Parigi e normandia
martedì partenza per la Normandia con auto a noleggio presa alla Gare del’Est, x uscire da Parigi consiglio assolutamente di dirigersi verso una delle porte della città e da lì entrare subito nella peripherique (una sorta di raccordo anulare), percorrere le strade urbane è infatti una vera follia. Direzione Giverny, ultima residenza di Monet dove arriviamo intorno alle 13; nel percorso incontriamo dei paesini carinissimi e fioritissimi; la spedizione merita: il giardino delle ninfee toglie veramente il fiato; si continua a costeggiare la Senna su strade provinciali ben tenute e troviamo Les AndelYs, dove la Senna fa una spettacolare ansa, sito meraviglioso che godiamo nonostante la pioggia. Raggiungiamo rouen nel tardo pomeriggio ed alloggiamo all’Ibis, catena molto diffusa in Francia. L’Hotel è dotato di parcheggio, ha servizi accettabili, è vicino al centro; alloggeremo in altri Ibis a Chartres e Parigi che troveremo soddisfacenti per il rapporto qualità prezzo ( dai 58/60 ai 89€ di Parigi ); avvertenze: non c’è il frigo bar (poco male) nè il phon (lo si porta da casa ) per il resto và + che bene Rouen è stupenda: è il caso di dedicarle almeno una giornata intera; oltre alla mitica cattedrale dipinta da Monet innumerevoli volte consiglio l’Abbazia di St. Ouen (a mio gusto molto + bella della cattedrale) e la chiesa di St. Maclou, tutto il centro storico è meraviglioso e costellato dai caratteristici edifici “a pan de bois” che troveremo in tutta la Normandia; ha il suo fascino anche la chiesa moderna dedicata a Giovanna d’Arco nella Place du vieux marchè dove la pulzella sarebbe stata messa al rogo; avvertimenti gastronomici: lasciate perdere il vino: costa troppo (es. 12 € bottiglietta da 1/2 litro di liquido simil gassosa), lasciate perdere il sidro: è una bevanda (che i normanni sostituiscono al vino per pasteggiare) derivante dalla fermentazione delle mele che assomiglia ad un succo di frutta annacquato, dedicatevi invece ai dolci, nei ristoranti e nelle pasticcerie troverete dei dolci alle mele o alle pere veramente indimenticabili, oppure dedicatevi alle ostriche ed ai gamberi, tralasciate le cozze se amate i ns. Peoci, le cozze francesi sono piuttosto piccole ed insapori (talvolta anche maleodoranti) rassegnatevi a mangiare salse pesantissime (ma buonissime ) che guarniscono pesce (es. Salmone) e carne; consiglio infine la marmitte dieppoise – zuppa di pesce, verdura e salsa. Mercoledì: lasciata Rouen all’ora di pranzo dopo aver acquistato una dettagliata carta stradale mICHELIN della NORMANDIA (la ns. Carta della intera Francia della cartografia di Novara è assolutamente insufficiente) ci dirigiamo verso la costa; incontriamo presto il paesino carinissimno di Veules le roses un vero bijoux delimitato dalle falesie, merita sicuramente una deviazione così come St. Valery en caux; Fecamp e Etretat sono dei miti: la cittadina di fecamp, sorta all’interno di un fiordo, oltre alla strepitosa spiaggia di sassi, presenta l’abbazia della S.Ma trinità; Etretat è famosissima per le falesie dipinte da Monet (la manne Porte). A tarda sera raggiungiamo Honfleur, pittoresco villaggio molto turistico, con fioriture di geranei che ci entusiasmano ,alloggiamo al centrale Mercure Hotel (altra catena diffusa in francia, con servizi superiori rispetto all’Ibis – prezzo circa 73€ senza 1^ colazione nè parcheggio ); dopo Rouen Honfleur rappresenta l’essenza della Normandia e luogo amatissimo degli impressionisti (il solito Monet ), divisionisti e fauves.
Giovedì: Partiamo tristemente da Honfleur dove avremmo preferito poltrire per ore in un qualsias bar del porticciolo (piuttosto cari peraltro: 2 the e 2 croissant vuoti circa 8,50 €), attraversiamo il paese di Pont l’Eveque (merita una sosta) e raggiungiamo Caen ,nel cuore del calvados; città ricca di storia con un centro storico affascinante ma molto + austera dei pittoreschi paesini (e della stupenda Rouen) che abbiamo sinora incontrato; suggestivi il castello di Guglielmo il conquistatore (dal quale si gode una bella vista sulla città) e le abbazie aux dames e aux hommes. Appunto gastronomico: ricordatevi le omelettes e le crepes, provate il cuscus che trovate un pò dappertutto (anche a caen). Ritroviamo i paesaggi pittoreschi a Bayeux dove sorge una imponente cattedrale romanico gotica ,circondata un centro storico meraviglioso, vitale e rilassante.
Finalmente raggiungiamo la meta più attesa :Mont St Michel, la cui vista (20 Km prima dell’arrivo) toglie il fiato; sono circa le 18 e la marea sta iniziando a salire, prendiamo posto nella ns camera – vista baia nell’albergo Croix Blanche (un due stelle passato per tre stelle, 81 € senza 1^ colazione) e ci facciamo un giro quando i turisti abbandonano la rocca, c’è un senso di pace unico nell’ammirare la piana circostante; andiamo a cena a Cancale (patria delle ostriche ) che si trova dall’altra parte della Baia, lungo la litoranea possiamo vedere decine di barche di varie dimensioni spiaggiate per la bassa marea; anche nel porticciolo di Cancale alle 20/20.30 le barche sono ancora spiaggiate, solo dopo cena l’acqua arriverà per dare un aspetto ” normale ” alla baia; nei pressi del porticciolo vi sono tantissimi ristorantini che propongono ostriche di tutte le misure, cozze, crostacei in bella vista; è proprio difficile scegliere. Andiamo al Vieux safran segnalato dalla guida Michelin ma niente di speciale. …
Ritorniamo nella notte a Mont St. Michel, purtroppo c’è poca luna ma ci rendiamo conto che l’alta marea non copre tutta la baia come nei depliants; solo le altissime maree provocano quell’effetto.
venerdì: all’apertura (ore 9) ci presentiamo per la visita all’abbazia quando i pulman iniziano a scaricare centinaia di turisti; con le audioguide riusciamo a fare una interessantissima visita nella magica abbazia. Lasciamo la Normandia e partiamo per una visita lampo in Bretagna: a St. Malo troviamo una giornata stupenda, la gente fa il bagno nella spiaggia sottostante le mura oppure invade il centro della graziosissima città che meriterebbe una visita di almeno mezza giornata (noi restiamo solo un’oretta) ma vogliamo visitare la cittadina di Dinan molto rinomata perchè assolutamente deliziosa, fioritissima, molto simile ai villaggi normanni; assaggiamo le crepes salate di grano saraceno che non sono affatto male; infine visitiamo velocemente Rennes , capoluogo della Bretagna, che presenta moltissime costruzioni a pan de bois e delle viuzze sublimi, palazzi e piazze imponenti; la città è vivace ed è piena di giovani che affollano i tavolini del centro ;dopo parecchi km di autostrada pernottiamo a Chartres dove riusciamo a vedere l’immensa cattedrale, la cittadina però ci appare piuttosto smorta.
sabato: 85 km circa ci separano da parigi che raggiungiamo alle 11 circa attraverso la peripherique; molliamo i bagagli e subito alla ricerca del museo Marmottan, custode di parecchie tele di Monet tra le quali ” Impression, soleil levant ” che diede il nome al movimento impressionista, e tutta una serie di Ninfee; chi ama Monet deve assolutamente andarci (2 Rue de Bouilly – metro La Muette); pomeriggio giro a Montmartre (invaso dai turisti) da cui scappiamo subito, puntatina agli Champs Elysees, avenue Montaigne (che è diventata ancora + esclusiva), Faubourg St. Honorè (che mi PARE piuttosto desolante tranne l’ultimo tratto vicino all’eliseo), Tour Montparnasse per abbracciare tutta la città dal 59° piano ed ancora quartiere latino e St. Michel per una romantica cena a Parigi.
domenica: oggi si parte, un salto a les Invalides, una passeggiata verso il grand palais ed il petit palais ed una visita al Centre Pompidou, al museo d’arte moderna oggi non si paga e vale la pena dare uno sguardo alle ultime novità anche se i miei preferiti rimangono ancora i Picasso, i Matisse e i kandinsky; pomeriggio si parte: alle 19 siamo già nel ns. Nido a migliaia di Km di distanza, col desiderio di ritornare prima possibile.