PARIGI: il mio racconto

Era il 3 gennaio 2006 quando per cercare informazioni su Parigi, vi ho trovato. Mi eravate capitati sotto gli occhi altre volte, ma non mi ero mai fermata a leggere i vostri scritti. Questa volta l’ho fatto e che bello! Sono partita informata e preparata da persone che come me erano un po’… Turisti per Caso. Il mio viaggio??? A Paris...
Scritto da: Lara De biasi
parigi: il mio racconto
Partenza il: 04/01/2006
Ritorno il: 08/01/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Era il 3 gennaio 2006 quando per cercare informazioni su Parigi, vi ho trovato.

Mi eravate capitati sotto gli occhi altre volte, ma non mi ero mai fermata a leggere i vostri scritti. Questa volta l’ho fatto e che bello! Sono partita informata e preparata da persone che come me erano un po’… Turisti per Caso.

Il mio viaggio??? A Paris naturalmente. Ero con un’amica, la compagna di viaggio delle mie ultime tre mete: Mara. Ci siamo dirette a Treviso dove avevamo un volo Ryanair alle 12.05. Valigie al limite del peso (non imparerò mai!! fate attenzione le hostess della Ryanair sono piuttosto fiscali con il bagaglio. Devono essere 15 kg e al massimo sedici vengono accettati.Idem per il bagaglio a mano). Al check-in mi è stato detto: “ Lara…Lei è stata estratta…Per il controllo del bagaglio”. NOOOO!! Non sono la milionesima viaggiatrice Ryanair a Treviso?!?!?Quando uno viene estratto deve vincere un premio!! Non so…Un volo per New York, un soggiorno a Napoli, un Week-end a Stoccolma. Non un controllo check-in! E ora dove l’ho messa la chiave del lucchetto!!! Se poi la valigia non si richiude??? Invece tutto è andato bene!! E per fortuna che i controlli ci sono! Insomma siamo partite; volo in perfetto orario, decollo buonissimo, vuoti paurosi mentre si volava e infine atterraggio con Doppio Botto!!! L’applauso il pilota nn se l’è meritato! Siamo a Paris,no siamo a Beauvis. Ritiro bagaglio in 15minuti e un’ora e dieci di autobus…E poi eccola lì la Torre Eiffel piccolissima, lì in fondo si vede appena in questa giornata un po’ nuvolosa. Ma è lì davanti a me. Arrivo piccolina, arrivo! Tentiamo una via per cercare una stazione metro. Sbagliamo. Ci dirigiamo dalla parte opposta. E cominciamo a camminare con quei bei valigioni e nessuna cartina a disposizione. Decidiamo così di prendere una strada e toh!?! Guarda che ci capita davanti. L’ Arc de Trionphe. La gente ci cammina sopra. Non lo sapevo. Rimango a contemplarlo mentre le macchine ci girano tutt’intorno. Ma devo risvegliarmi, dobbiamo raggiungere il nostro albergo. Prenotato in internet nel sito hotel club www.Ln.Hotelclub.It : presenta delle buone offerte e vaglia le varie possibilità monetarie. Si trova in Rue Tholoze n.5 Montmartre…Metro, salita irpida ed ecco Des Arts Hotel Paris. E Attenzione Signore e Signori!! anche qui abbiamo la nostra sorpresa. E neppure qui vinciamo qualcosa. L’hotel ha 20 stanze senza acqua calda e luce. UFFA!! Ma ci hanno trovato una stanza in un altro albergo a dieci minuti (in pianura!!!a ragion veduta fare quelle salite la sera, stanche morte, ci avrebbe ucciso): Hotel du Mont Dore. Stanza piccola e pulita, letto alla francese (piccolo piccolo benché matrimoniale, Perfetto se sei lì col “moroso”) e bagno stupendamente nuovo. Mara ne è contenta, è stata a Parigi altre volte e sembra che i bagni nn fossero questo granché.

E allora ci muoviamo subito. Facciamo un primo giro tra Montmartre e Pigalle alla faccia di tutte le guide che dicono essere una zona pericolosa. E’ così colorata piena di strumenti e indumenti “strani” sulle vetrine. Il Moulin Rouge con la fila fuori tenuta a bada dai buttafuori vestiti elegantemente. La discoteca Folies al Pigalle e questi PR che ti invitano ad entrare. Sanno quattro parole in tutte le lingue, ma le sanno! Non mi avrebbe stupito sentirli parlare in cinese o giapponese. Non entriamo, ci attira di più il Moulin Rouge (la curiosità è donna), ma le nostre tasche non ce lo permettono proprio.

Allora su sù per stradine in salita fino alla vista di tutta quella panna montata: eccolo!! il Sacré Coeur. Affrontiamo quei 5 o 6 ragazzi che tentano di farci porgere loro un dito per farci un braccialetto…Da cosa si capisce che siamo italiane proprio non lo so!?!? Ma li freghiamo e facciamo finta di non capire una parola (ma proprio in nessuna lingua…) e tentiamo la fuga verso i 250 scalini. Oh cavolo!!!non era meglio tentare la fuga verso la funicolare!?! Arrivo in cima letteralmente senza fiato. E non ci voleva!! il panorama è già da togliere il fiato. Entriamo nel Sacro Cuore e veniamo accolti da questo meraviglioso Cristo a braccia aperte che sembra allungarsi verso di noi. Un Cristo che ci segue Imponente durante tutto il nostro percorso attorno alle navate. Che spettacolo! Passiamo dal sacro al profano e ci dirigiamo agli Champs-Elysés…Ma che disdetta!!!non ci sono più le lucette!!! La festa della befana per loro non esiste e allora le lucette non ci sono più. Forse dovevano suggerirmelo tutti quegli abeti gettati in strada. Comunque le luci dei negozi abbagliano! Persino i saloni d’auto sono fantastici. Sembra vogliano venderti un vestito! Beh! Forse per prezzi ci siamo quasi… La seconda giornata ci vede girare a piedi e in metro ( la Card Visite risultava la più conveniente per noi) tra le vie di Parigi: Place Sant Michel , Boulevard St Germain, la statua di Danton, La viuzza di fronte (di cui nn ricordo il nome ma che è molto caratteristica),St-Gemain-des-Prés, L’accademia delle belle Arti, La Sorbonne, le facciate del Louvre e del Musée D’Orsay, les Invalides, il Dome, la Galerié La Favette…Siì sì Mara è una che cammina molto, faccio fatica a starle dietro, ma ci provo nonostante il freddo e la neve che per fortuna non attacca. Sembro una cinese travestita da Italiana. Il mio dito non si ferma. Mi sembra che tutto quello che sto vedendo sia talmente “troppo” da non potermelo ricordare tutto!! E allora foto a destra e foto a sinistra. Foto alla gente (città multi-etnica), foto ai monumenti, foto alle brasserie, foto a tutto. Risultato finale: i miei ricordi sono meglio delle foto. Qualcuno, a ragione, potrebbe dire che non sono una brava fotografa, ma in realtà è che non puoi cogliere l’impressione dei particolari nelle foto. Non so come spiegarlo ma Parigi fa fare tanti “ohh!” che le foto non trasmettono alla stessa maniera.

Il pranzo, fatto in piedi e camminando, è una magnifica baguette. Il pane è meraviglioso, non c’è paragone tra le nostre e le loro!!ho deciso che mangerei baguette francesi tutti i giorni, non farei altrettanto con i croissant, sono strapieni di burro e non hanno la marmellata! In questo sono patriota: meglio i nostri croissant.

La sera ci ha portati a fare un giro in auto lungo tutta Parigi e finalmente ECCOMI QUI!! passiamo accanto alla Torre Eiffel illuminata. E la guardo dall’alto del Trocadero. Ancora troppo lontana ma Che spettacolo ragazzi! E poi ogni ora è una tempesta di coriandoli ancora più luminosi (le luci a intermittenza). Che romantico stare a guardare questa torre!!! Ci vorrebbe un uomo, ma mi accontento della mia amica.Che però non apprezza molto. La definisce un pezzo di ferro con antenne sopra. Bisogna dire che quelle antenne non sono per nulla belle, fanno s…, ma siccome sono servite a non far smontare questa torre, Ben Vengano!! La nostra serata finisce in un locale alla moda: il Buddha Bar. Non volevamo andarci perché la guida diceva essere frequentato da manager e modelle: non sono i nostri locali preferiti.Ci siamo arrivate accompagnate da un amico Imbroglione. Ma Wow!!! E’ l’espressione migliore che riesco a trovare. Mangiare lì sembra costi troppo, ma berci qualcosa può passare (si va dalla birra, al superalcolico, al cocktail). E’ un ambiente con luci molto soffuse e tante candele, musica adatta all’ambiente e all’ora. Cambia con il trascorrere del tempo.Le luci si fanno da rosse a viola/rosa elettrico. Si mangia si beve, si balla, si parla e si ammira quel grande Buddha che domina la stanza.Un locale da provare. Il Giorno seguente decidiamo di acquistare la carta musei:la giornaliera a 18 euro.Il nostro programma prevede la visita alla Sainte Chapelle, la visita e la salita al Notre Dame, il Panthéon e qualche museo. Chiediamo info e ci dicono che nulla è chiuso, per loro sembra non essere una festività. Cosa?!?! Non sarà una festività ma la prima è “fermé”, la seconda ha una coda da minimo 2 ore e la terza è chiusa per motivi non specificati. E allora ci diamo alla visita di due musei: il Louvre e il D’orsay. Ammettiamolo una visita al volo. Non avevamo molto tempo, ma il desiderio di vedere le opere più importanti nel mondo era tanto. E allora ci siamo fatte un piano di “battaglia”: decidiamo quello che vogliamo vedere e corriamo lungo queste enormi sale cercando di non farci tentare da tutti i meravigliosi capolavori che le popolano. E la nostra terza giornata a Parigi è terminata. Pranzo e cena molto frugali, benché non si sia visitato tutto abbiamo camminato e corso come matte, Ancora!, la stanchezza ci assale e finiamo felici a nanna attorno a mezzanotte.

La mattina ci porta consiglio!!! Dovevano dirci che i due monumenti erano chiusi. E allora seguo un vostro “consiglio”… o meglio…Faccio quello che ha fatto uno dei Turisti per caso…La tessera musei è di un materiale che permette di cancellare la data scritta a penna. Sapone e ditino e la modifico. Ma decidiamo che faremo solo i monumenti che abbiamo trovato chiuso. La salita al Notré Dame non l’abbiamo affrontata perché non volevamo fare la fila…Non sarebbe giusto premiarci per la nostra pigrizia…E il resto paghiamo! In realtà poi il tempo è quello che è e non visitiamo molto altro…Ma finalmente arriviamo sotto la Torre.Che emozione! Quant’è suggestivo stare proprio sotto e guardare in su!!!nei libri sembra proprio più piccola. E invece…È talmente attraente e alta che anche una come me deve salirci!Anche se soffro di vertigini devo salirci! Ma arrivo solo al secondo piano: sarà pur vero che “la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare!!” e vabbè volare dal secondo o dal terzo piano non mi cambiava molto, ma c’è un limite anche nel superare i propri limiti, e le vertigini sono sempre vertigini.

La mattina del nostro ultimo giorno l’abbiamo passata tra gli artisti che ci propongono un ritratto (uno era una cosa spettacolare, non so i suoi ritratti ma lui…), i mulini di Montmartré e il Pigalle (che ammettiamolo di giorno perde la sua originalità). E poi alla metro per Porte Maillot dove l’autobus ci conduce all’aeroporto e poi a casa… Si vabbè casa dolce casa…Ma che città Parigi, che monumenti, che case, che panorami.

E la gente!?! Per nulla scortesi i francesi.Ossia trovi un po’ di questo e un po’ di quello ma nel complesso… Siamo state fortunate! Tanto fortunate che anche se non li chiedavamo ci davano consigli su strade da percorrere. Una vecchina deve avermi visto in difficoltà nel trovare il Panthéon (ci stavo arrivando con calma) si è fermata senza che le chiedessimo nulla e ci ha dato indicazioni precisissime su come arrivarci…Addirittura abbozzando un inglese stentato; che meraviglia. Per non parlare della giovane che ci ha consigliato la miglior fermata metro per godere di migliori visioni dei monumenti. Saremo state tra le poche persone fortunate, ma che piacere!! Purtroppo Parigi è un po’ “CARA”. Un po’ tanto. Cara nei ristoranti: Il Macdonald sembra la meta preferita da scegliere. Ma assolutamente si devono provare le baguette mangiate camminando, le brasserie sedendo in vetrina, la Fondue, le crêpe mangiate da seduti. In piedi non ve le consiglio. C’è da ridere a mangiare una crêpe banana e cioccolata mentre ti allontani dalla torre e ti giri ogni secondo a guardarla per l’ultima volta. Una bambina avrebbe fatto meno danni di me… Cari anche i locali notturni ma è dovuto provare anche quelli. Decidete per quelli tipici frequentati da francesi. Quelli meta di “artistoidi” che cantano a squarciagola le loro canzoni, e qualche canzone lirica italiana, vi sembrerà di entrare a pieno nell’atmosfera parigina.

Sono cari in tutto e anche un po’ malfidati (o come dice la mia amica devono aver ricevuto molte fregature), tanto malfidati che non accettano che soldi di piccolo taglio. Non hanno le macchine per il controllo dei soldi. Siamo dovute andare in banca per cambiare 100 euro in pezzi di più piccolo taglio… no! Non mi sono nemmeno posta la domanda di avere una faccia da truffatrice…

Fate attenzione alle diverse fermate metro. Alcune sono molto particolari, belle e artistiche; tipo la fermata Franklin- Roosevelt o quella in Montmartre dell’ Abbesses: per arrivare al binario cominci a scendere delle scale a chiocciola con le pareti tutte affrescate di vari murales. Le scale non sembrano finire mai. Scendono scendono e scendono e il tono dei murales si fa sempre più cupo…Ti sembra di scendere all’inferno!! Però, benché ben organizzata, la metro parigina ha un difetto enormissimo: tantissimi scalini e poche scale mobili. Non lo so se anche nelle altre città sia così; onestamente era la prima volta che utilizzavo tanto la metropolitana, ma è stato sfinente salire tutte quelle scale.

Cercate di andare a Parigi più volte o almeno rimanerci una settimana. E’ enorme e tutta da visitare. Già solo i musei più conosciuti avrebbero bisogno di giorni per essere visitati bene, ma Parigi stessa ha veramente mille angoli da scoprire. Piccole stradine e grandi Boulevard, monumenti importanti e monumenti meno importanti ma straordinari, piccoli negozi caratteristici e grandi magazzini che ti stordiscono, Brasserie da provare e creperie dove riposare, giardini da attraversare e panorami da ammirare. Anche se non ve ne hanno parlato bene, anche se vi dicono che è sporca, invivibile, pericolosa, piena di matti, costosa: andate comunque a visitarla. Paris è sempre Paris.

Buon Viaggio e alla prossima!! Consiglio questo ristorante per mangiare la fondue buona e a basso prezzo: Chez les Fondus rue des Trois-Fréres (prés du Sacré-Coeur) Paris – 18° Arr. E’ preferibile prenotare al numero 0142552265 altrimenti trovate la fila fuori dal locale. Il menù costa 16 euro servizio compreso e in genere ti danno: Cocktail Bidon, Fondue Bourguignonne o Savoyarde , insalata e acqua o vino o birra.

Consiglio questi locali: Aux Trois de… (ho fatto l’errore di dimenticarmi il nome preciso) in rue Galande. E’ il locale dei cantanti. Un po’ caro ma dovete provarlo. Per arrivarci. Fermata metro St-Michel o St-Michel Notre Dame, vi dirigete verso la St- Severin (visitate questa chiesa!!!è Proprio bellina) e dando le spalle alla chiesa stessa entrate nella stradina davanti e arrivate fino all’angolo a sinistra. Oppure dalla stessa fermata metro prendete la Q. De Montebello, sulla destra all’angolo c’è un libreria “Shakespeare & co.”, girate l’angolo arrivando al successivo e lì sulla destra c’è il locale. (so di non essere molto brava nelle indicazioni di strade).

Buddha Bar rue Boissy d’ Anglas, 8 . Si trova in una laterale di Place de la Concorde, nelle vicinanze di uno degli innumerevoli negozi di Cartier. L’entrata è un enorme portone in ferro battuto. Spesso all’esterno c’è una persona pronta ad aprirtelo.

Consiglio questo sito per prenotare l’Albergo: Consiglio se andate a Parigi d’inverno: vestitevi pesantemente. Fa sempre freddissimo. Tira un venticello che pizzica la pelle. Fregatevene se sembrate degli “omini Michelin”! Certo i parigini li vedrete vestiti con giacchette leggere a volte con le donne hanno addirittura la pancia scoperta e nemmeno un giubbottino, ma voi fregatevene.



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