Parigi: consigli tecnici
Il Volo: abbiamo viaggiato in 4 con la RyaAir, partendo da Treviso (citata come Venezia) e arrivando a Bouvais (citata come Parigi); prezzo finito a testa 189,00.
Usare una compagnia low cost implica scali secondari e orari non sempre agevoli.
Consiglio solo se la differenza di prezzo con un volo “regolare” (vedi Air France da Verona su www.E-dreams.It per es.) e’ veramente significativa (almeno 50,00): si consideri infatti che un aeroporto piccolo ha pregi (pochi gate, no masse di gente, parcheggi meno onerosi) ha anche difetti (scarsa organizzazione, poche informazioni)… L’aeroporto di Treviso ha la zona dei check in grande come il mio salotto, mentre il Bouvais sembra una struttura per le sagre (zona imbarchi sotto tendone, diffusore incomprensibile); inoltre quest’ultimo, lontano 80 km da Parigi obbliga all’acquisto di ticket per il bus (durata viaggio 1 ora e 15 minuti, costo A/R 26,00 !) e per il ritorno in mattina obbliga a levataccie (il bus ti porta a Port Maillot nel 15 arr. Da dove ti devi muovere in metro o taxi). L’Alloggio: mi sento di consigliare Isabelle Harand – Lebarbenchon (tel. Mobile +33 0683175243 o domicile +33 0153691286 email vincent.Labarbenchon@wanadoo.Fr) visto l’appartamento comodo (vicino torre Eiffel, 15 arr, 2 camere da letto + spazio in entrata con angolo cottura) ed il prezzo sopportato (alla fine 650,00 per 1 sett) nonostante lo spazio angusto (in tutto 25 m quadrati)… In realtà l’appartamento l’ho reperito grazie all’agenzia Lodgis (47 rue de Paradis, Paris) (www.Lodgis.Com) che ha un ottimo portale con dettagli fotografici dei vari appartamenti e rispondono via mail con tempestività (qualcuno scrive anche in italiano): solo che l’agenzia ha voluto 150,00 e bisogna essere disposti a faxare la propria carta di credito… Contattando direttamente Isabelle si risparmia quindi tali costi e si ha la possibilità di avere appartamenti piu’ grandi.
Avvertenza: abbiamo avuto modo di contestare ad Isabelle la scarsa pulizia dell’appartamento appena arrivati; la signora delle polizie insisteva nel dire che aveva cambiato e lavato le lenzuola ma le tracce “umane” reperite smentivano il fatto comportandoci del disagio la prima notte; Isabelle si e’ dimostrata comprensiva esentanadoci dal costo delle pulizie e della cauzione. I Musei: nonostante quanto ho letto sulla non convenienza della carta Musei sono a ribadirne l’opportunità (più che la convenienza); il costo e’ differenziato (mi pare 15 – 36 – 54 €) a seconda dei giorni ( 1 – 3 –5); chiamata museums pass o cart musèes consente di accedere a 70 musei (non solo a Parigi ma anche nelle vicinanze, come Versailles) saltando le code (grazie a corsie preferenziali, ma non sempre perche’ spesso i controlli con il detector sono concentrati vedi Sainte Chapelle) e frequentando liberamente i musei nei giorni di riferimento; considerando che in un giorno e’ difficile vedere più di 2/3 musei (costo entrata ca 8 €) il vantaggio economico e’ risicato: tuttavia considerato che con la carta accedi anche a siti panoramici (le torri del Notre Dame, la sommità dell’Arc de Trimphe) e ti garantisce una certa flessibilità che per il Louvre e’ vitale (meglio fare 3 puntatine di 2 ore che farsi una giornata full immersion) consiglio nettamente… Avvertenza: necessario avere le idee chiare sui musei da vedere, evitare di fare la tessera che includa lunedì e martedì (giorni spesso di chiusura), cercare già i gg prima la tessera da 3 giorni (che spesso e’ esaurita in quanto la più richiesta) non solo nei musei o nelel libreria Fnac ma soprattutto nelle stazioni delle metro.
La metro: ho consultato prima di partire le varie ipotesi (ticket da 10, tessera Paris Visite, Tessera Orange, la mobilis, etc…)… Consiglio la Orange a scapito delle altre formule per i seguenti motivi: la Orange (zona 1-2 cioe’ tutta la Parigi che interessa esclusa solo la Defence) costa per una settima a15,00 € circa mentre la Paris Visit oltre 54,00 (dici niente!).
Avvertenza: è vero che la Orange è pensata solo per i RESIDENTI parigini e pertanto non pubblicizzata dai portali turistici e sottoposta a possibile contravvenzione di 45,00 (i controlli ci sono anche se sporadici).
Nota: allo sportello gli operatori ti impediscono di fare la tessera orange per tali motivi; tuttavia basta non desistere ed insistere un po’ o trovare operatori più disponibili e poterla fare. La tessera e’ fattibile anche da distributori automatici che rilasciano solo il supporto magnetico (quello che apre i cancelletti) mentre la parte della vera e propria tessera (cui applicare foto tessera da portare quindi con sé) viene rilasciata solo allo sportello e deve essere compilata con i dati poi controllabili (meglio esibire quindi la tessera evidenziando la foto senza soffermarsi in caso di controllo soprattutto per chi non parla un francese proprio da residente).
Insomma con la Orange si rischia un po’ (italica furbizia, haimè) ma si risparmia di brutto.
La Guida/i ristoranti: chiaramente la Routard gioca in casa e pertanto e’ adeguata (anche se non aggiornata visto che al momento del viaggio la più aggiornata era quella del 2003); consigliabili i “Chez Clèment” (e’ un catena di 6 ristoranti reperibili negli arrondissement 2,4,8,14,15 e 17): carino e con buon servizio; il menu fisso da 15 o 30 € contiene i danni e risulta godibile; portate di pesce da urlo soprattutto per chi ama il crudo; noi siamo andati a quello di fronte all’Opera’ (2 arr.).
Da andare al “Au Pied de Fouet” dove il conto si aggira su 15/20 € (spesi 22 bevendo 3 bottiglie di vino in) in rue da Babylone (7 arr) in una atmosfera veramente francese (turisti zero) e molto parigina (spazi angusti).
I camerieri sono veramente esilaranti al “Lescure” in rue de Mondavi 7 (1 arr. Dietro la fermata della metro della Concorde, da andare provati dal Louvre lì vicino); anche qua menu fisso senza sorprese, atmosfera promiscua a beneficio del folklore, quadretto da Bistrò autentico con battutine dei camerieri a vario titolo… Peccato non ricordare dove siamo andati a mangiare una sera nel 14 arr. In prossimità della metro Edgar Quinet su un posto consigliato dalla Lonely Placet e dove abbiamo mangiato in maniera molto gustosa e raffinata, bevendo due ottime bottiglie di Chateau des Ponts e pagando 40,00 a testa… E’ la zona rue Depart/Boul. De Montparnasse ricca di locali (e sexi shop) e consigliata per il pesce (tanto per cambiare).
Da vedere, da fare: discrezionale a seconda delle attitudini, del tempo, preferenze…
Routard alla mano consiglio i siti con 3 stelline (pag 10): Invalides, Tour Eiffel (occhio alle code inevitabili e imprevedibili per il ritorno, unico sito su cui non utilizzi carta musei), Notre Dame, Ile de la Citè e Saint Louis, Saint Chapelle (magari in giornata di sole) e Congiergerie, Saint German des Pres (ma quanto e’ bello sto quartiere), Monmartre (folklore di ritrattisti non sempre capaci ma numerosi come le mosche), Place vendome, Palais Royal, Operà, Jardin de Tuileries e Luxemburg, Cimintière du Pere Lachaise (le ns ragazze non hanno apprezzato la distesa di lapidi e replicavano: “che senso ha venire a Parigi per vedere la tomba di Morrison e Chopin, o Zona e Balzac”? Punti di vista a confronto inevitabili in viaggio a coppie), Louvre (bisogna andare, anche se profani di coltura e consapevoli di vedere molto poco, la piramide di Pei arricchisce di contrasto moderno il complesso), museo dell’Orsay , dell’Armèe, Beaubourg/Centre Pompidoux (con museo di arti moderne), Istitut de France, il Pont Neuf, La Citè des Sciences et de l’industrie alle Villette (Un parco scientifico con un sacco di attrazioni, un sottomarino di 50 m. E molti cinema a proiezioni tridimensionali) all’interno del quale non potete non andare alle Géode (cinema a campo visuale 180°)… Ultime note: colazione abbondante nelle boulangerie/patisserie, sandwich “à importer” per il pranzo e cene su ristoranti consigliati dalle guide (a Parigi si mangia bene il pesce e si spende un prezzo ragionevole se ci si documenta); percorso dei siti / musei da predisporre prima della partenza per evitare perdite di tempo e razionalizzare; trovate cartine e mappe ovunque (anche nei change); la metro e’ una risorsa utilissima per gli spostamenti data la capillarità: da usare il più spesso possibile; occhio ai controlli ed ai parigini frenetici (sorrisi solo da parte di operatori turistici, vabbe’)…
Bon voyage a tout le monde.