Parigi Fantistaque di + Roland Garros
2° giorno Per la mattina del secondo giorno avevo prenotato un’escursione con Cityrama di un’ora e mezza che, a partire dalle 10, ci ha guidato a fare un giro orientativo della città con la relativa spiegazione di tutti i monumenti e palazzi. Scesi dal pulmann circa a mezzogiorno, abbiamo iniziato un percorso a piedi che ci ha portato a visitare dapprima Notre-Dame e poi il quartiere latino (Pantheon, la Sorbona…) dove abbiamo pranzato in uno dei tanti ristorantini in cui si paga un buon prezzo (circa 8- 10 euro a testa). Dal quartiere latino ci siamo spostati, sempre a piedi, verso l’altra sponda della Senna per visitare Les Halles (un immenso centro commerciale non molto bello), il centro Pompidou (bella la fontana che gli sta in parte…) e la chiesa di Saint Eustache che non è molto considerata sulle guide, ma merita veramente una visita. A questo punto, esausti per la camminata, abbiamo preso il metro e siamo ritornati in albergo. (NB Durante i preparativi per questo viaggio ho sempre pensato che Parigi si potesse girare a piedi senza fare troppi chilometri, mentre invece mi sono accorto che i luoghi sono abbastanza distanti fra di loro e quindi è necessario utilizzare il metrò; ci sono delle offerte interessanti in Internet per comprare dei carnet da 10 biglietti che sono molto economici oppure dei mini-abbonamenti per 1-2-3 giorni e la metro parigina è molto facile da utilizzare e molto efficiente) 3° giorno La mattina siamo andati a Versailles che dista circa 15 km dalla città con il bus (la RER C) e abbiamo passato tutta la mattina nelle sfarzose stanze del re e della regina. Abbiamo fatto anche una breve visita a giardini, ma essendo in inverno non erano fioriti (la loro immensità è comunque uno spettacolo!). Poi siamo ritornati in città e, siccome io sono un grande appassionato di tennis, siamo andati a visitare il Roland Garros, che è la sede dove si svolge il famoso torneo parigino; dapprima la mia intenzione era solamente di visitare il museo, ma poi c’è stata una sorpresa. Infatti dopo aver visitato il museo (che tra l’altro non è molto bello in quanto ci sono pochi cimeli, ma grandi monitor dove si possono rivedere partire del passato o tecniche di incordatura ormai in disuso), mi sono letteralmente arrampicato sui cancelli che circondano il campo centrale e ho visto delle persone all’interno del campo; ho subito chiesto informazioni e ho scoperto che c’era anche una visita guidata all’interno del campo. La visita è stata molto bella, peccato fosse solo in francese e dunque non ho capito proprio tutto ciò che diceva la guida; ella ci ha accompagnato a visitare gli spogliatoi, le zone relax, i campi di allenamento, la sala interviste in modo da farci rivivere le emozioni di un tennista prima di entrare nel mitico “campo centrale del Roland Garros”: visto dal campo, il centrale appare ancora più grande che fuori e deve essere un’emozione molto forte giocare lì dentro.
Alla fine siamo tornati all’albergo per una cena al vicino ristorante italiano e poi tutti a nanna.
4° giorno La mattina del quarto giorno l’abbiamo dedicata alla visita del Louvre; è chiaro che una mattina non basta a visitarlo tutto, ma avevo preparato una selezione di opere che mi interessava andare a vedere e quindi abbiamo visto principalmente quelle. Prima di pranzo abbiamo preso ancora la metro e siamo andati sulla collina di Montmartre dove abbiamo visitato la chiesa del Sacro Cuore e abbiamo pranzato vicino alla piazzetta degli artisti. Il pomeriggio abbiamo deciso di dedicarlo allo shopping: siamo quindi andati nei due centri commerciali più famosi di Parigi: le gallerie La Fayette e Printemps. Entrambi erano addobbati per Natale e presentavano delle decorazioni favolose; entrambi sono composti da tre palazzi di 6 piani in cui trovi di tutto, dalla pentola al braccialetto di diamanti, dal capo firmato al tappetino per il bagno. Addirittura nelle gallerie La Fayette la metropolitana si ferma nel centro commerciale. Dopo aver riempito tre borse di “cianfrusaglie” e regali di Natale abbiamo cenato e subito a nanna perché l’indomani il volo partiva alle 9:00.
Ultimo giorno L’ultimo giorno ci siamo alzati presto per poter essere in aeroporto alle 9 e siamo atterrati a Milano per le 10:15, pronti per ritornare alla vita di sempre.
In conclusione devo fare delle considerazioni su questa magnifica città: • È assolutamente necessario per non fare decine di chilometri a piedi utilizzare la metropolitana.
• Impedibile la torre Eiffel e il Louvre.
• Parigi diventa fantastica sotto le festività quando è tutta addobbata.
• Non prendete la correzione nel caffè perché a noi un goccio di Fernet da mettere nel caffè l’hanno fatto pagare 8 euro; Parigi è una città cara, ma ci sono molti posti in cui si può mangiare spendendo poco (soprattutto nel quartiere latino o vicino ai grandi magazzini).
• I francesi sono molto educati e gentili nel darvi informazioni.
Spero che questo mio resoconto possa essere d’aiuto o di spunto per qualcuno e spero che possiate provare anche voi le stesse emozioni che ho provato io in questa fantastica città…