semplice: è un dipinto che è stato riprodotto in ogni misura e in ogni modo in tutto il mondo che è impossibile non averlo visto almeno una trentina di volte in vita. Tuttavia quando ti rendi conto che quello è l’originale ti prende qualcosa allo stomaco come quando ti ritrovi davanti un personaggio di fama mondiale.
Abbiamo passato più di sei ore a gironzolare per il museo. E non siamo neanche riusciti a vedere tutto, e molto di quello che abbiamo visto lo abbiamo fatto di fretta! Immaginate quanto è grande! Fuori dall’ingresso del Louvre ci sono molti negozi (che non regalano certo quello che espongono), però non ho potuto fare a meno di comprare il puzzle di Mona Lisa (€ 18,00). So che probabilmente ho pagato un prezzo eccessivo per un passatempo di 1000 pezzi… però volete mettere comprare il puzzle della Gioconda al Louvre??? Conserverò anche lo scontrino!!! Usciamo dal Louvre e con gli zaini già pronti ci dirigiamo verso Port Maillot per prendere il pullman che ci riporterà a Beauvais per l’aereo delle 22.30 che ci riporterà in Italia.
Parigi è davvero una città stupenda e grandissima. La prossima volta che ci torneremo si andrà a vedere tutto quello che non siamo riusciti questa volta! Spero di aver dato delle informazioni utili per chi ha intenzione di fare un viaggio a Parigi. Ne vale davvero la pena andarci!