Parigi in 2 giorni e 1/2
Pochi giorni, ma buoni
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Lo devo ammettere: non avendo mai avuto modo di studiare (né a scuola né all’università) la lingua francese, ero prevenuto nei confronti della Francia e di Parigi in particolare e infatti, quando bisognava decidere se e quale capitare visitare, quella francese non veniva quasi mai presa in considerazione….mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa! A inizio 2011 apparve la notizia che anche dall’aeroporto della mia città, dal mese di marzo, ci sarebbero stati due voli settimanali per Beauvis e così, per curiosità, consultai il sito Ryanair a caccia di qualche offerta…ma niente….poi, verso metà Febbraio, quasi per caso, ricapitai sul sito della compagnia irlandese e sorpresa! c’erano biglietti a prezzi stracciati…detto, fatto ne compro subito due al prezzo totale di euro 60….troppo bello per essere vero! Fatti i biglietti, mi metto (rigorosamente da solo, ho da anni smesso di affidarmi alle agenzie di viaggio) alla ricerca di un albergo nella capitale francese. Setaccio i vari siti di riferimento e comincio a restringere la selezione. Prenderlo in centro e pagare poco è praticamente impossibile e quindi bisogna indirizzarsi verso qualche zona periferica, sfruttando poi la metropolitana che ho letto funziona magnificamente. La zona che viene quindi individuata è quella del cimitero di Pere Lachaise, quartiere 11…qui i prezzi sono abbordabili e infatti trovo l’hotel Timhotel Nation che, grazie alla formula “the more you stay the less you pay”, propone 3 notti al prezzo totale di 150 euro….prenoto immediatamente, ma continuo la ricerca…non si sa mai…e infatti, continuando a cercare mi imbatto nella recensione dell’Hotel Alfa (stessa zona)…vado sul sito e leggo che i prezzi sono ancora più bassi…li contatto e i 150 euro del Timhotel diventano….135!! non posso crederci….verifico le opinioni sui vari siti e sembra tutto vero…sembra un hotel economico, pulito e situato in una situazione favorevole. Cancello allora la prenotazione precedente e confermo quella all’Alfa. E’ tutto pronto a questo punto, posso dedicarmi alla stesura di un itinerario da seguire nei 2 giorni e mezzo di permanenza nella Ville Lumiere. Il giorno della partenza, l’aereo parte e arriva in perfetto orario all’aeroporto di Beauvis; appena dentro è possibile acquistare i biglietti per il centro a 15 euro l’uno (comprate direttamente anche quelli per il ritorno). Appena fuori dal terminal, non è chiaro da dove parta l’autobus, poi seguendo la massa, ci si dirige verso sinistra, verso il parcheggio da dove partono tutte le navette. Anche se sul sito sembra che ogni aereo abbia una sua navetta dedicata, non è così…ne parte una ogni 10-15 minuti. Il bus, dopo un’ora di viaggio, ti lascia davanti il Palazzo dei Congressi di Parigi, metro Port Maillot. Per l’acquisto dei biglietti, cercate di arrivare preparati se volete risparmiare qualche euro. Nel senso, cercate di calcolare quanti viaggi andrete a fare durante la vostra permanenza. Se non vi interessa e non volete avere pensieri, potete fare l’abbonamento da 3 o più giorni o quello giornaliero: noi abbiamo optato per due carnet da 10 corse l’una, per un prezzo a testa di 12 euro (3 giornalieri sarebbero costati 18 euro circa e un abbonamento da 3 giorni 20 euro). Ci sono bastati, solo la mattina della partenza abbiamo dovuto acquistare due biglietti singoli (1.70 euro l’uno). La linea 1 (gialla) ci porta fino a Port Maillot e da lì, con una camminata di 5 minuti, arriviamo all’Hotel Alfa. Da fuori sembra effettivamente un albergo che vale il prezzo che andremo a pagare, ma appena dentro ci ricrediamo; l’accoglienza è ottima, il tipo alla reception ci dà la chiave, ci dice di salire, sistemarci, controllare la camera e poi, con calma, si provvederà al pagamento della stessa. La nostra camera è la 54 al quinto e ultimo piano (benissimo, benché la via non sia affatto trafficata) e la raggiungiamo in ascensore (leggendo in rete, non è così scontato che gli alberghi parigini ne abbiano uno). E’ tutta celeste, con un letto matrimoniale, un comodino, un appendino per i vestiti, un televisore e il bagno. Quest’ultimo è simile a quello di un aereo per quanto riguarda le dimensioni, ma è pulito e, constateremo, perfettamente funzionante. In più gli asciugamani venivano cambiati ogni mattina e la stanza rifatta tutti i giorni. A questo punto siamo pronti a tuffarci nella capitale francese! Avendo solo il pomeriggio a disposizione, ci dirigiamo verso la Tour Eiffel; scendiamo alla metro Trocadero e appena fuori…eccola in tutta la sua maestosità!! Partono le prime foto e dribblando i vari venditori ambulanti di modellini della torre cominciamo a scendere i gradini per avvicinarci ancora di più. Non me la immaginavo così grande, devo dire la verità! Decidiamo di non salire; l’idea non ci alletta più di tanto e in più, chi c’era salito, mi aveva sconsigliato di farlo….tiriamo dritto e passeggiamo un po’ lungo la Senna in direzione del Ponte de l’Alma. Ci riposiamo un po’ su una delle panchine, dopodiché decidiamo di fare un giro sul fiume su uno dei battelli della società Bateaux Parisien (ce ne sono diverse, ma alla fine tragitto e prezzo del biglietto sono sempre gli stessi). Per 11 euro e in un’ora di “viaggio” si ha la possibilità (con audio guida inclusa) di ammirare alcuni tra i più belli e importanti monumenti di Parigi: Torre Eiffel, Pont Alexandre III, Assemblea Nazionale, Pont Neuf, Notre Dame, La Coincergerie, Musee d’Orsay, Louvre)….se avete tempo, provate anche voi. Se andate in un mese freddo, considerate che nella parte chiusa del battello è praticamente impossibile fare delle fotografie senza il riflesso del vetro…dovrete andare nella parte scoperta…farete delle belle foto, ma rischierete l’assideramento (come ho fatto io!). A fine corsa, ci dirigiamo verso la metro ma allo scoccare delle 19.00, la Tour Eiffel si illumina e per 10 minuti comincia a luccicare con tutte luci bianche….uno spettacolo bellissimo! Non abbiamo tempo di aspettare un’ora, ma ho letto che ad ogni ora il luccicare avviene con colorazioni diverse…. Per cena ci dirigiamo verso il Quartiere Latino (metro Rue Monge) e Rue Mouffetard in particolare. E’ molto animata come zona e con molti ragazzi e anche la scelta a livello di ristoranti è notevole. Ce ne sono di italiani, spagnoli, indiani, marocchini, greci, giapponesi, francesi….insomma si ha solo l’imbarazzo della scelta….e infatti noi toppiamo alla grande….forse a causa della stanchezza, decidiamo per il ristorante “italiano” (di italiano aveva solo il menu) Oulala…lasciate perdere!!! Due pizze margherita pessime e per un conto di 15 euro! Il giorno seguente è la prima domenica del mese e non è un dettaglio di poco conto: tutte le prime domeniche di ogni mese l’entrata al Louvre…è gratuita!!! Arrivando in metro, l’accesso al museo è diretto (non si passa dalla famosa piramide in vetro per intenderci) ed è un bene considerando il freddo e vedendo poi (all’uscita) la fila che c’era entrando dalla piramide. Pensare di vedere tutto il Louvre in una giornata è impensabile; decidiamo allora di dedicarci a determinate sezioni del museo. Cominciamo dalle sale dove sono ospitate le sculture dell’età greca e romana (Venere di Milo, busti e statue di imperatori, poeti e filosofi, Amore e Psiche di Canova, Schiavo Ribelle e Schiavo Morente di Michelangelo, Nike di Samotracia) per poi passare ai pittori e i capolavori che avevo visto solo sui libri di scuola (Giotto, Cimabue, Botticelli, il Perugino, Raffello, Delacroix). Su tutti, ovviamente, la Gioconda di Leonardo. Mi ha un po’ deluso però…è un quadro di dimensioni ridotte, posto dietro un vetro (e quindi le foto escono maluccio) e transennato. Devi quindi sgomitare per poter acquisire una posizione decente per ammiralo (in ogni caso da lontano). Usciamo e dopo aver ammirato la piramide di vetro famosa in tutto il mondo, ci riposiamo a bordo di un laghetto artificiale che si trova andando verso Place de la Concorde, dominata dall’obelisco si Luxor con la punta in oro. La Piazza e’ enorme e ospita le statue di 8 figure femminili che rappresentano le 8 città più impostanti di Francia. Ci incamminiamo così lungo gli Champs Elysee che terminano con l’Arco di Trionfo, voluto da Napoleone. L’Arco si vede in lontananza e sembra anche abbastanza vicino, ma vi assicuro che così non è…poco prima di arrivarci ci fermiamo anche a visitare il negozio di Louis Vuitton….incredibile, che prezzi!!!! Pieno, ovviamente, di giapponesi… Per pranzo optiamo per un panino e poi una dolce presso Starbuck’s…nonostante sia una capitale e una grande città, devo dire che di catene di fast food o pasticceria che si trovano in tutto il mondo, a Parigi se ne trovano molte meno. Abbiamo un interno pomeriggio davanti e decidiamo allora di trascorrerlo visitando la cattedrale di Notre Dame. Ne approfitto anche per scattare qualche foto alla Coincergerie, che si trova lì vicino ed era l’edificio adibito a prigione durante la Rivoluzione Francese. La cattedrale è fantastica: non solo di fronte, ma anche di lato (con il secondo enorme rosone, oltre a quello centrale) e dietro, con gli archi rampanti lunghi 15 metri. Dentro è altrettanto bella e maestosa. Cerco l’ingresso per salire sulla torre, ma gira e rigira non lo trovo…per forza, è situato all’esterno! Esattamente su lato sinistro….ma è ormai già tardi e non è più possibile salire…. Giriamo allora un po’ tra i negozi di souvenir e poi ci dirigiamo a piedi verso il Quartiere Latino (da Notre Dame ci si arriva in 20 minuti). La sera prima, avevamo adocchiato due ristoranti che ci allettavano, uno indiano e uno marocchino….non ritroviamo l’indiano e optiamo per il marocchino….non l’avessimo mai fatto!!! Cena pessima anche stavolta e 26 euro di conto…. La terza e ultima mattinata la dedichiamo al quartiere di Montmartre. Scendiamo con la metro a Pigalle, per scattare qualche foto al Moulin Rouge (si trova proprio all’uscita della stazione) e poi iniziamo la salita verso Place du Tertre e il Sacro Cuore. Il quartiere è molto particolare, sembra un mondo a se’ rispetto al resto della città. Place du Tertre ospita tanti pittori e ritrattisti, molti dei quali ti fermano per farti un ritratto. E se non ti fermi e anzi fotografi quelli che hanno già fatto, si incavolano pure…. La basilica del Sacro Cuore è a poche centinaia di metri di distanza e dalla sua scalinata si può ammirare tutta Parigi. Inutile cerchiate la Tour Eiffel: dalla scalinata non si vede….è sulla destra, potrete scorgerla riscendendo, tra gli alberi. Pranziamo con un Croque Monsieur (toast con prosciutto cotto e formaggio messo però sopra, non dentro) e una birra per “soli” 15 euro e riscendiamo. Avevo ancora in sospeso la salita sulla torre di Notre Dame e così ci torniamo. Prima però, facciamo tappa nel quartiere moderno di Les Halles, dominato dal palazzo Georges Pompidou. E’ un palazzo avveniristico (progettato anche da Renzo Piano) che ospita la Galleria d’Arte Moderna. E’ molto particolare, tutto a vetri, scale mobili ed enormi tubi metallici. Arriviamo a Notre Dame a piedi e dopo una fila di 45 minuti e un biglietto di 8 euro cominciamo a salire. Vi avviso, la salita non è affatto semplice, si tratta di oltre 350 gradini posti su una scala a chiocciola, ma una volta in cima, lo spettacolo è impareggiabile. Si può ammirare Parigi a 360 gradi, in compagnia delle chimere, spaventosi mostri mitologici affiancati da bizzarre figure ghignanti e grottesche, comunemente note come gargouilles; essi hanno principalmente la funzione di doccioni e furono realizzati da Viollet-le-Duc, che qui diede libero corso alla sua fantasia. Salendo poi altri gradini si arriva ancora più in alto; secondo me è una fatica inutile però. La nostra toccata e fuga parigina termina così; due giorni e mezzo sono pochissimi per visitarla e dovremo quindi sicuramente tornare. Ma anche solo due giorni e mezzo sono sufficienti per respirare un po’ di storia e di arte, per restare ammaliati da posti che dal vivo sono ancora più belli. Alla prossima, Parigi!