Parigi: Il canto di Gavroche

(ma ti rendi conto che siamo a Parigi???) Come fare a descrivere in poche righe 5 giorni d’emozione e di meraviglia!! Rimetto piede a Parigi dopo ben otto anni,ero poco piu’ che adolescente quando per la prima volta visitai la capitale francese. Quest’anno ho avuto la fortuna di viaggiare con una nuova grande amica e non mi sono lasciata...
parigi: il canto di gavroche
Partenza il: 30/12/2003
Ritorno il: 03/01/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
(ma ti rendi conto che siamo a Parigi???) Come fare a descrivere in poche righe 5 giorni d’emozione e di meraviglia!! Rimetto piede a Parigi dopo ben otto anni,ero poco piu’ che adolescente quando per la prima volta visitai la capitale francese. Quest’anno ho avuto la fortuna di viaggiare con una nuova grande amica e non mi sono lasciata sfuggire l’occasione,nel giro di pochi giorni abbiamo deciso e prenotato! Che belle le vacanza improvvisate!!!!!!!!!!!!! Dunque…Per prima cosa nn é possibile omettere i dettagli tecnici del viaggio mio e di Antonella.

Partiamo dall’areoporto di Venezia diretti a Orly con la compagnia VOLAREWEB.

Devo dire che ci siamo trovate bene a parte le inevitabili restrizioni che un volo del genere (low cost) comporta, cioé una franchigia di 15 kg per il bagaglio da stivare e 5 per quello a mano.

Vi consiglio di riempire bene bene i vostri zainetti per non eccedere nel peso della valigia al momento del check-in,potreste andare incontro ad una sovrattassa per il peso in piu’, e vi dico solo che si parla di 7 Euro per ogni chilo.

1°giorno: 30 dicembre 2003 Arriviamo a Parigi in una tersa giornata di sole.

Ritirati i bagagli, usciamo dall’aereoporto per cercare un taxi.Per raggiungere la città non c’é che l’imbarazzo della scelta,parlando di mezzi, ma le nostre valigie erano “pesantine” quindi visto che eravamo in vacanza e che volevamo fare le signore, saliamo su un taxi di un simpatico signore haitiano che per circa 27 euro ci conduce in hotel.

Se come noi decidete di prendere un taxi al vostro arrivo in areoporto, non fatevi “fregare”…Ce ne sono alcuni abusivi (una signora del nostro stesso hotel si é fatta spillare 55 euro, un vero furto) oppure qualche furbo ne chiede 40.

Il nostro hotel (ABRIAL) si trovava nel 17° arrodissement, eccellente come posizione, veramente molto comodo sia per la metro che il bus! Magari la zona non era tanto ben frequentata…

Appoggiamo le valige e viaaaaaaaa la vacanza comincia.Come suggerito da Luca, altro scrittore di itinerari su Paris, ci muniamo della “PARIS VISITE” tessera per la metro e bus.

Il nostro primo giorno nella strepitosa “ville-lumière” comincia con un appuntamento alla Tour Eiffel, precisamente al pilier est; li ci aspettano i nostri compagni di viaggio, cioé Claudio,Lorenzo e Morris, anche loro tre TPC.

Insieme ci dirigiamo verso il complesso monumentale de LES INVALIDES, che racchiude l’HOTEL, la chiesa di Saint-Louis, le Musée de l’Armée (molto interessante e fra l’altro i nostri tre nuovi amici erano molto ferrati e competenti sull’argomento e ci hanno reso la visita molto piacevole).

Per ultimo, ma non per importanza, il Dôme, che ospita il sargofago di Napoleone.

E’ composto da sei bare : una di latta,una di mogano, due di piombo, e per finire, una bara d’ebano protetta da un’altra di rovere.

Questo grande imperatore fu sepolto con gli stivali scuciti ed al momento della riesumazione a Sant’Elena, scoprirono che gli erano crescite le unghie, bucando le calze!! Diavolaccio d’un Napoleone…Pensiamo che buona parte delle opere italiane al Louvre le ha arraffate lui.

La nostra visita prosegue con il grande tempio greco della Madeleine e poco dopo, arriviamo all’ Opera…Mentre mi allontano, mi giro un paio di volte per cercare di percepire fra le vetrate lo svolazzo del mantello del ”fantasma”.

Ci dirigiamo verso le Galeries Lafayette, dove raggiungiamo il terrazzo panoramico per ammirare Parigi al momento del tramonto, che credetemi, é stato talmente inquietante da mozzare il fiato.

Ovviamente io e Claudio ci siamo scatenati nell’immortalare la Tour Eiffel avvolta dal fuoco del sole stanco di questo martedi pomeriggio invernale: sono sicura che lui avrà delle foto da manuale, mentre a ,me delle sei che ho fatto ,me ne sono venute solo due..Sigh! Pensare che ho anche scavalcato un muretto per fotografare il Sacro Cuore che si scorgeva in lontananza, rischiando la mia stessa vita..;-) 2° giorno – 31 dicembre 2003 Il giorno dopo, ci svegliamo tutte pimpanti per visitare il Louvre ed essendo arrivate presto, non abbiamo dovuto fare tanta fila.

Come sempre questo museo é davvero splendido, cosi imponente e secolare…Al pianterreno hanno da poco aperto una sezione dove sono visibili gli antichi bastioni medievali della prima struttura.Arrivate all’ingresso, io e Antonella ci lasciamo sfuggire una forte esclamazione di apprezzamento molto italiana…

L’unica cosa che mi ha fatto girare le scatole é stata la mancata possibilità di contemplare la Gioconda, ovvero, del tempo NECESSARIO per ammirare il celebre dipinto, perché arrivati al suo cospetto, tre convincenti messieurs della sicurezza ripetevano instancabili “AVANCEZ S’IL VOUS PLAÎT”..Che nervi…

A pranzo incontriamo un amico di Antonella, abitante da tre anni della ville lumière e ci porta in un ristorantino cinese carinissimo, dove pranziamo egregiamente. Il caro Paolo ci da delle dritte sulla città e ci raccomanda alcuni comportamenti da evitare la notte di Capodanno, i suoi consigli si sono sempre rivelati preziosi.

Il pomeriggio andiamo a spasso nei quartieri latini, addobbati per le feste, gioia per gli occhi!!.Ci facciamo rapire dagli odori, dai colori, dall’atmosfera…INTANTO CERCHIAMO UN RISTORANTE PER LA SERATA CHE NON CI MANDI SUL LASTRICO! La ricerca non ci da molti risultati, infatti rinunciamo alla prenotazione anticipata e decidiamo di affidarci al caso.

Ceniamo con i ragazzi in un ristorantino “savoiardo”, mangiando la “fondue” e li incontriamo uno di quei personaggi, una di quelle persone, che entrano nella tua vita, ci rimangono per poche ore, ma lasciano vivo e particolare il loro ricordo : una misteriosa ed intelligente signora spagnola, sola ad un tavolo, l’ultima sera dell’anno, nostra commensale in seguito a nostro invito.

La serata continua con un brindisi davanti a Notre-Dame e poi con un tour a piedi del lungosenna, suggestivo, mozzafiato e brulicante di gente da tutto il mondo, ci sgoliamo ad augurare a tutti “BON ANNÉE”. Quando incontriamo altri italiani, poi, é l’apoteosi.

Ma la nostra lunga notte (mia e di Antonella) era appena cominciata e noi ignare di tutto, trincavamo spumante……

Bisogna dire che la “mairie” di Parigi aveva organizzato un fantomatico servizio di autobus notturni gratuiti per la notte di capodanno, tale NOCTAMBUS (la metro era chiusa).

Dico fantomatico,perché io e la veneta dopo un’ora di attesa a gelarci le chiappe ad una fermata di autobus nel quartiere di LES HALLES, non ne abbiamo visto neanche uno. Dopo minacce di stati di comatosi della mia povera compagna di viaggio, ci allontaniamo da quel girone dantesco della fermata del bus (non vi dico la gente..) e cominciamo a cercare un taxi, peccato che non ce ne sia neanche unooooooo!! Ma alla fine, lo troviamo e lo dividiamo anche con due ragazze francesi (io ed Antonella riusciamo ad essere gentili anche da assiderate).

Il tassista libanese soffriva di crisi mistiche e stava davvero cominciando a degenerare, proprio mentre arriviamo davanti alla soglia del nostro hotel, che ai nostri occhi, in quel momento,sembrava emanare una calda bianca luce di salvezza..Evidentemente eravamo state contagiate dal tassista.

Ci corichiamo con i geloni ai piedi e ci diciamo :”ma saranno attendibili le previsioni meteo in francia”? La risposta é……SI! 3° giorno – 01 gennaio 2003 La neve bacia i tetti di parigi, lambisce il profilo del Sacro Cuore, si insinua fra le guglie di Notre-dame…E cosi ,saluta con il suo tocco leggero ed elegante l’inizio del nuovo anno.

Oggi essendo il primo gennaio, molti monumenti rimangono chiusi, cosi andiamo a spasso per Montmartre, dove vengo colta da un moto di tenerezza verso gli artisti di PLACE DU TERTRE che dipingono imperterriti la loro arte, riparati da striminziti ombrellini.

Non resistiamo alla temperatura e con la scusa che io, in fondo,“c’ho sete” , entriamo in un bistrot da favola.

Se chiudo gli occhi lo vedo, vedo le movenze dei camerieri, i decori degli specchi, la malinconia del “jardin d’hiver” nel terrazzino estivo, dove la coltre bianca ha già coperto i tavolini..Echi di risa lontane estive.

Percorriamo le viuzze, cercando le piu’ trascurate dalla folla..A volte non c’é bisogno neppure di parlare, i nostri sguardi luccicano di freddo e meraviglia.

La giornata finisce con una cena in compagnia dei nostri carissimi amici, che hanno eroicamente sfidato la fila per salire sulla Tour Eiffel! Buona notte…MA TI RENDI CONTO CHE SIAMO A PARIGI? 4° giorno – 01 gennaio 2003 Oggi abbiamo deciso ci fare fuoco su tutti quelli in fila per il Musée D’Orsay con un moschetto napoleonico trafugato durante la nostra prima visita….

Avete già capito cari lettori, che la romagnola e la veneta hanno detto “sciao” alla fila, visto che era davvero impressionante e che avremmo perso una giornata intera.

Ripieghiamo, anche se non sarebbe giusto come termine, sulla visita alla Conciergerie+Sainte Chapelle.La fila non é tanto spaventosa…Nel frattempo troviamo anche il tempo di “importunare” una simpatica famiglia di giapponesi, chiedendogli consigli su un ristorante nipponico,appunto,per la serata.

Tornando alla visita, vi assicuro che la cappella alta della Sainte Chapelle, ci ha lasciato tramortite, impossibilitate nel deglutire, é una vera opera d’arte, STUPENDA.

Anche la Conciergerie é veramente molto interessante, e ci affascina la struttura della vecchia prigione.

Ospite piu’ celebre? Ma ovviamente Marie Antoinette, la ricordate no? Quella della brioche…

Mi ha fatto sorridere (forse a voi non farà sorridere, ma io ve lo dico lo stesso), la storia della “Bon bec”, una delle torri della Conciergerie, cosi chiamate per via che al proprio interno, gli accusati chissà perché, ritrovavano sempre la voce! Poveracci.

Davanti alla Conciergerie, si estende il celebre “PONT NEUF”…Immaginiamo qui “Le Savoyarde”, il primo cantastorie, burlarsi con le sue storielle sui nobili della Corte.

Oppure Enrico III che lo inaugura e piange, sgranando un rosario composto da grani d’ avorio a forma di teschi..Uno dei suoi migliori amici é appena morto.

Nel pomeriggio visitiamo l’interno di Notre Dame e poi ci concediamo una pausa alla mitica catena “LA BRIOCHE DOREE”.

Peccato che la vacanza stia per finire e che dobbiamo salutare i nostri amici, Claudio, Morris e Lorenzo, i quali devono prendere un trenino che li riporterà a casa.

Meste e stanche ci dirigiamo all’hotel, ma poi la sera ci diamo alle gozzoviglie : cena giapponese,liquore alla prugna,saké….La nostra sembra piu’ una vacanza eno-gastronomica. E che diamine…É la nostra ultima notte parigina! 5° giorno – 01 gennaio 2003 Siccome io e Antonella siamo due teste dure, riproviamo al musée d’Orsay..Ma mi dimentico le munizioni in camera.

Va beh, sarà per la prossima volta.

Oggi ci dedichiamo allo shopping, quindi Champs-Elysés! Purtroppo sono ancora evidenti i segni della guerriglia urbana della notte di Capodanno, molte vetrine sono ancora in frantumi.

Come posso salutare Parigi senza contare quante PALL MALL i fans hanno lasciato sulla tomba di James Douglas Morrison???? Ultima visita a Parigi, cimitero di Père-Lachaise.

Lasciamo questa città testimone di tanta storia, mamma di tanta arte, dolce e suggestiva come sempre…Au revoir Paris.

E mentre il taxi guidato da un incomprensibile signore che parla il franco-cambogiano ci porta in areoporto, penso a Gavroche ed ai suoi fratelli (Les Miserables,Victor Hugo).

Di notte, nel mio letto, trattenevo il fiato per sentire echeggiare nella notte parigina il loro canto…

Dalle mie memorie, Eleonora Ringraziamenti : Antonella-Claudio-Morris-Lorenzo-Paolo-Neb-Mercedes-Lana-Pascal.



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