Parigi in 2 e 1/2

Chiariamo, i 2 e 1/2 del titolo NON sono i giorni ma bensì i protagonisti: noi due e la mia pancia al 5°mese di gravidanza, premesso questo e anche il fatto che il termometro parigino NON si è mai spinto oltre lo 0°, capirete perchè non ci siamo sbizzarriti in lunghe passeggiate alla scoperta dei luoghi meno conosciuti e magari gli angoli...
Scritto da: kardeelena
parigi in 2 e 1/2
Partenza il: 09/01/2010
Ritorno il: 13/01/2010
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Chiariamo, i 2 e 1/2 del titolo NON sono i giorni ma bensì i protagonisti: noi due e la mia pancia al 5°mese di gravidanza, premesso questo e anche il fatto che il termometro parigino NON si è mai spinto oltre lo 0°, capirete perchè non ci siamo sbizzarriti in lunghe passeggiate alla scoperta dei luoghi meno conosciuti e magari gli angoli più caratteristici, ma, abbiamo optato per sfruttare il più possibile il ns abbonamento Paris Visite (€20 x 3 giorni) che comprendeva metrò e treni “regionali”. Arriviamo il sabato con volo Easy Jet da Pisa su Orly, in ritardo di un ora causa neve e ghiaccio a Parigi,il nostro autista (avevamo prenotato un transfer privato aereoporto-hotel e viceversa) ci porta al ns Hotel, il Best Western Operà Saint Lazare, zona molto bella, con palazzi perfettamente in stile parigino, piena di negozietti di liutai e venditori di strumenti musicali e spartiti di ogni genere, molto tranquilla. L’accoglienza dell’hotel nella norma, camera microscopica ma funzionale e ben accessoriata, un rapido controllo per appesantire l’abbigliamento e si parte alla scoperta di Parigi.

La metro a noi più vicina è Europe,acquistiamo il ns abbonamento intanto x i primi 3 giorni e partiamo alla volta di Pigalle, da qui, una volta usciti sul viale principale (quello gramito da sexy teatri e sexy shop) ci dirigiamo alla basilica del Sacro Cuore, spuntino e poi su con la funicolare per le foto di rito, ridiscendiamo a piedi, dapprima nella piazzetta dei pittori Place du Tetre e poi verso il dedalo di stradine che ci riporta verso Pigalle, qui passeggiamo un pò,vediamo lo storico Moulin Rouge e torniamo in metrò per andare verso l’Operà Garnier, questa è semplicemente meravigliosa, dà perfettamente l’idea di come siano tenuti gli edifici parigini d’interesse storico e culturale, è perfetta gremita dalle sue figure dorate, inoltre la piazza che la accoglie sembra un salotto nonostante il traffico di auto e di persone, da qui proseguiamo verso Place Vendome, i suoi innumerevoli negozi di gioielli e il Ritz, l’atmosfera è incantevole ma freddina (anche nel vero senso della parola visto che è completamente ghiacciata).Torniamo in Hotel per un rapido cambio e poi, visto che è sabato sera e che siamo a Parigi, si esce x aperitivo e cena, prima tappa Place de la Concorde, immensa, con la sua ruota panoramica illuminata a conclusione degli scintillanti Champs Elisèe, da qui, dietro l’Hotel de Crillon (quello preferito dai vip) aperitiviamo al Buddha Bar, famoso locale lounge, che vale sicuramente uno sguardo, poi di nuovo in metrò verso la cena a Les Halles (vicino al Centro Pompidou) in un ristorante gremito di francesi specializzato in carne che di chiama la Rotisserie (rue Berger, €46 in 2 x 2 portate ciascuno). E’ iniziato a nevicare, stavolta, ci facciamo tentare e prendiamo un taxi per tornare all’hotel.

Domenica, partiamo, non di buon ora, verso il punto più lontano che vogliamo visitare, La Dèfense e il suo Grand Arche, il quartier + moderno e innovativo, nulla a che vedere con la Parigi che ci immaginiamo, ma è la sua caratteristica, dalla scalinata sotto l’arco si vede l’Arco di Trionfo in lontananza, un immagine davvero particolare, infatti, è la che ci dirigiamo sempre in metrò, foto allo splendido Arco di Trionfo e andiamo verso la Tour Eiffel, quando ci siamo sotto, che dire, lascia senza parole e soprattutto non si riesce a farla entrare in una foto a meno di andare sul ponte di Alma o nei giardini antistanti. Passeggiamo verso il Trocaderò con le sue fontane e i giardini ghiacciati e riprendiamo la metrò verso Notre Dame, qui pranziamo in un ristorantino tipico che serve fondute di ogni tipo, subito dopo visitiamo l’interno della Cattedrale, ci sono delle vetrate laterali che lasciano davvero meravigliati. Proseguiamo, l’Hotel de Ville che ha davanti una pista x il ghiaccio piena di bambini, metrò e andiamo verso La Fayette per un pò di calduccio, ma, con grande stupore, la troviamo chiusa di domenica, vista l’ora, torniamo volentieri in Hotel per una doccia. Per cena, ci affidiamo al consiglio di alcuni parigini molto trendy amici di amici e andiamo in metrò verso Arts et Metiers,fermata tra Les Halles e il quartiere Marais per cenare in una location davvero particolare, è un ristorante all’interno di un loft, si entra dalla porta di casa e ci sono tavoli e sedie di più tipi, un tavolo da ping pong, il salotto, la camera e ricreati tutti gli ambienti di una casa, al piano superiore, l’area fumatori all’interno di un armadio che porta in una stanza piena di poltrone e 3 bagni particolarissimi (un pò caro, 2 portate e vino €110 in 2, ma vale la pena),i proprietari sono dei ragazzi carinissimi ed il servizio è impeccabile, torniamo in metrò. Lunedi, partiamo alla visita del salotto chic di Parigi, da Place de la Concorde, facciamo tutte le strade della moda come Faubourg St Honorè (Hèrmes, Chanel, Moncler,etc) fino a visitare la Madeleine, dall’aspetto di un tempio. Torniamo a piedi alla Place e percorriamo tutti i giardini delle Tuileries, con tutti i suoi laghetti ghiacciati fino all’imponenza del Louvre,che, non ricordavo essere tanto immenso, bella anche la Piramide, c’era, al solito un coda chilometrica e abbiamo rinunciato ad entrare. Siamo andati verso Place de la Bastille e da lì, passeggiando verso il Marais, il quartier forse più amato di parigi a sentire chiunque ci sia stato, a noi non ha colpito particolarmente, sarà stato sicuramente per il clime e perchè, arrivati all’ora di pranzo, non abbiamo avuto voglia di girarlo in lungo e largo, comunque è un labirinto di stradine molto tipiche, un sacco di botteghe di artisti, molto caratteristico, abbiamo pranzato in un caffè il Place des Voges e abbiamo un pò gironzolato per poi dirigersi verso Les Invalides per una visita alla Tomba di Napoleone, appena arrivati abbiamo notato, oltre all’imponenza del luogo, bellissima struttura sormontata da una immensa cupola dorata, un dispiegamento anomalo di polizia, infatti, all’interno, si stavano svolgendo i funerali di un importantissimo politico alla presenza del presidente Sarkozy, e…Non siamo potuti entrare a visitare niente.Torniamo in Hotel e usciamo per cena, ritentiamo il Marais, convinti che, la sera, sia molto più vivo e soprattutto perchè volevo cenare a Le loir dans la thèiere, noto per la torta al limone meringata,ma, con grande sorpresa è chiuso, chiuso anche un altro ristorante consigliatoci da una nostra amica, ripieghiamo sulla brasserie Catherine, tipica, senza turisti, buona cena ma non economica considerato il luogo (70€ in 2 con 2 portate), comunque il cibo era buono, metrò e a domani.

Martedi, ultimo giorno, decidiamo che vale la pena, nonostante il gelo,lanciarsi in una passeggiata, così, partiamo dall’Arco di Trionfo e percorriamo tutti gli Champs Elysèes fino a Place de la Concorde, nella prima parte negozi di ogni sorta e dimensione, nella seconda bellissimi giardini con chioschi, chiusi forse a causa neve… Arriviamo a rue de Rivoli, andiamo verso rue de marchè St Honorè dove abbiamo letto di una pescheria che serve cruditè di ogni sorta a pranzo, la troviamo, si chiama Ecume St Honorè, è una pescheria con bancone all’ingresso con svariati tipi di ostriche, ricci, gamberi, all’interno dei tavolini con sgabelli, bellissimo ambiente per un pranzo veloce e particolare. Prendiamo del salmone, insalata di granchio cotto per me e ostriche belon e gamberi, un bicchiere di vino e acqua (€75 in 2), ma l’esperienza era da fare perchè il luogo è molto particolare e affascinante. Pomeriggio tutto dedicato ai magazzini La Fayette e a qualche acquisto soprattutto gastronomico. Per cena andiamo a Montmartre, vivissimo e pieno di localini e ristoranti, andiamo prima all’Hard Rock per un souvenir e a cena da Chartier, questo è un locale vecchio di 300 anni, si cena in una sala tutta specchi e stucchi dorati, non è conosciutissimo dai turisti ed è consigliato arrivare presto, altrimenti, c’è da fare la fila nel cortile all’esterno, si viene messi a tavola con altre persone, i tavoli sono da 4 e vengono riempiti. Si mangia cibo buono e soprattutto molto genuino in un ambiente d’altri tempi chiacchierando con sconosciuti allo stesso tavolo,i camerieri scrivono la comanda sulle tovaglie, una sorpresa soprattutto il conto, solite 2 portate e vino €30 in due.

Mercoledi, volo di ritorno verso Pisa. Che dire, sicuramente Parigi, vale la pena un altra visita,con un clima più clemente, se non altro, per lanciarsi alla scoperta della Senna, piuttosto che per godersela dal sopra e non dalla metropolitana, comunque, la città ci ha stupiti e colpiti positivamente, per la sua pulizia, impeccabile, per le persone, affabili anche con i turisti e per come sono mantenuti sia i palazzi residenziali che le attrazioni turistiche, semplicemnte signorile e piena di fascino. E ora a casa, per qualche mese, aspettando di ripartire in 3 e non + in 2 e 1/2.



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